VISITARE
CORFÙ - INFORMAZIONI E GUIDA.
Dagli omerici in poi, quest'isola è stata ritratta come un idillio per
secoli. Oggi questa reputazione ha fatto sì che alcune sue parti siano state
deturpate dal turismo di massa, ma nonostante questo, la Corfù della
letteratura esiste ancora. Tutto quello che bisogna fare è navigare dietro
l'angolo, camminare oltre il prossimo promontorio o girovagare per l'aspro
interno dove aspettano il visitatore luoghi di prodotti abbondanti, colline
coperte di cipressi, villaggi vertiginosi e baie sabbiose lambite da acque
blu cobalto.
L'isola
di Corfù (Kerkyra) è una
delle isole greche più belle e visitate
del Mediterraneo.
La particolarità rispetto ad altre isole greche è il lascito che la
dominazione di
Venezia ha lasciato quasi ovunque in questo luogo, dai
castelli, ai resti della fortezza principale, alla piazza, allo stile delle
abitazioni. Situata a pochi
chilometri dalla terraferma, si posiziona tra Grecia,
Albania e Italia
e dista solo 7 ore di traghetto da
Brindisi. |
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I turisti italiani sono frequenti in questa parte del mare Ionio,
così come lo sono i vacanzieri provenienti da tutto il mondo, in particolare
gli inglesi che la frequentano sin dai tempi vittoriani (l'attuale
principe consorte del Regno Unito, Filippo d'Edimburgo vi
nacque nel 1921) e gli australiani backpackers, che con il classico
zaino in spalla ne fanno meta preferita durante il tour europeo del loro 'gap
year', l'anno sabbatico. Corfù offre ai visitatori innumerevoli spiagge, il motivo principale per cui
viene scelta quale meta turistica. Ma c'è molto altro, dai caratteristici
villaggi sul mare, alle chiese bizantine, ai numerosi musei. Il clima è
quello che ci si aspetta, mite e bonario, caldo ma ventilato e favorisce una
vegetazione rigogliosa e sempre verde.
La
geografia dell'isola è tipica
di questa parte del
Paese, espressa in una superficie
totale di 592 chilometri quadrati e una fascia costiera di 216 km. Il
clima mite, mediterraneo, e l'elevata piovosità durante l'inverno la
rendono una delle isole più verdi della nazione. Il territorio è
principalmente montuoso, nonostante la sua cima più alta (monte
Pantokrator) raggiunga un'altitudine di soli 914 metri.
Diverse aree pianeggianti, due laghie un paio di fiumi completano il paesaggio, caratterizzato in
particolare da belle spiagge e tranquille baie. La vita dei
localiè dominata non solo dal
turismo,
traino economico principale durante la stagione estiva, ma anche da oltre 2
milioni di alberi di ulivo,
principale coltura isolana e seconda maggiore fonte di reddito degli
abitanti residenti.
Ad
attirare le ondate di turisti, ogni anno, non sono solo le spiagge, i
divertimenti e gli sport acquatici e la vita notturna,seppur molto vivace. Lo sono anche il crescente stile di vita cosmopolita e la grande storia,
lasciata in eredità dalle dominazioni passate. Nel 2007 l'UNESCOha proclamato il centro storico dell'omonima città di Corfù Patrimonio dell'Umanitàe questo grazie alle antiche testimonianze veneziane che si
notano quasi ovunque, in città e nell'isola: dai castelli ai resti della
fortezza principale, allo stile delle abitazioni. Sono ancora numerosi
coloro che vengono chiamati italiani-corfioti, e cioè appartenenti
alla comunità italiana dell'isola di Corfù, caratterizzati da legami
etnici e linguistici risalenti alla Repubblica di Venezia.
L'isola
include sedici tra Comuni e comunità,
tra cui Ereikoussa, Mathraki, Othonoi e Paxos,
situate in isole separate. L'insediamento urbano>
principale (con una popolazione di circa 30.000 abitanti) è l'omonima
città di Corfù,
nota anche per ospitare l'Università
Ionica. Il capoluogo,
accessibile direttamente dal mare in traghetto e via aereo tramite l'aeroporto
di Ioannis Kapodistrias, è
sotto molti punti di vista una città interessante: arroccata tra due
fortezze e superbi palazzi italiani e francesi, chiese bizantine e piazze
fiorite, diventa base ideale da dove partire alla scoperta di tutto il resto
dell'isola. Le altre maggiori località urbane sono Kanali (3.556 abitanti), Potamos (2.365 abitanti), Kontokali (1.616 abitanti), Alepou (1.606 abitanti) e Gouvia (952 abitanti).
Le località da visitare nell'isola sono numerose:
fra le spiagge più belle si consigliano le varie Aghios Georgios,
Aghios Gordis, Kassiopi, Kalami, Barbati,
Glyfada, Sidari e altre ancora poco conosciute. Trovare quella
che fa per voi o provarle tutte è solo una questione di tempo. Il villaggio
più caratteristico è senza dubbio Benitses, una località di pescatori
che regala puri momenti di semplice vita di mare. S>i
trova a 12 km a sud della città di Corfù, in direzione di quella che viene
chiamata la 'valle di smeraldo':
le acque delle sorgenti che sgorgano dalle montagne di Aghii Dekae di Stavros,
si uniscono in due piccoli fiumi dando alla zona il nome di Pinissee quindi Benitses. Il clima mite e la bellezza naturale del villaggio hanno
attirato molti visitatori sin dall'inizio del secolo scorso, tanto che il
turismo costituisce oggi l'unica occupazione degli
abitanti durante la stagione estiva. Gouvia è invece il porto
turistico più importante dell'isola e ospita barche provenienti dal resto
del Mediterraneo e d'Europa. Dassia e Ipsos sono le mete più
ambite dai giovani, grazie alla vita notturna foraggiata da
tantissimi locali, taverne, ristoranti, bar e discoteche.
Più tranquilli ma sempre pittoreschi sono invece i villaggi e le rispettive
spiagge di Paleokastritsa, Kalami, Barbati, Nissaki
e Kassiopi.
Tra le diverse testimonianze archeologiche
presenti ci sono i resti dell'antica città di Corfù, ancora oggi ben
visibili a circa 2 km a sud-est del capoluogo, e la tomba di Menekrates,
parte di una antica necrepoli situata presso la baia di Castrades. Ai
piedi della> collina dell'Ascensionetroviamo i resti di un tempio dedicato a Poseidone.
Cassiope è un altro villaggio di una certa
importanza archeologica, con alcuni resti di edifici di epoche diverse; un
tempo qui si trovava tempio dedicato a Zeus.
Le testimonianze della
dominazione veneziana sono
rappresentati da numerosi monasteri ed edifici, come quelli dell'isoletta
di Paleokastritsa (di
incredibile suggestione), San
Salvadore Peleka.
Il grande lascito dell'aristocrazia
austriaca si distingue invece nel Palazzo Achilleion,
commissionato da Elisabetta
d'Austria (la nota
Principessa Sissi)
nei primi anni del Novecento.
Corfù ha una
lunga tradizione nella musicae nelle arti
esono numerosi i festival
in programmadurante l'anno. La tradizione più sentita è quella della Pasqua,celebrata con una grande festa. Anche il Carnevaleattrae un folto numero di turisti, viene chiamato Ta Karnavaliaed ha
origini veneziane. L'isola è stata anche scenografia importante per un
certo numero di film,
compresi quelli della serie
James Bond.
Sono tante le
attrazioni turistiche
presenti nell'isola di Corfù,
natura e storia
>la fanno qui da padroni. Abbandonatevi al
suo mare e al suo sole, seguendo i passi che furono dell'antica civiltà micenea
o quelli di Omero,che nella sua Odisseasi riferiva all'isola con il nome di Scheria,
l'ultima destinazione di Ulisseprima di raggiungere la sua
Itaca. Per noi Corfù è da tempo
oggetto di infinite destinazioni, mai ultime e tutte da riscoprire con
qualcosa di nuovo e sorprendente. A voi si presenterà come un luogo
indimenticabile, non ci resta che augurarvi una Buona Corfù!
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