Cosa vedere a Rapolano Terme

Rapolano Terme, una piccola città termale in Toscana, offre diverse di attrazioni turistiche per tutti i gusti. Dai bagni termali antichi alle gallerie d'arte, Rapolano Terme è un luogo ricco di storia e cultura. Non perdete l'opportunità di esplorare questo tesoro nascosto della Toscana. In questo articolo presentiamo le migliori attrazioni da non perdere durante la vostra visita a Rapolano Terme. Cosa vedere a Rapolano Terme - 10 luoghi interessanti da visitare

 

Rapolano Terme è una località che oltre ad avere le sue attrattive si trova strategicamente situata tra le Crete Senesi ed il Chianti e in più dista solo 25 minuti in auto da Siena. Il suo centro storico conserva varie tracce del passato e numerosi monumenti interessanti. Passeggiando per le sue strade e piazze noterete un grande uso di travertino che proviene dalle vicine cave attive fin dal XVI secolo e che ha reso questa zona ricca e famosa. Travertino estratto in molte tonalità, bianco, rosato, o tendente al giallo ecc. Col travertino sono state costruite le case e le chiese, le panchine ed i marciapiedi, le fontane e le statue dei parchi.

Mura medievali
Una delle vie d'accesso al centro storico è la bella Porta dei Tintori, che risale al XIV secolo; nelle sue vicinanze possiamo trovare parte delle mura medievali con le torri circolari costruite dai senesi durante il XIV secolo.  Il circuito murario, di cui rimangono alcune vestigia (tratti di mura intervallati dalle cinque torri cilindriche ed una quadrata), abbracciava l'abitato, nel cui interno, sulla cima della collina, è ancora possibile individuare il nucleo primitivo dell'abitato di Rapolna, un isolato significativamente chiamato Castellare, nel quale si trovano resti di case-torri e una chiesetta romanica ad una piccola navata. Rimangono anche due porte di accesso al castello: la prima, con arco sestiacuto, è a lato di una delle torri cilindriche; l'altra si apre alla base della torre quadrata.

Chiesa della Fraternità

All'interno del paese, nella Chiesa della Fraternita, dalla neoclassica facciata, sono custoditi una Madonna col Bambino, frammento di polittico della scuola di Pietro Lorenzetti, una cinquecentesca tela con la Madonna del Rosario, attribuita a Ventura Salimbeni, e un affresco del Cinquecento raffigurante la Madonna e Santi.


Chiesa di San Bartolomeo
All'interno del paese, in piazza del Castellare nella zona più antica della città, si trova la trecentesca chiesa di San Bartolomeo. Ormai priva di facciata, essendo stata inglobata tra due edifici, la chiesa ci mostra un lato dove si trova il portale di accesso e si può vedere un secondo portale che è stato murato. All'interno ci sono alcuni affreschi del XIV secolo, un altare in stucco dedicato a Sant'Antonio da Padova e una bella tela raffigurante la Madonna col Bambino e Santi di Vincenzo Rustici.

Chiesa del Corpus Domini
Conosciuta anche come la chiesa della Fraternità, la chiesa del Corpus Domini si affaccia sulla centrale Piazza Matteotti. Questa chiesa non brilla certo per il suo esterno, che a dire il vero è decisamente anonimo, ma all'interno conserva alcune opere interessanti come l'affresco Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Girolamo riferibile alla bottega di Girolamo di Benvenuto e l'altare seicentesco che è decorato con due statue (Vergine e Angelo annunciante) e due opere di Francesco Bartalini: la Madonna del Rosario e i Quindici misteri del Rosario.

Pieve di San Vittore

La pieve di Rapolano dedicata a San Vittore, sorta nei pressi dell'omonimo castello nell'XI secolo, che si trova appena fuori dal paese è un più vasto edificio con impianto basilicale a tre navate concluse da una sola abside. Anche questa chiesa è da riferire al periodo più tardo dell'arte romanica, anche se all'interno, assai frammentario, mostra di aver utilizzato materiali di un precedente edificio. Le navate sono divise da valichi di diversa ampiezza, su sostegni di vario tipo (pilastri quadrati o poligonali e colonne); l'abside, preceduta all'interno da una volta a botte, è coronata esternamente da un ricorso di archetti pensili che si succedono con un ritmo assai serrato. All'interno si trova un frammento di affresco con San Ansano (fine XIV secolo) e una terracotta policroma degli inizi del XVI secolo, raffigurante la Madonna col bambino.


Parco dell'Acqua


Il Parco dell'Acqua di Rapolano si trova nella parte nuova della città, a due passi dalle Terme dell'Antica Querciolaia. Costruito nei pressi di un'antica cava, oggi abbandonata e trasformata in lago, il parco ospita una serie di sculture in travertino, materiale simbolo del paese. Le sculture sono state realizzate da numerosi artisti italiani e internazionali come Mauro Berrettini, Marcello Aitiani, Rinaldo Bigi, Canuti, Pietro Cascella, Joshito Fujibe, Emanuele Giannetti, Rainer Irrgang, Kosei Maeda, Kiwame Kubo, Yoshin Ogata, Jean Paul Philippe, Paolo Schiavocampo, Joe Tilson e Cordelia Von Den Steinen. Il suggestivo Parco dell'Acqua è un bellissimo museo all'aperto che offre un'eccellente combinazione di verde e arte.

 

Serre di Rapolano

Al vertice di una collinetta che domina la fertile piana del Sentino si trova la principale frazione del Comune: Serre di Rapolano, ricordato nel XII secolo come sede di castellani imperiali. Fu uno dei primi castelli della zona ad essere inte ressato dalla politica d'espansione del Comune di Siena. Nel 1174-1175 divenne anzi un punto di appoggio nella lotta che i Senesi condussero contro i conti Scialenghi, e che portò alla subordinazione di questi a Siena. Il paese, ricco di valori ambientali, conserva un'ampia cerchia muraria con torri cilindriche, all'interno della quale sono numerosi edifici due trecenteschi, tra i quali emerge, nella piazza centrale, il Palazzo di Giustizia, alla cui base è una singolare cappella a loggia con basse colonne in cotto che impostano le sestiacute archeggiature e con affreschi trecenteschi assai frammentari all'interno. Notevoli sono anche i resti della rocca di cui rimangono le mura scarpate dalla forma ellittica. e il grande edificio della Grancia, una costruzione trecentesca con integrazioni rinascimentali. Altri monumenti a Serre di Rapolano includono i Palazzo Gori Martini,  la Chiesa dei Santi Lorenzo e Andrea. Nei dintorni di Serre, inoltre, sono importanti cave di travertino, conosciute e sfruttate sin dal Medioevo e tuttora attive.



Cosa vedere nei dintorni di Rapolano

I dintorni di Rapolano hanno davvero molto da offrire. Ci sono numerosi borghi storici oltre a Serre di Rapolano come Asciano, Buonconvento e Trequanda, castelli, chiese antiche, siti archeologici e numerose alternative per escursioni e lunghe passeggiate sulle colline delle Crete. In questo senso, consigliamo di prendere in considerazione l'antica Via Lauretana che va da Siena a Cortona, passando anche per le Serre di Rapolano. Tra le cose da vedere nella zona, una menzione speciale va alla straordinaria Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, un grandioso complesso monastico ricco di storia.

Frazioni di  Rapolano

Il comune di Rapolano Terre ha cinque frazioni, Armaiolo, Modanella, Poggio Santa Cecilia, San Gimignanello e la già citata Serre di Rapolano. Ognuna di queste frazioni ha dei monumenti interessanti da visitare e molta storia da raccontare. Le principali attrazioni di Modanella e San Gimignanello sono sicuramente i loro castelli mentre quello di Armaiolo fu teatro di una sanguinosa battaglia ai tempi della guerra di Firenze e Siena. Appartennero agli Scialenghi anche i castelli di Poggio Santa Cecilia e di San Gimignanello, dei quali, nei rispettivi abitati. restano solo scarse tracce delle medievali strutture difensive (San Gimignanello è stato pressoché interamente ricostruito in stile nell'Ottocento). Più consistenti sono le residue fortificazioni di altri due castelli: Armaiolo e Modanella. Il primo che nel Trecento fu sede di un Vicario, ha conservato l'aspetto del medievale insediamento fortificato, dominato da due alte torri che emergono dalle mura superstiti.

Del grandioso Castello di Modanelle, trasformato nel Cinquecento in villa signorile, e in seguito ulteriormente rimaneggiato, sono ancora riconoscibili il perimetro delle mura e due torri con base a scarpa. Anche le case coloniche che punteggiano il paesaggio collinare che si distende intorno a Rapolano non di rado nascondono interessanti episodi architettonici riferibili al Medioevo, come i due pittoreschi molini de La Palmiera e La Torricella, e le duecentesche case di Campiglia, Le Ficaiole, La Piazzola.

Le ultime due cose che vogliamo segnalare sono la Pieve di Sant'Andreino a La Cava e le terme etrusco-romane situate a Campo Muri. Il sito, risalente al III secolo a.C., ha un'estensione di oltre 8.000 metri quadrati e si trova vicino alle Terme di San Giovanni.

 

Museo dell'Antica Grancia

Dopo lunghi e delicati lavori di restauro, la Grancia di Serre di Rapolano è stata aperta al pubblico nella nuova veste di museo. Il termine grangia indicava originariamente una struttura edilizia utilizzata per la conservazione del grano e delle sementi, poi il complesso di edifici costituenti un'azienda agricola e, solo in seguito, passò ad indicare una vasta azienda produttiva, per lo più di proprietà monastica. Ancora oggi è possibile trovare delle grange più o meno conservate in tutta l'area occitana (Italia nord-occidentale, Francia meridionale, area pirenaica) ma anche in Italia centro-meridionale e in Sicilia.

Il Museo dell'Antica Grancia del comune di Raploano è stato realizzato con il contributo della Provincia di Siena. In collaborazione con la Soprintendenza ai Monumenti e l'Assessorato alla Cultura della Toscana. Con questa operazione si riannoda, in modo simbolico, il filo di un lungo percorso della storia non solo della comunità di Rapolano e delle Serre, ma dell'intera provincia, che ha tratto importanti pagine della sua storia dall'Ospedale di Santa Maria della Scala e dal sistema delle Grance. Alcune note storiche: la sua creazione iniziò nel XIII secolo e intorno al XIV secolo il complesso aveva già l'aspetto di un blocco continuo che ancora conserva. Tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV secolo fu in parte trasformato in una fortezza. Tra il 1521 e il 1531 furono ritoccate le sale di deputazione della Grancia e la sala principale. Fu creata una nuova cappella vicino a quella medievale. Verso il 1575 fu costruito il grande edificio a tre piani che si estende vicino al secondo cortile della Grancia. Gli interventi degli ultimi secoli riflettono il carattere funzionale che l'edificio ottenne con l'alienazione del 1790. Si tratta di un importante patrimonio storico e culturale che rappresentava il centro della produzione agricola locale, in grado di garantire una parte del cibo per l'ospedale senese. La Grancia era un deposito di grano e anche per la produzione di vino e olio d'oliva. Proprio per mantenere tutte queste funzioni, il Museo dell'Antica Grancia ha previsto un percorso articolato. All'interno c'è un settore chiamato "museo dell'olio" dedicato all'olivicoltura e al ciclo dell'olio, che utilizza spazi e macchinari di un vecchio frantoio. In queste stanze ci sono alcuni pannelli sulla coltivazione e la produzione dell'olio d'oliva, che nel XX secolo era conservato in alcuni vasi. Un altro settore del museo ospita il Centro di Documentazione della Grance. In un'ala dell'edificio, quattro stazioni multimediali permettono ai visitatori di conoscere, per mezzo di specifici ipertesti, gli avvenimenti della Grancia e il sistema delle Grance dell'Ospedale di Santa Maria della Scala. È anche possibile fare una visita virtuale nelle principali strutture architettoniche dell'edificio.

Parco Avventura Saltalbero

Se state cercando un'attività all'aperto con i bambini, il Parco Avventura Saltalbero è probabilmente quello che fa per voi. Il parco si trova a Fontemaggio, in un bellissimo bosco sulle colline della campagna senese, a soli 2 chilometri da Rapolano. Nel parco ci sono diversi sentieri con ponti tibetani, scalette e teleferiche che permettono di muoversi tra gli alberi. I meno avventurosi possono invece rilassarsi su un'amaca o fare una bella passeggiata nel bosco.

 

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