Cosa vedere a Piacenza
- 13 luoghi interessanti da visitare
La città di
Piacenza, è un tranquillo capoluogo di provincia
quasi al confine tra l'Emilia e la Lombardia. Si
tratta di una bella terra fatta di pianura, colline,
castelli e borghi medievali, dove è possibile
gustare del buon vino e buona cucina. Una città
spesso trascurata perché di passaggio, ma che merita
più di una visita. Di seguito scopriremo insieme i
luoghi da visitare, assolutamente, a Piacenza.
|
|
Duomo di Piacenza
Il
Duomo di Piacenza è dedicato alle Sante Maria Assunta e Giustina ed è realizzato in stile tipicamente romanico, che lo rende uno dei luoghi
religiosi più importanti della regione. Dove oggi sorge il Duomo, un tempo vi era un tempio. L’edificazione dell’edificio risale al 1122, ma
sappiamo che venne completato nel 1233. Il campanile è alto 71 metri e sulla sua cima troviamo un angelo
ramato, che venne posto qui nel 1341. Gli abitanti chiamano questo angelo "Angil dal Dom" e per molti è il simbolo della città. La facciata si presenta con la
costruzione a capanna, sono presenti tre portali, ricchi di bassorilievi, sul portale centrale impera un enorme rosone. L’interno è suddiviso in tre navate
con la pianta a croce latina. Molto particolare la cupola affrescata
dal
Guercino, gli affreschi ed i dipinti e la cripta con 108 colonne, dove è
possibile ammirare le reliquie appartenute a Santa Giustina.
Torna su
Palazzo Comunale o Palazzo Gotico
Per molti questo palazzo rappresenta la città di Piacenza. Il Palazzo Comunale venne eretto nel 1281 per volere di Alberto Scoto, signore
della città. Questo palazzo è un tipico esempio di architettura medievale, con il basamento in marmo e gli archi a sesto acuto. In una nicchia è possibile
ammirare la statua di Maria Col Bambino. Nel salone principale è possibile ammirare il tetto in legno e numerosi affreschi. In questo luogo si
svolgono mostre, convegni e conferenze a carattere culturale.
Torna su
Basilica di San Sepolcro
La
Basilica di San Sepolcro venne progettata nel 1055 come abazia e convento benedettino. In quell’epoca Piacenza era una delle soste obbligatorie, per i pellegrini che percorrevano la
Via Francigena, quella via che da Canterbury conduceva a Roma. Il convento
aveva lo scopo di ospitare i pellegrini che passavano dalla città. Quando i Benedettini abbandonarono il luogo, furono i monaci Olivetani ad occuparsi del
suo mantenimento, durante l’Ottocento venne chiuso ed usato come ospedale civile, infine la basilica venne riaperta per il culto nel 1903. La facciata è imponente e all’interno la basilica è suddivisa in tre navate, con pianta a croce latina. Lungo le navate laterali, vi sono
delle cappelle. È possibile ammirare numerosi dipinti. L’ex convento è annesso alla chiesa ed ora fa parte dell’ospedale civile. La leggenda vuole
che la chiesa sia stata eretta, per volere di un pellegrino piacentino di ritorno dal Santo Sepolcro di Gerusalemme, da qui, anche il nome dato alla
Basilica.
Torna su
Basilica di San Sisto
Sappiamo che la costruzione originaria della
Basilica di San Sisto risale all’anno 852, quando l’imperatrice Angilberga decise di costruire la chiesa e
il convento per le monache benedettine. Successivamente il convento ospitò i monaci e la chiesa venne abbattuta e nel luogo dove essa sorgeva, nel1490 venne edificata l’attuale basilica. La facciata è ornata da alcune semicolonne e dalle nicchie dove sono esposte le statue di San Sisto, San Benedetto, San Germano, Santa Barbara e Santa Martina. L’interno è suddiviso in tre navate con le cappelle laterali.
È possibile ammirare una copia della Madonna Sistina di Raffaello, numerosi dipinti ed affreschi. All’interno della chiesa c’è anche il sepolcro di Margherita d’Austria, moglie di Ottavio Farnese, duca di Parma e Piacenza, nonché figlia dell’imperatore
Carlo V.
Torna su
Basilica di San Francesco
La
Basilica di San Francesco è un capolavoro di arte gotica piacentina. Venne edificata nel periodo compreso dal 1278 e il 1363, per volere di Ubertino
Landi. Numerosi sono stati i rifacimenti che la chiesa ha subito nel corso degli anni. Nella facciata possiamo ammirare archetti e pinnacoli. Sul
portale è possibile ammirare un bassorilievo raffigurante San Francesco mentre ottiene il dono delle stimmate. All’interno troviamo tre navate e
numerose opere d’arte ed affreschi del Quattrocento, tra i quali quelli che raffigurano San Francesco e Maria.
Torna su
Basilica di Sant’Eufemia
La
Basilica di San'Eufemia è costruita secondo lo stile architettonico romanico. Sul muro della sagrestia possiamo ammirare una lapide, sulla quale è inciso
che il 13 aprile del 1901 in questo luogo, in una piccola chiesa, furono ritrovate le spoglie di Sant’Eufemia. Per tale motivo si decise di
costruire una chiesa dedicata alla santa, la chiesa venne consacrata nel 1108. La facciata si presenta a forma di capanna con un rosone posto al
centro. L’interno è suddiviso in tre navate. Molto bella è la cappella dedicata a Sant’Agostino. Numerosi sono gli affreschi presenti all’interno di questa
basilica caratteristica.
Torna su
Chiesa di San Giovanni in Canale
La chiesa ed il convento, contiguo ad essa, rappresentano, ancora oggi, uno degli esempi più importanti dell’architettura degli ordini mendicanti. Furono i frati Domenicani che eressero il complesso nel 1220. La chiesa è sempre stata
dedicata a San Giovanni, il nome attuale deriva dai canali, che scorrono vicino ad essa e che un tempo servivano ad irrigare i prati e a far funzionare i
mulini del luogo. Numerose sono gli interventi di restauro operati sulla chiesa. L’interno si presenta a tre navate. Molto particolare è la Cappella del Rosario, dove è possibile ammirare alcuni dipinti neoclassici. In questa chiesa è presenta il sepolcro della famiglia Scotti-Gonzaga.
Torna su
Basilica di Santa Maria di Campagna
Questa chiesa è uno degli esempi rinascimentali più importanti di Piacenza ed è la sola chiesa mariana di tutta la città. Secondo la
leggenda, qui sorgeva una cappella, dedicata a Santa Maria di Campagna, dov’era conservata la statua in legno della Madonna della Campagnola, statua
ancora presente nella chiesa. L’attuale costruzione si fa risalire al 1522, qui Alessio Tramello la progettò su un rifacimento della basilica
originaria, a croce greca, ma la pianta attuale è a croce latina. La chiesa venne gestita dai Francescani, nel 1866 passò allo Stato e divenne
ospedale psichiatrico. La facciata è molto semplice. Al suo interno, invece, possiamo ammirare numerosi affreschi ed elementi decorativi, con
una grande cupola posta al centro. Sull’altare maggiore possiamo ammirare un policromo in legno, risalente al 1757, che raffigura l’Annunciazione.
Molto belli i due organi a canne, che vennero realizzati a Bergamo durante l’Ottocento, il più grande, idealizzato dal musicista Padre Davide di
Bergamo, riesce ancora oggi a riprodurre un suono così complesso, da renderlo uno degli organi più importanti d’Italia.
Torna su
Monastero
di Sant’Agostino
Il
Monastero di Sant'Agostino venne realizzato nel 1550 con un progetto che comprendeva tre chiostri e una chiesa formata da cinque navate. Numerosi sono stati
gli interventi di restauro, effettuati sulla chiesa, che oggi si presenta con una facciata realizzata con blocchi di granito, secondo lo stile
neopalladiano. All’interno è possibile ammirare ben cinque navate divise da colonne di granito. Qui possiamo ammirare le decorazioni in stucco,
numerose statue e diversi affreschi. La chiesa venne colpita dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale e venne distrutto un affresco di
Giovan Paolo
Lomazzo, amico di
Leonardo Da Vinci.
Torna su
Basilica di Sant’Antonino
Nel luogo dove oggi sorge
la Basilica di Sant'Antonino, ve n’era un’altra di origine paleocristiana, costruita tra il 350 e il 375. La chiesa era dedicata al patrono della città e le sue spoglie, sono ancora oggi, custodite nell’attuale basilica, edificata nel 1014. La Basilica
di Sant’Antonino è una costruzione molto particolare, infatti secondo gli studiosi è un’opera sperimentale, tipica dell’architettura piacentina. Al suo interno possiamo ammirare tre navate e numerosi affreschi. Nel portale vi sono numerose sculture, tra le
quali quelle di Adamo ed Eva. Sul transetto a sinistra vi è la "
Porta del Paradiso" un atrio sul quale trionfa un arco e un rosone, qui vi è una
lapide che rappresenta l’incontro tra la Lega Lombarda e l’imperatore Barbarossa, del 1183, per la Pace di Costanza. La vita di Sant’Antonino è
rappresentata in uno splendido polittico ed è possibile ammirare anche il Museo Capitolare di Sant’Antonino dove sono conservati i cimeli del Santo.
Torna su
Palazzo Vescovile
Questo Palazzo venne realizzato durante il Cinquecento per dar una maggiore visibilità all’omonima piazza. La facciata originaria venne distrutta durante il 1858 ed in seguito ricostruita secondo un progetto dell’architetto Tassini. Vi sono tre ordini di finestre ed alcune sculture allegoriche, al centro del palazzo possiamo ammirare un orologio sul quale è poggiato lo stemma di Papa
Pio IX. Dal portale è possibile accedere al cortile posto all’interno del palazzo, dove sono conservate numerose statue.
Torna su
Cittadella Viscontea
Da molti conosciuta come il Castello Cittadino, questa costruzione sorse, nel 1373, per volere di Galeazzo II Visconti che intendeva
difendere la città, controllare il traffico sul Po e proteggersi da eventuali insurrezioni della popolazione. Nel 1447 venne conquistata da Francesco
Sforza e cento anni dopo qui venne ucciso Pier Luigi Farnese. Fu Margherita d’Austria, nel 1558 che decise di dare maggiore importanza alla cittadella,
facendovi costruire un palazzo ducale, che non venne mai terminato. Numerosi sono stati gli interventi di restauro, che ha subito la struttura, nel corso
degli anni. La cittadella ha una pianta rettangolare e attorno ad essa sorgono delle torri ed il ponte levatoio.
Torna su
Statue Equestri Farnesiane
Queste due statue sono la rappresentazione di Alessandro e Ranuccio Farnese e sono le più ammirate di Piacenza, soprattutto dai turisti. Sono
un tipico esempio di scultura barocca e si trovano su Piazza Cavalli. Le statue vennero realizzate tra il 1612 e il 1628 dallo
scultore Francesco Mochi da Montevarchi. Ranuccio è idealizzato con un vestito romano e uno scettro, mentre suo padre Alessando da un senso di dinamismo,
grazie al mantello e alla criniera del cavallo, che danno un senso di movimento. Le basi delle due statue sono realizzate da marmo bianco di Carrara e
adornate da diversi bassorilievi di bronzo. Sotto la statua di Ranuccio è possibile ammirare i bassorilievi che rappresentano le virtù della buona
amministrazione, che ogni sovrano dovrebbe possedere. Sotto la statua di Alessandro, i bassorilievi sono dedicati alla rappresentazione della sua vita e
della sua carriera politica e militare.
Torna su
Ostelli Piacenza
Ostelli Italia
Auberges de Jeunesse Italie
Hotel Piacenza
Carte Plaisance
Karte von Piacenza
Mapa Piacenza
Map of Piacenza
Carte Emilie Romagne Karte von Emilia Romagna Mapa Emilia Romaña Map of Emilia Romagna
Carte d'Italie
Karte von Italien
Mapa Italia
Map of Italy
|