Villaggio nuragico di Tiscali

Del villaggio archeologico di Tiscali, in Sardegna, non si sapeva niente fino all'inizio del Novecento, quando nel 1910 venne visitato da Ettore Pais, studioso di storia dell'antichità e grande conoscitore dell'isola, di cui era anche originario. Venne poi fotografato nel 1927 da Antonio Taramelli, archeologo friulano. Iniziamo con il dire che qui non stiamo parlando di Tiscali - gestore informatico internet di Renato Soru, ma di tutt'altro, e che ha infatti preso il nome dall'antico villaggio situato nel centro più interno della Sardegna.

 

Villaggio nuragico di TiscaliIl sito archeologico si posiziona in una piccola altura, una dolina (come viene chiamata solitamente la cavità di una valle carsica), situata in quella parte dell'isola che possiamo distinguere come compresa tra il Supramonte (di cui è anche parte) e la costa orientale del Golfo di Orosei ed esattamente parte del comune di Dorgali (provincia di Nuoro) da cui dista una 40 di minuti tra auto e inerpicata a piedi. Il piccolo villaggio nuragico è oggi uno dei siti archeologici più importanti d'Italia e del Mediterraneo, visitabile attraverso degli itinerari appositamente guidati, data la inaccessibilità del luogo. É infatti situato all'interno di una piccola grotta con la volta sprofondata e si compone di una serie di  resti di due nucleo abitati costruiti tra il II e il I millennio a.C.

Villaggio nuragico di TiscaliNel corso della sua storia, il villaggio è rimasto pressoché invisibile, tanto che fu probabilmente uno degli ultimi baluardi della resistenza delle popolazioni nuragiche agli invasori Romani; e infatti nel  tempo il sito è apparso come una “formidabile fortezza naturale?, per usare le stesse parole di Ettore Pais nel momento in cui lo visitò. In effetti pochi erano a conoscenza dell'esistenza di questo piccolo nucleo abitato, sito in un territorio così impervio da essere quasi fuori dal mondo e considerando che i resti archeologici ritrovati (comunque esigui) poco spiegano dei motivi che hanno spinto il popolo di allora ad insediarsi in un luogo nascosto a tutti.

Villaggio nuragico di TiscaliQualche tempo prima della visita del Pais, il villaggio venne casualmente scoperto dai carbonai che disboscano la valle di Lanaittu, nel Supramonte, e da allora ha saputo imprimere un non so che di sacro e leggendario per il popolo sardo. Un luogo misterioso, senza dubbio, costruito per rimanere nascosto da eventuali intrusioni, nonché invasioni provenienti dal mare, e composto da due agglomerati di capanne interamente costruite lungo le pareti interne della roccia e non visibili dall'esterno. Il lato nord della parete rocciosa è caratterizzato dai resti di una quarantina di capanne circolari in pietra, che appaiono dislocate come su un pendio; il lato della parete sud-occidentale è composto da circa una trentina di abitazioni, questa volta quadrate o rettangolari. Al centro della cavità è presente una folta vegetazione di lecci e lentischi. Gli studiosi ritengono che la tecnica edilizia utilizzata per la costruzione delle capanne e dei punti di congregazione, differisca da quella nuragica, tanto che probabilmente il sito potrebbe avere origine pre-nuragica. Sicuramente fu poi ripopolato e abitato – forse fino anche all'Alto Medioevo – considerando la particolare posizione e i sistemi di raccolta dell’acqua piovana rinvenuti; ma risulta poco probabile che, data l'assenza di sorgenti naturali che potessero permettere l'approvvigionamento idrico, gli stessi  stanziamenti umani siano stati permanenti.

Nel 1995 ha inizio un primo progetto di recupero e salvaguardia del sito e nel 1999- 2000 vennero effettuati i primi scavi (e finora unici) per conto della Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro.

Come arrivare a Tiscali

A Tiscali si accede tramite un servizio di visite guidate a pagamento, mentre a Dorgali è possibile visitare il Civico Museo Archeologico.

Per maggiori informazioni:

Coop Ghivine del G.r.a. (telefono: 0784 927200/36 - 0784 96721 - 338 8341618 - 349 442552/3/4/8)

In auto da Nuoro

. prendere la strada per Dorgali. Fare circa 6 km lungo la strada che porta alle fonti di Su Gologone.

. prima del piazzale di sosta, girare a destra e arrivare fino alla valle di Lanaittu.

. fare circa 8 km e in direzione sud si arriva ai piedi del monte Tiscali.

. a piedi verso la mulattiera e inerpicarsi verso il costone (tracciato faticoso).

Attenzione

A causa del territorio impervio e della possibile mancanza di orientamento, si sconsiglia dal raggiungere la località senza una guida locale attrezzata e preparata.

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