Storia di Maastricht
Maastricht è la città più antica dell'Olanda
ed è conosciuta per una lunga tradizione storica e culturale.
Nel 1994 è entrata a far parte del network delle più antiche
città d'Europa, insieme alle varie Argos (Grecia),
Béziers (Francia),
Cadice (Spagna),
Colchester (Inghilterra),
Cork (Irlanda),
Évora (Portogallo),
Roskilde (Danimarca),
Tongeren (Belgio),
Worms (Germania).
La storia di Maastricht inizia molto prima dell'avvento
dei Romani. Resti di popoli appartenenti al periodo del
Neanderthal sono stati rinvenuti ad ovest dell'attuale città
(scavi archeologici di Belvédère).
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I Celti abitarono il territorio intorno al V secolo a.C.,
in un punto dove il fiume Mosa era poco profondo e quindi
facile da attraversare. In questo stesso luogo, intorno al 50
a.C. gli antichi Romani vi costruirono un ponte, dando vita
contemporaneamente ad un piccolo insediamento urbano a cui
diedero il nome, in latino, di Mosae Trajectum (il luogo
dove la Mosa veniva attraversata). Il nucleo originario crebbe
fino a comprendere un castello murato, il castrum, all'interno
del quale si svolgeva la vita quotidiana dei pochi abitanti
dediti al controllo doganale delle merci in transito. Il
ponte di Maastricht (oggi, Sint Servaasbrug)
costituiva un punto d'accesso essenziale nelle vie di
comunicazione tra la Gallia (in Francia) e la Germania,
soprattutto nel periodo sotto l'imperatore Augusto (27 a.C.-14
d.C.). La città si espanse sui due lati del ponte, l'odierno
centro storico di Maastricht. Con l'avvento del cristianesimo,
nel IV secolo d.C., Maastricht divenne sede vescovile. Il primo
vescovo San Servaas fondò la prima chiesa, nell'attuale
posizione della Basilica di Onze Lieve Vrouwe. Il nome
del vescovo è riportato in diversi altri monumenti storici della
città, oltre al ponte sopramenzionato per esempio anche alla
Basilica di San Servaas.
Sant Uberto (conosciuto come l'apostolo delle Ardenne)
fu l'ultimo vescovo di Maastricht, nel 722, dopo di ché la sede
vescovile venne trasferita nella vicina città di
Liegi. All'inizio del VIII secolo la città era già
conosciuta come centro religioso e di commercio, mentre il ponte
di Maastricht serviva ancora la sua precedente antica funzione
di porto fluviale, prima di arrivare mare. A partire dal 1202 e
fino al 1795 Maastricht fu governata congiuntamente dal duca
di Brabante e dal principe-vescovo di Liegi. I
diritti ed i privilegi dei due 'signori' della città erano
regolati dalla cosiddetta 'Aide Caerte' (1284), una sorta di
codice civico. Nel 1229 venne edificata la prima cinta muraria
della città, ampliata successivamente nel XIV secolo. Nel
periodo medievale la città si sviluppò in un importante centro
di commercio e di cultura. Vennero costruiti numerosi edifici
religiosi ed ampliate le esistenti chiese: è il caso per esempio
della chiesa di Sint Jan o di Minderbroeders (dei
frati minori). Questo fu un periodo di fioritura anche delle
arti, vista la permanenza in città di diversi intagliatori,
scultori, pittori ed artigiani occupati nella lavorazione
dell'oro, dell'argento e soprattutto dell'avorio. Il picco della
prosperità urbana raggiunta da Maastricht si ebbe nel XVI
secolo, che coincise con il generale periodo del Secolo d'oro
in Olanda.
Nel corso dei secoli Maastricht dovete sopportare molti
assedi, causa la sua posizione strategica nel fiume Mosa. La
città dovete sopportare e subire le violente battaglie tra gli
eserciti olandese, spagnolo e francese. Il territorio divenne
così terra di conquista delle principali potenze europee,
fattore che nei secoli ha comunque contribuito a creare il
carattere urbano di Maastricht e dei suoi cittadini, che infatti
si orientano in modo agevole tra le tradizioni culturali,
anche linguistiche, tipiche olandesi, francesi, spagnole,
tedesche e fiamminghe. Maastricht giocò un ruolo molto
importante durante la Guerra degli Ottant'anni, che
vedeva la Olanda contrapposta alla cattolica Spagna nelle lotte
per l'indipendenza. Dalla fine del Cinquecento in Olanda si
diffusero le dottrine protestanti, che inizialmente
incontrarono anche un certo grado di tolleranza da parte dei
governanti spagnoli. La diffusione del Calvinismo in Olanda
divenne tuttavia uno dei fattori chiave per lo scoppio del
conflitto. La città rimase in mani spagnole fino a quando non
venne riconquistata da Federico Enrico principe d'Orange,
nel 1632. La sua vittoria riportò un certo grado di stabilità,
introducendo anche nuovo periodo di tolleranza religiosa.
Ma la pace per i cittadini di Maastricht rimase ancora per molto
un miraggio. Nel 1673 fu la volta del cosiddetto Assedio di
Maastricht, parte della Guerra franco-olandese. Nel
giugno dello stesso anno Luigi XIV assediò la città, anche
grazie al famoso ingegnere militare francese Vauban, che
ebbe modo di sviluppare una nuova strategia d'attacco.
Nell'assedio rimase ucciso Charles de Batz de Castelmore
?
vittima di un colpo di moschetto presso la porta di Tongerse
Poort ?
noto anche come Conte di Artagnan e da cui
Alessandro Dumas prese spunto per il romanzo dei 'Tre
Moschettieri'. Nel 1784 Jan Pieter Michkeleers,
scienziato olandese nato a Maastricht, portò a termine i suoi
studi sull'illuminazione a gas: oggi la sua statua si ammira nel
centro dell'antico mercato cittadino (il Markt), con un'asta
fiammeggiante in mano, simbolo della fiamma eterna.
Nel 1795 le forze di occupazione francese innalzarono Maastricht
a capitale della provincia del Dipartimento della Mosa
Inferiore. Successivamente, all'indomani della sconfitta di
Napoleone a Waterloo, gli alleati dovettero
ridisegnare la nuova mappa d'Europa: nel contesto, Belgio e
Olanda si unirono sotto il regno Guglielmo I. L'unione
non durò a lungo, nel 1830 i belgi si sollevarono contro il
monarca e il governo dell'Olanda e dichiararono la propria
indipendenza. Geograficamente Maastricht avrebbe dovuto
diventare una parte del Belgio, ma grazie alla guarnigione del
Generale Dibbets, fedele alla casa di Orange, la città
rimase olandese. Il XIX secolo fu un periodo difficile per
Maastricht, ancora concentrata nel suo passato d'occupazione
straniera. I primi segni della Rivoluzione Industriale si
ebbero con un certo Petrus Regout, che creò la
lavorazione su scala della ceramica. Altri seguirono il suo
esempio e Maastricht diventò la prima città 'industriale'
olandese. L'arrivo della ferrovia permise di collegare la città
con la Germania, il Belgio ed il nord dei Paesi Bassi-
Maastricht non sfuggì alle devastazioni della Seconda guerra
mondiale e venne invasa dai tedeschi nel maggio 1940. Di
contro, il 14 settembre 1944 fu la prima città olandese ad
essere liberata dalle forze alleate. Nel dopoguerra, le
politiche urbane e sociali delle amministrazioni comunali
portarono la città a guadagnarsi una posizione di rispetto
nell'ambito della Comunità Europea. Il Trattato di Maastricht,
il fondamento dell'Unione Europea, venne firmato nel 1992
in città, creando i presupposti per l'adozione dell'Euro,
la moneta unica europea.
Nel XXI secolo Maastricht si pone al centro delle tre
nazioni turisticamente più visitate in Europa, diventando una
città dai sapori e dalle atmosfere uniche. Studenti di diversa
provenienza internazionale l'affollano sin dagli anni '70 e
nonostante questa non sia una città di grandissime dimensioni
(circa 118.000 abitanti) è straordinariamente ricca di musei,
gallerie d'arte, negozi, ristoranti, caffetterie e club per il
divertimento serale. Una città tra le più belle in Europa.
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