ORISTANO

VISITARE ORISTANO - INFORMAZIONI E GUIDA. Elegante cittadina che conserva importanti testimonianze del passato giudicale, Oristano si affaccia sul Sinis con la sua laguna ricca di avifauna. Ottimi i prodotti enogastronomici, come il pesce, la bottarga e il vino Malvasia. Antica città molto piacevole con eleganti vie dello shopping, belle piazze con scorci medievali, bar e caffetterie affollati e alcuni buoni ristoranti. Ci sono parecchie cose da vedere, a cominciare dalla cattedrale e dall'interessante museo archeologico. La città è un'ottima base visitare i dintorni. 

La città di Oristano, fondata nel 1070, è piccola e bella. Il suo porto e la fertilità del territorio circostante le garantiscono un certo benessere. Il centro storico ha un aspetto gradevole e l'atmosfera mediterranea che si respira nelle sue strade è molto accogliente. È una antica capitale di un antico regno (quello di Arborea), che qui chiamavano "giudicato", addormentata su passati splendori, ma che offre più di uno spunto interessante per una visita.

OristanoLa sua posizione è ideale, situata nella costa centro-occidentale della Sardegna, nell'omonimo golfo e nella parte settentrionale della pianura del Campidano. Da qualsiasi parte si arrivi, è facile cadere nell'impressione che si sta entrando in una accresciuto paesotto, non in uno dei quattro storici capoluoghi delle prime province sarde e in quella che fu capitale del più potente Giudicato sardo o nella sede di una delle più grandi feste folcloristiche italiane, la celebre Sartiglia. La storia di Oristano inizia con i bizantini, che dominarono le fertili terre sarde in un preciso momento storico. A quei tempi il piccolo insediamento urbano che portava il nome di Aristianis, andava formandosi presso l'antica città fenicia di Othoca, di cui il paese odierno di Santa Giusta occupa alcuni siti. Scavi precedenti nella zona hanno evidenziato una tomba di origine fenicia, la prima ritrovata in Italia.

OristanoLo sviluppo dell'antica Oristano inizia in particolare nel XI secolo, dopo il trasferimento delle sede arcivescovile di Torcotorio dalla vicina Tharros (o Tarra), ormai abbandonata per le frequenti incursioni saracene. Il Giudicato di Arborea era già allora presente con la più antica sede delle note entità statuali autonome, che era per l'appunto Tharros. Agli inizi del IX secolo, l'impero bizantino non era più in grado di difendere efficacemente la Sardegna dalle aumentate incursioni arabe dei saraceni, fu così che alcuni giudici provinciale assunsero autorità indipendente per la difesa e la fornitura locale. Orzocorre I, successore del primo giudice del Giudicato, trasferì la capitale del regno dall'antica Tharros ad Oristano.

Oristano - TharrosLa città e il suo giudicato furono gli ultimi a cadere sotto le mani degli Aragonesi, forse perché questi non presentavano una particolare fretta nel conquistare la provincia (in effetti la stessa famiglia degli Arborea aveva origini catalane). La figura più emblematica che la storia di Oristano gelosamente custodisce è quella di Eleonora di Arborea, gran Giudicessa, figlia di Mariano IV e vissuta tra il 1375 e il 1404. Fu una degli ultimi - il più potente e significativo - dei giudici sardi, nonché l'eroina più famosa dell'isola, nota per aver composto la celebre Carta de Logu, il codice legislativo entrato in vigore in Sardegna nel 1395, in anticipo alle legislazioni di altri Stati europei. Dopo la morte di Eleonora e un tentativo di riprendere il governo del Giudicato da parte del marchese Leonardo Alagon, la città seguì la sorte della dominazioni aragonese-spagnola (fino al 1708) e piemontese-italiana (dal 1720).

Oristano - SpiaggeSono diverse le attrazioni di Oristano che meritano una visita, tali forse da sorprendere anche il cittadino locale per numero ed importanza. Due le piazze storiche, Piazza Eleonora e Piazza Roma, collegate tra loro dal Corso Umberto I (anche noto come via Dritta): la prima si distingue per la bella statua ad Eleonora di Arborea, eretta con eleganza nel 1881 e opera del fiorentino Ulisse Cambi. É tradizione per i giovani oristanesi raccogliersi ai suoi piedi, soprattutto la sera, per incontrare amici e amanti, con in mano il classico gelato della vicina pasticceria-gelateria e scambiarsi pettegolezzi o semplicemente guardare e farsi guardare.

OristanoIntorno alla piazza si posizionano antichi palazzi, il Palazzo Comunale, ospitato nell'ex Convento degli Scolopi la cui chiesa sconsacrata (di inusuale pianta ovale) serve oggi da camera consigliare, il Palazzo dell'Archivio Storico, in stile neoclassico, il Palazzo Corrias-Carta, il settecentesco Palazzo Mameli. Nelle vicinanze è presente anche il Palazzo Siviero-Arcais, in corso Umberto I, un bell'edificio di fine Settecento caratterizzato da un elegante portone finemente lavorato e oggi di proprietà dell'amministrazione provinciale. A pochi passi, nel Palazzo Parpaglia, è sito il museo archeologico della città, l'Antiquarium Arborense, che ospita l'importante collezione raccolta nell'area di Tharros e nella penisola del Sinis.

Oristano - SpiaggePiazza Roma è il cuore pedonale del centro storico, un tempo completamente circondata da mura medievali, volute da giudice arborense Mariano II de Bas Serra, e di cui oggi rimane solo la Torre Mariano (detta anche Torre di San Cristoforo), costruita nel 1291 e alta 19 metri. Un tempo la torre serviva da porta principale alla città, ed era conosciuta con il nome di Porta Manna (porta grande). Nella piccola area del centro sono anche situate le principali vie dello shopping, la stessa via Dritta, via Mazzini, la più interna via Garibaldi e la vicina via Tirso. L'altra testimonianza storica delle mura di Oristano è rappresentata dai resti del Torrione di Portixedda, sito tra la via Mazzini e la via Solferino, fronte a quella che è comunemente conosciuta come Piazza Mariano.

OristanoL'architettura religiosa di Oristano è stata molto prolifera ed è rappresentata da un buon numero di chiese. Di particolare interesse è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, edificata nel 1130 e ricostruita da Mariano II, dopo l'assedio che la distrusse quasi completamente. Del complesso originario rimane oggi solo la gotica cappella di Rimedio, mentre alcune decorazioni romaniche create da artigiani pisani nel corso del II secolo sono ora esposte nella prima cappella della navata destra. A Nino Pisano, da Pisa, si deve la scultura della statua gotica in legno colorato dell'Annunciazione nella cattedrale, così come la statua di San Basilio nella vicina chiesa di San Francesco. Quest'ultima chiesa si apprezza per la sua facciata neoclassica e per ospitare il Crocifisso di Nicodemo, in legno, generalmente considerato come uno degli esempi più belli di scultura spagnola. All'atto delle loro conquiste gli spagnoli avevano capito che il miglior modo per conquistare l'appoggio della popolazione locale era quello di impressionarla e influenzarla con le chiese e l'arte sacra che queste custodivano. Si visiti anche il Seminario Tridentino, vicino al Duomo e alla chiesa, un buon esempio di architettura del XVIII secolo.

Oristano - TharrosVisitando Oristano ci si rende conto di quanto veramente questa città abbia tanto da offrire, in termini storici e architettonici e non solo. I dintorni sono forse il vero punto di forza della città stessa, incredibile la varietà di percorsi naturali che è possibile effettuare nel suo immediato circondario: da sud verso l'antica Santa Giusta, arrivando fino ad Arborea e all'Oasi naturale di S'Ena Arrubia, all'estremità settentrionale della Penisola del Sinis, con lo splendido contesto archeologico di Tharros, le Spiagge di San Giovanni (Is Arutas, Putzu Idu, S'Archittu e Santa Caterina) o l'antico villaggio abbandonato di San Salvatore. Sono questi tutti luoghi meravigliosi, da visitare in tutte le stagioni, in estate per godere appieno della bella costa, del limpido mare e del caldo sole, o in inverno per apprezzare al meglio il folclore locale, come nel caso della celebre Sartiglia, a cui non possiamo non dedicare uno spazio tutto a se.


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