Personaggi famosi di Ancona

Personaggi famosi di Ancona

 

Ancona ha dato i natali a diverse persone che poi si sono contraddistinte in ambito nazionale. Tra i personaggi famosi di Ancona c’è Luigi Albertini, giornalista, nato ad Ancona. Dopo essersi laureato in giurisprudenza presso l’Università a Torino, nel 1894 si trasferì a Londra, dove fu corrispondente estero per La Stampa di Torino.

Mentre era a Londra studiò le condizioni di lavoro e studiò l’organizzazione del giornale The Times. Nel 1898 entrò a far parte di un giornale di Milano, il Corriere della Sera come assistente editoriale, lavorando sotto Eugenio Torelli Viollier e Domenico Oliva. Nella primavera del 1900, Viollier morì e Albertini occupò il suo posto di redattore, e poche settimane dopo divenne direttore.

Luigi AlbertiniInvestì anche nella carta. Installò delle attrezzature moderne e aggiornò i servizi tecnici del giornale. Sotto la direzione di Albertini, il Corriere della Sera è diventato uno dei quotidiani più letti e più rispettati in Europa. Ma, nel novembre del 1925 i proprietari del giornale, la famiglia Crespi, lo licenziarono a causa della sua presa di posizione pubblica contro il governo fascista. Il suo ultimo editoriale fu incluso nell’edizione del 29 Novembre 1925. Dopo di che, Albertini si ritirò dalla vita pubblica e si ritirò nella sua tenuta a Torrimpietra vicino a Roma. Lì, dedicò il suo tempo alla gestione del patrimonio e al recupero dei terreni su di esso. Scrisse le sue memorie e aveva completato il suo volume sulle origini della Prima Guerra Mondiale., quando morì il 29 dicembre 1941 a Roma.

Corrado CagliCorrado Cagli (1910 – 1976) pittore, considerato da qualcuno, il Picasso italiano visse negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale a caso delle leggi anti semite promulgate durante il periodo fascista. Cagli nacque ad Ancona, ma nel 1915 si trasferì con la famiglia a Roma. Nel 1927, fece il suo debutto artistico, con un murale dipinto su di un edificio in via Sistina. L’anno seguente, fece un altro dipinto murale, questa volta in una sala in via Vantaggio. Nel 1932 tenne la sua prima mostra personale presso la " Galleria d’Arte di Roma". Insieme ad altri importanti artisti, tra cui Giuseppe Capogrossi ed Emanuele Cavalli, formò il gruppo della " Nuova Scuola Romana di Pittura". Nei primi anni 1930 a Roma, anche se era molto giovane, Cagli era considerato un esponente di spicco della generazione di artisti. Nel 1937 e nel 1938, espose opere alla galleria  " Comet" di New York. Nel 1938, quando Benito Mussolini intensificò la persecuzione degli ebrei, Cagli fuggì a Parigi e poi andò a New York dove divenne un cittadino degli Stati Uniti. Si arruolò nell’esercito statunitense e fu coinvolto nel 1944 nello sbarco di Normandia e combatté in Belgio e Germania. Fu parte delle forze che liberarono il campo di concentramento di Buchenwald ed eseguì una serie di disegni su questo soggetto. Nel 1948, Corrado Cagli tornò a Roma per avere una residenza permanente. Da quel momento, secondo il suo metodo di ricerca multipla, sperimentò varie tecniche astratte e non figurative  neo-metafisiche, neocubiste, informali. Ha ricevuto il Premio Guggenheim nel 1946 e il premio Marzotto nel 1954.

Vito VolterraVito Volterra Matematico. Nacque ad Ancona nel 1860 e il suo interesse per la matematica iniziò all’età di 11 anni. All’età di 13 anni iniziò a studiare il problema dei tre corpi e fece qualche progresso, suddividendo il tempo in intervalli di piccole dimensioni su cui si poteva considerare una forza costante. La sua famiglia era molto povera (suo padre era morto quando Vito aveva due anni), ma dopo aver frequentato lezioni a Firenze fu in grado di continuare a Pisa nel 1878. A Pisa studiò con Betti, laureandosi dottore in Fisica nel 1882. Fece una tesi sulla idrodinamica. Divenne professore di Meccanica a Pisa nel 1883 e, dopo la morte di Betti occupò la cattedra di Fisica Matematica. Dopo essere stato nominato alla cattedra di Meccanica a Torino, fu nominato alla cattedra di Fisica Matematica a Roma nel 1900.Volterra concepì l’idea di una teoria delle funzioni che dipendono da una serie continua di valori di un’altra funzione nel 1883. Hadamard introdusse poi la parola " funzionale", che sostituì la terminologia originale di Volterra. Nel 1890 Volterra mostrò per mezzo del suo calcolo funzionale che la teoria di Hamilton e Jacobi per l’integrazione delle equazioni differenziali  della dinamica poteva essere estesa ad altri problemi di fisica matematica. Durante gli anni 1892-1894 Volterra pubblicò degli articoli sulle equazioni differenziali alle derivate parziali, in particolare l’equazione delle onde. Il suo lavoro più famoso fu fatto sulle equazioni integrali. Iniziò questo studio nel 1884 e nel 1896 pubblicò degli articoli su quella che ora è chiamata " un’equazione integrale di Volterra". Continuò a studiare l’applicazione dell’analisi funzionale alle equazioni integrali, producendo un gran numero di documenti sulla composizione e sulle funzioni permutabili.

Durante la prima guerra mondiale entrò a far parte delle forze aeree. Fece molti viaggi in Francia e Inghilterra per promuovere la collaborazione scientifica. Dopo la guerra tornò all’Università di Roma e i suoi interessi si trasferirono alla biologia matematica. Studiò l’equazione Verhulst e la curva logistica. Nel 1922 era presente il fascismo in Italia e Volterra lottò contro di esso al Parlamento italiano. Tuttavia nel 1930 il Parlamento fu abolito e quando Volterra rifiutò di prestare giuramento di fedeltà al governo fascista nel 1931 fu costretto a lasciare l’Università di Roma. Dall’anno successivo visse per lo più all’estero, soprattutto a Parigi ma anche in Spagna e in altri paesi. A Volterra fu offerta una laurea ad honorem dall’Università di St. Andrews nel 1938, ma il suo medico non gli permise di recarsi in Scozia per riceverlo. Morì a Roma nel 1940.
 

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