CREMONA

VISITARE CREMONA - INFORMAZIONI E GUIDA. Il violino è la caratteristica distintiva di questa città: i violini. Una storia d'amore musicale che risale all'inizio del XVIII secolo e ai travagli del leggendario Antonio Stradivari, che ha costruito oltre 1000 strumenti a corda in 80 anni di carriera. Ma una volta che avete fatto l'archetto nel Museo del Violino e avete ficcato il naso nelle finestre delle botteghe di liutai che ancora affollano centro storico, c'è ancora molto altro da vedere, sarà solo l'inizio.

Cremona, in Lombardia, è una antica e bellissima città di provincia situata in mezzo alla valle del Po. Conserva tutto il fascino della città medievale, con la struttura urbanistica a raggiera, chiese antichissime e stupendi viottoli pavimentati in sassi, ma ha anche una parte "nuova" con meravigliosi palazzi dai grandi cortili. Chi c'è stato di solito ci ritorna perché vi trova una armonia inaspettata, tanta arte e una gentilezza della gente che fa veramente piacere.

Tetti di CremonaCremona è città della musica (famosa nel mondo per i suoi liutai e per i grandi musicisti come Claudio Monteverdi e Antonio Stradivari) ma ha dato i natali anche a grandi pittori e pittrici (come Giulio e Vincenzo Campi e Sofonisba Anguissola) ed è senz'altro città della gola, con i suoi salumi, le carni, il torrone e la mostarda. Vista dall'alto Cremona appare un luogo d'altri tempi: una caotica folla di tetti, accanto al corso sinuoso del Po, dai quali emerge la mole del duomo, quella del battistero, e l'altissimo campanile cuspidato, il Torrazzo, simbolo della città. Predomina il colore rosso, non solo dei tetti ma anche dei mattoni dei palazzi e delle torri. A questo rosso si pone in netto contrasto il marmo bianco del duomo e del battistero. Per gustarsi al meglio la città, oltre a seguire un itinerario di massima delle sue attrazioni, bisogna perdersi nell'intreccio dei vicoli, sbucare nei lunghi corsi cittadini dove si affacciano palazzi rinascimentali e barocchi, come Palazzo Fedri in corso Matteotti e Palazzo Stanga Trecco in via Palestro 36, di origine rinascimentale, ristrutturato nel 1700 o il bellissimo Palazzo Trecchi, nell'omonima via, con l'imponente e severa facciata rossa di mattoni, un tempo salotto prescelto da famosi personaggi storici, ospita, nel momento in cui si scrive, una stupenda ed elegante caffetteria con vista sul cortile interno.

CremonaAl centro della città trovate la grande Piazza del Comune, dove si affaccia il Duomo con la sua immensa facciata che riassume, in una sorta di sorprendente mosaico, la storia artistica della città, dal romanico al manierismo. Il Duomo è dedicato a Santa Maria Assunta ed è senz'altro la più ricca cattedrale della Lombardia, dopo quella di Milano. Il battistero, un grandioso e massiccio parallelepipedo a otto lati, risale al 1167, mentre il Torrazzo, la più famosa torre cittadina, è di un secolo più recente. Il Palazzo Comunale, cuore della vita pubblica cremonese fin da quando fu costruito, cioè dal primi anni del '200, è oggi una ricca testimonianza d'arte e storia locale dal Medioevo all'Ottocento. Accanto ad affreschi che vanno dal '200 al '400, si possono vedere portali di marmo del '500, tele barocche, mobili dagli stili e delle provenienze più vari, e i migliori violini usciti dalle mani degli Stradivari e degli Amati, celebri dinasti di liutai.

Palazzo Affainati a CremonaTempio della cultura cremonese è  l'imponente Palazzo Affaittati, in via Ugolani Dati, vicino a Piazza Roma. Cominciato nel 1561 è stato viaa via modificato e ospita la Biblioteca Statale, una delle più Importanti della Lombardia, il Museo di storia naturale e il Museo Civico con una pinacoteca di 24 saloni e una raccolta numismatica di 23 mila monete. Ospitava anche il museo Stradivari, oggi trasferito nel Museo del Violino (MdV) in Piazza Marconi 5. Questo museo è ospitato nel Palazzo dell'Arte di Cremona, inaugurato nel 1947 e trasformato in un tempio della musica in tempi recenti. Nel Museo del Violino è possibile scoprire cinque secoli di liuteria cremonese attraverso un incontro diretto con i grandi Maestri ed i loro strumenti. Un auditorium da 500 posti permette un full immersion nel cuore della musica e degli strumenti che la producono. Innovativo il laboratorio Arvedi (Giovanni Arvedi è un industriale e mecenate cremonese), per lo studio e il restauro di strumenti lignei.

Duomo di CremonaPer capire Cremona bisogna passeggiare, curiosare nei vicoli e nei cortili protetti dai cancelli in ferro battuto, entrare nelle chiese, parlare con la gente. I tesori da scoprire sono tanti e talvolta bisogna cercarli. Qualche esempio? La Chiesa di Sant'Agostino in via Breda, con la cappella della famiglia Cavalcabò (da vedere l'omonimo palazzo dove vivono ancora oggi gli eredi) che conserva begli affreschi di Bonifacio Bembo e una tavola del Perugino. Oppure la vicina Chiesa di Sant'Agata, che dietro una banale facciata neoclassica nasconde una bella pala duecentesca e gli affreschi del Campi. Ecco poi San Sigismondo, dall'altra parte della città, oltre i bastioni di levante, voluta nel 1463 da Bianca Maria, l'ultima del Visconti, che proprio a Cremona sposò il primo duca di casa Sforza. È il saggio più ricco della pittura cremonese del '500.

Teatro Ponchielli CremonaIl rinascimentale Palazzo Raimondi, in corso Garibaldi, ospita la scuola di fabbricanti di strumenti a corda e i corsi per arredatori e disegnatori del mobile. Nello stesso palazzo ha sede la scuola di paleografia musicale, l'unica in Italia, che è una vera e propria facoltà aggregata all'Università di Pavia. Oltre l'immensa piazza Marconi, simbolo della Cremona degli Anni Trenta e oggi luogo molto trafficato, si trova il Teatro Concordia Ponchielli, eretto in epoca napoleonica, che ha ospitato tutti i grandi attori e cantanti lirici degli ultimi due secoli.

Per chi volesse concedersi qualche divagazione scientifica, in piazza Marconi, nel palazzo dell'Arte, ha sede il Museo di Storia Naturale. Gli appassionati di arte religiosa possono invece trovare, all'estrema periferia della città, in via Milano 5, il Museo Berenziano, fondato da monsignor Angelo Berenziano, uno storico cremonese morto al principio del '900. Sempre in periferia in un'ex casa poderale, la Casina Cambonino in via Castelleone, ha sede il Museo etnografico della Civiltà Contadina di Val Padana.

Cremona immersa nella storia

CremonaPer secoli la Cremona ha vissuto appagata della propria indipendenza e ricchezza, questo spiega le numerose ville e palazzi patrizi sparsi un po' ovunque nella città. Si dice che "il medioevo spetti a Cremona", così come alla vicina Vigevano spetti il Rinascimento, e in effetti è questa una città tipicamente medievale. Prima che entrasse a far parte del ducato milanese dei Visconti, il Torrazzo, la grande torre campanaria di 112 metri, già sovrastava la città e l'intera vallata. Era questo il simbolo di un grande potere, religioso, ma anche civico e civile, che riempiva di orgoglio anche il cittadino più umile.

La sua storia è tuttavia molto più antica, e come molte città italiane anche Cremona fu fondata dai Romani. Era il 218 a.C., quando sul luogo di un villaggio gallico precedente, il grande poeta romano Virgilio, già vi andava a scuola. Con il declino dell'Impero Romano, Cremona venne ripetutamente saccheggiata dai Goti e dagli Unni, prima di essere poi successivamente ricostruita dai Longobardi nel VII secolo. Nel IX secolo vi prese dimora una diocesi, mentre il comune autonomo arrivò dopo il 1098 (questo inizialmente appoggiò l'imperatore Federico I Barbarossa, durante il conflitto con i longobardi).

Famosa per essere la città dei violini, era conosciuta sin dall'antichità per le sue Botteghe Liutarie. Queste prendono origine da Andrea Amati che dal 1556 fece di Cremona la capitale mondiale del violino, e che poi divenne ancora più famosa con gli strumenti costruiti da Antonio Stradivari. Se infatti, esiste al mondo una città principe per la storia e lo sviluppo di tutti gli strumenti ad arco, questa non può che essere Cremona. Nicola Amati, Bartolomeo Giuseppe Guarnieri e lo stesso Antonio Stradivari, hanno lasciato indelebile ilproprio nome legato alla città e agli strumenti che sin dal XVI secoli hanno fatto il giro del mondo. Oggi, con centinaia di artigiani del violino, la città ospita una famosa scuola dove si insegna la singolare arte liutaria.

La parte storica di Cremona è ancora oggi motivo di principale attrazione turistica. La città si concentra in particolare sulla piazza della cattedrale, con il Duomo in stile romanico ben proporzionato (consacrato 1190) e dedicato alla Santa Maria Assunta. Il suo campanile è il famoso e adiacente Torrazzo (c. 1250), ritenuto il più alto d'Italia e il terzo più alto (in muratura) del mondo; il primo è il campanile della chiesa di San Martino a Landshut, in Baviera, il secondo è quella della Chiesa di Notre Dame di Bruges, in Belgio. L'annesso Battistero ottagonale (1167), costituisce uno dei siti più importanti d'arte gotico-romanico del Nord Italia.

Il Municipio (Palazzo del Comune) del 1206-1245, con il suo arengario del '500 e la Loggia dei Militi del 1292, sono anch'essi i monumenti più caratteristici e antichi di Cremona. La Loggia era il luogo di riunione della "Società dei Militi", un'antica società civica comunale, ed è costituita da due sale rettangolari. Numerose anche le chiese e i palazzi, molti ospitano notevoli affreschi di pittori di scuola cinquecentesca e secentesca. Tra gli edifici importanti si citano le chiese di Sant'Agostino (1339) e San Pietro al Po (1563) e i Palazzi rinascimentali di Fodri, Raimondi e Stanga.

Vari e bellissimi eventi e concerti inondano la città in particolare in autunno, nel mese di Ottobre. Oltre all'industria artigianale del violino la città è fortemente legata alla tradizione agricola e alla produzione alimentare di carne in salamoia, dolciumi, olii vegetali, formaggio e mostarda. L'attività industriale comprende acciaio e produzione elettrica. La città è anche conosciuta come importante base logistica per il trasporto fluviale di merci lungo il fiume Po.

Molti i personaggi famosi di Cremona, oltre a Stradivari e i Campi, molti dei quali legati all'arte e in particolare alla musica. Claudio Monteverdi è uno di questi, il padre fondatore che segnò il passaggio alla musica barocca da quella rinascimentale, che qui vi nacque nel 1567. Mina, Ugo Tognazzi e numerosi architetti del passato (non si può non citare per esempio Giovanni Antonio Amedeo) continuano a tenere alto il nome della città in Italia e nel mondo.

 

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