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Dintorni Manchester
A ticket to ride", cantavano i
Beatles nell'album Help del 1965. E di un
biglietto avrete bisogno per questa serie di viaggi nell'area
metropolitana di Manchester; col treno dirigetevi a
Congleton, dove gli abitanti vendettero una Bibbia per un
orso da combattimento, da cui il soprannome Beartown.
Passato lo stupore per le 15 Chiese lì presenti, tra Anglicane,
Metodiste, Cattoliche Romane, Pentecostali e Riformate,
spostatevi circa 6 Chilometri più a Sud, verso Little Moreton
Hall, un maniero con
intelaiatura a traliccio, con un aspetto da "
casa di panpepato"
da fare invidia alla strega di Hänsel & Gretel.
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Una lunga
Galleria (sembra vi si giocasse a Tennis) la percorre per tutta
la lunghezza del piano superiore. Costruita verso il 1504-08 e
rimasta di proprietà della famiglia Moreton per quasi
mezzo millennio, ha un bellissimo giardino, ricreato secondo i
canoni del periodo Tudor, con piante da frutto e
aromatiche che testimonia la vita rurale del Cheshire nel
Sedicesimo secolo. Durante il restauro furono scoperte nella sua
struttura 18, tra scarpe e stivali, tale ritrovamento si deve
alla diffusa abitudine nel diciannovesimo secolo di nascondere
le scarpe per tenere lontani demoni, fantasmi e streghe. Dovrete
probabilmente compiere anche voi lo stesso sacrificio per
proteggervi dal fantasma della "
lady in grey" che infesta
la Long Gallery o dalllo spettro di un bambino che piange
nella Cappella.
Sulla strada di
ritorno verso Manchester, fermatevi a sud del villaggio di Marton,
alla Church of St. James and St. Paul, una chiesa anglicana nella
diocesi di Chester. Anche l'architettura di quest'edificio è
in stile Tudor, trattandosi di uno degli edifici di culto con struttura in
legno più antichi in Europa. Frutto di una donazione di Sir John de
Davenport, costruita nel 1343, ha un tetto in ardesia e una torre
quadrata, coperta a scandola, con guglia a pinnacolo sormontata da una
banderuola segnavento. Le due effigi, molto deteriorate, all'interno della
torre campanaria,con il capo che poggia sullo stemma dei Davenport (una
testa di criminale), potrebbero essere quella di Sir John e di suo figlio
Vivian. Ancor più deteriorati, all'entrata della navata, i resti di una
pittura muraria che raffigura Cristo e la Madonna e una scena del Giudizio
Universale.
Abbandonati i calzini al ginocchio, il Tudor
Bonnet e il collare di Elisabetta I, rimettetevi i completini giallo
canarino o marcio senape di Elisabetta II e dirigetevi nell'area della
Grande Manchester, in particolare a Salford, una città universitaria,
sull'ansa destra del fiume Irwell, con molti richiami turistici, come
il Bridgewater Canal, la Ordsall Hall e il Lorwy Centre.
Quest'ultimo, sito in una magnifica locazione sulla riva del fiume, centrale
ai rinnovati Quays, è un edificio progettato per riflettere il
paesaggio circostante e la ricchezza naturale del corso d'acqua, da cui
l'abbondante utilizzo di superfici in vetro e metalliche; sotto il suo tetto
si riuniscono una nutrita gamma di arti visive e recitative, con due teatri,
uno spazio per la recitazione, una galleria dedicata agli artisti
contemporanei e, ovviamente, agli "
uomini fiammifero" di L.S.Lowry,
che visse e dipinse nella città per oltre 40 anni.
La struttura del centro, costruito in soli tre
anni dal 1997 al 2000, ricomprende una serie di forme geometriche,
l'esagono, il cerchio, il triangolo e il rettangolo, ed incoraggia i
visitatori ad esplorare e a godersi la gamma di impianti ospitati al suo
interno con una passeggiata esterna, che corre per tutta la sua struttura
esterna, ideata per non dare una priorità di accesso a nessuna parte
dell'edificio. I colori, primari, richiamano cielo e mare, e vogliono dare
al complesso l'aspetto di una nave.
Dopo il viaggio tra gli elementi, il visitatore
può tornare a viaggiare tra le epoche e i racconti, visitando Ordsall
Hall (322, Ordsall Ln), vicino all'Ordsall
Park, un maniero di campagna,
costruito nel 1251, e poi continuamente evolutosi dal quattordicesimo secolo
ai giorni nostri, testimone quasi unico della tecnologia edile e dei
materiali da costruzione nei secoli. Contiene una serie di stanze e di
caratteristiche architettoniche significative anche a livello nazionale:
l'Ala orientale contiene rari esempi di interni medievali risalenti al 1360;
la Great Hall è un magnifico
esempio di sala ad intelaiatura a trave della regione; purtroppo non
visitabile dal grande pubblico, la curiosa stanza dall'intonaco 'italiano' a
rombi (anche qui un fantasma, in questo caso un prete, turba le notti
dell'ignaro); invece, per apprezzare, sia pur arbitrariamente ricostruito,
l'ambiente domestico intimo di una dama medievale, la Great
Chamber di Alice Radclyffe mette in
mostra l'ambiente di una camera da letto del periodo, tra melagrane e foglie
di quercia, sarete in grado qui di provare anche i vestiti dell'epoca.
Dopo la visita,
avrete voglia di una gita all'aria aperta, non occorre che vi spostiate da
Salford, ancora una volta saranno le epoche a venirvi incontro, perché
potrete ritrovarvi immersi nel cuore di quella esplosione economica che ha
preso il nome di Rivoluzione Industriale:
il primo canale commerciale al mondo,il
Bridgewater Canal.
Francis Egerton,
terzo Duca di Bridgewater,
doveva risolvere il problema delle sue miniere di carbone regolarmente
inondate alle prime piogge e anche quello del trasporto del materiale
scavato verso i porti. Risolse brillantemente entrambe le questioni,
affidandosi all'ingegner James Brindley, il
quale pensò bene di costruire un canale in gran parte sotterraneo e,
soprattutto, in concorrenza col fiume Irwell,
allora adoperato per il trasporto via nave, che incrocia nei pressi dell'Acquedotto
Barton, il più vecchio del mondo nel
suo genere. Le durissime condizioni di vita degli sterratori nel corso della
costruzione ispirarono migliorie sociali, come la paga durante la malattia e
il libero commercio delle qualifiche; invenzioni innovative, come il
martello a vapore, la pressa idraulica e il vaporetto ed anche nuove idee:
Friedrich Engels, la cui
famiglia possedeva un piccolo opificio di cotone sul canale, scrisse "
Conditions
of the Working Class in England",
lavoro seminale sulle cui orme si innesterà il lavoro intellettuale di
Karl Marx. Oggi il canale si
presenta piuttosto abbandonato a se stesso (ma è in corso un gigantesco
piano di conservazione), ed è possibile acquistare un biglietto per una
crociera capace di regalare visioni di scenari meravigliosi (merita citare
il villaggio di Worsley e la
Packet House).
Lasciata Salford
e tornati a Manchester, dirigetevi alla stazione di Manchester
Victoria, potreste prendere la linea
patrimonio nazionale della East Lancashire Railway,
con le sue locomotive a vapore o diesel (oppure i tram della
Metrolink per chi è più nevrile) e far
rotta verso Bury, una
cittadina a 13 Chilometri a nordovest di Manchester. A piedi dalla stazione
si raggiungono facilmente il Bury Art Museum,
che comprende molti bei dipinti di Turner;
il maniero del tredicesimo secolo,
Bury Castle; The Fusilier Museum,
dedicato al reggimento dei Fucilieri del Lancashire;
ed in bello stile anglicano, al centro della città, la Parish
Church, nella piazza dove
abitualmente, e dal 1444, si tiene il suo World Famous Market,
con oltre 150 espositori fissi.
In effetti, il cibo è da sempre la
cifra del senso di comunità di questa cittadina. Il Black Pudding
of Bury (una sorta di buristo, o
migliaccio, speziato alla menta) viene considerato tra le specialità della
città e, nel caso non riscuotesse i vostri favori, potreste adoperarne i
resti per iscrivervi al World
Black Pudding Throwing Championships
della vicina Ramsbottom,
dove dovrete abbattere degli Yorkshire Puddings,
posti a 6 metri di altezza, lanciandogli contro tre Black Puddings.
Riprendete il viaggio, in treno o in tram,
dirigendovi verso Rochdale, a 16 chilometri a nordest di Manchester.
Merita una visita la bella architettura gotico-vittoriana della Rochdale
Town Hall, l'edificio comunale così ammirato da Adolf Hitler, il
quale progettò di smontarlo e rimontarlo pezzo a pezzo in Germania, e la
struttura anglosassone della St. Chad's Church.
A Bolton,
una cittadina di circa 150.000 abitanti a
nord di Manchester, ritorneremo a parlare di Rivoluzione Industriale,
visitando Hall i'th'Wood,
oggi museo, ma nel diciottesimo secolo casa e laboratorio di
Samuel Crompton, l'inventore (ma non
gli furono mai riconosciute le royalties) del primo filatoio a trenta fusi
(Spinning mule) nel 1779,
stesso anno in cui Ned Ludd
distrusse un telaio per protestare
contro la meccanizzazione, aprendo la strada al movimento che fu poi
chiamato luddismo.
Nei dintorni di
Bolton, presso Halliwell,
troverete invece, all'interno del vecchio maniero di Smithills
Hall, un
singolare testimone delle guerre di
religione che sconvolsero l'Inghilterra durante il regno di Maria
I (1553-1558):
l'impronta del piede del predicatore
protestante George Marsh,
messo a rogo per eresia. Narra la leggenda che riaffermò così solidamente la
sua fede, mentre veniva 'esaminato', che la sua impronta si impresse nel
pavimento in pietra. Scansati gli immancabili fantasmi, potrete approfittare
del parco campestre circostante per una bella passeggiata, una corsa in
bicicletta oppure un'escursione a cavallo.
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