VISITARE
SIRACUSA -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Più di ogni
altra città, Siracusa racchiude la bellezza senza tempo della Sicilia. Antiche
rovine greche sorgono da rigogliosi agrumeti, i tavolini dei caffè si
riversano su abbaglianti piazze barocche e le strade medievali color miele
conducono fino al mare cristallino. È difficile da immaginare ora, ma nel
suo periodo d'oro questa era la più grande città del mondo antico, più
grande anche di Atene e Corinto.
Siracusa
è una città di mare bella e antica, che nel mare si allunga con
l'isola di Ortigia adagiata in una baia armoniosa memore
di tante reminiscenze storiche, del suo passato greco, di lotte
con
Atene e
Cartagine. Oggi Siracusa è la quarta città della Sicilia per numero
di abitanti e nel 2005 assieme alla Necropoli di Pentalica
è stata dichiarata
Patrimonio dell'umanità dall'Unesco, già definita da
Cicerone
"la più grande e più bella di tutte le città greche", è un
luogo unico, davvero da non perdere.
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Siracusa è una meraviglia per gli occhi. Una delle grandi capitali antiche
della civiltà occidentale, la città fu fondata nel 734 a.C da coloni greci
di Corinto e presto crebbe fino a rivaleggiare, e addirittura superare,
Atene in splendore e potere. Divenne la più grande e ricca città-stato in
Occidente e un baluardo della civiltà greca. Sebbene Siracusa vissuto sotto
la tirannia, di personaggi quali Dionisio, i tiranni siracusani
riempirono le loro corti di uomini di cultura di altissimo valore come i
drammaturghi Eschilo ed Euripide, e il filosofo Platone.
Gli Ateniesi, che non accettarono mai l'ascesa di Siracusa, ma i siracusani
li batterono in quella che fu una delle più grandi campagne militari della
storia antica (413 a.C). La città continuò a prosperare fino a quando fu
conquistata due secoli dopo dai Romani.
Il
nome di Siracusa le viene dato dalla vicina palude di Sikana ,
(oppure secondo altri Syraca, con il probabile significato di "scirocco").
Secondo la tradizione, fondatore del primo nucleo abitativo fu Archia
Bacchiada, nobile di Corinto. I coloni corinzi scacciarono i siculi
dall'isola di Ortigia, primo nucleo della città, che si estendeva sulla
terraferma con i quartieri di Tyche,
Acradina e Neapolis. in alcuni decenni fonda le colonie di Akrai,
Casmene e Camarina. il nome, la torre dei greci, è quello siculo di una
palude limitrofa a Ortigia, Syraca, con il probabile significato di
"scirocco". I coloni diedero
inizio ad un'opera di sviluppo economico, politico e di espansione
territoriale che, nel volgere di settant'anni, li porterà a fondare tre
nuove colonie: Akrai nel 664 (l'odierna Palazzolo Acreide),
Casmene nel 643 e Camarina sulla costa meridionale dell'isola,
nel 598 a.C.
Conquistata dai Romani nel 212 a.C., fu capitale della provincia di Sicilia.
Ancora importante sotto il dominio bizantino fu presa dagli Arabi nell'878.
Nell'XI secolo fu riconquistata dai Bizantini e passò quindi sotto il
dominio dei Normanni. Dopo un breve dominio genovese nel XIII secolo, seguì
le vicende di tutta la Sicilia (Regno di Sicilia e Regno delle Due Sicilie
prima e Regno d'Italia poi).
Siracusa,
città ricca di vestigia antiche, sorge sulla costa orientale, con alle
spalle i monti Iblei ricoperti da uliveti secolari, frutteti e
vigneti. Oggi è un noto centro balneare e turistico. Siracusa era
considerata tra le città più estese e popolate dell'antichità. Nel 485 a.C.
cadde sotto il potere del tiranno
Gerone I, che raccolse intorno a sé le città greche della Sicilia,
minacciate dall'espansione cartaginese. La potenza siracusana preoccupò
anche Atene, ma nemmeno la flotta ateniese comandata da
Alcibiade
riuscì a battere i siracusani, che sconfissero definitivamente i greci nel
413 a.C.. Tuttavia Siracusa e i suoi tiranni non ebbero mai pace, salvo
qualche periodo in cui si accordarono con i cartaginesi, come accade con
Gerone II: una cinquantina d'anni di prosperità, finché i romani, nel
212 a.C., travolsero la città malgrado la resistenza che vide tra i suoi
protagonisti anche
Archimede, con i
suoi specchi ustori e le sue macchine belliche. Da allora,
spoliazioni e incursioni barbariche ne determinarono la decadenza. Occupata
dagli arabi nell'878, passò sotto i normanni intorno al 1000 e agli
aragonesi nel quattordicesimo secolo.
Sono
tante le bellezze di Siracusa. Nel quartiere di Ortigia, il cuore
storico della città, si trovano le imponenti rovine del Tempio di Apollo
e di Artemide, il più antico tempio dorico in Sicilia, risalente alla
fine del VII a.C.. Lungo la via XX Settembre, che conserva le antiche mura
greche erette dal Dionisio il Vecchio nel IV a.C, si arriva a
Porta Marina, costruita da un arco sormontato da un'edicola in stile
catalano. Dal giardino del Foro Italico si raggiunge la Fontana
Aretusa, antica sorgente d'acqua dolce proveniente da una grotta che
degrada verso il mare.
Sorto in età bizantina su un antico tempio dorico dedicato ad appena, il
Duomo, gravemente danneggiato dal terremoto del 1693, venne ricostruito
tra il 1728 e il 1754 su progetto di Andrea palma, con una sovrapposizione
di strutture rimaneggiate. Le sculture presenti sulla facciata, opera del
palermitano Ignazio Marabitti, raffigurano la Madonna, Santa Lucia e
San Marziano.
All'interno, sulla navata di sinistra, rimangono le colonne doriche del
Tempio di Atena, intervallate da statue di Domenico e Antonello
Gagini. Interessanti un fonte battesimale sorretto da leoncini di
Bronzo del tredicesimo secolo, la statua barocca di Santa Lucia,
dipinti su tavola del quindicesimo e sedicesimo secolo, 2 candelabri in
bronzo, cantori del 500 e stalli lignei del 600. Attorno al Duomo si trovano
il
Palazzo Arcivescovile, Palazzo Beneventano del Bosco e
Palazzo del Senato, sotto cui si trovano i resti di un tempio ionico.
Nei
pressi, di fronte la Basilica Paleocristiana di San Martino, si trova
il duecentesco Palazzo Bellomo, ex monastero di San Benedetto, oggi
sede della Galleria Regionale che espone sculture rinascimentali dei
Gagini, ceramiche, argenti, arredi sacri, interessanti dipinti
tardobizantini e uno notevole
Libre d'ore fiammingo. Il Castello di Maniace, imponente bastione
del 1200 fu eretto da Federico II. Il quartiere di Neapoli comprende
il monumentale parco archeologico con il Teatro Greco, il più grande lascito
dell'antichità. A Tyche si possono visitare le Catacombe di San
Giovanni e la Chiesa, con le arcate di un portico composto da frammenti
trecenteschi, la latomia dei Cappuccini, una vasta cava, e la chiesa
medievale di Santa Lucia al Sepolcro, sul luogo dove venne
martirizzata nel 304 d.C.
La
Villa Ladonia è la sede del Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi,
che possiede un immenso patrimonio di oltre 15.000 pezzi, organizzati in una
sezione geologica, una preistorica, una protostoria e un settore dedicato ai
reperti delle colonie siracusane. Un altro luogo interessante e il Museo
del Papiro che documenta l'importanza dei papiri nella storia, e ne
espone vari esempi che vanno dai papiri egiziani a quelli greci e ed espone
anche gli strumenti dello scriba pittore.
Uno
dei punti di riferimento per tutti i giovani di Siracusa è il l'informagiovani
della città che si trova in Via San Giovanni delle Catavombe 7, ed è
aperto dal Lunedì al Venerdì la mattina dalle 9 alle 12 (Tel: 0931/21073 -
Fax: 0931/412837).
Se vi dovesse avanzare ancora del tempo alla vostra visita di Siracusa
potrete tranquillamente riempirlo visitando i dintorni della città. Per
esempio, potreste visitare a 8 km di distanza il complesso fortificato di
Castello Eurialo, costruito tra il 402 e il 397 a.C. da Dionigi il
Vecchio, in un punto strategico dell'altopiano di Epipoli, come un
baluardo di difesa contro i cartaginesi, con enormi fossati e numerose
gallerie, lunghe centinaia di metri. Le sterminate rovine costituiscono una
testimonianza unica delle fortificazioni del periodo greco, tanto vaste e
militarmente congegnate al punto da apparire ancora oggi strabilianti.
Detto questo,
auguriamo a tutti quelli che la visiteranno, buona Siracusa, da
Informagiovani Italia. A tutti i siracusani, giovani e meno giovani, grazie
per il vostro supporto in tutti questi anni.
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