Storia di Pavia
   
Il primo insediamento nell'area di Pavia fu delle antiche
popolazioni della Gallia transpadana, Liguri e Celti di tribù Levi e Marici,
che si insediarono in questi luoghi per via del trafico fluviale. La tradizione
documenta l'esistenza di un'altra città, situata vicina ai confini della
valle del Ticino, nelle vicinanze di Santa Sofia, i cui abitanti furono
costretti allo spostamento per circostanze ancora oggi del tutto misteriose. Tuttavia la
fondazione della città fu ad opera dei Romani i quali costituirono il c.d. ‘castrum’,
un’accampamento militare romano, a cui dettero il nome di Ticinum.
Ciò che rimane oggi
del periodo romano di Pavia è una importante testimonianza storica, la
pianta dell’allora Ticinum e del suo sistema fognario.
Saccheggiata più
volte dai Barbari, venne conquistata dai Longobardi nel 572 che ne fecero la
capitale del loro regno, con il nome di Papia (o anche la citta’ del
palazzo), da cui il nome moderno.
Il dominio
longobardo durò per due secoli, fino al 774 quando venne riconquistata da Carlomagno.
Durante il periodo
Carolingio, nella chiesa di San Michele, Berengario del Friuli e i suoi
successori furono qui incoronati Re d'Italia.
I mercanti di Pavia
furono importanti uomini d’affari di tutto il regno e ricevettero privilege
speciali, mentre tutti i vescovi feudali ebbero i loro rappresentanti nella
città.
Nel XII secolo la
città divenne un libero comune, mentre durante le opposte delegazioni dei
Guelfi e Ghibellini, la città, di fazione tradizionalmente Ghibellina,
supportò il Barbarossa contro la Lega Lombarda e Milano
Nel Medioevo la
città perse di importanza dal punto di vista politico e fu infine annessa
dal 1360 al Ducato di Milano, sotto il dominio della famiglia Visconti, che
fecero di Pavia un importante centro culturale. Del 1361 fu l’istituzione
della Universita’ di Pavia che vide tra i suoi studenti giovani provenienti
da tutta Europa. Verso il 1450 la città passo agli Sforza.
Nel 1525, ci fu un
importante avvenimento, la famosa battaglia di Pavia, tra i Francesi
e gli Imperiali, vinta da questi ultimi, il cui capitano di ventura Cesare
Hercolani, ferendone il cavallo permise la cattura del Re Francesco I di
Francia, meritandosi il soprannome di vincitore di Pavia e la gratitudine
dell'imperatore Carlo V del
Sacro Romano Impero.
Dal XVIII al XIX
secolo la città fu sotto la dominazione straniera, alternata, a quella
spagnola, francese e austriaca sino al 1796 anno in cui fu conquistata da
Napoleone.
Nel 1815 fu
nuovamente sotto il dominio austriaco sino al 1859 quando divenne parte del
Regno di Sardegna insieme al resto della Lombardia e poi parte del Regno
d'Italia.
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