Castello aragonese - Isola Capo Rizzuto
Se c'è un castello suggestivo in Calabria, questo è il Castello Aragonese
di Le Castella, nel comune di
Isola Capo Rizzuto, in provincia
di Crotone, è una delle rocche più belle e famose della Calabria e del sud
Italia, un vero e proprio simbolo culturale della regione. Secondo la
leggenda questo castello sarebbe stato edificato nel 204 a.C., quando il
condottiero Annibale soggiornò in questa zona.
La particolarità, e punto di forza, di Le Castella è la posizione: arroccato
su un isolotto collegato alla costa da un sottile lembo di terra, questa
costruzione sembra emergere dal mare come una dea.
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Anticamente Le Castella
non era l’unico castello della zona, e il nome al plurale sta proprio ad
indicare che le fortificazioni erano più di una. L’isola-fortezza di Le
Castella è completamente visitabile, e al suo interno si possono ammirare
una scala a chiocciola in pietra e i camminamenti di ronda.
La fortezza è ciò che rimane di una vasta area che doveva costituire un vero
e proprio villaggio dotato di cinta muraria. Le ultime indagini
archeologiche hanno infatti evidenziato la presenza nei fondali adiacenti il
castello aragonese di blocchi architettonici di epoca ellenistica, lasciando
intuire che tutta l'area di Le Castella doveva essere una volta molto più
allungata verso il mare.
La fortezza non ospitò mai la nobiltà del luogo, ma servì sempre da ricovero
per i soldati impegnati contro gli attacchi provenienti dal mare contro gli
invasori di turno. La torre cilindrica che svetta centralmente all'interno
della fortezza è di chiara derivazione angioina e ne testimonia l'impianto
originario che dovrebbe risalire al XIV secolo. La torre angioina è
caratterizzata da una splendida scala a chiocciola in pietra che ne collega
i tre piani. Verso la fine del XV secolo la fortezza di Le Castella passò in
mano aragonese.
Nel 1496 il re Federico d'Aragona la consegna al conte Andrea
Carafa che tra il 1510 ed il 1526 fece edificare possenti bastioni
quadrangolari speronati al fine di aumentare la capacità difensiva del
castello. Quelle degli angioni ed aragonesi sono le modifiche più importanti
del castello, oggi ben visibili grazie ad una paziente opera di restauro.
Gli scavi archeologici effettuati all'interno della fortezza di Le Castella,
hanno evidenziato differenti stratificazioni storiche e architettoniche con
sovrapposizione di diverse fasi edilizie. Sul lato est della fortezza è
emerso un muro lungo quaranta metri fatto a blocchi di calcare e piccoli
riquadri in pietra disposti a scacchiera, simile per tecnica edilizia al
muro ellenistico di Velia.
La fortezza giocò sempre un ruolo di grande importanza, nel corso del tempo,
come baluardo di difesa dalle incursioni piratesche dei turchi. Il castello,
nonostante i diversi danni provocati dagli agenti atmosferici e dalle
violente mareggiate, conserva dell'antica struttura la maestosa torre
cilindrica, divisa in tre piani; questi sono collegati tra di loro da una
scala a chiocciola, in pietra, ricavata nel muro perimetrale ed ancora
intatta, alla cui base era presente una cavità destinata alla raccolta
dell'acqua piovana. Il maniero, intorno al quale sorgono imponenti mura
merlate di difesa, fu teatro di importanti avvenimenti: il 25 aprile del
1536, Le Castella, non resistendo all'assalto del temibile pirata
Barbarossa, fu costretta a capitolare, e nel corso dell'assedio venne
catturato (mentre stava per entrare in convento e divenire monaco)
Dionigi Galeni. Quest'ultimo, rinnegò la religione cristiana dopo alcuni
anni, per poter uccidere un turco che lo aveva schiaffeggiato e non essere
di conseguenza ucciso in base alla legge islamica e con il nome arabo di
Uluç Alì Pascià, divenne in seguito re di Algeri, Tripodi e Tunisi.
La fortezza di Le Castella si colloca oggi in un contesto ambientale di
elevato pregio naturalistico, circondato dalla Riserva Marina di Capo
Rizzuto, istituita nel 1991. In una delle stanze della fortezza è possibile
osservare i fondali dell’Area Marina Protetta in tempo reale grazie a delle
telecamere subacque posizionate a 10 metri di profondità. L'intera zona di
Capo Rizzuto si posiziona al centro della bellissima Costa dei Saraceni,
interessata da una frequentazione turistica tra le più elevate della
Calabria, sia per il valore paesaggistico ed ambientale delle coste, sia per
la ricchezza di risorse culturali ed archeologiche.
D'estate il castello medievale è aperto anche di sera. Vista stupenda dal
castello, che sorge proprio sul mare, testimonianza dell'antica storia
calabrese.
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