Curiosità su Varsavia
La
Polonia è un paese famoso per l'ospitalità. Quando siete invitati ad
una cena o ad una festa in famiglia, è necessario essere profondamente
consapevoli delle offerte fatevi in caso di prodotti o bevande locali: per
quanto riguarda l'alcool per esempio,
l'usanza è quella di bere almeno una quantità simbolica di vodka polacca
(che in Polonia significa un bel paio di bevute).
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Quando si afferma che i
polacchi ed i russi hanno una tolleranza all’alcool superiore a quella
delle altre nazioni, si ottiene di sicuro l’ammirazione dei padroni di casa. A
parte tutto, il detto più conosciuto in una casa polacca è "
un ospite in casa
è come Dio in casa", ogni volta che si visita la casa di
qualcuno, si è subito accolti calorosamente e viene offerto del tè o del caffè
con biscotti, torte, cioccolato ed altre bontà ...che ne dite si parte?
Ma
mandiamo gli stereotipi fuori dalla porta! Per i polacchi, uno dei
momenti più importanti per soddisfare la propria sete non è la Vodka o la birra,
ma piuttosto il tè
e il caffè. Come tale, è
probabile imbattersi in decine e decine di caffetterie, alcuni nomi?
Molte sono catene come Sturbucks, W Biegu Cafe o Coffee Heaven,
posti preferiti da giovani e turisti, oppure (i migliori) sono i piccoli caffè
disseminati ad ogni angolo della città.
Le
donne polacche sono abbastanza emancipate. In un passato non poi tanto
lontano, come in molti altri paesi del mondo, il ruolo femminile è stato
quello di prendersi carico di tutto, mentre i mariti erano in guerra. Le stesse
donne hanno portato avanti l'emancipazione sociale ed anche politica,
partecipando a rivolte e manifestazioni, venendo anche rinchiuse nelle carceri
dello Stato. Oggi, nonostante il cambiamento dei ruoli, le donne della Polonia
continuano a dare importanza ai valori del passato, tanto che nel Paese la
cavalleria ha ancora un importantissimo valore. Certo, il baciamano è di
sicuro un po’ vecchio stile, ma quando la donna viene invitata a cena, al cinema
o al teatro, in Polonia è in genere l'uomo ad offrire.
Le
feste e i party privati in Polonia nascono spontaneamente, tra amici e
conoscenti e più sono spontanei, più sono divertenti. Varsavia non è da meno e
la città brulica di festicciole private! Se siete fra gli invitati sappiate che
è scortese presentarvi a mani vuote. Non stiamo parlando di grandi regali, basta
comprare qualcosa di utile come bibite, patatine fritte o dolci fai da te. Di
solito non è un problema portare anche degli amici. I polacchi sono maestri di
improvvisazione e l’ingrediente principale della serata è la grande ospitalità.
La
cucina polacca non sarà famosa quanto la cucina francese o italiana, ma
merita di sicuro il giusto riconoscimento per il gusto originale e l’aspetto
attraente. Alcune tradizioni e ricette sono parte indigena della cultura
polacca. Un esempio è la "
zuppa nera", tradizionalmente servita dai
genitori di una giovane donna ad un corteggiatore indesiderato. Questa zuppa,
nota anche come czernina, è preparata con il sangue di anatra o di oca, a
cui si deve il colore scuro. I sapori di questa prelibatezza ci portano indietro
nel tempo, nel mondo delle vecchie feste polacche, che spesso duravano per ore.
Venivano serviti molti piatti, tra cui il cervo arrosto, la lepre, il fagiano e
vari altri tipi di selvaggina. Gli ospiti rimanevano molto sorpresi, soprattutto
quelli stranieri che soggiornavano presso le corti di magnati polacchi e dei re.
Essi spesso lamentavano l’esagerata stagionatura dei prodotti e la presenza di
spezie, come lo zafferano e il sale. Per la nobiltà polacca
nei secoli XVI e XVII, però, le spezie erano un simbolo di prosperità e
raffinatezza, oltre che un modo per sperimentare nuovi sapori. Ci sono molti
ristoranti in Polonia e capire l’arte della cucina è sempre un modo
importante per conoscere la cultura di un popolo.
La
città di Varsavia è divisa in diversi distretti. L'area centrale
(il Centrum) è composta da sei diversi quartieri: Śródmieście,
Wola, Mokotów, Żoliborz, Ochota, Praga Północ,
and Praga Południ. La maggior parte delle attrazioni turistiche è situata
nelle prime tre zone.
Troviamo
poi l'area di Varsavia Nord (con i quartieri di Bielany e
Białołęka), l'area di Varsavia
Est (con Targówek,
Rembertów, Wawer
e Wesoła),
l'area di Varsavia Ovest (Bemowo,
Włochy e Ursus)
e l'area di Varsavia Sud (con
Ursynów e Wilanów).
Un po'
di storia...La capitale medievale della Polonia
era la città meridionale di Cracovia. Varsavia divenne capitale
nel 1596 e si è sviluppata fino a diventare la più grande città della Polonia e
il centro urbano e commerciale della nazione. Completamente distrutta dai
nazisti durante la seconda guerra mondiale, la città riuscì a sollevarsi dalle
proprie ceneri. Oggi, la maggior parte degli edifici risale al dopoguerra; le
antiche strutture rimaste sono confinati con distretti ristrutturati di Stare
Miasto (la 'città vecchia') e Nowe Miasto ('città nuova').
Circa l'85% di Varsavia venne distrutto durante la
seconda guerra mondiale, e quasi tutto
quello che si vede è presente solo da pochi decenni. La Città Vecchia (Stare
Miasto) è stata fedelmente ricostruita, mattone dopo mattone, secondo
quadri, fotografie, disegni architettonici e ricordi personali. La ricostruzione
è stata fatta così bene che l'UNESCO, nel 1980, ha inserito il centro
storico nella lista dei siti del Patrimonio Culturale Mondiale.
Conosciuta
come una fiorente capitale europea, nel 1939 Varsavia venne occupata dalla
Germania nazista e fu teatro di due importanti rivolte: la Rivolta del ghetto
di Varsavia del 1943, e la Rivolta di Varsavia del 1944. La prima fu
vana e venne eseguita dagli ebrei del ghetto di Varsavia, in gran parte già
svuotato dalla politica di sterminio nazista dell'Olocausto; nella
seconda, nei primi giorni dei combattimenti le forze naziste indiscriminatamente
uccisero circa 60.000 civili, tra cui donne e bambini, nel quartiere di Wola.
Alla fine, la rivolta costò la vita a 180.000 ed ulteriori 18.000 insorti, la
capitale ottenne la sua gloria e la nazione polacca la tanto desiderata
indipendenza.
L'edificio a Nowy Świat 6 / 12 è servito da sede del
Comitato Centrale del Partito Comunista Polacco fino al 1991 quando
alcuni anti-comunisti decisero di rendere l'edificio nuova sede della Borsa
Valori di Varsavia. La Borsa di Varsavia venne poi trasferita altrove, ma l'ironia
'capitalista' rimane ancora oggi.
Il
clima a Varsavia è un po' curioso e bizzarro. Le estati possono
essere da temperate ad estremamente calde. Si consiglia di portarsi dietro
vestiti leggeri per il giorno e una giacca in più per le
sera, che a volte può diventare un po freddina. Gli inverni, d'altro
canto, sono molto freddi e la neve spesso paralizza la città fermando trasporti
e traffico.
Come
orientarsi a Varsavia? Facile, basta considerare che, come in molte città
europee, anche qui l'esistenza di un fiume rende le cose più semplici: il
fiume è il Vistola (in polacco: Wisła) e attraversa la città lungo
un asse nord-sud, dividendola in due parti. I nomi sono un po' lunghetti, ma
basti pensare che la riva sinistra in polacco è Brzeg Lewy adj lewobrzeżna
Warszawa e la sponda destra è Brzeg prawy adj prawobrzeżna Warszawa...
facile no? … forza, ricordatevi solo le prime due parole magari (Brzeg
Lewy e Brzeg prawy)
La metropolitana di Varsavia, chiamato semplicemente
Metro, è stata inaugurata nel 1995 ed è uno dei più recenti sistemi di
metropolitana in Europa.
Appassionati di calcio? Non dimenticate che dal 8 giugno al 1 luglio 2012 la
Polonia, insieme all'Ucraina, si onora dei Campionati Europei di calcio 2012
e Varsavia sarà una delle città ospitanti, insieme a Breslavia,
Danzica e Poznań.
La lista
delle curiosità di Varsavia continua, spulciate tutte le nostre pagine
dedicate a questa splendida città.
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