Anfiteatro
di Pompei
L'Anfiteatro
di Pompei, uno dei più antichi e grandi del mondo romano, e uno dei
primi in muratura, poteva accogliere fino a 20.000 spettatori. Venne
eretto intorno all'anno 70-80 a.C dai magistrati che reggevano il
governo della città (cosiddetti 'duoviri'), all'epoca Quinzio
Valgo e Marco Porcio, e si posizionava ai limiti del
perimetro murario a sud-est, una zona poco abitata all'epoca; posizione
scelta non a caso, considerando che permetteva di organizzare in maniera
più facile e pratica il movimento, l'accesso e lo sgombero degli
spettatori. |
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Fu una delle prime strutture ad essere riportate alla luce a
Pompei, intorno alla metà del Settecento. L'anfiteatro si
presenta con delle rovine ben conservate, per l'antichità, e si
ritiene sia uno degli anfiteatri nel suo genere meglio arrivati
ai giorni nostri. C'è da notare che l'arena non si prestava ai
combattimenti tra leoni e gladiatori, questi erano sicuramente
troppo costosi per essere una costante nel periodo considerato
(in termini di viaggio, cattura e trasporto delle bestie). Le
zone erano divise a seconda del rango e del genere degli
spettatori (le donne erano ammesse agli spettacoli in aeree
separate e solo a seguito di un disposto dell’imperatore
Augusto).
Della struttura si ammira in particolare l'esterno, a due
livelli, con una serie di archi ciechi nel piano inferiore,
sotto i quali durante gli spettacoli venivano allestite le
botteghe temporanee dei commercianti, e di archi a tutto sesto
nel livello superiore. Nel mezzo erano disposte delle scale o
delle rampe d'accesso. Sono anche ben visibili i quattro
ingressi, due dei quali posti direttamente verso l'arena.
L'interno è spettacolare, una vasta area di gradinate che oggi
vediamo semicoperta da vegetazione ma che rende bene l'idea
della magnificenza di un tempo. Sotto l'arena non erano presenti
i sotterranei. Nei mesi estivi inoltre le gradinate erano
riparate dal sole da un velo di lino scuro; era anche presente
un parapetto, che oggi troviamo ancora affrescato con pitture di
gladiatori.
Testimonianze storiche, così come un affresco pompeiano
conservato nel Museo Archeologico di Napoli, raccontano
di un particolare evento avvenuto nel 59 d.C.: una rissa molto
grave, con morti e feriti, tra due fazioni estreme di spettatori
(pompeiani e nucerini, provenienti dalla vicina Nuceria,
oggi Nocera) e che portò alla chiusura della struttura
per diverso tempo su ordine del senato centrale.
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