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VISITARE
BAGNO DI ROMAGNA
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INFORMAZIONI E GUIDA.
Con il riconoscimento di Bandiera arancione del TCI, Bagno
di Romagna combina perfettamente la bellezza dell'Appennino con le sue fonti
termali. Oltre ai percorsi di trekking, il borgo celebra le sue tradizioni
culinarie, in un ambiente accogliente.
Bagno di Romagna è un
piccolo gioiello termale della provincia di Forlì-Cesena, incastonato nel
cuore dell'Appennino tosco-romagnolo e parte del Parco nazionale
delle Foreste Casentinesi, che con la Riserva naturale di
Sasso Fratino, con le sue antiche faggete, è anche sito del Patrimonio
UNESCO. Il municipio non si trova nella località che porta il nome
del comune ma nell'adiacente San Piero in Bagno,
parte più popolosa del territorio e sede delle
principali attività economiche oltre a quelle
termali.
Un luogo tutto da scoprire e da vivere, immerso in una valle
ricca di boschi e sorgenti termali, a metà strada tra la Riviera
romagnola (a nord) e le più famose città d'arte toscane, verso
ovest. Un luogo dove rivivere il nostro tempo, lento, intimo, solitario o
conviviale. Un luogo dove ritrovarsi cullati da antiche sorgenti termali
e anche immersi nella spiritualità di antichi luoghi sacri. Un luogo,
non ultimo, dove potersi ritrovare circondati dai sapori e dai profumi della
più tipica gastronomia locale.
Il Casentinese è molto
più di tutto questo e Bagno di Romagna è soprattutto "luogo del benessere",
noto sin dall’antichità per le sue eccellenti acque termali. Oggi, poco
conosciuto forse ai più, nonostante sia Bandiera arancione del
Touring club italiano per qualità turistica e ambientale, è sicuramente
un luogo di scoprire e da amare. Terme e natura s’intrecciano con storia,
cultura e gastronomia, coltivate dal territorio in un saper vivere lento
e benefico. Dalle ampie distese boschive e fino alla pianura e al mare
di Romagna, nel mezzo di piscine termali organizzate in veri e propri templi
di benessere più funzionale. C’è molto da fare e da visitare in questi
luoghi, ma ancor prima c’è molto da "essere e diventare", in una
rigenerazione del corpo, della mente e dello spirito.
Il piccolo centro abbarbicato
sull’Appennino ospita poco meno di 6mila abitanti ed è storicamente
considerato parte dell’area geografica della Romagna toscana. Si
tratta di un comune sparso, con San Piero in Bagno, sede comunale,
nucleo urbano collegato da un breve tratto dalla SR142. Il territorio nel
complesso è situato ad un'altitudine compresa tra i 339 e 1500 metri s.l.m.,
distante circa 80 km da
Ravenna, 70 km da
Arezzo e molto meno da
San Sepolcro. I dintorni sono confinanti con altrettanti comuni,
quali Bibbiena, Chiusi della Verna, Mercato Saraceno,
Poppi, Pratovecchio, Santa Sofia, Sarsina,
Verghereto, tutte località che poco oltre, di passaggio, si
arricchiscono di luoghi spirituali, tra eremi e monasteri, quali
l’Eremo di Camaldoli e il Santuario de La Verna (dove San
Francesco ricevette le stigmate) o ancora la Basilica Santuario di San
Vicinio, nell’antica Sarsina. Ma ciò che più interessa il
viaggiatore è situato proprio nel cuore della località e sono le terme di
Bagno di Romagna, formate da diverse sorgenti naturali di acque
sodio-carbonate e zolfo, che arrivano fino a 47 °C. Si affiancano ad esse
numerosi percorsi naturalistici, con chilometri di sentieri boschivi
immersi nella natura incontaminata. Fino al 1923 il territorio era parte del
Granducato di Toscana e per questo le tradizioni conservano tratti
prettamente toscani.
La storia di Bagno di
Romagna, questo piccolo borgo tosco-romagnolo, ha radici ben più
lontane, che arrivano fino agli antichi popoli Umbri e Romani.
Già da allora sono testimoniate le sorgenti termali, considerato che parte
del nome attuale ‘Bagno di …’ deriva proprio dal latino Balneum,
un centro conosciuto in tutto il mondo antico del centro Italia, trovandosi
di passaggio lungo la trafficata via di comunicazione che univa Roma
con Ravenna (oggi E45 e quindi E55). Gli antichi Romani costruirono
nel territorio un centro termale ed un tempio dedicato alla regina delle
acque, mentre nel primo Medioevo, la località, posta tra le vallate
dei fiume Savio e in parte del fiume Bidente, venne
conquistata dai Goti arrivati dai valichi appenninici. Dopo un
periodo di decadenza, nel IX secolo la località di riprese grazie
alla fondazione di un monastero benedettino e relativa pieve dedicata a
Santa Maria. Nel Trecento, la località si trova sotto il patronato
feudale della famiglia Guidi di Bagno, una nobile casata di origine
lombarda, trapiantatasi a Bagno di Romagna e conosciuta per aver dato vita
ad un eccellente sistema difensivo a controllo e difesa dell’intera vallata,
tra mura e castelli sparsi un po' in tutto il territorio circostante,
tra cui Modigliana (roccaforte dei Guidi), Corzano e
Montegranelli. Nel frattempo, ebbe a svilupparsi anche un mercato
medievale evoluto nel tempo nell’abitato di San Piero in Bagno, che a
tutt’oggi rimane il cuore del distretto commerciale dell’intera zona. Fu nel
periodo rinascimentale che la cittadina venne inserita nell’orbita
del ricco Granducato di Toscana, fino al 1860, sviluppandosi poi
nell’abitato urbano che conosciamo oggi. Durante la Seconda guerra mondiale,
per essersi distinta a dare conforto e rifugio alle famiglie sfollate e ai
militari, la località ebbe riconosciuta la Medaglia d’argento al merito
civile.
Le acque termali già
portavano ristoro agli antichi viaggiatori Romani, diretti a Sarsina,
un piccolo centro di circa 3mila abitanti, florido nel periodo dell’antica
Roma e dove intorno nel 250 a.C. nacque il commediografo Tito Maccio
Plauto. Da Roma a Ravenna, l’antico porto più importante dell’Impero.
Per questo motivo, il centro abitato di Bagno di Romagna presenta edifici di
interessante rilievo storico. Consideriamo la Basilica di Santa Maria
Assunta, che secondo la tradizione ha origine nel IX secolo ed è quindi
antichissima (anno 860). Il suo interno è ricco di importanti manufatti:
sette cappelle realizzate da diversi artisti con conservate diverse opere
d’arte, tra qui un trittico di Neri di Bicci e una Madonna
col Bambino della Bottega di Donatello nel primo Quattrocento,
oltre che le testimonianze di un miracolo eucaristico avvenuto nel
1412. Tra gli edifici religiosi preservati dal tempo, troviamo anche i
vicini Santuario di Corzano (poco fuori San Piero in Bagno), la
chiesa di San Pietro in Vinculis e la chiesa di San Francesco,
ambedue a San Piero in Bagno; mentre tra quelli civili si distinguono in
particolare il cinquecentesco Palazzo del Capitano e alcuni palazzi
civili del Settecento, come quello della Piazza Ricasoli, dove si
noterà anche la Loggetta Lippi del Seicento, il settecentesco
Palazzo Salvetti, che si riconosce per l'antica balconata in ferro, il
Palazzo Grisolini, del seicento e Palazzo settecentesco del "Teatro
dei Ravviati", della Cancelleria e ora parte del complesso
termale Sant'Agnese, che di suo è del 1910. Gli stabilimenti termali,
nonostante l’aspetto funzionale moderno, conservano infatti una storia ben
più remota. L’attività principale di Bagno di Romagna è principalmente
basata sul turismo termale, attraverso centri benessere e in generale
percorsi terapeutici. Insieme ad attività ricreative ed escursionismo,
riscuotono da sempre un fiero successo territoriale.
Le acque termali di Bagno
di Romagna sgorgano ad una temperatura naturale di circa 45 gradi e le
strutture prevedono anche bagni all'aperto, da sfruttare sia in inverno, tra
panorami riversi alle cime dei monti imbiancate di neve, che in primavera,
immersi nella meravigliosa natura delle distese boschive. Anche l’estate non
è da meno, con gli eventi d’arte e cultura che diventano un felice
corollario al benessere più ricercato dei centri termali, così come
l’autunno ricco, alla scoperta dei prodotti enogastronomici del
territorio.
Gli hotel / resort delle
terme di Bagno di Romagna sono tre e sono situati accanto alla riva del
fiume, si presentano con piscine al chiuso e all’aperto, e altrettanti
percorsi, che oltre a sfruttare in pieno i tipici calidarium e tepidarium,
prevedono anche l’uso di saune e bagni turchi. Non mancano i massaggi
terapeutici, rilassanti o rigeneranti. Le Terme Sant’Agnese di Bagno di
Romagna /Thermae Sant’Agnese vengono definite le terme pubbliche
più antiche dell’Emilia-Romagna, sorte proprio sopra le terme d’epoca
romana. Si trovano in via Fiorentina, l’arteria principale che attraversa il
centro storico, organizzate nell’hotel che porta lo stesso nome. Le acque
termali sono di tipo bicarbonato alcalina solfurea termale a Ph 9,1,
naturalmente calda a 39 C°, indicate per la cura di patologie legate al
ricambio e alla digestione, mantenendo così l’equilibrio metabolico. Allo
stesso tempo, l’acqua fredda a 20 C° è di tipo solfurea oligominerale utile,
tra l’altro anche in caso di disturbi epatici, di artrosi e problemi
urinari. L’hotel dispone di due piscine termali: una interna terapeutica e
una esterna. Non mancano i percorsi specifici organizzati per persona o per
coppia, inclusa la possibilità di utilizzare il fango termale ‘vivo,
definito altamente detossinante e decontratturante. Le Euroterme di Bagno
di Romagna sono situate accanto alle prime, in via Lungosavio,
all’interno del Ròseo Euroterme Wellness Resort e presentano acque
utili per ripristinare l’equilibrio del sistema immunitario e le normali
condizioni fisiologiche delle alte e basse vie respiratorie. Anche qui, le
sorgenti termali presentano acque tipo bicarbonato-alcalino-sulfuree,
minerali, ipertermali (45°C) e termali (39°C) e
solfureo-bicarbonato-alcalina, oligominerale, fredda (14°C). Utili in caso
di patologie dell’apparato locomotorio (osteoartrosi o reumatismi per
esempio), patologie dell’orecchio (quali otiti), patologie naso e gola,
bronchi, ginecologiche. Il centro dispone di SPA e offre diversi percorsi
benessere, tra trattamenti, medicina estetica e massaggi. Il Grand Hotel
Terme Roséo è situato nel cuore della cittadina, fronte Piazza Santa
Maria, nell’antico palazzo dei conti Riozzi, e dispone al suo interno un
centro termale ed un centro benessere con Beauty Farm. Comfort ed Elite sono
a disposizione con un’ampia gamma di trattamenti curativi, riabilitativi o
di semplice benessere.
Il richiamo termale a Bagno
di Romagna è praticamente ovunque. Ancor prima di prendere una giornata
relax in uno di questi tre fantastici resort, si entra nel borgo e subito si
potrebbe visitare l’antica Fonte Sulfurea Chiardovo: si trova subito
all’entrata sud del borgo, nei pressi del parcheggio del resort termale,
lungo la SP 138. Un viale pedonale ben frequentato, soprattutto nella bella
stagione, di circa un chilometro e con minimo dislivello: realizzato nel
1936, lo si percorre ammirando e fronteggiato i tigli, che conducono a
questa fonte sulfureo-bicarbonata, oligominerale, fredda e dal
caratteristico odore di ‘uovo marcio’, ma che valgono i benefici.
Proseguendo, lungo la via Manin si avrà modo di visitare le
botteghe di artigiani e di prodotti tipici del posto, come formaggi,
salumi, miele, vino, liquori ed elisir (provate il negozio di Apicultura
Primitivo, in via Fiorentina, al civico 42 e poco lontano l’entrata per
le terme di Sant’Agnese, al suo interno si respira un po' di magia tra
liquori, tinture madri, miele, cioccolato, caramelle e prodotti artigianali,
naturali e erbe officinali. La via s’immette nella piazza Santa Maria /
Piazza Ricasolo, che scopriamo un venerdì, giorno del piccolo mercato
settimanale, con gli stand a ridosso tra la storica Basilica da un lato
e il Grand Hotel Terme Roseo dall’altra. Tra l’altro, il lunedì si svolge un
altro mercato, più piccolo, in via Manin, mentre uno più grande lo troviamo
ogni mercoledì nel centro di San Piero in Bagno. La via Fiorentina prosegue
verso la via Manin, un’altra via pedonale lastricata da bassi edifici a due
piani, trattorie e negozi vari.
Non solo terme, c’è molto
altro a Bagno di Romagna e dintorni. Intanto potreste venir incuriositi da
leggende e tradizioni che vedono gnomi e fatine di casa da queste
parti. Già, si racconta di avvistamenti ormai da secoli. Verità o fantasia,
sta di fatto che un vero e proprio Sentiero degli gnomi di Bagno di
Romagna esiste davvero: si tratta di un percorso tematico dedicato ai
bambini e a tutta la famiglia all’interno del bosco del l'antico borgo,
situato in via Lungosavio, una immersione nel mondo fatato che racconta di
questi piccoletti portafortuna e di tante altre creature magiche e che si
presenta organizzato anche in laboratori creativi (per esempio quelli della
Loggetta Lippi, al centro del paese), caccia al tesoro, picnic creativi e
tanto altro e se la stagione è bella il tutto va fatto da… "scalzi", così da
esser ancor di più a contatto con la natura.
Nei dintorni di Terme di
Romagna, si potrebbe visitare Sarsina, a circa 20 km di distanza da
Bagno di Romagna, la piazza principale è intitolata all’antico poeta romano.
La cittadina è anche nota per un importante manifestazione culturale (il
Plautus Festival), e soprattutto per il suo piccolo centro storico: non
solo reperti originari dell’antico Impero Romano, che possiamo ammirare nel
Museo archeologico nazionale di Sarsina, uno dei più importanti in
Italia, ma anche architettura romanica e una lunga tradizione sacra con la
Basilica Santuario di San Vicinio, conosciuta tra i fedeli pellegrini
per l’imposizione della taumaturgica "catena" di San Vicinio.
Bagno di Romagna è inoltre
parte di una rete di luoghi di culto e pellegrinaggio, essendo attraversata
dalla Via dei Romei, poco lontana da famosi monasteri come quello di
Camaldoli (a soli 28 km di distanza) e dalla stessa Basilica di Sarsina. Non
è di certo ultimo, il parco naturale di Bagno di Romagna, che come
accennato sopra, con oltre 5.400 ettari di area protetta, è una delle meglio
conservate d’Europa, riconosciuto anche dall’UNESCO, con oltre 1357 specie
censite, e non solo cervi, volpi e scoiattoli. E ancora nei dintorni,
a pochi passi si potranno visitare il Parco avventura Ca’ di Gianni e
tutti i percorsi di trekking che prevedono il passaggio in
Pian della castellina, Cà di Casella, Pian degli Alberi, e
magari visitare anche quel che rimane del Castello di Larciano e la
chiesa di San Martino di Larciano e poi ancora il centro turistico
Valbonella, posto sulle pendici del Comero, con il giardino didattico
degli aromi", la chiesa di San Lorenzo, in località Castellina, e
fino ad arrivare alla zona dei laghi, dopo lunghe passeggiate, il lago
Pontini e il lago Lungo e fino al lago di Acquapartita. A
circa 22 minuti di macchina da Bagno di Romagna si trovano poi le Cascate
dell’Alferello, o Cascata delle Trote, nei pressi di Alfero:
un posto magico, che non delude sicuramente le aspettative, una cascata con
balzo di 32 metri, immersa nella verde collina.
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