BRISTOL

VISITARE BRISTOL: INFORMAZIONI E GUIDA. Questa vivace città dall'intensa scena di locali, ristoranti e bar, è nota per il suo carattere anticonformista e alternativo, grazie all'atmosfera di controcultura di alcuni quartieri e a una scena di arte di strada famosa e vivace. Ciò è dovuto in gran parte alle opere lasciate dal figlio più famoso della città, Banksy, visitarle ormai è una tappa obbligata di ogni visita.

 

Bristol probabilmente è la città più trascurata della Gran Bretagna dal punto di vista turistico, ma è un peccato. Bristol, porto di partenza per le Americhe e culla di grandi esploratori, ha un certo carattere industriale, ma recentemente è emersa come un'alternativa molto interessante per un viaggio nel sud-ovest dell'Inghilterra. È anche una città universitaria, e questo si può vedere nel frizzante via vai giovanile che può essere visto per le sue strade.

Centro Storico di BristolLa maggior parte dei visitatori passano vicino a Bristol durante una visita a Bath senza dare uno sguardo alla più grande metropoli del sud-ovest dell'Inghilterra (più di 420 mila abitanti). Ma così facendo si perdono anche una delle città più stravaganti e "cool" della Gran Bretagna. Una volta dominata dall'industria pesante e gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, Bristol si è re-inventata negli ultimi dieci anni o giù di lì.

La città è diventata un centro di cultura e di creatività, con una gran quantità di gallerie d'arte, teatri, studi di progettazione e aziende nel settore dei media sparse per il centro rivitalizzato. Questo è testimoniato anche dal fatto che la città è la quarta più visitata del Regno Unito. gli inglesi che già la conoscono la frequentano. Gli stranieri ancora no, anche se questa tendenza da un paio di anni a questa parte ha cominciato a cambiare.

Chiesa amata da Elisabetta I

Chiesa di St Mary RedcliffeA 15 minuti a piedi dal centro, si troviamo la Chiesa anglicana di St Mary Redcliffe (XIII e XV secolo). Per la Regina Elisabetta I, questa era "la chiesa più bella, più buona e più famosa d'Inghilterra". E anche se si può non essere d'accordo con la regina, bisogna ammettere che è molto bella. La guglia del campanile è anche tra le tre più grandi del paese, ed è difficile dire se le dimensioni dell'edificio siano più grandi della stessa cattedrale della città. Comunque sia, i marinai di ritorno dai loro viaggi videro per la prima volta la torre di St Mary Redcliffe e pregarono in ringraziamento per essere tornati sani e salvi.

Chiesa di St Mary RedcliffeLa lunga guglia cadde dopo essere stata colpita da un fulmine nel 1446 e fu ricostruita solo nel 1872. Rimase poco delle originali vetrate colorate rimase a seguito di danni nella guerra civile inglese. Le vetrate attuali risalgono all'epoca vittoriana. La torre campanaria contiene 15 campane. Qui tra le altre cose si sposò nel 1795 il grande poeta inglese Samuel Taylor Coleridge.
 

Mercato degli Schiavi

Bristol terra di piratiBristol è stata, oltre che centro infausto del mercato degli schiavi e di quello del tabacco, un covo di pirati e corsari, il più famoso dei quali fu Barbanera (vero nome Edward Teach),  che sarebbe nato vicino al vecchio porto. Barbanera passò tristemente alla storia per avere portato il terrore sul Mar dei Caraibi. Il ricco passato marittimo della città ha ispirato leggende, storie di esplorazioni e viaggi audaci. La storia di Robinson Crusoe è presumibilmente basata su quella di Alexander Selkirk, un naufrago, che lo scrittore Daniel Defoe incontrò al pub Llandoger Trow in King Street (che esiste ancora e dove si può ancora bere una birra). Lo stesso Alexander Selkirk fu fonte di ispirazione per Defoe per la figura dell'ammiraglio Benbow, nell'Isola del Tesoro.

Molti quando vengono qui ignorano il fatto che il porto di Bristol una dei centri della tratta degli schiavi. Faceva parte di un triangolo molto particolare che portava molta ricchezza alla regione. Migliaia di navi lasciavano la città inglese per l'Africa con manufatti per scambiarli con gli schiavi, che a loro volta venivano portati nei Caraibi e venduti ai proprietari dei più grandi zuccherifici d'America, che a loro volta pagavano con spedizioni di zucchero che tornavano a Bristol. Si stima che più di mezzo milione di schiavi siano stati portati nel nuovo continente attraverso questa oscura rotta marittima Bristol - Africa - Caraibi - Bristol.

Oggi l'immagine di Bristol è ben lontana da quella di chi si è arricchito a spese della sofferenza umana. Per l'atmosfera nelle strade, soprattutto quella giovanile, quel periodo un lontano ricordo.

Una città rinata

BristolHo attraversato uno dei tanti ponti sul fiume Avon, da dove si ha una visione di una Bristol più moderna. Mi ha ricordato Bilbao, che negli ultimi anni ha trasformato i suoi vecchi bacini grigi in uno spazio interamente dedicato ai suoi cittadini. Ed è proprio quello che sta accadendo alla metropoli inglese. Sono scese fino all'ultimo tratto del fiume, che di lì a poco sarebbe confluite nell'oceano. Tutta questa parte è un porto verso l'Atlantico, con navi su entrambi i lati, gru e le molte fabbriche che sono nate anche prima della Rivoluzione Industriale e sono stati convertiti in musei, gallerie o ristoranti. Il lifting di Bristol è visibile non appena si guardano le foto di un po' di anni fa.

La città è rinata anche grazie a un lungomare rinnovato, un appariscente nuovo centro commerciale a Cabot Circus e l'M Shed, un nuovo museo di storia locale, nuovo punto di riferimento cittadino, le nuove banchine del porto e i nuovi docs. Interessanti anche le tante chiese cittadine e il quartiere di Clifton con il suo ponte sospeso mozzafiato, opera di Isambard Kingdom Brunel, uno dei più versatili e rappresentativi ingegneri vittoriani. Tra le cose da vedere a Bristol ci sono anche la nave scuola SS Britain (sempre opera di Isambard Kingdom Brunel) la prima nave a vapore per traversate oceaniche con propulsore a elica, la bella cattedrale gotica fondata nel 1148, il modernissimo acquario cittadino e lo zoo, uno dei più belli della Gran Bretagna.

John Cabot TowerPiù tardi mi sono recato sulla collina su cui sorge la John Cabot Tower dalla quale si gode una splendida vista su tutta la città. Giovanni Caboto era un esploratore di Gaeta, che finanziato dal re Enrico VII, divenne il primo europeo (se si escludono i vichinghi) ad essere arrivato in Nord America, più precisamente in Canada. A bordo della nave Matthew emulò il suo concittadino Colombo toccando la terraferma sull'isola di Terranova nel 1496. Sulla riva destra del fiume Avon è possibile vedere una replica esatta dell'imbarcazione usata da Caboto per la sua impresa.

La torre fu costruita nel 1897 per commemorare il viaggio di Caboto nel 1497 e si trova all'interno del parco di Brandon Hill, un grande parco pubblico a pochi passi dal centro della città. L'ingresso alla torre è gratuito tutti i giorni dalle 8.00 alle 19.00.  Salite in cima per godervi una vista panoramica su Bristol veramente bella. Una caratteristica unica della torre è che sulle sporgenze in alto, incise nella pietra, ci sono frecce che puntano a varie località in tutto il mondo e la  loro distanza da quel punto.

Queen SquareScendendo di nuovo verso il centro ci siamo fermati a Queen Square, una piazza del primo Settecento circondata dagli edifici più interessanti di Bristol e al centro della quale si trova la statua equestre di re Guglielmo III, un monarca olandese della casata degli Orange che governò gli inglesi e gli olandesi tra il 1689 e il 1702. Questa piazza è una delle più antiche aree urbane rimaste della città e anche, luogo d'incontro cittadino preferito. Non potevamo fermarci per una birra nel King William Ale House, un pub antichissimo dall'aria di antica taverna medievale. All'interno è possibile sedersi accanto ad un camino e bere una delle innumerevoli di birre presenti del menu, oltre a mangiare ad un buon prezzo.

Ponte di BristolNon si deve dimenticare che nel vicino Somerset ci sono poi tantissime cose da visitare, quindi Bristol potrebbe rappresentare un'ottima base di partenza per esplorare luoghi come Bath appunto, le Cheddar Caves, Glastonbury al centro di leggende cristiane e arturiane, Wells, la più piccola città d'Inghilterra, con un'altra bellissima cattedrale da visitare. Negli ultimi anni, i giovani sono accorsi a Bristol grazie alla splendida e brillante scena musicale della città con gruppi usciti alla ribalta del calibro di Massive Attack, Portishead, Tricky e Roni Size. Non è un caso se nel 2010 Bristol è stata votata la città più musicale del paese. Leggi a proposito Vita notturna a Bristol.

C'è una "città vecchia" di Bristol, ma è difficile da notare per il viaggiatore. Sono alcuni punti fissi come la Queen Square e dei suoi dintorni o la Cattedrale, che segnano la distanza tra la la città vecchia e la città industriale. La Cattedrale sembra proprio un luogo isolato, con il volto serio e spaventoso della regina Vittoria in piedi sul suo piedistallo che ti da il benvenuto. Sono entrato nella cattedrale gotica fondata nel 1140.

Un po' di storia

Clifton Bridge BristolStrategicamente situata alla confluenza dei fiumi Avon e Frome, Bristol inizia la sua storia come piccolo porto fluviale, e dal XI secolo, il piccolo villaggio sassone di Brigstow (dall'antico inglese che stava per 'luogo dal ponte') era un porto attivo, con un lucroso commercio di tessuti e di vino. Entro la metà del secolo XIV secolo l'abitato era già diventata il terzo più grande porto della Gran Bretagna.

Nel 1497 l'eroe locale John Cabot Giovanni Caboto) salpò da Bristol per approdare sull'isola di Capo Bretone e la Nuova Scozia, avvistando l'isola di Terranova e, nell'illusione di aver toccato l'estremità Nord Orientale dell'Asia, ne prese possesso in nome di Enrico VII d'Inghilterra. L'anno successivo quest'ultimo, autorizzò Caboto ad approntare una nuova spedizione di sei navi e almeno duecento uomini di equipaggio, allo scopo di colonizzare le terre scoperte e proseguire la ricerca di altre terre, nella speranza di poter raggiungere il favoloso Cipangu (l'odierno Giappone). Le navi salparono nell'estate del 1498, Caboto toccò il Labrador e costeggiò la Groenlandia meridionale. Da qui in poi della spedizione inglese si perdettero le tracce (per sempre).

In seguito alle nuove scoperte Bristol divenne uno dei principali porti transatlantici della Gran Bretagna, con commerci in materie prime varie e soprattutto divenne uno dei centri europei del commercio degli schiavi. Dal XVII secolo, la città cominciò a subire la crescente concorrenza marittima di altri porti britannici quali Liverpool, Portishcad e Avonmouth. Fu anche per questo motivo, che dopo essere diventata il capolinea di una delle prime tratte ferroviaria, la città si riconvertì all'inizio della Rivoluzione Industriale, come centro manifatturiero, soprattutto nella cantieristica navale.

Nel primi anni del XX secolo, la città divenne anche un importante centro per dell'industria aeronautica e fu per questo che divenne un bersaglio per i bombardamenti tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Gran parte del centro fu raso al suolo. Come detto, nonostante tutte le peripezie la città, non è stata ricostruita, ma ha saputo rinnovarsi e ridiventare un importante polo di attrazione e innovazione.

Bristol, cioccolato, cibo e Cheddar Cheese

L'associazione di Bristol con il cioccolato risale al 1847, quando Joseph Fry inventò il modo di mangiarlo come lo conosciamo oggi, creando il cioccolato solido nel suo negozio (fino ad allora il cioccolato era solo una bevanda). L'ultimo produttore di cioccolato rimasto in città è la Guilbert che fabbrica cioccolatini dal 1910. Il famoso formaggio inglese Cheddar Cheese è originario di queste parti, prodotto tra le altre da con una delle aziende più note di tutte, la Cheddar Gorge Cheese Company.

Secondo una leggenda, la storia del formaggio Cheddar, cominciò quando dei monaci diretti a un pellegrinaggio a Glastonbury si rifugiarono, durante una terribile tempesta, nella grotte di Cheddar, non lontane da qui, trovando poi che il latte che avevano con se, dentro le grotte, si era trasformato in formaggio delizioso. Da allora il Cheddar, divenne sinonimo di formaggio inglese, soprattutto all'estero. In realtà le grotte di Cheddar, rimasero quasi inaccessibili fino al XIX secolo. La verità era che i monaci itineranti del medioevo, specialmente quelli provenienti dall'Irlanda, svilupparono l'arte casearia non solo per salvare quello che diversamente sarebbe stato latte da buttare, ma anche per mangiare nei giorni di digiuno quando la carne era proibita.

Orientarsi

Il centro di Bristol, a nord del fiume, è compatto ma collinare. L'area centrale ruota intorno a Mercato San Nicola, il Corn Exchange e il centro commerciale Broadmead. La via Park Street è fiancheggiata da negozi e caffè fino all'università, mentre la via Whiteladies Road è un altro luogo pieno di vita, bar e ristoranti. Il borgo collinare di Clifton, con le sue case in stile georgiane , caffè e boutique, si trova a ovest del centro. Il Clifton Suspension Bridge è l'emozionante ponte sospeso che attraversa il fiume Avon da Clifton a Leigh Woods nel nord Somerset. La stazione principale è quella di Bristol Temple Meads a sud-est miglio del centro . Alcuni treni usano Bristol Parkway , 5 miglia a nord. La stazione degli autobus è a Marlborough Street, a nord-est del centro della città .

Conclusioni

Questa grande e antica città è passata nel corso dei secoli da villaggio sul fiume a città mercantile, da emporio degli schiavi dell'impero britannico a centro di costruzione navale, dell'industria elettrica e di quella aeronautica. Nonostante la sua venerabile storia, è sempre riuscita in qualche modo a rinnovarsi e quasi a ringiovanire. Mentre le vecchie industrie andavano verso la chiusura, nel corso dell'ultimo decennio Bristol ha ritrovato il suo senso di autostima. Le banchine fatiscenti sono state rinnovate, il porto è ritornato vivo con i centri multimediali e tecnologici; sono stati aperti altri musei al fianco di questi esistenti; la scena musicali è diventata una delle migliori del paese, insieme alla scena culturale  teatri, bar, discoteche, gallerie e tanti locali dove ascoltare musica. Insomma, speriamo di avervi incuriosito almeno un po' a venire a scoprire Bristol.

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