Cosa vedere e visitare
a Isola Capo Rizzuto
Isola di Capo Rizzuto, insieme a Tropea, è una delle
località di mare più belle di tutta la Calabria, merito di
un connubio fatto di bellezze naturali come l'Area Marina
Protetta (da visitare l'Aquarium - Piazza del Santuario -
0962/796029) e storico culturali, come il Castello Aragonese
di Le Castella, una frazione di Isola di Capo Rizzuto, che
domina tutta la baia e altri repenti che arrivano dal
periodo in cui tutta la zona era parte della Magna Grecia,
come gran parte del sud Italia, fino a testimonianze
bizantine. Queste e altre meraviglie vi attendono in un
clima favorevole e temperato per gran parte dell'anno.
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Di cose da vedere ce ne sono davvero diverse, anche se in primis quest’amena
località viene scelta come destinazione delle vacanze estive, in cerca di
relax sulle belle e tranquille spiagge. Infatti tutto il territorio può
contare su ben 34 chilometri di costa, in cui si alternano spiagge sabbiose,
piccole calette nascoste, ma anche zone frastagliate con scogli e
meravigliosi e fondali tutti da scoprire. Spostandosi nella località Capo
Colonna si può visitare il parco archeologico che tra l’altro comprende
alcuni resti murari di epoca greca sepolti dalle acque del mare. Qui le
acque sono talmente trasparenti che non si farà fatica ad avvistare questi
interessantissimi ritrovamenti.
Castello aragonese
Se c'è un castello suggestivo in Calabria, questo è il
Castello Aragonese di Le Castella, nel comune di Isola di Capo Rizzuto, in provincia
di Crotone, è una delle rocche più belle e famose della Calabria e del sud
Italia, un vero e proprio simbolo culturale della regione. Secondo la
leggenda questo castello sarebbe stato edificato nel 204 a.C., quando il
condottiero Annibale soggiornò in questa zona.
La particolarità, e punto di forza, di Le Castella è la posizione: arroccato
su un isolotto collegato alla costa da un sottile lembo di terra, questa
costruzione sembra emergere dal mare come una dea...Continua a leggere
Castello aragonese.
Torre Vecchia
Questa
antica torre di avvistamento sorge in zona panoramica, ad Isola Capo
Rizzuto, sul litorale jonico, su di una piattaforma rocciosa a pochi
metri dal mare. Fatta edificare da Carlo III nel 1380, fu detta
"
Vecchia" per distinguerla dall’altra "
Nuova", costruita in epoca vicereale.
Durante l’occupazione dei francesi la torre fu usata per scopi doganali. La
torre ha pianta circolare su basamento in pietra informe (che lascia
presupporre l’esistenza di una diversa costruzione) e si sviluppa a forma
troncoconica. Sul coronamento sono visibili le feritoie e una caditoia,
quest’ultima, come il toro, è realizzata in tufo. All’interno si accede dal
primo piano attraverso un’apertura sbrecciata. La copertura è a cupola ed il
resto del manufatto ha struttura in "bozze" di arenaria con inzeppatura
frequente.
Costruita con la funzione di controllare la costa ed avvistare
eventuali imbarcazioni nemiche, soprattutto turche, la torre fu abitata nel
tempo anche da personale militare che controllava costantemente il litorale
e nell'ipotesi avvistasse imbarcazioni sospette comunicava con le
fortificazioni vicine attraverso il fuoco di notte ed il fumo di giorno.
Icona e Santuario della Madonna Greca
Secondo una antica leggenda il 5 agosto di un non definito anno un pastore
calabrese, uscito per pascolare le pecore nei pressi di una spiaggia di
Isola Capo Rizzuto, trasportata dal mare, una Icona sacra
raffigurante la Madonna con in braccio il bambino. L’Icona che, vuoi
per tradizione, vuoi per analogia alle altre più note, si suppose provenire
dalla Grecia fu presto una copiosa sorgente di miracoli; fu detta "Madonna
Greca" ed attirò grandi masse di pellegrini. Ad essa furono dedicati due
momenti di festa religiosa: il lunedì successivo alla prima domenica di
Maggio, con un pellegrinaggio da Isola a Capo Rizzuto, in ricordo di
quello guidato da San Luca di Melicuccà, primo vescovo di Isola, allorché
tutta la popolazione si mosse per invocare la fine di una lunga siccità; il
5 Agosto, giorno del ritrovamento dell’icona, quando questa viene portata in
processione sul mare da una folta schiera di piccole imbarcazioni. La
Madonna è oggetto di venerazione da parte di numerosi calabresi e per questo
il primo lunedì di maggio di ogni anno viene portata in processione per
essere adorata dai pellegrini. L’icona si trova nel Santuario della Madonna
Greca costruito nel 1991, luogo non solo di preghiera ma anche d’incontro
per i fedeli...Continua a leggere:
Icona e
Santuario Madonna Greca
Parco Archeologico Capo Colonna
Il
Parco Archeologico di Capocolonna racchiude tutta l'Area Sacra del
promontorio che una volta si chiamava lacinio (lakinion akron). Il Parco
raccoglie circa 30 mila metri quadri di terreno adibito a scavi, ed altri 20
ettari di bosco a macchia mediterranea all'interno dei quali è situato un
enorme museo a 3 padiglioni. Sul promontorio era presente il maestoso
Tempio Dorico a pianta rettangolare e 48 colonne dedicato alla dea
Hera Lacinia protettrice delle donne, dei pascoli e della fertilità.
Oggi rimane solo una colonna con capitello dorico alta 8,5 metri con 20
scanalature piatte, ed una parte del grande basamento. I reperti rinvenuti
durante gli scavi (molti del quali di valore inestimabile) vengono
conservati presso presso i Musei Archeologici allestiti a Crotone o
sul promontorio stesso. Sono state rinvenute ceramiche, tegole marmoree,
anfore, vasi, monete d'argento, lastre ornamentali, il famoso diadema aureo
di Hera Lacinia, e altri oggetti preziosi che i pellegrini portavano alla
Dea venerata.
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