Caterina
Cornaro (o meglio Caterina Cornèr) nacque a
Venezia nel 1454 da antica e nobile
famiglia, i Cornèr, una delle dodici casate tribunizie della
Repubblica di Venezia. Fu educata a
Padova e fu famosa per
la sua bellezza. Caterina Cornaro andò in sposa a Giacomo II
di Lusignano, re di Cipro. I Lusignano, appartenevano ad
una dinastia di crociati originari del Poitou e portavano
ancora anche il titolo di Re di Gerusalemme. I Cornèr
viceversa avevano grandi interessi economici nell'Isola di Cipro, e
Caterina vantava da parte di madre una parentela con la
dinastia imperiale bizantina dei Comneno (gli ultimi
imperatori bizantini). Fu un matrimonio di convenienza sia
per i Cornèr, sia per Giacomo di Lusignano, che era nato
illegittimo e che temeva gli intrighi della legittima
pretendente Carlotta di Savoia, dandosi quindi alla protezione di Venezia.
Giacomo II (Zaco, per i veneziani) morì tra il 6
e il 7 luglio
1473. La reggenza dell'Isola di Cipro e l'intera eredità dei Lusignano passò nelle mani di Caterina. Il 21
febbraio 1487 il Senato veneziano decise che il Regno di
Cipro sarebbe stato annesso ai domini della Serenissima,
costringendo Caterina al ritorno a Venezia. La sua città di
origine la
accolse da regine, con tutti gli onori in un evento che
passò alla storia. Da allora, ogni anno, il 5 di
settembre a Venezia si festeggia la ricorrenza con la Regata Storica a
ricordo proprio dell'accoglienza riservata alla Regina di Cipro. Il
Senato Veneziano, come parziale risarcimento per la sua
rinuncia al Regno di Cipro, conferì a Caterina la Signoria di Asolo,
comprensiva anche di trentatré villaggi, e il permesso di
mantenere il titolo di "Reina de Jerusalem Cypri et Armeniae".
Al suo arrivo ad Asolo c'erano 4000 persone festanti ad
attenderla sul sagrato del Duomo. Caterina regnò con il suo
seguito nel Palazzo Pretorio, quello che è oggi il Castello
di Asolo, che oggi conserva sontuoso, la torre
dell'orologio, la torre mozza e la sala delle udienze della
Regina.
Amava anche molto la sontuosa villa che si era fatta
costruire vicino ad Asolo, ad Altivole, che Pietro Bembo aveva battezzato per
lei "il Barco" (il fienile, il
pagliaio), luogo di delizia e di caccia. Ricordiamo che il "barco"
era un edificio rurale di servizio, tipico dell'architettura
della villa veneta.
Per 20 anni il Castello di Asolo, fu la dimora della regina
Caterina, che tenne,
una ricca e frequentatissima corte nella quale spiccarono nomi
di artisti e poeti di grande fama: i letterati Pietro Bembro,
Andrea Navagero, Luigi da Porto; i pittori
Giorgione da Castelfranco (qui di fianco un suo dipinto che
ritrai proprio la corte di Caterina ad Asolo), Lorenzo Lotto da Treviso,
Girolamo da Treviso e Andrea da Murano. Nel 1509
questa prima età dell'oro di Asolo finì con la Guerra
contro la Lega di Cambrai, dove tutte le potenze europee
erano intenzionate a distruggere e impossessarsi dei territori della
Serenissima. Caterina Cornaro morirà l'anno dopo a Venezia, dove
si era rifugiata, il tra il 9 e il 10 Luglio. In questo
periodo nacque la fama di Asolo come luogo deputato a una
residenzialità speciale.
Il
castello, noto anche come "Palazzo Pretorio", occupa a sud ovest
del centro cittadino uno stretto ed elevato sperone roccioso,
disposto lungo un crinale dall'elevata valenza strategica.
Da tale posizione la fortezza ha sempre dominato una vasta
parte del territorio circostante. Il complesso fu poi sede dei podestà veneziani sino al 1797, anno
della caduta della Repubblica Veneta per mano delle truppe
francesi di Napoleone. Costruito per esigenze
belliche, fu munito di quattro torri, due delle quali sono ancor
oggi in buone condizioni. Nel corso del tempo sono stati numerosi i restauri e le
demolizioni che ne hanno alterato la fisionomia e la
struttura. Attualmente, riadattato, ospita il Teatro
municipale "Eleonora Duse", nonché un bel parco
dal quale si può spaziare con la vista sulla pianura
sottostante e immaginarsi la sua storia fiabesca.
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