VISITARE OVIEDO - INFORMAZIONI E GUIDA.
Dal suo centro
storico ricco di straordinari monumenti architettonici, dall’importante
università e dal tessuto produttivo che si è sviluppato nei secoli, si
capisce subito che questa città. la capitale delle Asturie, è un luogo dal
passato importante. La popolazione studentesca, il forte interesse culturale
e le famose ‘siderias’, dove si beve il sidro, ne fanno una delle località
più attraenti e visitate di tutta la Spagna.
Oviedo
(in Asturiano: Uviéu, in Latino: Ovetus) è la capitale delle Asturie
nel nord della Spagna situata in una verde e fertile vallata, è un luogo ricco di
cose da vedere. Famosa per la sua università, Oviedo è sicuramente una città di forte interesse culturale,
la città cristiana più antica del paese. La città ha un cuore medievale, una
Cattedrale gotica dalla facciata asimmetrica e, come recita una poesia, la
Vergine di Covadonga, che "ha per trono la culla di Spagna".
Vengono subito in mente alcune cose arrivando qui:
il campione del mondo di Formul 1 Fernando Alonso, i Premi
Principi delle Asturie e Letizia Ortiz Rocasolano, ex giornalista e
regine consorte Felipe VI, re di Spagna. L'affetto e l'orgoglio per il
pilota che è stato anche piloto della Ferrari sono evidenti ovunque.
Un luogo comune vuole che la
maggior parte dei 200 mila abitanti passi le proprie
serate
a bere sidro, nelle siderias della città veccia. Le Asturie,
affermano i loro abitanti, sono sempre state spagnole, al contrario del
resto del Paese, che ha subito innumerevoli dominazioni. Dopo la disfatta
di Guatalete, nel 711, l'invasione araba si spinse fino a Poitiers,
mettendo fino al regno visigoto nella penisola iberica, e
occupandola tutta,
tranne un piccolo territorio selvaggio nel Picos de Europa, dove si
erano rifugiati il mitico Pelayo e 300 cavalieri cristiani.
Nessuno
li scaccio mai da quei luoghi, da dove poi partì la Reconquista. Si
racconta che i cavalieri cristiani e il loro re, schiacciarono in una valle,
sotto una pioggia di massi, l'esercito mussulmano: secondo la leggenda, le
sorti della Battaglia di Covadonga, che permise ai cristiani di
vincere senza armi e senza alleati, furono decise da un intervento della già
citata
Madonna. Questo è la ragione per cui nelle Asturie si trova la più antica
nobiltà della Spagna. Non a caso l'erede al trono spagnolo porta il titolo
di Principe della Asturie. Inoltre da questa regione, sono sempre provenute
le balie che avevano il compito di allevare i principi reali, così come le
guardie del corpo personali dei re.
Queste
tradizioni, a cui gli asturiani sono molto legati, oggi sopravvivono e
convivono con le più recenti conquiste industriali. Le vicine miniere di acciaio ne fecero
un luogo importante per l'attività economica della regione sin dal XIX secolo.
La presenza di una attiva industria del ferro e dello zinco, dovuta
all'esistenza di un grosso bacino carbonifero, ha richiamato nella zona
numerosa manodopera, che anni fa si stabilì in squallide periferie color
ruggine.
A Oviedo però le industrie, si sono conservate a debita distanza
dai monumenti principali, come le Chiesa di San Miguel de Lillo,
dalle porte istoriate come gli avori bizantini, e come la Chiesa di Santa
Maria de Naranco, piccolo gioiello preromanico, già residenza estiva del
re Ramiro I, situata sulle verdi colline che circondano la città. Queste
chiese insieme alle altrettanto pregevoli di San Julián de los Prados
e Santa Cristina de Lena, e
altri monumenti come la Camera Santa e la Foncalada (fontana medievale)
hanno fatto si che la città fosse iscritta dall'Unesco a Patrimonio
dell'Umanità, fin dal 1985.
Il cuore medievale di Oviedo torna nei ciondoli
della Croce della Vittoria, che vendono sia nei negozi di souvenir che nelle
piccole botteghe che si affacciano intorno a El Fontán, il bell'edificio del
mercato coperto, di vetro e ferro dipinto di un curioso verde.
La
Cruz del la Victoria è il simbolo più importante di Oviedo: la
leggenda vuole che sia stato grazie a questa "cruz" che Pelayo abbia vinto
la battaglia di Covadonga. Per questo, potrete trovare ciondoli souveir
della Croce della Vittoria e per questo motivo che la Vergine di
Covadonga "ha per trono la culla di Spagna", e la croce campeggia
su sfondo azzurro nella bandiera del Principato delle Asturie. La croce
originale, si trova dal IX secolo nella Cámara Santa della
Cattedrale di Oviedo ed è il suo cimelio più prezioso. Che sia autentica
o meno non importa, è bellissima.
Davanti alla Cattedrale dopo la piazza antistante,
si diramano il dedalo di viuzze medievali del centro storico, dove
avventursi alla scoperta di scorci, localini, negozi inconsueti, atelier di
piccoli e grandi artisti e sidrerie dove coreografici osti riempiono i
bicchieri di sidro da più di un metro con la scusa che la bevanda deve "respirare".
Di certo è un marketing turistico azzeccatissimo. Sulla piazza, la Plaza Alfonso II,
si trovano tanti edifici aristocratici che ricordano l'architettura
coloniale sudamericana e una targa sul pavimento lastricato che ricorda che
è partito da qui, nel IX secolo, il primo pellegrinaggio per Santiago de
Compostela. Fu voluto da re Alfonso II Il
Casto, dopo che venne
scoperta la tomba dell'Apostolo Giacomo a Compostela e il re volle rendergli
omaggio, diventando il primo pellegrino sul Camino più importante del Medio
Evo. Lo stesso re donò la Croce della Vittoria alla Cattedrale. Grazie alla
sua Cattedrale, con i suoi preziosi cimeli religiosi e storici, Oviedo
divenne una delle tappe più importanti del Cammino; c'è addirittura un
detto, "Chi va a Santiago e non va al Salvatore, visita il vassallo e non
il Signore". Sebbene sia un centro industriale, la
città ha un aspetto
"ridente" e curato; la pioggia che cade spesso ha almeno il merito di
bagnare le aiuole e rendere rigogliosi i roseti. Nella città vecchia, vicino
ai bastioni, le antica arcate ospitano negozi che riportano indietro nel
tempo: barbiere con asciugamani scaldati a vapore, forni dove il pane fresco
è posato su teli bianchi, e i chigres, scure osterie dove servono
sidro in boccali di ceramica.
La
Cattedrale di San Salvatore è straordinaria,
un edificio in stile gotico fiammeggiante. Domina le vestigia
della chiesa di San Tirso sempre del IX secolo, ex monastero di
San Vicente, oggi apprezzato Museo Archeologico e del Monastero
benedettino di San Pelayo. All'interno della cattedrale si trova la
già citata Camara Santa,
ricca di statue, capitelli e oggetti preziosi. Si raggiunge dall'angolo
della navata che dà anche accesso al chiostro del XIV secolo e al Museo
Diocesano, in cui sono esposte splendide croci, calici e statue romaniche.
Nella cappella del re Alfonso II si trova la cripta (il Pantheon Reale
) con le tombe di alcuni re delle Asturie. Non lontano dalla cattedrale, si trova il Museo delle Belle Arti,
che vanta una interessante collezione di opere d'arte dal XVI al XX secolo, con
risalto ai dipinti asturiani e spagnoli, ma con opere anche italiane e
fiamminghe. Nel labirinto di stradine che si estende nella parte sud, ai
palazzi barocchi si affiancano tipici edifici in legno asturiani.
Le
vie medievali si aprono in altre piccole e vivaci piazze con tavolini
all'aperto dei locali, in cui il "Menu del Dia" prevede
immancabilemente la Fabada asturiana (nella foto). La gastronomia di Oviedo è ricca di
pesce fresco e di selvaggina. Il piatto tipico della regione è appunto la "Fabada",
composta di fagioli bianchi, trinche di maiale, salamini e morcilla. La bevanda tipica,
ormai l'avrete capito è il
sidro, succo
acidulo ed alcolico ottenuto dalle mele. Il fondo del bicchiere non va mai
bevuto essendo di buon auspicio buttarlo per terra. In molti posti
per le strade di Oviedo è possibile assaporare i formaggi di Cabrales, Vidiago
o Gamonedo, le fabes asturiane(fagioli bianchi), il
pixin (la pescatrice), i frutti di mare o la carne gobernada
(stufata). Per dessert il repertorio è infinito: riso al latte, frixuelos,
torta di mardorle, etc.
Oviedo
è situata in una zona agricola e
mineraria, è centro amministrativo, nonché polo industriale di rilievo, la
sua industria si concerta soprattutto sulla produzione di da fuoco, di alimentari,
di tessuti,
di sostanze chimiche e di articoli in metallo. La vicinanza con il porto atlantico
di Gijón ne facilita i commerci e le comunicazioni.
Troverete che persone del luogo sono molto gentili e amichevoli (loro
sostengono di essere i più amichevili di Spagna). La città ospita il premio annuale
Principe delle Asturie, consegnato ogni hanno dall'erede al trono spagnolo a
personalità di spicco del monto economico, culturale, politico, scentifico e
sportivo. Si tratta di una delle più alte onorificenze conferite in Spagna.
Oviedo ha inspirato scrittori e
romanzieri come Leopoldo Alas e la sua città di fiction Vetusta nel famoso
libro ''La Regentà", a cui è dedicata la statua della donna
che si trova nella Plaza Alfonso II, di fronte alla cattedrale. Una
curiosità, Oviedo è gemmellato, manco a dirlo, con Maranello.
Shopping
Oviedo è famosa per borse e scarpe. Le migliori boutique della
città si trovano all'intersezione delle strade Uria e Gil de Jaz. Qui
troverete una serie di boutique dei migliori stilisti spagnoli, che vendono
gli stessi prodotti a prezzi molto più alti a
Madrid e
Barcellona. Ci sono
anche una serie di artigiani locali che vendono i propri prodotti, tra cui
una serie di prodotti in pelle di vitello e cuoio cucito a mano.
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