Compro oro, truffa?

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Compro oro, truffa?

 

Storicamente, con "Corsa all'oro", si intende quel periodo a cavallo tra la seconda metà dell'800 e i primi anni del '900 in cui migliaia di lavoratori migravano in zone ricche del prezioso metallo per poterlo sfruttare. Ora stiamo assistendo ad un fenomeno simile, anche se con modalità completamente diverse, ovvero l'apertura degli ormai famosi negozi "Compro Oro". Chi non ne ha notato almeno uno nella propria città? Secondo un indagine dell'Adoc (Associazione per la difesa e orientamento dei consumatori) sono ormai quasi 6 mila in tutta Italia, con un +25% rispetto allo scorso anno ed un incremento del 30% di coloro che ne usufruiscono, sempre rispetto al 2010.

Compro oroUn vero e proprio boom che ha delle cause ben precise: la crisi economica, prima di tutto, che da un lato spinge la gente a mettersi in proprio impegnandosi in un'attività in molti casi redditizia, e dall'altro, ha di molto diversificato la tipologia di coloro che si servono di questo tipo negozio (dal padre di famiglia al pensionato, allo studente). Per seconda cosa, il rialzo del prezzo dell'oro.

Compro oroSolo nel 2001 per un grammo d'oro si pagavano 9 euro, nel 2010 si è passati a 28 nel 2011 si sfioravano i 40 euro, e poi su e giù fino a oggi. Disfarsi dei propri oggetti preziosi è diventata dunque una strada molto facile per ottenere subito denaro fresco, utile magari a pagare una bolletta arretrata, oppure una rata rimasta insoluta. Sempre secondo l'Adoc, tutto questo ha generato un giro d'affari calcolabile in 2,1 miliardi di euro, pari a una media di circa 350 mila euro l'anno per ogni attività presente sul nostro territorio. La truffa però è dietro l'angolo ed facile cascarci; altrettanto facile però mettere in atto piccoli accorgimenti per evitare di essere raggirati dai disonesti. Innanzi tutto prima di recarsi in un negozio Compro Oro è sempre meglio aggiornarsi sulle quotazioni del metallo in questione. Può capitare infatti di ricevere meno soldi di quanto in realtà si dovrebbe proprio perché il titolare applica volutamente una quotazione al ribasso.

Seconda cosa a cui fare attenzione è la purezza. L'oro a 18 carati (composto al 25% da altre leghe) vale il 25% in meno di quello a 24 carati. Quest'ultimo infatti molto spesso non viene accettato. Bisogna poi accertarsi che il pagamento venga davvero effettuato e che quindi la transazione non si risolva in un semplice scambio di beni preziosi. É bene diffidare da coloro che non chiedono documenti al momento della compravendita, cosa che invece è obbligatoria per legge. Inoltre conviene sempre consultare più negozi, in modo tale da scegliere quello che per voi è più vantaggioso. Una volta fatta la scelta, pesate sempre il vostro oro prima di portarlo al punto vendita.

Non sono rari infatti i casi di coloro che manomettono le bilance per far risultare un peso minore. Tuttavia il pericolo maggiore è che alle spalle di quella che sembrerebbe una semplice bottega, si nasconda la malavita organizzata. Secondo le forze dell'ordine, dietro il 14% dei Compro Oro si celano attività illegali, come il riciclaggio. Ottenere la licenza per aprire una attività di questo tipo è infatti molto facile e vengono richiesti solo due requisiti: 1) Avere la fedina penale pulita (dunque basta un prestanome e il gioco è fatto); 2) far si che il luogo dove avverrà la compravendita dell'oro sia "visibile e riconoscibile".


"Lavare" denaro sporco è semplice: si fa una prima operazione in modo regolare, registrando i dati della carta d'identità del venditore. Con gli stessi dati si potranno poi effettuare molte altre operazioni fittizie. A carico del malcapitato rivenditore risulteranno quindi decine di operazioni mai realmente avvenute, che però saranno contabilizzate per giustificare il denaro liquido in possesso del titolare.

Un negozio Copro Oro può essere inoltre un mezzo per disfarsi del bottino di una rapina. L'Osservatorio per la legalità ha calcolato per esempio che nella città di Bari, nelle zone di maggior concentrazione di questo tipo di attività, sono aumentati del 70% i casi di furti e rapine. Un delinquente potrà infatti disfarsi della merce che "scotta" con la complicità di un negoziante, che pagherà in contanti e non registrerà i suoi dati. L'oggetto rubato verrà poi spedito subito in fonderia, facendo così perdere ogni traccia.

È chiaro comunque che i Compro Oro non devono essere demonizzati. Come si diceva in precedenza, la causa principale della loro diffusione capillare è la crisi economica (e la conseguente mancanza di lavoro) unitamente all'innalzamento del prezzo dell'oro. Scoprire i disonesti non è facile, ma nemmeno impossibile e deve essere cura anche degli stessi consumatori scegliere bene e segnalare eventuali irregolarità.

Davide Antonicelli

 

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