Aprire attività venditore ambulante: analisi di un
mestiere che resiste nonostante la concorrenza della
grande distribuzione. Focus sugli adempimenti regionali
obbligatori, strategie di vendita diretta, logistica e
aspetti relazionali fondamentali per emergere proponendo
prodotti richiesti.
n
lavoro decisivo per il nostro commercio al dettaglio è
rappresentato da quello dell'ambulante. Non c'è solo la grande distribuzione; continua, infatti, a sopravvivere nel nostro commercio una tradizione, quella dei
mercati e delle bancarelle, che ruota intorno alla figura appunto del venditore ambulante.
Ambulante oggi vuol dire talvolta anche artigiano/a,
venditore in proprio di oggetti creati con maestria e
fantasia. Pensate alle cooperative di ragazze che vendono le
loro creazioni in lana o gli abiti cuciti a mano,
pensate alla bigiotteria artigianale, all'oggettistica
artistica. Abbiamo conosciuto questo mestiere attraverso la
storia di Nino, maestro ceramista, che vende gli oggetti che lui stesso crea. Artigiano e commerciante, in un unica attività,
tra poco leggeremo la sua esperienza, nel frattempo eccovialcune informazioni pratiche utili.
Burocrazia e licenze di
vendita ambulanti
Per prima cosa, il commercio
ambulante può essere svolto soltanto da persone
fisiche, quindi ditte individuali e società di
persone (Sas, Snc), non società di capitale (Srl e SpA).
La normativa di riferimento sono sempre le leggi
Bersani e le leggi regionali specifiche. Per vendere
è necessario avere la licenza ed esistono due
tipo di autorizzazione:
- di Tipo A, a
posteggio fisso (concessione per 10 anni da parte del
Comune dell'utilizzo di posteggi in aree di mercato) con
anche la possibilità di svolgere la vendita ambulante
itinerante, in tutto il territorio regionale in cui
viene rilasciata di partecipare a fiere su tutto il
territorio nazionale. Questa autorizzazione è rilasciata
dal Comune dove si svolge la vendita;
- di Tipo B, rilasciata
dal Comune di residenza del richiedente, consente la
vendita ambulante itinerante in tutto il territorio
nazionale, nelle fiere, nei mercati ma limitatamente
ai posteggi non assegnati o provvisoriamente non
occupati dai titolari fissi.
Come ogni attività commerciale, non è possibile
esercitare se si è falliti, condannati definitivamente a
pene di una certa gravità ecc. salvo riabilitazione.
Per la vendita di prodotti non alimentari non sono
necessari requisiti professionali. Nel settore
alimentare invece i requisiti professionali da
rispettare sono vari, ad esempio aver frequentato un
corso professionale per il commercio di alimentari
istituito o riconosciuto dalle regioni, essere diplomati
alla scuola alberghiera o equivalente. Ottenuta
l'autorizzazione amministrativa, si può aprire la
partita IVA, iscriversi alla Camera di Commercio
locale, all'Inps (per i contribuiti e la
malattia) e all'Inail (per gli infortuni).
Storia di Nino, maestro
ceramista
Ma adesso torniamo a parlare
di Nino, venditore per passione, che ci racconta "Andando a lavoro alle 6 di mattina si scopre un mondo diverso". Nino è un venditore ambulante, che fino a due anni fa aveva un posto fisso, con un orario dalle 9 alle 3. Un lavoro da insegnante di ceramica in una scuola per persone disabili. Proprio qui Nino incontra sua moglie Daniela, che condivide con lui l'hobby per l'artigianato e per i mercatini. Poco più di due anni fa Nino decide, tutt'ad un tratto, per un bisogno di libertà, di "
mollare" il vecchio lavoro e dedicarsi a tempo pieno al suo hobby domenicale: la vendita per la strada. Facendo tesoro della sua esperienza si è fatto spazio tra i banchi della capitale, comprando via via nuovi banchetti, poi l'ombrellone e infine il pulmino. Oggi Nino
lavora con la sua bancarella in tutta Roma, ma anche d'estate nei luoghi di villeggiatura, vendendo ceramiche decorate, che sua moglie realizza in laboratorio, insieme ad oggetti di bigiotteria e giocattoli di legno. Si sveglia tutte le mattine alle 5 e torna a casa alle 8 di sera, un lavoro, quindi, sicuramente non facile. Si lavora tutto l'anno e tutti i giorni sulla strada, esposti alle intemperie, al traffico, allo smog. ?anche un lavoro, però, come ci ha detto Nino, pieno di soddisfazioni, di contatti quotidiani con la gente. Una
passione, quella della vendita, che Nino coltiva da quando
avava nove anni, da quando, cioè, accompagnava un vecchio venditori di merletti. Seguendolo ha imparato il mestiere, le tecniche di vendita. Forse è anche grazie a lui che, ad ormai 45 anni ed insoddisfatto
della sua routine da posto fisso, Nino ha potuto soddisfare il suo sogno di vita, un sogno di libertà. Ora scorrazza in lungo ed in largo per la Capitale con il suo pulmino bianco, sentendosi un po' padrone di Roma.
Per informazioni generali sul settore della vendita ambulante:
FIVA –
Federazione Italiana Venditori
Ambulanti Via Properzio,
5 - 00193 Roma - Tel. 06.68135256 -
06.68139432 Fax 066893647
ANVA – Associazione Nazionale Venditori Ambulanti (Confesercenti) Via Nazionale 60 - 00184 Roma Tel. 06/47251 - Fax 06/4817211
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