VISITARE
FENIS - INFORMAZIONI E GUIDA.
Dominata dall'imponente Castello che svetta nel cielo valdostano, Fenis è un
affascinante borgo medievale da scoprire passeggiando tra le case in pietra
e legno. Immerso in un paesaggio alpino idilliaco tutto da esplorare.
Il borgo di
Fénis, famoso per il suo fiabesco Castello,
si trova a 541 metri di altitudine, 13,1 km da
Aosta,
nella parte centrale della Valle d'Aosta, lungo la
Dora Baltea, tra il capoluogo di regione e
Saint-Vincent, e di fronte a Nus. Costruito in una
zona leggermente rialzata, protetta sul retro da un
fitto bosco di castagni. La maggior parte del
territorio comunale si estende sulla valle di
Clavalité, una valle disabitata e selvaggia, tra la
valle di Champdepraz e la valle di Cogne.
|
|
Già abitata in epoca romana per lo sfruttamento dei
giacimenti di pirite della zona, Fénis apparteneva alla
famiglia Challant nel Medioevo, visconti di Aosta. Quello di
Fénis è uno dei più famosi castelli valdostani, soprattutto
per le numerose torri e mura che rendono straordinario il
suo impatto visivo, evocando nel visitatore il ricordo di un
castello fiabesco. Emblema dell'architettura medievale
valdostana, è oggi una delle principali attrazioni
turistiche della regione.
L'edificio originano dei Castello di Fenis,
citato dal XIII secolo conosciuto come Castrum Fenitii
e
come possesso degli Challant, venne rimaneggiato, a partire
dal 1340, da Aimone de Challant. Seguirono ulteriori campagne
costruttive (1393-96) e la decorazione pittorica del cortile
e della cappella volute dal figlio Bonifacio I; l'intervento
di Giacomino da Ivrea (1430-34) fu invece commissionato da
Bonifacio II.
Dalla metà del Quattrocento le fortune degli Challant di
Fénis declinarono rapidamente e il Castello, venduto dagli
Challant e degradato a fattoria tra il Settecento e
l'Ottocento, fu acquistato dallo Stato italiano e restaurato
da Alfredo D'Andrade nell'ultimo decennio del XIX secolo.
Se si escludono le aggiunte dovute a una pesante campagna di
restauri condotta tra il 1930 e il 1940, la struttura e l'assetto del Castello sono praticamente integri. L'edificio comprende un nucleo centrale poligonale, con
corpi di fabbrica distribuiti attorno a un cortile,
circondato da due cinte murarie, la cinta esterna è quasi
interamente di restauro; quella mediana è originale,
tranne che per la merlatura, ed è rafforzata da'un
interessarne gruppo di tre torri di ingresso.
Passati all'interno della onta mediana ci si trova di
fronte al corpo abitativo del Castello, rinforzato da
grandi torri prismatiche e da torrette pensili di
avvistamento. La struttura muraria e la maggiore parte delle torri devono riferirsi alle costruzione del
1340, mentre quasi tutte le belle finestre crociate furono
probabilmente rifatte durante i restauri del 1393. A questa stessa campagna è
riferibile anche l'attuale assetto del cortile, a cui si accede dalla torre di ingresso orientale.
È il vano più suggestivo del Castello: con lo stupendo scalone
semicircolare, i ballatoi lignei e gli affreschi, appare mirabilmente
calibrato in questione, in sottile contrasto di pieni e vuoti, luci e ombre,
chiusure e aperture.
Dal cortile si accede ai vani di servizio del piano terreno, in cui si
possono osservare i grandi camini in pietra da taglio, mobili
cinque-secenteschi (autentici seppure non originari del Castello),
interessanti graffiti antichi.
Salendo lo scalone si accede agli appartamenti residenziali e al salone
d'onore. Da una scala a chiocciola, ricavata in un angolo del ballatoio del
primo piano, si accende al secondo piano, che è però totalmente chiuso al
pubblico per motivi di sicurezza. Oltre all'aspetto complessivo, che ne fa
uno
dei capolavori dell'architettura militare del Trecento
europeo, il maggior pregio del Castello consiste nella
decorazione ad affresco. Nel cortile sono raffigurati San
Giorgio che uccide il drago e libera la principessa e una
lunga teoria di saggi con filatteri recanti scritte
moraleggianti. Sulla parete di ingresso al cortile, mani ben
più rozze hanno dipinto un San Cristoforo, alcune figure di
Santi e una Annunciazione. Il salone è decorato con motivi
geometrici di esecuzione trecentesca; la parte terminale è
adibita a cappella e affrescata con teorie di Santi che
fanno ala alla Crocefissione e alla Madonna di
Misericordia.
Gli affreschi di questa cappella, come il San Giorgio e i
saggi del cortile, sono attribuiti a Giacomo Jaquerio, uno
tra i maggiori artisti delle Alpi Occidentali, , maestro
torinese itinerante, pittore alla corte di Amedeo VIII di Savoia, la cui
attività è documentata tra
Torino, Pinerolo,
Ginevra,
Thonon,
per tutta la prima metà del XV secolo. La data di esecuzione
dei dipinti è sconosciuta, anche se dopo diverse proposte, oscillanti tra
1400 e il 1450, sembrano
particolarmente significative alcune ipotesi che daterebbero
la decorazione del Cartello agli anni 1413-14.
In quegli anni gli Challant di Fénis, Bonifacio I,
maresciallo di Savoia, e suo fratello, il cardinale Antonio,
toccavano il culmine del loro potere e del loro prestigio,
guidando importanti missioni diplomatiche sabaude e papali
presso la corte di Francia e presso l'imperatore,
Sigismondo di Lussemburgo. Gii affreschi accennerebbero a
questi eventi soprattutto. nella Madonna di Misericordia, dove un cardinale e un nobile, identifibili
Antonio e Bonifacio I sono rappresentati in preghiera alle spalle del papa e
dell'imperatore. Il ciclo pittorico e nel suo insieme, uno dei
più importanti dell'arco alpino; l'alta qualità emerge in
particolare oggi, dopo i restauri del periodo 1982-85, che ha permesso il
recupero dell'originaria intensità cromatica.
A Fénis, insieme al Castello, vanno ricordati la Croce
di Ramoliva una imponente scultura lignea del XV (in
passato decorata anche da un
Crocifisso e della Madonna lignei) e il
campanile della chiesa parrocchiale (la Chiesa di San
Maurizio del 1414) , databile alla prima
metà del '400, con il saldo fusto prismatico, le bifore
sottarco e una bella guglia ottagonale. Si tratta di uno dei più
significativi esempi di campanile gotico valdostano. La
croce di Ramoliva sorge nell'omonimo paese, segnando l'inizio del vecchio
sentiero che porta al castello. Alfredo d'Andrade ne fece fare una copia,
che si trova ancora all'ingresso del
Borgo medievale di Torino.
Nonostante l'usura del tempo e il furto del crocifisso - che era nella parte
principale - e della Beata Vergine col Bambino - che ne decorava il rovescio
- la croce è ancora imponente. È senza dubbio una delle opere più importanti
della scultura valdostana del XIV secolo.
Ci sono poi due case fortificate nel comune di Fénis. La casa fortificata
Challant che si trova a circa cento metri dal castello, probabilmente
risalente al XIV-XV secolo, si cui oggi sono rimaste purtroppo solo le
rovine. Un'altra casa fortificata si trova nella frazione di Chenoz,
ai margini di un bosco. Si tratta di un edificio a due piani sormontato da
una torre quadrata.
Il comune di Fénis è composto da ben tredici frazioni: Baraveyes,
Barche, Chenoz, Chez-Croiset, Chez-Sapin,
Cors, Fagnan, Les Crêtes, Misérègne, Perron,
Pléod, Pommier, Tillier. Sono tutti lungo la strada che
attraversa la città che collega Tillier a Rovarey, ad eccezione di Chenoz e
Les Crêtes. In passato c'erano altre frazioni ora parte di frazioni più
grandi. In alta montagna, il clima rigido ha sempre limitato lo sviluppo
degli insediamenti umani a piccoli villaggi utilizzati per la transumanza
del bestiame o, più recentemente, per le vacanze.
La valle di Clavalité si apre alle spalle del villaggio di Fénis. È noto per
le sue forti connotazioni alpine: il paesaggio è paradisiaco e comprende
piccoli villaggi sparsi, con la chiesetta di Notre-Dame de la Neige e gli
ultimi chalet del villaggio di Maison Blanche verso il fondo dell'altopiano,
all'inizio della valle. La Clavalité era già nota in passato perché ricca di
minerali. Inoltre, è l'unico luogo in tutta la Valle d'Aosta che contiene un
piccolo deposito di salgemma. In inverno, la valle è meta di sciatori che
organizzano itinerari di scialpinismo. In estate ci sono molte altre
possibilità: escursioni in montagna, gite in mountain bike e passeggiate a
cavallo. Ma ci sono anche destinazioni raggiungibili senza particolari
preparazioni fisiche, come la vetta del Mont Saint-Julien, da dove si può
godere di un panorama molto suggestivo.
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:
Paypal
☕
Dove si trova?
Ostelli Italia
Auberges de Jeunesse Italie
Hotel Fénis
Carte Fénis
Karte von Fénis
Mapa Fénis
Map of Fénis
Carte
Vallee d'Aoste Karte von Valle
d'Aosta Mapa Valle d'Aosta
Map of Aosta Valley
Carte d'Italie
Karte von Italien
Mapa Italia
Map of Italy |