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Mestieri
e Professioni: utile atlante ragionato delle principali
opportunità lavorative tradizionali ed emergenti, con
informazioni correlate su percorsi scolastici e accademici
adatti, sbocchi occupazionali, skills richieste da un
mercato in continua evoluzione tecnologica e competitiva.
MESTIERI: calzolaio,
fabbro,
falegname,
sarta, decorazione della ceramica,
arte orafa, creazione di bigiotteria
artistica...
La parola mestiere evoca nelle nostre
menti una serie di immagini che possiamo collegare alla
manualità, alle botteghe artigianali,
a lavori eseguiti da veri e propri maestri che si esprimono
con gesti antichi e spesso inimitabili. Un mestiere
nasce dalla fantasia di chi lo esercita, nasce
dalla passione e dall’amore di chi esercita il
proprio lavoro con una maestria naturale e rara. Oggi
in molti casi questi mestieri possono anche essere
svolti a casa, vendendo gli oggetti o i prodotti
in botteghe vere e proprie ma anche online,
su un proprio sito (usando ad esempio paypal per i pagamenti),
o su eBay o Etsy.
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Aprire una partita IVA non è così complesso come può
sembrare e per la contabilità esiste il
forfettone,
un regime fiscale facile e conveniente. Ma andiamo con
ordine...
Ci sono antichi mestieri che si sono persi nel meandro
dei tempi, ma che in parte rimangono vivi nella memoria collettiva
grazie ai racconti dei nostri nonni e bisnonni, racconti vivi
di emozioni e in parte di rimpianti. Sono racconti che narrano
di fabbri chiusi nelle loro botteghe fino a notte tarda
pur di finire il lavoro per i contadini, che il mattino successivo
dovevano recarsi al lavoro con il loro cavallo o mulo. I protagonisti
di questi racconti sono i calzolai, sparsi per le vie
delle varie città,
sempre intenti a "rifare nuove delle scarpe vecchie", sono le
donne che facevano il pane per il proprio rione, o quelle
che ricamavano o quelle ancora che tessevano al
telaio, che come canta una famosa canzone popolare del sud d’Italia
"facevano andare la navetta come un fulmine" (la navetta era
lo strumento principale del telaio che veniva lanciata da una
parte all’altra per creare i ricami). A raccontarli così sembrano
lavori che si son persi col tempo, ma questo non è vero. Negli
ultimi anni stiamo assistendo alla riscoperta di questi antichi
mestieri, rivisti in chiave moderna: sartorie nate dall'amicizia
tra ragazze, botteghe dove si crea e si vende bigiotteria
artigianale, ragazze falegnami apprezzate,
giovani fabbri che coniugano l'arte con l'artigianalità,
giardinieri che si occupano di design verde in giardini
e parchi, decoratori di ceramica e poi ancora tessitura
a mano, oreficeria artistica, restauro di poltrone
e sedie...
Il viaggio che noi vogliamo fare è proprio questo, farvi scoprire
come sia facile intraprendere un’iniziativa del genere, spendendo
poco e usando molta fantasia. Ci sono molte possibilità
nello sgabuzzino, abbiamo scritto tempo fa, riscopriamole leggendo
Lavoro,
sogni e paure dei giovani Per vedere alcune realizzazioni
di sogni e idee leggi le
Idee
imprenditoriali e leggi anche l'articolo su
Donne imprenditrici e belle idee.
In
molti casi i mestieri possono anche essere svolti a casa,
vendendo gli oggetti o i prodotti in botteghe vere e
proprie ma anche online, su un proprio sito. Aprire una
partita IVA non è così complesso come dicevamo, e se si guadagna
sotto un certo tetto, 30.000 euro in genere, si può aderire
al forfettone,
un regime fiscale facile e conveniente. Possono aderire al forfettone
coloro che guadagnano meno di 30 mila euro annuali; si beneficia
di semplificazioni notevoli nella tenuta dei documenti e negli
importi di Irpef, Iva e Inps (le tre imposizioni che chi ha
partita iva deve pagare allo Stato). Per ricevere pagamenti
online si può usare paypal, un sistema di pagamento semplice
e sicuro, che si installa in un minuto. Per vendere online,
il più grande sito è di certo eBay (sito d'aste online
dove s'incontrano domanda ed offerta di tutto il mondo per tutti
i prodotti) ma per i lavori artigianali Etsy è fantastico.
Si tratta di un sito americano con in vendita milioni di oggetti
fatti a mano provenienti da tutto il mondo.
Molti di questi mestieri artigianali possono essere praticati
in chiave moderna, adattandoli alle esigenze del proprio territorio
e della propria gente. Lo sviluppo di moderne botteghe artigianali
può essere una fonte di ricchezza per un territorio e un motivo
di sviluppo occupazionale per tantissimi giovani che
hanno voglia di costruire il proprio futuro. Se si possiede
una certa manualità è facile intraprendere una carriera del
genere, soprattutto se siamo guidati dalla passione per ciò
facciamo.
A CHI RIVOLGERSI PER CAPIRE COSA FARE
Ci sono molti aiuti per le imprese (come ad esempio quelli
di Confindustria), soprattutto per quanto riguarda l’imprenditoria
giovanile e l'
imprenditoria
femminile, tutto ciò che vi occorre è una buona idea
e determinazione. Dislocati in tutta Italia ci sono vari sportelli
comunali chiamati SUAP
(sportello
unico attività produttive) che vi possono seguire nell’iter
di apertura di una nuova attività. Il SUAP è una sorta di interlocutore
unico a cui ci si può rivolgere per la gestione burocratica
di tutte le pratiche riguardanti l'attività. In molti piccoli
paesi, inoltre, spesso sono anche le amministrazioni comunali
che favoriscono l’inserimento lavorativo e la creazione di nuove
attività, offrendo strutture comunali da adibire a laboratori
artigianali. Se siete interessati, quindi, ad aprire questo
tipo di attività non dovete far altro che rivolgervi a tali
uffici nella vostra provincia di residenza. Analizziamo, ora,
invece, alcuni dei nuovi mestieri più comuni, e che si stanno
rivitalizzando.
Guarda questo video sulla creatività che manca nella scuola
Comincia la rivoluzione dell'apprendimento! Un
inno alla creatività e ai talenti annegati per strada!
QUALCHE ESEMPIO DI MESTIERE...
Calzolaio
Quando pronunciamo la parola calzolaio siamo del parere
che stiamo dicendo qualcosa di molto anacronistico, qualcosa
legata al passato che non ha più alcun legame con noi. Ma, analizzando
la società attuale, ci rendiamo conto che questo non è vero.
Fino a qualche decennio fa questo mestiere veniva svolto da
qualche anziano signore, che aveva la sua bottega, e per nostalgia,
o forse per abitudine continuava a svolgere quella mansione,
che aveva fatto per tutta la vita. Era difficile trovare un
calzolaio vicino alla propria abitazione, perché questo mestiere
era praticamente quasi scomparso. Questa scomparsa era dovuta
anche alle nostre cattive abitudini e al fatto che le scarpe,
se non sono di ottima qualità, durano poco e si buttano dopo
un anno. Prima quando qualcosa si logorava, anche poco, si tendeva
sempre ad aggiustarla, adesso la tendenza è "scarpa un po’ rotta
si butta e basta". Effetti negativi del consumismo certo
ma anche della scarsa qualità delle scarpe: si comprano
scarpe a pochi soldi, all'ultima moda, fatte con materiali scadenti
e talvolta pericolosi per i nostri piedi e per la nostra salute,
scarpe fatte in paesi dove la manodopera costa poco e ci sono
pochi controlli, che si rovinano presto, tanto costano poco
e le ricompriamo. Dopo una prima fase di "ubriacatura",
dovuta alla possibilità di comprare a poco prezzo, rinasce adesso
la tendenza ad apprezzare il prodotto di qualità, che dura
nel tempo, che vale la pena riparare. "Chi compra bene
compra una volta sola" dice un proverbio, perché la scarpa
di qualità la si rimette anni, si pulisce bene, è comoda, salutare
e non fa puzzare i piedi! Si diffonde allora la voglia della
gente di avere prodotti artigianali, da contrapporre
alla produzione industriale scadente. La perdita di potere d'acquisto,
soprattutto nel ceto medio-basso, l'aumento del prezzo dei generi
di prima necessità, ha indotto le famiglie italiane a riscoprire
l’importanza di cercare di recuperare le cose recuperabili.
Proprio per questo motivo oggi è possibile trovare più calzolai
di una decina di anni fa. Il calzolaio è uno dei tanti mestieri
che si stanno riscoprendo. È un mestiere abbastanza semplice,
per farlo occorre molta manualità e precisione, e potrebbe essere
il lavoro futuro per tanti ragazzi disoccupati.
Tessitura, sartoria,
lavorazione della lana, creazione di borse e cappelli
"Berta filava" cantava Rino Gaetano, il verbo filare
è per me e per molte mie coetanee un termine quasi sconosciuto,
o meglio conosciamo il suo significato, ma ignoriamo del tutto
la sua applicazione. Le donne delle generazioni
precedenti alla nostra imparavano fin da piccole l’arte del
ricamo, del cucito e del lavoro ai ferri. Come tante altre usanze
anche questa è via via scomparsa a seguito del cambiamento
dello stile di vita delle donne. Ai tempi delle nostre nonne,
la scuola era solo un privilegio per i ricchi, e di conseguenza,
non ci potevano andare tutti, a maggior ragione le donne. Non
moltissimo tempo fa le donne erano relegate ai lavori domestici,
dovevano avere un’educazione di base e il loro principale obiettivo
era il raggiungimento del matrimonio. Proprio per questo motivo
fin da bambine iniziavano a ricamare e a formare il loro corredo.
Per fortuna la società è cambiata, le donne possono raggiungere
gli obiettivi che desiderano, ma tra scuola, studio e tempo
libero è venuto meno il tempo per imparare a ricamare, cucire,
filare e così quest'arte è diventata sempre meno praticata.
Ma non tutte le donne e le ragazze hanno deciso di intraprendere
una carriera scolastica, oppure, pur studiando o lavorando,
sono interessate alle pratiche manuali. Molte donne insomma
adorano le pratiche manuali e hanno imparato a cucire, ricamare
e creare splendidi lavori manifatturieri grazie alla loro capacità
artistica. Dislocati sul nostro territorio risorgono i Laboratori
di arte tessile, che permettono a giovani donne di acquisire
i segreti di questa arte antica. Ci sono inoltre molte scuole
di cucito, o scuole secondarie come vari Istituti d’Arte
che insegnano ad usare ago, filo e uncinetto, ma soprattutto
questo mestiere, viene tramandato ancora da madre in figlia.
Anzi, per meglio dire da nonna in nipote, quando la nipote è
propensa ad apprenderlo. Ragazzi e ragazze aprono sartorie
artigianali, creano borse di stoffa originali,
cappellini di lana e paglia, sandali in cuoio, gonne
in tessuti dipinti a mano. La cosa più importante per fare questo
mestiere è la fantasia, riuscire ad accostare i colori,
riuscire a creare disegni elaborati e anche creare un rapporto
di fiducia con la clientela. Spesso questi lavori possono essere
commissionati, perché necessitano di misure e caratteristiche
specifiche, specialmentente gli oggetti per casa: tende personalizzate,
bellissime tovaglie, centrini, copricuscini, copertine e coperte.
Falegname
"Poi quando intorno è spenta ogni altra face, e tutto l'altro
tace, odi il martel picchiare, odi la sega del legnaiuol, che
veglia nella chiusa bottega alla lucerna, e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba..."
Così Giacomo Leopardi descriveva il lavoro del falegname
che prima del mattino s'affrettava per finire la sua opera.
Anche questo è uno dei tanti mestieri da riscoprire e rivalutare,
il falegname. I mobili e gli altri elementi di arredo creati
dai falegnami sono delle vere e proprie opere d’arte, costruite
con minuzia e meticolosità da mani esperte e con l’ausilio di
strumenti di alta precisione. In Italia, soprattutto nelle zone
montuose, vi sono delle vere e proprie "scuole del legno",
laboratori che permettono di apprendere l’antica arte della
lavorazione di questo materiale così importante, e ci sono corsi
sulla lavorazione del legno anche all’interno di Istituti
Tecnici. Accanto alla possibilità di creare mobili,
c’è quella di creare dei piccoli oggetti di arredamento,
restaurare mobili, creare oggetti d'arte con legno
riciclato. Tanti oggetti che sono usati come sopramobili o idee
regalo per le nostre case sono fatti in legno (o lo erano).
Alcuni oggetti creati a mano, e per questo motivo esemplari
unici, hanno un un valore intrinseco che nessun oggetto della
grande distribuzione potrà mai avere. Questo valore cresce nel
tempo, tra l'altro e nei mercatini dell'antiquariato o dell'artigianato
sono sempre ricercati i mobili e gli oggetti in legno.
Fabbro
Un altro mestiere rivalutato e cambiato rispetto al passato
è il fabbro. Tanto tempo fa questo artigiano doveva creare
zoccoli per i cavalli, strumenti di uso comune, come quelli
utilizzati nel camino e altri oggetti utili in questo senso,
ora non è più così. Con la lavorazione del ferro battuto,
il mestiere del fabbro si è rinnovato, è diventato più fantasioso
e più artistico. Spesso il figlio decide di continuare o di
recuperare il mestiere del padre e del nonno. Così il nuovo
fabbro si può sbizzarrire creando balconi particolari, scale
con vari incroci e decorazioni, passamani per le scale e altri
oggetti che ornano e rendono più belle e particolari le nostre
case. Il ferro battuto è usato anche per oggetti decorativi,
arredamento di giardini, interior design.
Arte
orafa
Fin dall’antichità uomini e donne hanno ornato il loro corpo
con gioielli, spesso vistosi, ma comunque sempre distintivi.
Sono in aumento le donne che creano gioielli e bijoux con l’aiuto
di pietre coloratissime, perle in legno, sassi, conchiglie,
oggetti in metallo. Questi oggetti sono particolari e spesso
unici, creati dalla fantasia unita alla tecnica. Aprire una
bottega del genere è molto semplice, spesso si hanno amiche
e parenti che supportano fin dal nascere l'iniziativa, e la
bigiotteria si vende benissimo anche online. Sia dal
lato del reperimento del materiale di base (su internet
si trovano a prezzi ottimi stock di pietre, perline, decorazioni
ecc.) che dal lato della vendita (siti come Ebay
o Etsy per citarne due famosi) internet è spesso l'elemento
dirompente che decreta il successo di una iniziativa. Se poi
si osa di più, si può provare con l'arte orafa. I gioielli
sono sempre stati simbolo di cultura, così come l’oro e le pietre
preziose hanno rappresentato da sempre un segno distintivo,
di ricchezza e benessere. L’arte orafa è sempre attuale, grazie
alla possibilità di frequentare alcuni corsi di arte orafa i
ragazzi possono imparare a lavorare metalli quali oro e argento
e pietre di varie dimensioni. L’indicazione migliore è quella
di frequentare negli studi superiori un Istituto d’Arte che
abbia tra i vari corsi anche quello relativo alla lavorazione
dell’oro. Gli orafi possono aprire un’attività dove vendere
le creazioni realizzate da loro, e attraverso le pietre, le
decorazioni, i colori, riescono talvolta a farsi apprezzare
da qualche personaggio particolare e semplicemente grazie alla
loro maestria e creatività e a un po' di sano passaparola, lanciarsi
a tutta velocità verso il successo.
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