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Cosa vedere a Creta
- 12 luoghi interessanti da visitare
Mille chilometri di costa punteggiata da numerose
insenature, baie e piccole penisole, una moltitudine di spiagge e acqua
cristallina, una storia tra le più misteriose e complete del Mediterraneo,
siti archeologici, villaggi pittoreschi, città ricche di cultura e, allo
stesso tempo, una vita notturna vivace e giovanile... Creta le ha
proprio tutte. La culla della civiltà minoica, il luogo di nascita di
Zeus, la dimora di Zorba il greco, questa è un isola intrisa di
miti e di una storia che ci riporta indietro di oltre 4000
anni.
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Andiamo a
vedere le perle dei suoi luoghi più suggestivi nelle pagine che seguono:
Iraklion (detta anche Herakleion o
Candia)
Il capoluogo dell'isola ed il principale porto sulla costa settentrionale di
Creta si distingue per l'architettura tipica veneziana: in
particolare la cinta muraria, che circonda la città, la Fontana
Morosini e la Fontana Bembo, al centro della piazza principale,
la Loggia, un tempo sede del mercato e, vicino al vecchio porto, il
Castello-fortezza di Koules del XVI secolo e i resti dell'Arsenale
veneziano, che si affacciano sul mare e rappresentano il simbolo più
forte della città. Quella che gli italiani conoscono anche con il nome di
Candia, è situata grosso modo al centro della costa settentrionale
dell'isola, ha una popolazione di circa 135.000 abitanti (molti di più se si
considerano anche le municipalità vicine) ed è la quarta città più grande
della Grecia. Una cittadina molto pittoresca, universitaria (oltre 8000
studenti iscritti tra la clinica universitaria, la scuola di scienze
ospedaliere e vari istituti di ricerca tecnologica) e turistica. Tra le
varie attrazioni presenti in città non si mancheranno di sicuro di
visitare la piazzetta di Eleftherias, la via Korai e la
via Daidalou (ambedue costituiscono il cuore centrale della
città) ed anche il mercato di Iraklion e la Cattedrale di
Iraklion. Da non perdere in particola il più importante Museo
Archeologico della Civiltà Minoica al mondo, che ospita quasi tutti i
ritrovamenti rinvenuti sull'isola in un percorso cronologico che si articola
attraverso venti sale. Particolare attenzione suscitano alcuni dei reperti
esposti, tra cui il celebre disco di Festo, le ceramiche di
Kamáres, la statuina della Dea dei Serpenti e diversi Rytha
(al singolare chiamati Rythón), dei contenitori usati per bere
(in genere il vino) durante le cerimonie propiziatorie. Da visitare è anche
il Museo storico di Creta, dedicato alla storia della civiltà
cretese dall'era cristiana ai nostri giorni.
Cnosso e
Palazzo di Cnosso
A circa 5 km da Iraklion e a pochi chilometri dal
mare troviamo uno dei siti archeologici più importanti del mondo, quello del
Palazzo di Cnosso, il cuore della civiltà minoica. La sua importanza
storica e archeologica è incredibile, legata agli antichi miti grechi, a
Minosse e al suo labirinto, a Teseo e al suo Minotauro, ma
soprattutto ad una delle civiltà più avanzate che il mondo abbia mai
conosciuto. Siamo di fronte ad alcuni edifici importanti (non solo un unico
palazzo), un complesso fatto di centri cerimoniali, aree amministrative,
palazzi reali. Dalla stretta strada trafficata che da Heraklion porta a
Archanes, le rovine del cuore della cultura minoica sono poco visibili;
man mano che ci si addentra, l'atmosfera diventa indefinibile: un dedalo di
passaggi, di storie che riportano la coscienza della storia più antica
indietro nel tempo, a Teseo protetto da Arianna, figlia del re
Minosse, che l'aiutò con il suo filo a ritrovare la via del ritorno
attraverso il groviglio di corridoi. I resti degli edifici si mostrano a noi
ricchi di importanti testimonianze storiche, dipinti e affreschi che
mostrano in colori audaci il manto sottile della bellezza dell'anima, uomini
e donne vissuti migliaia di anni fa. Abbiamo dedicato una sezione a parte al
Palazzo di Minosse a Cnosso, non perdetela!
Agios Nikolaos
Il nome attuale dell'antico porto di Lató Etéra,
nel golfo di Mirabello, risale all'epoca bizantina e prende il nome
dalla cappella di San Nicola edificata in quel periodo. ?gios
Nikólaos è oggi un moderno e vivace centro turistico di circa 20.000
abitanti e si raccoglie attorno al lago di Voulisméni, situato nella
parte a nord-est dell'isola (prefettura di Lassithi). Di origine
vulcanica, il piccolo lago salato è collegato al porto da un canale
sormontato da un ponte. Sulle sponde del lago sorgono numerose caffetterie,
ideali per gustare la saumáda, tipica bevanda a base di latte
di mandorle. Da visitare il Museo archeologico con reperti esposti
che vanno dal neolitico all'età romana, in particolare si ammiri il famoso
vaso della dea di Mírtos, un vaso per libagioni a forma di donna (per
'libagione' s'intende il rituale di spargere un prodotto, in genere
vino, essenze, terra, ecc, a favore della divinità o dei defunti). Lo
sviluppo turistico della zona quasi scompare man mano che ci si incammina
lungo la costa, ad eccezione di Kritsa, un piccolo villaggio
tradizionale la cui atmosfera richiama un gran numero di visitatori.
Gortina
Gortina è situata nella parte meridionale nell'isola di Creta, nella
cosiddetta Valle di Messara, e costituisce una delle più importanti
aree archeologiche della Grecia (vi opera anche la Scuola Archeologica
Italiana). La città è conosciuta in particolare per il famoso Statuto di
Gortina, un codice legislativo dell'inizio del V secolo a.C. e cioè la
testimonianza più antica in materia di diritto scritto della civiltà
europea. Gortina è stata anche capitale della Creta romana e in
precedenza era una delle più fiorenti città della civiltà minoica (1600-1100
a.C.). Altri importanti siti archeologici di Gortina sono l'Acropoli,
con i resti di alcuni templi, le terme, l'Agorà e l'Odeon, un piccolo
anfiteatro. Durante il cristianesimo la cittadina divenne sede arcivescovile
grazie a San Tito, al quale è stata dedicata la basilica di Agios
Títos. La località è anche nota per la leggenda di Zeus ed Europa:
si narra che il dio Zeus, signore dell'Olimpo, e la principessa Europa
ebbero un intensa notte d'amore ai piedi del noto Platano di Gortina
(un albero che può essere visto ancora oggi nella piazzetta principale della
città), dalla cui relazione nacquero tre figli, Minosse, Radamanto
e Sarpedonte, i re dei tre palazzi minoici di Creta.
Hania (conosciuta anche come La Canea)
Sulla costa nord orientale di Creta è situato il villaggio di Hania, antico
centro di origine minoica e che ancora oggi si caratterizza per le
testimonianze lasciate nel tempo delle varie dominazioni straniere. Durante
il periodo romano fu un centro fiorente, poi venne distrutto e
ricostruito dagli arabi, mentre i veneziani lo fortificarono
contro gli attacchi dei turchi, che finirono con l'avere la meglio
nel XVII secolo. Le influenze culturali che pervadono oggi la città sono
quindi numerose, anche se purtroppo i bombardamenti della seconda guerra
mondiale hanno compromesso molti monumenti. In una chiesa veneziana
del XVI secolo, nel centro storico, si trova il Museo archeologico,
un piccolo edificio che espone tutti i ritrovamenti della zona circostante,
tra cui l'impronta su argilla di un sigillo raffigurante una città (XV
secolo a.C.), sculture provenienti da Lissós (IV-II secolo a.C.) e
diversi mosaici d'epoca romana. Accanto al museo si trova un antico bagno
turco trasformato in fonderia. Vicino al vecchio porto, raccolto
attorno alla pittoresca piazza Elefthériou Venizélou, troviamo il
quartiere di Kastélli, un tempo occupato dalla nobiltà veneziana e
dove sono stati rinvenuti i resti di un palazzo minoico. Oggi il quartiere
dietro il porto, chiamato Colómbo, è caratterizzato dai locali
notturni e da pittoreschi negozietti. La moschea di Hassan Pascià
e l'antico faro di Hania, la torre Firka, sono il lascito
della cultura Ottomana a Creta. La zona anticamente era divisa fra il
quartiere mussulmano, quello ebraico e quello veneziano. Belle e numerose le
case veneziane e turche che tempestano l'intero percorso che si conclude con
la fortezza veneziana al termine delle mura, attualmente occupata da un
hotel.
Kritsa
Caratteristico borgo arroccato sulle pendici del
monte Dikti, con case bianche, piccole vie, scalinate e splendide vedute
su ?gios Nikólaos e la costa. La località è nota per i suoi prodotti
artigianali: tessuti e ricami, gioielli e oggetti in cuoio. Un po' isolata
rispetto all'abitato troviamo la chiesa bizantina di Panagía Kerá,
del XIII secolo, con interessanti affreschi. Poco lontano da Kritsá si
trovano i resti della città dorica di Lató (VIII secolo a.C.),
immersi in uno splendido scenario naturale, e cioè l'Agorà, un tempio, una
cisterna, un'esedra ed un pritaneo (edificio pubblico in cui si riunivano i
pritanei, i magistrati incaricati di custodire il fuoco sacro). Su una
piccola altura opposta a quella dell'Agorà sorgeva un piccolo tempio
dedicato ad Apollo.
Malia
Vivace centro balneare situato nella costa nord-ovest a circa 37 km
da Iraklion e noto anche per ospitare anche un sito archeologico della
civiltà minoica con uno dei palazzi più imponenti. L'edificio storico
comprendeva molte stanze, magazzini, i 'mégaron' del re e della regina
(fulcro dei palazzi reali minoici), i bagni e le stanze per il culto.
L'ingresso era accessibile attraverso uno stretto labirinto che conduce ad
un vasto cortile centrale circondato da edifici, dalla loggia reale,
rialzata come una tribuna, da una scalinata che portava ai piani superiori e
da un vano per il culto, che a sua volta era caratterizzato da notevoli
decorazioni con incisioni. Al centro del cortile rettangolare è ancora
visibile il 'kernos', l'altare circolare in pietra con più di
30 cavità, dove si disponevano le offerte agli dei. Nella zona circostante
si trovano molti frammenti dell'insediamento che nel tempo si è sviluppato
attorno al palazzo.
Rethimno
Rethimno è una delle località più conosciute a
Creta, famoso centro balneare amato dai turisti di tutto il mondo. Offre
belle spiagge e importanti architetture e monumenti storici. Sono ancora
visibili i resti delle Mura veneziane e dell'antica Porta di Goora,
che conservano il tipico contrasto fra architetture musulmane pure presenti
nella zona. Ad est della porta si incontrano la Moschea di Validés e
la Moschea di Nerántzes, con accanto il minareto dal quale si può
godere un'ottima vista sulla città. Il simbolo della città è la Fontana
Rimóndi, in piazza Plátanos, una fontana che da sola racconta la
storia variegata di questa località, unendo in un'unica struttura le antiche
colonne corinzie, le tipiche decorazioni veneziane ed elementi
architettonici turchi. I veneziani fortificarono il borgo attorno all'antico
castello, distrutto dagli attacchi dei pirati turchi e ricostruito nel XVI
secolo. Analogamente al resto dell'isola l'assedio turco ebbe la meglio sui
veneziani intorno alla metà del XVII secolo e così, fino al termine del XIX
secolo, la città divenne di dominio ottomano. Le tracce della storica
dominazione veneziana è anche visibile nell'antico porto, oggi divenuto
un posto tranquillo di svago, e nel palazzo della Loggia (XVI secolo). La
Fortezza veneziana di Rethimno venne costruita alla fine del '500 su
delle preesistenti fortificazioni; dalla sua cima è possibile ammirare una
bella vista sulla città e sul porto. Di fronte ad essa si trova il Museo
archeologico di Rethimno, che possiede una discreta raccolta di reperti
di epoca minoica, greca, romana, bizantina ed egizia. Un'interessante
escursione nei dintorni ci è data dal Monastero di Arkádi, che fu
teatro di un episodio cruento di storia locale: la morte di centinaia di
ribelli cretesi che si fecero saltare in aria nel 1866 pur di non
consegnarsi nelle mani dei turchi. L'interessante facciata della chiesa, che
unisce elementi barocchi ed elementi rinascimentali, risale alla fine del
'500 e presenta un curioso campanile a due archi. Un museo storico
ricostruisce gli eventi del 1866. La località siede sulle fondamenta delle
antiche città minoiche di Rhithymna e Arsinoe.
Sito Archeologico di Festo
Gli scavi archeologici di Festo sono situati nella zona meridionale
dell'isola e sono curati dalla Scuola Archeologica Italiana di Atene,
uno dei 17 istituti archeologici stranieri che presidiano i lavori di scavo
archeologico in Grecia (quello di Festo è uno dei suoi principali lavori e
sono ancora oggi operativi). L'importanza del sito è dovuta al ritrovamento
di due palazzi, successivi l'uno all'altro e sovrapposti, uno di epoca
proto-palaziale e uno successivo, e dei quali è possibile distinguere alcune
fasi di costruzione. La visita all'era archeologica avviene attraverso una
scalinata monumentale e quindi ai propilei e al cortile centrale. Anche qui,
come a Cnosso, la disposizione dei locali è organizzata con i magazzini per
le scorte situati al piano inferiore e le stanze reali (il mégaron della
regina, il mégaron del re, il bagno lustrale per la purificazione) al piano
superiore. Su una spianata si trovano i resti di un forno per la fusione dei
metalli e alcune officine. Sono stati ritrovati a Festo importanti esemplari
della ceramica di Kamáres ed il celebre disco di Festo
(1700-1600 a.C.), in argilla, con scritti in geroglifico minoico dal
significato ancora incerto e incisi sui due lati (tutti esposti al Museo
Archeologico di Iráklion).
Sito archeologico di Agia Triada
A circa 2 km da Festo si trova un altro centro archeologico dove è possibile
visitare i resti di una cappella con affreschi del XIV secolo, parte del
Monastero di Tzagarolon, e di una villa degli inizi del postpalaziale,
distrutta e ricostruita dopo l'incendio del 1450 a.C. Attorno al cortile
centrale dell'edificio, il piazzale dei Sacelli (per i numerosi
oggetti votivi rinvenuti ed utilizzato per celebrare i riti religiosi), si
sviluppano alcune stanze ed il porticato, il quartiere per la servitù, i
magazzini e quindi le stanze dei nobili con il tipico portico a squadra,
alcuni affreschi e un rivestimento di gesso e, accanto, il bacino sacrale
che prevedeva tra l'altro un sistema di canalizzazione dell'acqua. Nella
zona a nord-est si possono visitare i resti di un villaggio di tarda
epoca minoica e uno spazio che ricorda un'Agorà, circondato da portici e
magazzini. Pochi metri a nord del sito sono state scoperte due tombe a
cupola, una di epoca pre-palaziale, l'altra risalente al periodo
post-palaziale. Al loro interno sono stati ritrovati preziosi corredi
funerari, oggi conservati al Museo Archeologico di Iráklion.
Gole di Samaria e Parco Naturale
Creta ospita una delle gole naturali più
impressionanti d'Europa, le Gole di Samaria, oltre 16 km di paesaggi
mozzafiato. L'esplorazione inizia dal Omalos, presso Chania, e
termina a Sougia, accessibile in barca da Sfakia, nella costa
meridionale dell'isola. La natura è verdeggiante, in particolare in
primavera, periodo nel quale è possibile ammirare al meglio le foreste di
pini e fiori selvatici della zona. La gola è stata dichiarata Parco
Nazionale nel 1962 per proteggere i fiori selvatici, le piante e la specie
di capra selvatica cretese kri kri. Inoltre, la zona è stata
recentemente premiata dal Consiglio d'Europa come uno dei luoghi più belli
d'Europa.
Spiagge di Creta
Sabbia fine ed acqua dalle intense trasparenze, le
spiagge più belle di Creta le trovate presso la Laguna di Elafonisi,
vicino a Matala, sulla costa meridionale, nella solitaria baia di
Kommos che attrae le tartarughe Caretta caretta, la baia di
Kouremenos (ideale per il windsurf) e l'incontaminata baia di Sitia.
Ostelli
Creta
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