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Personaggi famosi di Agrigento
Agrigento ha dato i natali a personaggi
famosi sia nell'antichità che in tempi recenti.
Fra gli antichi, il più famoso è il filosofo Empedocle (V sec. a.C.) portatore della
democrazia, morto secondo la leggenda, per essersi gettato nel cratere
dell'Etna al fine di provare la sua natura divina. Ovviamente morì
carbonizzato. Leggi la nostra sezione sui
grandi filosofi. |
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Tra i personaggi famosi moderni di Agrigento c'è
Luigi
Pirandello
che
è nato nel 1867 a Girgenti (oggi Agrigento), nell'isola di Sicilia. Il padre
Luigi, è stato un prospero commerciante di zolfo e l'idea del genitore è
sempre stata che il figlio dovesse seguire le sue orme, ma il ragazzo ha
dimostrato presto le sue capacità letterarie, quindi è stato iscritto a una
scuola di lettere. Ha successivamente frequentato l'Università di Roma, nel
1887, ma poi si è trasferito a Bonn dove ha completato la sua tesi di
dottorato, uno studio sul suo dialetto nativo siciliano. Pirandello ha
compiuto i suoi primi sforzi creativi nella poesia; ha tradotto Elegie
romane di Goethe e dopo essere stato sotto l'influenza del romanziere
siciliano Capuana, che è diventato suo amico e consigliere, Pirandello ha
rivolto la sua attenzione alla narrativa naturalistica. Il suo primo
romanzo, L'Esclusa (1893), contiene i semi che fioriranno nei
suoi scritti successivi; il senso di disillusione verso la vita è entrato
presto nella sua psiche, per una tragedia molto personale, legato alla
moglie. Nel 1894, all'età di 27 anni, Pirandello ha difatti sposato una
giovane donna, che non aveva mai incontrato. Il matrimonio è stato combinato
dai genitori secondo la consuetudine. La giovane sposa, Antonietta
Portulano, è la figlia del socio di suo padre. La madre della ragazza è
morta di parto perché il padre follemente geloso, non ha permesso al medico
di essere presente durante il parto. Per un certo periodo di tempo, la
giovane coppia ha vissuto in armonia, ma dopo la nascita del terzo figlio e
la perdita del patrimonio di famiglia, Antonietta ha subito un crollo
mentale. È diventata così violenta che avrebbe dovuto essere messa in un
istituto, ma Pirandello ha scelto invece di tenerla in casa per diciassette
anni. La figlia è stata così turbata dalla malattia della madre che
ha cercato di togliersi la vita. Fortunatamente, il mezzo scelto, un
revolver molto vecchio, non è stato di alcuna utilità. La malattia
mentale ha avuto un profondo effetto sulla scrittura di Pirandello e lo
ha portato a esplorazioni nella realtà della follia, dell'illusione, e
dell'isolamento. È stato in grado di mettere finalmente Antonietta in un
sanatorio privato nel 1919 quando ha cominciato a guadagnare. Pirandello ha scritto il suo primo romanzo,
Il fu Mattia Pascal, nel 1904. La Prima Guerra Mondiale è
scoppiata dieci anni più tardi e Pirandello ha già al suo attivo due altri
romanzi e numerosi racconti.
Solo nell'anno 1916, Pirandello ha rivolto la sua
attenzione al teatro. Si è subito affascinato a questo nuovo mezzo,
ed è diventa molto prolifico, sfornando ben nove pezzi teatrali in un anno.
I suoi primi tre pezzi teatrali sono: Se non è così, Cecé, Liolà.
Il suo primo notevole successo è arrivato nel 1920 con Come prima,
meglio di prima. Poi, in un periodo di cinque settimane nel 1921, ha
scritto due capolavori: Sei personaggi in cerca d'autore e Enrico IV.
Tra il 1922 e il 1924, Pirandello è diventato una figura di rilievo
pubblico. A Parigi, ha ricevuto la Legion d'Onore, e nel 1925, con
l'aiuto di Mussolini che ha annunciato pubblicamente la sua
ammirazione per il drammaturgo, Pirandello ha aperto il suo Teatro d'Arte
di Roma. Il rapporto di Pirandello con Mussolini è stato oggetto di
ampio dibattito. Alcuni studiosi hanno suggerito che l'adozione
dell'ideologia del fascismo da parte del drammaturgo è stata
semplicemente una questione di praticità, una manovra strategica per
avanzare la sua carriera. Se si fosse opposto al regime fascista, avrebbe
avuto gravi difficoltà anche per la sua arte. L'adozione dell'ideologia
fascista è stata anche fonte di sovvenzioni e pubblicità. La sua
affermazione è stata: Sono un fascista, perché sono un italiano. È
stata spesso presa a sostegno di questa teoria una delle sue opere
successive, I Giganti della Montagna, in cui i giganti
fascisti sono ostili alla cultura. Eppure, durante la sua ultima apparizione
a New York, Pirandello ha volontariamente fatto una dichiarazione in cui ha
annunciato il suo supporto alla campagna di Abissinia. Tuttavia,
Pirandello è stato una persona, complessa, e tutto ciò di cui si può essere
certi è che i diversi lati della sua personalità non sono nettamente
definibili. In ogni caso, il supporto di Mussolini ha rapidamente portato il
drammaturgo alla fama internazionale e ne è seguito un tour in tutto
il mondo, a Londra, a Parigi, a Vienna, a Praga, a Budapest e in molte città
in Germania, Argentina e Brasile. Influenzato dalla malattia della moglie,
Pirandello ha scritto e affrontato i temi della follia, dell'illusione e
dell'isolamento. In Enrico IV, il protagonista perde la salute
mentale, dopo una caduta da cavallo. Crede di essere l'imperatore medievale
Enrico IV e questa illusione è aiutata da un parente ricco che circonda
l'uomo in delirio da servi e da cortigiani. Finalmente, dopo dodici anni, il
ferito recupera il suo equilibrio mentale, ma continua a fingere la follia
visto che preferisce questo mondo di illusioni rispetto al mondo reale, in
cui ha perso la donna che amava. Quando questa donna e il suo nuovo amante
arrivano in visita, Enrico IV è sopraffatto dalla rabbia e ferisce
mortalmente il rivale. Ora è più che mai necessario che la pretesa follia
continui. Per sfuggire alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni,
deve restare Enrico IV per il resto della sua vita.
La più popolare delle commedie di
Pirandello, il suo capolavoro, è Sei personaggi in cerca d'autore. La
premessa della commedia è che questi sei personaggi hanno assunto una vita
propria, perché il loro autore non è riuscito a completare la storia.
Suggerendo che la vita sfugge a tutte le interpretazioni semplici, i
personaggi di Pirandello si ribellano contro il loro creatore. Attaccano le
fondamenta della commedia, rifiutandosi di seguire le indicazioni e
interferiscono con la struttura della commedia fino a quando non si scompone
in una serie di comici e tragici frammenti. Anche se ha raggiunto il suo
picco di originalità drammatica con Sei personaggi in cerca d'autore,
Pirandello ha continuato a scrivere fino al momento della sua morte e
continua ad avere grande successo di critica. Pirandello è stato chiaramente
il più grande drammaturgo italiano del suo tempo, e ha lasciato un segno
duraturo per i drammaturghi che lo hanno seguito.
A quanti uomini, presi nel gorgo d'una
passione, oppure oppressi, schiacciati dalla tristezza, dalla miseria,
farebbe bene pensare che c'é sopra il soffitto il cielo, e che nel cielo ci
sono le stelle.
Luigi Pirandello, Quaderni di Serafino Gubbio
operatore
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