Storia di Bagni di Lucca
La storia del
territorio di
Bagni di Lucca è caratterizzata da
un sorprendente passaggio di popoli sin
dall'antichità. Il territorio è stato abitato fin
dall'Età del Bronzo, come suggerito dal
rinvenimento di diverse testimonianze risalenti a tempi molto antichi.
I reperti rinvenuti in grotte e rifuggi naturali, di cui la zona è ricca,
fanno pensare alla presenza dell'uomo già 12 mila anni fa; si trattava
probabilmente di popolazioni erranti, arrivate per cacciare la ricca fauna
presente.
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Il ritrovamento di alcune tombe liguri
testimonia i primi insediamenti umani e un primo
nucleo abitativo già a partire dal VIII secolo a. C.
Tra le culture autoctone un
tempo presenti si annoverano anche quelle celtiche, così
come si è appreso dai ritrovamenti archeologici nell'area
attorno al paese di Casoli. Erano queste popolazioni
dedite all'agricoltura e alla pastorizia e probabilmente già
utilizzavano le sorgenti termali presenti.
Etruschi e Romani
conoscevano di sicuro la zona, ma c'è da dire che non tutti gli
studiosi sono concordi nel confermare la loro presenza
abitativa. Della colonizzazione romana restano infatti
modesti ritrovamenti, anche se loro conoscenza in termini di
bagni termali li lega sicuramente al territorio.
Successivamente si è registrata la presenza probabile dei Goti
e più certa dei Longobardi. Per ulteriori
testimonianze, oltre ai dati forniti dall'archeologia, sono
d'aiuto le pergamene dell'Archivio Arcivescovile di Lucca,
grazie alle quali si possono conoscere alcune informazioni sulla
città e il suo territorio, in particolare per il periodo intorno al IV e V secolo.
Nel periodo feudale
l'insediamento delle famiglie Suffredinghi,
Porcareschi e Lupari portò ad
una prima spartizione territoriale della vallata. Alcuni
dei nuclei esistenti, in particolare Corsena,
era sottoposto a una serie di statuti normativi di tipo
amministrativo e disciplinare. Il controllo di
Lucca
sulle piccole località della valle cominciò ad essere
istituito attorno al XII secolo, quando cacciati i feudatari la
località venne annessa alla Repubblica all'interno del "Vicaria",
antica unità territoriale della Val di Lima. Nel XIV
secolo il territorio comprendeva sedici centri e
annesse terre, vere e proprie comunità autoregolate con un
proprio podestà e un consiglio rappresentativo, che rispondeva
direttamente al governo centrale della città.
Nei secoli successivi, in
particolare a partire dal XVI (se non si considera il periodo di
Matilde di Canossa, già nel XII), grazie alla vivacità
culturale ed economica di Lucca, le sorgenti termali della
Valle del Lima iniziarono a diventare famosa meta turistica,
affollata da persone provenienti anche oltre i confini del
territorio. La legalizzazione del gioco d'azzardo diventò un
ulteriore elemento di sviluppo della zona, poiché vivacizzò la vita sociale del territorio. Da dire che fino ad
allora l'economia del Vicaria si basava principalmente
sull'agricoltura e sulla pastorizia. Le cure termali
rappresentarono un nuovo impulso all'economia locale. In effetti
la storia di
tutta la vallata è legata in modo indissolubile alla
storia delle terme che ha condizionato lo sviluppo urbano
di Bagni di Lucca. Si parte dalla costruzione del
Ponte della Maddalena, anche noto come Ponte del Diavolo,
che fu costruito da Matilde di Canossa per agevolare
l'itinerario verso le terme di Corsena.
Queste stesse terme registrarono nella prima metà del XIV
secolo anche la presenza di Castruccio Castracani. Le
terme della valle del Lima erano quindi già legate a quel tempo
allo sviluppo economico di tutto il territorio di Lucca; nell'anno 1291 venne commissionata la
costruzione di un primo complesso architettonico nello stesso
luogo oggi sede dello stabilimento termale di Jean Varraud.
La storia successiva del
territorio di Bagni di Lucca e di tutta la vallata è
profondamente legata agli avvenimenti storici della città di
Lucca e alle signorie che nel tempo si avvicendarono alla sua
guida. Ai Guinigi per esempio si deve la nascita di
Bagno alla Villa. La fama curativa delle acque fu tale che
dal XV secolo in poi le terme dei Bagni di Lucca diventarono
tra le più frequentate d'Europa e questo grazie anche agli
scritti di alcuni medici dell'epoca, quali Gentile da Foligno
e Ugolino da Montecatini, che ebbero a descrivere in modo
dettagliato dell'efficacia delle cure termali di quel
territorio. Lo sviluppo continuò quindi con gli interventi di
ristrutturazione da parte della libera Repubblica di Lucca.
Il periodo aureo di Bagni di
Lucca iniziò nel primissimo '800, grazie
all'instaurazione napoleonica a Lucca. Fu Elisa di Bonaparte,
sorella di Napoleone, a dare alle fonti termali e alla vallata
la giusta considerazione. Fu migliorata, e dove necessario
costruita, la rete stradale e furono edificate nuove
infrastrutture termali. Nel 1812 fu costruita la dimora di Elisa
e del suo consorte Felice Baciocchi a Bagni alla Villa,
mentre Bagni di Lucca poteva già vantarsi della presenza di
alcuni dei membri più facoltosi della famiglia Bonaparte. Con
l'avvento della casa regnante dei Borbone e all'indomani
del Congresso di Vienna, Maria Luisa di Spagna
divenne duchessa di Lucca tra il 1815 e il 1824, periodo nel
quale fu prodiga e instancabile restauratrice del ducato e in
particolare di Bagni di Lucca. Villa Baciocchi divenne
sua residenza. La vallata continuò il periodo di maggiore
splendore, come centro termale e rinomata stazione climatica
durante i mesi caldi dell'anno ed ebbe modo di svilupparsi anche
da un punto di vista edilizio con la costruzione di alberghi ed
edifici per l'ospitalità e la ristorazione. Il casino reale
di Ponte a Serraglio venne costruito nel 1837 dal figlio di
Maria Luisa, Carlo Ludovico, e nel 1839 venne confermata
l'autorizzazione al gioco d'azzardo, in precedenza praticato in
altri luoghi. Molti altri stabilimenti e locali vennero
costruiti negli anni poco successivi: si notino per esempio la
chiesa anglicana e il cimitero inglese di Bagni di
Lucca (tra il 1840 e il 1845), costruiti in località 'al
Prato Santo', che segnano il passaggio della folta comunità
inglese nel territorio (ad oggi sono 139 le spoglie custodite al
suo interno, e tra le illustri presenze si segnalano artisti
come Benjamin Gibson e Ouida, scrittrice inglese,
la cui tomba ricorda quella di Ilaria del Carretto a Lucca).
Nel periodo romantico gli
stranieri a Bagni di Lucca furono davvero numerosi: erano
artisti di ogni genere, poeti, scultori e pittori; si ricorda
Mary Shelley che amava dire quanto “... non si vedono
altro che inglesi, non si ode che parlare inglese?. Tante le
riproduzioni dell'epoca, stampe e incisioni, a ritrarre la
società di allora, borghese e aristocratica. Nel corso del
tempo, la località si guadagnò il nome di "Terra di
principi e poeti" per le splendide ville che ospitavano
personaggi famosi, politici e aristocratici, provenienti da
tutta Europa, e anche persone del mondo dell'arte e della letteratura. I nomi che
si ricordano sono non solo Elisa Bonaparte e i duchi di Borbone,
ma anche poeti e scrittori come Montaigne, la stessa
Mary Shelley, e anche Lord Byron, Heinrich Heine,
Lamartine ed Eugenio Montale. Di quest'ultimo
ricordiamo in particolare i versi dedicati a Bagni di Lucca “fra
il tonfo dei marroni e il gemito del torrente che uniscono i
loro suoni, esita il cuore...?.
Anche il Granducato di
Toscana nel 1849 elesse la propria residenza estiva a Bagni
di Lucca, ma il periodo segnò anche un cambiamento negativo. Leopoldo II di Lorena
dalle vedute molto più rigide e conformiste, non
apprezzava la vita notturna della zona, tanto che il casino
venne chiuso (1853) e l'economia orientata allo sviluppo
dell'artigianato locale. L'affluenza di persone benestanti
europee in cerca di divertimento lentamente diminuì e
all'economia termale si aggiunse un tentativo favorire
la tradizione locale dei figurinai di Bagni di Lucca,
artigiani dediti alla lavorazione di statuine e presepi in
cartapesta, gesso e resina.
Con l'Unità d'Italia,
Bagni di Lucca venne amministrativamente separata dal territorio
della Val di Lima diventando comune autonomo. Negli ultimi
cent'anni l'attenzione turistica si è spostata sulle
località costiere della Toscana e sulle grandi città d'arte. Bagni di Lucca
resta una meta per "conoscitori" amanti della storia, della
natura, delle terme e del buon vivere.
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