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Qual è la popolazione della Bosnia?
3 772 449
Superficie della Bosnia- Erzegovina - 51.197 km²
Densità - 73 ab/km² |
Governo:
Repubblica Federale Democratica
Divisione amministrativa:
Federazione di Bosnia ed Erzegovina, Repubblica Srpska e Distretto di Brčko
(la federazione è divisa in 10 cantoni)
Capitale:
Sarajevo
Altre città:
Banja Luka, Travnik, Jaice,
Mostar, altri luoghi (Medjugorje)
Lingua:
bosniaco, serbo, croato
Gruppi etnici:
bosniaci, serbi, croati
Religione:
Musulmana 40% Ortodossa 31% Cattolica 15% Protestante 4%
Dopo la guerra non è stato eseguito
un censimento ufficiale. Esistono solamente delle stime del 2006 secondo le
quali la suddivisione è:
48% bosniaci (per la maggior parte musulmani)
37,1% serbi (per la maggior parte cristiani ortodossi)
14,3% croati (per la maggior parte cristiani cattolici)
0,6% altre etnie
Paesi confinanti:
Croazia (nord, ovest, sud), Serbia (est) e Montenegro (sud-est)
Monti principali:
Alpi Dinariche (cime superiori a 2000 metri: Plocno, Vranica, Magli)
Fiumi Principali:
Sava, Una, Vrbas, Bosna e Drina, Narenta
Laghi principali:
Buško Blato, lago Jablanica
Clima:
tipo continentale-mediterraneo
Valuta:
Marco convertibile
Geografia della Bosnia-Erzegovina
Il piccolo territorio della Bosnia-Erzegovina comprende una superficie di circa 51.197 km², confinante per gran
parte con la Croazia (nord-ovest e sud), e Montenegro a est e sud e la
Serbia a est.
Nonostante la parte sud e
nord-occidentale della regione bosniaca sia completamente circondata dalla
Croazia, per soli 20 km essa è anche bagnata dal Mare Adriatico; questo
atipico 'diritto di passaggio' all'interno del territorio croato è dovuto
alle leggi internazionali poste in atto dall'ONU presso il litorale
della città di Neum, oggi noto resort turistico della nazione.
Da un punto di vista morfologico il
territorio è a grande rischio sismico mentre il paesaggio si presenta
generalmente vario. La geografia della Bosnia è pertanto
dominata dalle Alpi Dinariche nella parte occidentale e centrale del Paese
(la cima maggiore della Bosnia è il Monte Maglic in Erzegovina con 2386
metri), da pianure e colline verso il settore orientale e nord-orientale.
Folte foreste e pianure sono
situate presso le valli dei fiumi principali che ad oriente si versano nel
bacino di Pannonia.
Il clima della regione si presenta
con estati calde e inverni rigidi, soprattutto nel versante orientale o miti
e piovosi nel versante adriatico e meridionale.
Politica e società
Le vicende storiche legate alla
Guerra dei Balcani, seguite dagli Accordi di Pace di Dayton nel 1995, hanno
prodotto una precisa divisione politico-amministrativa della nazione, oggi
conosciuta per essere una Repubblica di tipo federale.
La Bosnia-Herzegovina è infatti
divisa in tre parti: due entità federali, la Federazione di
Bosnia-Erzegovina e la Repubblica Srpska, e il distretto autonomo di Brcko
(dal marzo 1999 divenuto distretto autonomo sotto la sovranità del governo
centrale).
Il governo centrale della nazione è
strutturato sempre secondo gli Accordi di Dayton, che prevedono la figura
dell’Alto Rappresentante per la Bosnia-Erzegovina (oggi anche Alto
Rappresentante della UE), che al momento è la più alta autorità civile della
nazione, nominato da un organo di carattere internazionale.
L'Alto Rappresentante è accompagnato
a rotazione da rappresentanti governativi, in carica come presidenti.
Ciascun presidente rappresenta la propria comunità della nazione (croata,
musulmana o serba) rimanendo in carica alla guida della nazione per otto
mesi.
La società bosniaca è notoriamente
composta da tre etnie principali: serba, croata e musulmana.
Nonostante il territorio sia sempre
stato storicamente abitato, con relativa tolleranza, da fedeli islamici,
ortodossi, cattolici, protestanti ed ebrei, il conflitto religioso e
nazionalistico sviluppatosi nella seconda metà del XX secolo è stato
responsabile della Guerra civile dei Balcani.
Oggi, la Repubblica Srpska (Serba) è
quasi esclusivamente cristiana mentre la Federazione bosniaca quasi
esclusivamente musulmana, il piccolo distretto di Brcko è invece composta
dal 46,95% da bosniaci, quasi il 42% da serbi e il resto da croati.
Storia della Bosnia-Herzegovina
Il primo insediamento umano
dell'attuale Bosnia-Herzegovina è rappresentato dalle popolazioni degli
Illiri. Seguì la dominazione Romana e quindi l'alternata contesa delle
amministrazioni di Bisanzio e dei regni barbari. Nel IV secolo d. C. il
territorio bosniaco andava a configurarsi come linea di confine tra l'impero
romano d'Occidente e d'Oriente.
Nel VII secolo sopraggiunsero le
popolazioni slave mentre nei secoli successivi il territorio si ritrovò
sotto il governo di Bisanzio prima e del regno Ungaro-Croato poi.
Nel XIV secolo il territorio venne
autogovernato dalle popolazioni locali per oltre 2 secoli, sino all'avvento
dell'Impero Ottomano che introdusse la religione islamica.
Il dominio Ottomano terminò nel
1878, e la regione, con il Congresso di Berlino, divenne parte dell'Austria
e un secolo dopo dell'Impero Austro-Ungarico.
Gli orrori della I Guerra Mondiale
iniziarono tramite i forti movimenti di carattere nazionalistico. Nel 1914,
l'uccisione dell'arciduca Francesco Ferdinando da parte di un nazionalista
serbo-bosniaco (Gavrilo Princip) fece da scintilla d'avvio alla I Guerra
Mondiale.
Tra la I e la II Guerra Mondiale la
Bosnia venne annessa al Regno di Yugoslavia e nel 1941 alla Croazia. Durante
quest'ultimo governo, di carattere nazi-fascista, la Bosnia subì una forte
'pulizia etnica' nella sua popolazione serba.
Nel 1944 il generale Tito, con
l'appoggio dei russi e degli inglesi, riesce a liberare il Paese dalle
truppe naziste e, nei prossimi 40 anni, a fare di tutta la regione Stato
unito della Yugoslavia (nell'orbita comunista ma indipendente dal dominio
sovietico).
Alla morte di Tito, la fragile
unione socio-culturare delle etnie presenti nel territorio andò a
disgregarsi in via definitiva.
Le fazioni islamica e croata si
allearono contro i nazionalisti di etnia serba, dichiarando la propria
sovranità dalla comunista Yugoslavia. La Bosnia dichiarò la propria
indipendenza dalla Yugoslavia nel 1992.
Seguirono le resistenze armate da
parte della etnia serba, assistite dalle regioni confinanti di Serbia e
Montenegro, che portarono alla nota Guerra dei Balcani, al conseguente
Genocidio e al fragile ruolo svolto dalle Nazioni Unite.
Il 1995 fu l'anno degli Accordi di
Pace di Daytona, della conseguente divisione amministrava del Paese
nonché dell'attuale configurazione politica tutt'ora vigente.
Nel 2004 venne terminata la
ricostruzione del celebre ponte di Mostar, distrutto dalla guerra,
considerato come storico simbolo di unione e, oggi, di ricostruzione del
Paese.
Gastronomia della Bosnia
Vista la varia tradizione culturale
della Bosnia, la gastronomia del Paese riflette le tendenze etnico-regionali
delle culture ivi presenti. In genere, le origini della gastronomia della
Bosnia-Herzegovina sono turche, fattore che si evidenzia soprattutto
negli stufati di vegetali, nelle carni in genere o nei dolci tipo baklava.
La cucina bosniaca è quindi
particolarmente ricca di carni, squisite e succulente; non potete non
provare il bosanki lonac, un ottimo e noto piatto a base di carne e
cavolfiore.
Sempre tra i piatti di carni, nella
capitale Sarajevo non mancherete di provare il Cevapi, una gustosa
pietanza a base di rottoli di carne macinata (agnello, manzo o carni miste)
servita all'interno di un pane del tipo Pita (tipico della cucina araba) con
contorno di cipolle o formaggio.
Tra i migliori locali di Sarajevo a
servire il Cevapi trovate il Cevadžnica, una sorta di fast-food
attento alla tradizione locale; provate quelli del centro storico, a
Bašcaršija, sicuramente i più genuini.
Se siete amanti delle spezie e del
cibo piccante, provate una al Šis Cevap, una variante della
precedente, con peperoncino intero (feferoni) gligliato insieme alla carne e
sempre servita nel pane Pita.
Un altro piatto di carne che ben
rappresenta la nazione e la sua capitale, è il Burek e pida, una
sorta di sformato di carne (non confondetelo con quello della cucina croata,
dove al contrario diventa uno sformato di formaggio).
In Bosnia lo sformato di formaggio è
ben rappresentato dalla Sirnica, dove per formaggio si intende in
genere quello fresco o quello simile alla ricotta; lo sformato di spinaci
viene chiamato zeljanica e quello di patate krompiruša, quello
di zucca, tikvinica (il nostro preferito...sublime!).
Tra i dolci della
Bosnia-Herzegovina troviamo il baklava, di chiara
tradizione e origine turca, o il Tufahije, una squisita torta di mele
presentata con un ricco stratto superiore di nocciole e panna.
In relazione alle bevande, la
Bosnia-Herzegovina offre degli ottimi vini e soprattutto delle ottime
grappe, come la Loza.
Diversi i ristoranti e i locali in
genere che affascinano il visitatore con piatti sia locali che
internazionali.
Indirizzi e numeri utili Bosnia
Erzegovina:
Ambasciata
Bosnia-Herzegovina in Italia
Via Bazzoni,3
00195 Roma
Tel.06/3728509 Fax 06/3728526
Consolato
Bosnia-Herzegovina in Italian
P.zza Duca d'Aosta, 30
20110 Milano
Tel.02/66982707 Fax 02/66984688
Ambasciate e consolati italiani
in Bosnia-Herzegovina
Ulica Cekalusa 39
71000 Sarajevo
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