VISITARE
GORIZIA
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INFORMAZIONI E GUIDA.
Nel punto di fusione tra culture diverse, Gorizia risplende come un gioiello
multiculturale. Le sue vie raccontano storie di confini, fusioni e
coesistenza, mentre il castello domina, testimone silente di secoli di
storia.
Gorizia è una città di
un fascino tutto particolare, che tende sempre ad affascinare il visitatore
e che vale sicuramente una visita per
scoprirne i tanti tesori. L'atmosfera tranquilla riporta alla memoria le vecchie influenze mitteleuropee.
Anche architettonicamente la
città sembra guardare un po' a
Vienna e un po' a
Venezia,
non senza qualche richiamo sloveno. |
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Situata
in una verde e bella conca
attraversata dal basso corso del fiume Isonzo, la città è
circondata da colline e da una cerchia di monti che
fu teatro di scontri cruenti durante la Prima Guerra
Mondiale. Tanti i musei da visitare, anche
particolari e curiosi, tanti i parchi dove passeggiare, i palazzi da
ammirare...
La borghesia asburgica amava Gorizia e il suo clima mite, tanto che la città
era chiamata la "Nizza dell'Adriatico".
Attivo centro commerciale e industriale, Gorizia, nonostante l'espansione
urbanistica, è riuscita a conservare nel suo centro storico l'impronta
ottocentesca di città giardino, con bei parchi pubblici, fra i quali il famoso "Parco delle
rimembranze". La città ha molte istituzioni culturali, ospita il
convegno europeo sul canto corale e, ogni anno, una
importantissima fiera internazionale chiamata Espomego.
Storicamente
la città sorse nel medioevo e fu
protagonista di molte contese, appartenendo alternativamente ai Veneziani e
agli Asburgo; fece parte dell'impero austroungarico fino al 1918,
quando passò definitivamente all'Italia. Dal 1947 confina con la ex
Jugoslavia prima e, con la dissoluzione di quest'ultima, con la Slovenia
dove, al di là del confine, è sorta la città "gemella" di Nova Gorica
(nuova Gorizia appunto). Potrebbe interessarti la lettura dell'articolo
Storia
di Gorizia.
Nel 1948 il governo italiano, per favorire lo
sviluppo della città e dell'omonima oltreconfine, istituì una zona franca
industriale, che si estende fra le valli dell'Isonzo e del Vipacco. In
questa zona sono nate e si sono sviluppate importanti aziende nei settori
del dolciario, dei
liquori, cartario, chimico, metalmeccanico e lavorazione del
legno.
Gorizia è anche un'ottima
base per escursioni nei luoghi della memoria della Prima guerra
mondiale, come i campi di battaglia del Carso e dell'Isonzo, l'Ossario
di Oslavia, il Monte San Michele e l'Ossario di Redipuglia.
Una delle ragioni per cui Gorizia
è visitata e il suo bellissimo castello che domina dall'alto. La
costruzione del castello fu iniziata nel XII secolo ad opera dei conti Lurnhau e
Pusterthal, che poi presero il nome di conti di Gorizia. Alla morte
dell'ultimo discendente dei conti, nel 1500, il castello passò a
Massimiliano d'Asburgo che completò le fortificazioni della cinta muraria
con quattro torri ed un bastione. Oggi dopo le tante vicissitudini, e danni
causati dalle guerre, il castello è stato perfettamente restaurato e
contiene
innumerevoli camere, arredate con mobili d'epoca, e arricchite da numerose
opere d'arte.
Di grande fascino
è anche il borgo del castello, che conserva
numerosi e interessanti edifici. Fra questi casa Ressauer costruita
nel 1475 in stile gotico veneziano e il seicentesco palazzo Formentini, ora
sede del Museo di storia ed arte, che vanta una collezione di reperti
che vanno dalla preistoria ai giorni nostri. Sempre nella stessa zona si
trova la Chiesa di Santo Spirito costruita nel 1398 con una
originale facciata in pietra grezza e due campanili. Leggi le altre
cose da
vedere a Gorizia.
![](gorizia_3.jpg) Quello che era un modesto centro rurale esistente
attorno al castello si sviluppò col tempo nella parte alta con le abitazioni
dei luogotenenti, dei capitani generali nonché delle persone al
servizio dei conti. Nella parte bassa, detta "terra inferiore", si
insediarono via via i mercanti e gli artigiani. Nel 1210 i conti concessero
alla popolazione nella parte bassa un mercato settimanale che si svolgeva in
piazza Sant'Antonio davanti ad un convento francescano. Nella stessa piazza
sorse uno dei primi palazzi nobiliari, quello dei conti di Strassoldo, gli
stessi del castello omonimo che si trova a Cervignano in provincia di
Udine.
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