Cose da fare ad Ancona

Cose da fare ad Ancona

Tra le cose da fare ad Ancona, oltre a visitare il centro storico, c’è sicuramente da visitare il Parco Naturale Gola della Rossa. Questo parco naturale è la più grande area protetta della Regione Marche con oltre 9000 ettari di estensione. Il parco è un paradiso per gli amanti della speleologia e fu scoperto nel 1971 dal Gruppo Speleologico di Ancona.

Si tratta di un luogo spettacolare con tre diversi itinerari per visitare il parco, il primo è l’itinerario turistico, che dura circa 1 ora, il secondo è l’itinerario speleologico facile, ed è di circa 2 ore e, infine, c’è l’itinerariospeleologico difficile, che è una passeggiata più impegnativa e dura circa 3 ore. Il parco offre la Gola della Rossa, che è la gola di montagna più bella e le Grotte di Frasassi, che si estendono per oltre 18 km all’interno del Parco Naturale.

Gli amanti del mare non mancheranno di passare mezza giornata sulla spiaggia di Velluto. LaSpiaggia di Velluto è situata sulla costa nord di Ancona, ed è caratterizzata da ampie zone sabbiose, che ne fanno il luogo ideale per rilassarsi e godersi il sole. C’è un graduale abbassarsi del livello del mare, e per questo, le famiglie con bambini possono apprezzare ancora di più la spiaggia.

Da non perdere una visita al Santuario della Santa Casa di Loreto. Questa chiesa è uno dei luoghi di culto più importanti in Italia e in Europa. Secondo la leggenda, la chiesa è situata nel punto in cui si trova la Santa Casa di Nazareth dopo la traslazione miracolosa. Il Santuario della Santa Casa non è solo un luogo di culto, ma è anche un luogo d’arte, con opere di Luca Signorelli, Melozzo da Forlì, Federico Zuccari e Pomarancio e ospita numerosi tesori e gioielli, tra cui spicca un prezioso Crocifisso argento. La leggenda narra che la Santa Casa è stata trasportata dagli angeli da Nazaret a Loreto, anche se in realtà, questa casa fu trasportata via mare dai crociati nel 1291, quando i Saraceni invasero la Terra Santa.

Originariamente, la santa reliquia fu posta al riparo di una sola chiesa, ma dal XIV secolo, questa casa è diventata un importante punto di sosta per i pellegrini diretti a Roma: era necessaria quindi una chiesa che proteggesse la Santa Casa. Nella basilica, i lavori iniziarono nel 1469. Furono costruite delle fortificazioni intorno alla cima della collina per proteggere il santuario degli invasori dalla costa e, dal 1471, Giuliano da Maiano iniziò a lavorare sull’abside. Quasi 30 anni dopo, nel 1499, Giuliano da Sangallo fu incaricato di costruire la cupola che fu completata l’anno successivo. Dal 1507, il lavoro era ben lungi dall’essere concluso e il papa Giulio II decise di far sviluppare il lavoro di progettazione ufficialmente a Loreto e stabilire come luogo di pellegrinaggio  Loreto, con l’invio dell’architetto del Vaticano Bramante per guidare la fase finale. Il risultato fu una collezione di lavori di molti artisti tra i più famosi nel panorama del tardo Rinascimento in Italia. L’armoniosa "Piazza della Madonna" è situata nel centro del Santuario, con una graziosa fontana di Carlo Maderno e di Giovanni Fontana (1614). Gli edifici porticati intorno alla piazza che ospita il Palazzo Apostolico fornirono un accesso adeguato alla basilica. Un portico che si trova accanto alla statua di Papa Sisto V porta alla maestosa facciata della basilica in marmo d’Istria, completata nel 1587. Nel 1750-1754, fu aggiunto un campanile a sinistra, sulla base dei progetti di Luigi Vanvitelli.

All’interno della basilica, sulla cupola, c’è il santuario di marmo del Bramante, che ospita la Santa Casa. I progetti per il santuario furono realizzati nel 1509 e fu costruito sotto la supervisione di Gian Cristoforo Romano, Andrea Sansovino, Raniero Nerucci e Antonio da Sangallo il Giovane. Ogni lato del santuario è fiancheggiato da statue che rappresentano Sibille (nelle nicchie sopra) e profeti (nelle nicchie inferiori): tra di essi, ci sono bassorilievi sulle scene della vita della Vergine Maria, dalla sua nascita alla crocifissione, il capolavoro del Sansovino raffigurante l’Annunciazione. I muri usurati dal tempo, all’interno del santuario, sono nudi, fatta eccezione per un dipinto nel XIV secolo sulla parete sinistra e una statua della Vergine Maria e del bambino (questo è una copia dell’originale che fu distrutta da un incendio nel 1921). Tutto ciò contrasta con la ricca decorazione delle pareti esterne del santuario. La parte più lontana della navata ospita importanti tesori d’arte: gli affreschi ornati di pietre preziose di Merlozzo da Forlì che si trovano nella sagrestia di San Marco e gli affreschi di Luca Signorelli nella sacrestia di San Giovanni, mentre la raccolta di tesori d’arte è riccamente decorata con affreschi del Pomarancio che raffigurano scene della vita della Vergine Maria.

Molto interessante da vedere è il Museo Archeologico Nazionale delle Marche. Il Museo è ospitato nel Palazzo Ducale e possiede una notevole collezione di bronzi romani, vasi greci e diverse opere di artisti come Bramante, Paolo Uccello, Leon Battista Alberti, Piero della Francesca e Raffaello.

Immancabile una camminata al Monte Conero. Il monte Conero, Parco Naturale Regionale è un’area di grande bellezza naturale, con bella vegetazione mediterranea, scogliere a picco e vie facilmente accessibili. La splendida vista panoramica offre belle vedute delle spiagge, del mare cristallino e anche lo splendore delle montagne. La presenza degli uccelli e degli animali è abbondante in queste zone, in cui, durante la stagione, si possono vedere numerosi uccelli migratori. L’ambiente sembra essere incontaminato dalla vita quotidiana e qui sembra di essere tornati indietro nel tempo.

Visitate il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano. Questo museo mostra tutto quanto riguarda l’antica arte della fabbricazione della carta e dell’incisione di filigrane. Questo è il luogo in cui la filigrana utilizzata per le banconote è stata inventata e il segreto è stato custodito e tramandato di padre in figlio per generazioni. Ci sono diversi negozi nella zona dove si può acquistare carta pregiata.

Infine ammirate i pezzi della collezione del Museo della Filarmonica di Castelfidardo. Questo museo si concentra sulla produzione artigiana locale.

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