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Pratiche di buona amministrazione
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San Basile
è un piccolo comune lucano che si distingue come esempio virtuoso per
numerosi progetti all'avanguardia di sostenibilità ambientale. Scopriamo
nel dettaglio le sue buone pratiche nella gestione dei rifiuti, nel
risparmio energetico e non solo.
Perché ci interessa questo comune?
Per le buone pratiche in
materia di:
ripopolamento del borgo (progetto una casa a San
Basile), wifi in tutto il comune gratis, fotovoltaico,
accesso ai finanziamenti regionali e Pils,
concorso di idee pubblico per la riqualificazione del
centro storico
Progetto "
Una casa
a San Basile" per ripopolare il paese – Comune, proprietari
ed agenzie insieme
A San Basile molte
erano le abitazioni disabitate e chiuse, perché i
proprietari vivevano fuori, o avevano costruito altre case,
il comune ha deciso che era arrivata l’ora di riaprire tutte
queste case. È iniziato, così, il progetto "
Una casa a San
Basile", progetto attraverso il quale, il comune è diventato
l’intermediario tra i proprietari delle abitazioni, o le
agenzie immobiliari e i futuri acquirenti. Le abitazioni in
questione, sono più di 150 e sono tutte allacciate ai
servizi pubblici, molte di esse sono state già vendute,
perché il loro prezzo è molto modico, a San Basile,
infatti, si può acquistare una casa, dai 5.000 ai 60.000
euro, una cifra molto contenuta, se si pensa che questo
paese dista un’ora da Cosenza, capoluogo di provincia, e
mezz’ora da Castrovillari, uno dei più grandi centri urbani
della Calabria.
Per avviare la pratica, per l’acquisto delle
abitazioni, l’amministrazione comunale ha ideato un sito
internet
www.unacasaasanbasile.com, qui è possibile visionare
tutte le abitazioni, infatti, per ogni casa c’è una scheda
ad essa dedicata, in cui è indicato il prezzo e ci sono
varie immagini, esterne ed interne. Sempre sul sito ci sono
i vari contatti, il mezzo più usato, fino a questo momento,
è stato quello via mail, il sito, tradotto anche in inglese,
è stato visionato da più di 100 nazioni. Questo progetto,
uno dei tanti esempi di buona amministrazione della nostra
nazione, è stato assolutamente innovativo e la notizia ha
varcato le soglie dell’Italia, arrivando in Europa, ma anche
oltreoceano. Un programma televisivo olandese ha dedicato
uno speciale all’iniziativa, mentre il celeberrimo giornale
"
The
Financial Times"
ha scritto un articolo sul progetto, con un’intervista al
sindaco Tamburi.
"
Una
casa a San Basile" ha reso possibile il ripopolamento del
centro storico di uno dei borghi più caratteristici del
Mezzogiorno. Una grande opportunità, soprattutto per giovani
coppie che hanno potuto, e possono acquistare un’abitazione,
senza ricorrere a mutui decennali. Un guadagno di denaro e
salute; l’aria che si respira in questo paese è, infatti,
un’aria incontaminata, in cui smog ed inquinamento non
esistono. San Basile è un paese ospitale, in cui il rispetto
della tradizione, così come dell’antica parlata arbëreshë, è
un dettame obbligatorio, un paese in cui si riesce realmente
a ritrovare sé stessi. Ed è per questo che, questo progetto,
ha favorito, oltre al ripopolamento, anche un notevole
sviluppo turistico, alcune abitazioni, infatti, sono
state adibite ad uso turistico, un grande sviluppo per
questo centro, che da sempre si è distino per la sua
ospitalità.
Hotspot Wi-Fi
Come abbiamo
detto, molte della case vendute a San Basile, sono state
acquistate da giovani coppie, e si sa che senza internet, i
giovani non sanno più vivere. Ma a San Basile giovani e meno
giovani hanno tutti la possibilità di navigare su internet,
ad una velocità molto elevata, grazie alla rete wi-fi. Anche
questo è stato un progetto realizzato dall’attuale
amministrazione, in particolare, dal vicesindaco Gaetano
Marcovecchio, giovane laureato in ingegneria, che ha
interamente messo a punto la rete. L’installazione di una
rete wi-fi porta, spesso, per un comune, una notevole spesa,
tra l’acquisto dei materiali, dei software e del contributo
tecnico, ma al comune di San Basile non è costato nulla.
L’attrezzatura è stata, infatti, acquistata, grazie al
contributo di Gas Pollino, mentre l’installazione e
la parte tecnica, è stata interamente realizzata da
Marcovecchio, gratuitamente, senza spese per i suoi
concittadini. Gli abitanti di San Basile possono collegarsi
gratuitamente, da ogni parte del paese, alla rete wi-fi,
basta solo recarsi in comune, per ottenere le credenziali di
accesso, e poi è possibile stare in rete 24 ore su 24. Dopo
l’installazione della rete, è stato realizzato anche un "
corso
di alfabetizzazione per anziani al computer", per
permettere anche ai meno giovani, di poter utilizzare le
tecnologie presenti in paese.
Grazie alla rete
wi-fi, è stato inoltre, possibile posizionare una web-cam,
che trasmette da
Piazza Bellizzi, la piazza principale del
paese. Una maggior sicurezza, ma anche una maggior vicinanza
per chi sta lontano.
Raccolta
differenziata
Non solo case e
tecnologie, ma a San Basile c’è anche un gran rispetto per
l’ambiente e una grande fiducia per le nuove fonti di
energia. Il comune è stato, infatti, premiato da Legambiente
come "
comune riciclone". È stato il secondo paese in
Calabria ad aver ottenuto questo riconoscimento. In seguito
alla raccolta differenziata, svolta sia porta a porta, che
attraverso i cassonetti appositi, è stato possibile ridurre
del 15 e del 20% il volume dei rifiuti. La percentuale della
raccolta differenziata è stata nel 2012 del 45,2%, con 14,7
Kg di CO2 risparmiati. All’interno del paese è, inoltre,
posizionato un cassonetto per la raccolta degli indumenti
usati, che prevede la raccolta di vestiti, borse, accessori
e giocattoli inutilizzati.
Impianto
fotovoltaico
È stato
costruito, sul tetto delle scuole elementari, un impianto
fotovoltaico, l’impianto è stato realizzato a costo zero per
il comune, senza ricorrere a mutui, perché è stato, infatti,
finanziato interamente dalla Regione Calabria, in
seguito alla partecipazione ad un bando regionale.
L’impianto, posizionato sul tetto delle scuole elementari,
ha una potenza di 20 Kwp, ed è direttamente collegato alla
rete wi-fi. Infatti, c’è un sistema di supervisione e
controllo, collegato alla rete, che garantisce il corretto
funzionamento dell’impianto, se c’è qualche problema nel
sistema, infatti, viene inviata subito una segnalazione.
L’energia elettrica prodotta viene venduta all’ente
distributore, e consente così, di avere anche un utile in
bilancio. L’impianto è formato da due sottocampi, e ognuno
di essi possiede il proprio converter. C’è, poi, un pannello
informativo che offre tutte le informazioni relative alla
produzione di energia, informa sui giorni di funzionamento
dell’impianto, sulla quantità di anidride carbonica
risparmiata, e sulla quantità di carburante che si è
risparmiato, carburante che sarebbe servito alla produzione
della stessa quantità di energia. L’energia prodotta è
utilizzata dall’istituto per tutte le sue esigenze, se è
presente una quantità di energia in eccesso, essa viene
ceduta, grazie ad un contatore, alla rete dell’ente
distributore.
Finaziamenti
Pisl
La giovane
amministrazione, che ha a cuore lo sviluppo del piccolo
borgo, si è adoperata, anche per ottenere i finanziamenti
Pisl. Grazie ad uno di essi, infatti, verrà costruito
nel centro del paese un centro polifunzionale, con un
auditorium di 100 posti. Qui saranno presenti una sala
conferenze e una parte della struttura verrà dedicata
all’artigianato. Sempre nell’ambito dei Pisl, il comune è
riuscito, grazie all’appartenenza alla minoranza arbereshe,
ad ottenere un finanziamento per la riqualificazione del
Monastero Basiliano, all’interno della struttura,
sorgerà, infatti, un laboratorio che avrà come compito
primario, quello di preservare la lingua e la cultura
arbereshe. Sempre all’interno del Monastero, è presente una
biblioteca, che conserva al suo interno antichissimi testi,
che potrebbero dare un nuovo impulso al recupero e allo
studio delle tradizioni di un paese così poliedrico.
Tante le
iniziative di buona amministrazione in questo piccolo paese,
che lo hanno reso più vivibile, ma soprattutto tante
iniziative che ne hanno reso possibile il ripopolamento e lo
sviluppo turistico. Per tanti piccoli centri, questo sembra
essere un miracolo, un’utopia, ma San Basile sta lì, pronto
a dimostrare che "
Una casa a San Basile" non è un progetto
utopico, anzi, è qualcosa di realizzabile, che è stato
realizzato. Un esempio di buona amministrazione che ci porta
ad affermare, anzi, a fornire un monito a tanti altri
amministratori, ovvero che niente è impossibile, basta solo
crederci, impegnarsi seriamente e cercare sempre di fare del
bene per il proprio paese, la propria comunità e i propri
cittadini.
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