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La
Legge 95/95 ha segnato un punto di svolta nell'imprenditoria
giovanile e nella creazione di nuove società in Italia. Con un
focus sul sostegno ai giovani imprenditori e
sull'incoraggiamento di nuove iniziative aziendali, questa
legislazione ha aperto nuove strade per l'innovazione e la
crescita economica. In questo articolo, analizziamo come questa
legge abbia facilitato l'emergere di una nuova generazione di
imprenditori e l'impatto di queste normative sul tessuto
economico del Paese.
LEGGE
95/95
L'obiettivo di questa agevolazione è di favorire la
nascita di nuove imprese costituite da giovani di età inferiore ai 36
anni (non compiuti).
Finalità Questa legge, nata inizialmente (L. 44/86) per il Sud ed estesa nel
'94 ad alcune aree del Centro Nord,
è finalizzata a facilitare l'avvio nuove imprese costituite prevalentemente da giovani attraverso agevolazioni finanziarie e servizi.
Destinatari Destinatari delle agevolazioni sono
soggetti di età compresa tra i 18 e 36 anni, residenti nei territori di
applicazione della legge (zone Obiettivo 1 e 2, zone riconosciute come depresse
dall'Unione Europea) che costituiscono nuove società sotto forma di s.n.c. -
s.a.s - s.r.l. - S.p.A. - s.a.p.a. - s.s. - cooperative e piccole cooperative. Sono escluse le imprese individuali, le società di fatto e le società
a responsabilità limitata con un unico socio.
Termini
Non sono previsti periodi particolari per la
presentazione delle richieste di agevolazione. Quindi qualsiasi momento è buono.
Iniziative finanziabili Per quanto riguarda le nuove società e le cooperative, la legge finanzia nuove iniziative, attività cioè che
non consistano in ampliamenti, ammodernamenti, riconversioni o ristrutturazioni
di iniziative precedenti. Le iniziative (progetti
d'impresa) finanziate devono riguardare settori di attività legati a: - produzione di beni in agricoltura, artigianato e industria; - fornitura di servizi alle imprese (sono esclusi i servizi alle persone e alle amministrazioni pubbliche e le attività di commercio e turismo).
Per le agevolazioni all'imprenditoria giovanile nel settore dell'agricoltura:
>>
Coldiretti
Entità dei finanziamenti
L'agevolazione nelle regioni obiettivo 1 può arrivare
a circa il 50% a fondo perduto, a cui si aggiunge un mutuo (a tasso molto
agevolato), pari al 40% degli investimenti, da restituire in 10 anni. Alle
agevolazioni per gli investimenti si aggiungono, per i primi 2 anni di attività,
agevolazioni per l'acquisto di materie prime e spese di gestione che possono
arrivare al 50% del totale delle spese sostenute. In aggiunta a tutto ciò si può
arrivare ad ottenere linee di credito, particolarmente agevolate, con istituti
di credito convenzionati con Sviluppo Italia S.p.A.
Spese non finanziabili
Le le spese sostenute prima della presentazione della domanda; le spese per
acquisto di beni di proprietà dei soci o di parenti dei soci; per gli
investimenti nel settore agricoltura sono esclusi gli investimenti che
riguardano gli impianti di magazzinaggio e i depositi frigoriferi, per la
conservazione di prodotti surgelati, sopradimensionati al normale ciclo
produttivo.
Limiti-vincoli da rispettare
Per 10 anni vige il divieto di trasferire quote o azioni della società a
soggetti che non hanno i requisiti previsti dalla legge 95/95.
Non possono far parte della compagine sociale persone che siano o siano state
titolari di azioni o quote di società finanziate con i fondi per l'imprenditoria
giovanile.
Per 10 anni i beni oggetto degli investimenti non possono essere distolti dal
ciclo produttivo.
Agevolazioni Sono previsti due tipi di
aiuti: agevolazioni finanziarie e servizi reali nella fase di inizio dell'impresa.
Le agevolazioni finanziare riguardano spese di investimento e spese di gestione. Le spese di investimento prevedono contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato. Le spese possono riguardare studi di fattibilità acquisti di terreni, opere edilizie, allacciamenti, acquisti di macchinari, impianti, attrezzature,
impianti specifici e tecnologici, beni immateriali, software, brevetti ecc.. Nel Sud i finanziamenti possono arrivare a coprire anche il 90% dell'investimento, mentre nel Centro-Nord si arriva al 60-80%.
Le spese di gestione prevedono contributi a fondo perduto. Le spese possono
riguardare materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci, locazioni di
immobili, ecc.. Nel Sud il contributo è pari: il primo anno al 50% dei primi 600
milioni di spesa, il secondo anno al 50% per un massimo di un miliardo e 70
milioni di lire.
I servizi reali nella fase di inizio (start-up)
comprendono: prima della presentazione del progetto servizi di informazione
e di accompagnamento alla progettazione, per offrire ai giovani gli
strumenti teorici per elaborare al meglio il proprio business plan; dopo
l'approvazione del progetto servizi di formazione imprenditoriale sulla
gestione d'impresa e servizi di assistenza tecnica attraverso l'affiancamento di un tutor (un'impresa leader di settore o una società di consulenza) in grado di facilitare la risoluzione dei numerosi problemi connessi alla fase di avvio dell'attività.
Procedure
Per usufruire di queste agevolazioni occorre presentare una
richiesta, secondo un fac-simile riportato su un'apposita guida (disponibile
presso le competenti Camere di Commercio).
Bisogna compilare un modulo di richiesta da spedire per raccomandata A/R o
consegnato personalmente presso la sede di Sviluppo Italia, Via Boccanelli 30,
00138 Roma o presso le sedi regionali della società ove presenti. Alla domanda
vanno allegati in duplice copia il progetto di impresa e copia dell'atto
costitutivo, certificato di vigenza, certificato comprovante che la sede della
società è ubicata nei territori d'applicazione della legge, certificazione o
dichiarazione comprovante che la compagine sociale è costituita in maggioranza
da soci dai 18 ai 29 o dalla totalità di giovani tra 18 e 35 anni.
Dopo circa 6 mesi gli esperti di Sviluppo Italia S.p.A. comunicheranno
agli aspiranti imprenditori l'esito dell'istruttoria. In caso di esito positivo,
i soci saranno invitati a sostenere un colloquio presso la sede centrale di
Sviluppo Italia S.p.A. per la definizione del piano esecutivo. A questo punto i
soci, assistiti da un Tutor nominato da Sviluppo Italia ed eventualmente dai
loro consulenti, dovranno predisporre e sottoporre a nuova approvazione il piano
esecutivo degli investimenti completo di nuove proiezioni economico-finanziarie.
Ottenuta l'approvazione del piano esecutivo verrà stipulato il contratto di
finanziamento tra Sviluppo Italia S.p.A. e la società proponente gli
investimenti.
Tempi
Circa 4 - 6 mesi sono necessari dalla presentazione della domanda per arrivare
all'istruttoria. Altri 3 - 4 mesi per la predisposizione del piano esecutivo e
ulteriori 2 -4 mesi per l'approvazione definitiva.
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