VISITARE AGRIGENTO -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Dominata dalla maestosa Valle dei Templi patrimonio Unesco, Agrigento
sorprende per la sua bellezza.
Nel centro medievale Via Atenea, è una strada attraente
fiancheggiata da negozi eleganti, trattorie e bar. Strette viuzze si snodano
verso l'alto dalla strada principale, oltre a palazzi stretti, intervallati
da chiese antiche. Una buona gamma di ristoranti, caffè e alloggi rendono
la città una base eccellente per esplorare la zona e le
belle spiagge più a ovest lungo la costa.
Agrigento
è una città millenaria, custode di straordinarie ricchezze archeologiche,
artistiche e architettoniche. Fondata nel 581 a.C. fu una delle più
importanti città della
Magna Grecia, dalle sorti travagliate; venne difatti saccheggiata dai
Romani e subì l'invasione degli arabi, che ricostruirono la città sulla cima
di una collina. |
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Tutti visitano Agrigento soprattutto per visitare i resti della città greca,
almeno quelle meglio conservate. La città stessa è stata a lungo considerata
una delle più belle del mondo antico. E anche se non siete interessati alla
storia, capirete presto perché Agrigento suscita da sempre meraviglia.
Quando vedrete la città di Luigi Pirandello, arroccata sulla cima del suo
promontorio roccioso a picco sul mare avrete un piccolo tuffo al cuore, una
cartolina davanti ai vostri occhi. Ma anche chi ci vive non si abitua mai
alla sua bellezza.
Il tempio di Eracle si erge all'alba di ogni giorno nel
giallo del tufo che caratterizza tutta la parte antica e la città vecchia. Oggi la città dall'alto della collina su cui
sorge, allunga il suo sguardo sulle rovine monumentali della Valle dei
Templi.
Tutto intorno la campagna,
fa quasi da cornice al centro cittadino, ed è davvero suggestiva quando
viene inondata dal sole. Splendidi
gli alberi di olivo secolari di Agrigento, i
vigneti e gli alberi di arancio
con i loro fiori bianchi e profumati.
Il
centro storico presenta la tipica conformazione araba ed è
formato da tante piccole viuzze e cortili che somigliano a
quelli delle città del nord Africa. Sulla via Atenea, il
corso principale di Agrigento, si affacciano
palazzi e numerose
chiese, frutto di stili di costruzione diversi tra loro ma
bellissimi. All'interno di questi edifici sono custoditi tesori
di arte sacra e non, spesso sconosciuti. Nel centro ammirate
l'antica Cattedrale del XIV secolo, la chiesa di Santa
Maria dei Greci (edificata sopra un tempio greco del V secolo
d.C. le cui colonne sono ancora visibili nella navata centrale e
nelle fondamenta della chiesa stessa), visitate il Museo
Civico
in Piazza Municipio, l'Abbazia di Santo Spirito e le
altre attrazioni
da vedere a Agrigento.
Dall'alto della città si vede la famosissima
Valle dei
Templi. Lungo un crinale si ergono i resti di numerosi templi,
testimonianza della prosperità della città quando era la splendida
Akragas, una delle più temute e ricche potenze del Mediterraneo, resa
grande dalle gesta di eroi, dalle leggende e dai personaggi illustri. Il
contrasto tra il colore della terra e l'azzurro del cielo è forte,
come quello tra l'espansione edilizia moderna e selvaggia e i resti
monumentali antichi.
I templi della valle, testimonianza della magnificenza di un tempo, sono in
stile dorico, costruiti in tufo calcareo e offrono una vista particolarmente
suggestiva all'alba e al tramonto, quando assumono una colorazione dorata.
Tutti gli edifici sono orientati verso est, per rispettare il criterio
classico (sia greco che romano) che l'ingresso alla cella che ospitava la
statua della divinità, ospitata nel tempio, fosse illuminato dal sole
nascente, fonte e principio di vita.
Il Tempio della Concordia è il più imponente dei templi della valle
(13 colonne di lunghezza x 6 colonne di larghezza) ed è uno dei templi
meglio conservati dell'antichità. Risale, si suppone, all'anno 430 a.C. e
non si sa a chi fosse dedicato. Il nome Concordia deriva da un iscrizione
latina trovata nelle vicinanze. Il fatto che sia giunto integro fino a noi è
da attribuire alla sua trasformazione in chiesa nel VI sec.
Purtroppo durante il Medioevo i materiali di costruzione dei templi vennero
saccheggiati e utilizzati per innalzare altri edifici. In particolare il
Tempio di Zeus Olimpio viene familiarmente chiamato Cava dei
Giganti
proprio
perché fornì materiale per la Chiesa di S. Nicola e per il
braccio settecentesco del molo di Porto Empedocle.
A quanti uomini, presi nel gorgo d'una
passione,
oppure oppressi, schiacciati dalla tristezza,
dalla miseria,
farebbe bene pensare che c'é sopra il soffitto
il cielo,
e che nel cielo ci sono le stelle.
Luigi Pirandello
Quaderni di Serafino Gubbio operatore
Gli appassionati di letteratura troveranno interessante visitate la casa
natale di Pirandello. In questa casa nacque il 28 giugno del 1867 Luigi
Pirandello, drammaturgo famoso in tutto il mondo, e qui si rifugiò la sua
famiglia in occasione di un'epidemia di colera. L'edificio non ha
particolari pregi artistici e architettonici, tuttavia è divenuto nel tempo
un luogo simbolicamente significativo per quanto riguarda la cultura
mondiale e per questo meta frequente di studiosi o semplici appassionati di
letteratura. All'interno della casa sono conservati cimeli, fotografie ed
altri oggetti che testimoniano la vita e le opere di Luigi Pirandello.
Particolarmente significative sono le foto che ritraggono lo scrittore
mentre ritira il
premio Nobel, conferitogli nel 1934. A ridosso della casa, c'è un
lungo e stretto viale che porta al famosissimo pino, luogo di contemplazione
preferito dallo scrittore.
Dopo aver fatto un giro turistico fermatevi a
mangiare ad Agrigento, nel cuore vecchio della città, dove
esistono ancora
piccole osterie dove si mesce il vino e si servono sarde salate
ed olive schiacciate. Particolarmente conosciuta è l'osteria dei
Carapezza nella via Zuppardo, traversa di via Garibaldi, nel centro del
Rabato, quartiere popolare.
E come non parlare della pasticceria locale? Se siete golosi di ricotta
e
mandorle
non
resisterete a lungo agli immensi banchi imbanditi di ogni ghiottoneria. La
pasticceria ad Agrigento è di grande tradizione. Elemento base dei dolci
è la ricotta. Squisiti i cannoli, le cassate, i bocconcini farciti con
frutta candita e ricotta, le paste di mandorla preparate con mandorle
tritate e zucchero. Non mancano poi i mostaccioli, preparati con il vino, i
taralli, biscotti al latte ricoperti di zucchero, la cosiddetta frutta
marturana (fatta di un composto simile al marzapane ma notevolmente più
dolce e saporito), gli agnellini pasquali di marzapane, le buccellate,
biscotti ripieni di fichi, le genovesi, i panierini con la crema.
Sorseggiate in uno dei tanti bar l'orzata o
la granita di limone.
Infine una curiosità il commercio locale è famoso
per i lavori artigianali in legno e sughero e per la costruzione di
strumenti musicali tipici della Sicilia come ciarameddi, tamburelli e
bummuli. Leggi in proposito la pagina dedicata alle
Tradizioni e al folclore di Agrigento.
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