LEGGE 236/93 ART 1 BIS 

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Finalità
Questa Legge nata inizialmente per le Regioni del Centro-Sud ed estesa nell'agosto 1997 ad alcune aree del Centro-Nord, è finalizzata a facilitare l'avvio di nuove imprese costituite prevalentemente da giovani attraverso agevolazioni finanziarie nelle aree dei beni culturali e del turismo.

Destinatari

Destinatari delle agevolazioni sono nuove società o cooperative, costituite in maggioranza assoluta (numerica e finanziaria) da giovani tra i 18 e i 29 anni di età o interamente da giovani tra i 18 e i 35 anni. Sono escluse le ditte individuali, le società di fatto e le società aventi un unico socio. I giovani titolari dell'impresa e la sede legale, amministrativa e operativa delle imprese devono ricadere in una delle aree indicate come depresse dall'Unione Europea.

Iniziative finanziabili
Attività cioè che non consistano in ampliamenti, ammodernamenti, riconversioni o ristrutturazioni di iniziative precedenti. Le Società infatti al momento della presentazione della domanda per le agevolazioni non devono aver iniziato l'attività.
Le iniziative (progetti d'impresa) finanziate possono riguardare la fornitura dei servizi nei seguenti settori ad alto potenziale di sviluppo:

  • fruizione dei beni culturali (ad esclusione di quelli statali)

  • turismo

  • manutenzione di opere civili e industriali

  • tutela ambientale

  • innovazione tecnologica

  • agricoltura

  • trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindustriali.

Agevolazioni
Sono previsti due tipi di "aiuti": agevolazioni finanziarie e servizi reali nella fase di inizio dell'impresa.

Le agevolazioni finanziare riguardano spese di investimento e spese di gestione.

  • Le spese di investimento prevedono contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato. Le spese possono riguardare studi di fattibilità acquisti di terreni, opere edilizie, allacciamenti, acquisti di macchinari, impianti, attrezzature, ecc. Nel Sud i finanziamenti possono arrivare a coprire anche il 90% dell'investimento, mentre nel Centro-Nord si arriva al 60-80%.

  • Le spese di gestione prevedono contributi a fondo perduto per le spese sostenute nei primi tre anni di esercizio. Le spese possono riguardare materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci, locazioni di immobili, ecc..

I servizi reali nella fase di inizio (start-up) comprendono:

  • prima della presentazione del progetto, servizi di informazione e di accompagnamento alla progettazione, per offrire ai giovani gli strumenti teorici per elaborare al meglio il proprio business plan;

  • dopo l'approvazione del progetto, servizi di formazione imprenditoriale sulla gestione d'impresa e servizi di assistenza tecnica attraverso l'affiancamento di un tutor (un'impresa leader di settore o una società di consulenza) in grado di facilitare la risoluzione dei numerosi problemi connessi alla fase di avvio dell'attività.

Inoltre servizi gratuiti di assistenza e consulenza.

Limite massimo finanziato € 516.457.

Procedure
Per usufruire di queste agevolazioni occorre presentare una richiesta, secondo un fac-simile riportato su un'apposita guida (disponibile presso le competenti Camere di Commercio), allegando un piano d'Impresa  (o studio di fattibilità o business plan) che descriva nel dettaglio obiettivi, mezzi, strategie e risorse della nuova società.
La domanda può essere presentata in qualunque momento direttamente a Sviluppo Italia, che è responsabile dell'istruttoria, presso la sede di Roma, Sviluppo Italia S.p.A. ? via Boccanelli 30 ? 00138 Roma o presso le sedi regionali, anche con raccomandata A/R.

Le agevolazioni vengono concesse secondo i limiti stabiliti dall'Unione Europea, in base al livello di sviluppo delle diverse regioni, e sono calcolate in ESN + ESL. La copertura finanziaria iniziale può quindi arrivare:

>> nel Sud: fino all'80-90% dell'investimento;

>> nel Centro Nord: fino al 60-70% dell'investimento.

I finanziamenti vengono concessi nel rispetto della regola del “DE MINIMIS?: massimo € 100.000 in 3 anni.

Controllate le singole Leggi Regionali.

SPESE FINANZIATE

Spese di investimento:

  • studi di fattibilità (massimo 3% dell'investimento complessivo);

  • immobili;

  • allacciamenti;

  • macchinari, impianti e attrezzature, nuovi di fabbrica;

  • altri beni materiali e immateriali ad utilità pluriennale.

Spese di gestione
 

  • materie prime, semilavorati e prodotti finiti;

  • servizi ricevuti concernenti l'attività di progetto;

  • oneri finanziari;

  • canoni di locazione;

  • canoni di leasing, limitatamente alla quota di interessi.


SPESE NON FINANZIATE

Spese di investimento:

sostenute anteriormente alla data di presentazione della domanda. In caso di rigetto della domanda di finanziamento e di presentazione di una nuova domanda da parte della stessa società, sono ammissibili le spese sostenute dopo la presentazione della prima domanda.

Spese di gestione:

  1. oneri relativi al mutuo agevolato;

  2. oneri derivanti da debiti con fornitori;

  3. tasse e oneri contributivi;

  4. salari e stipendi;

  5. rimborsi a soci prestatori d'opera;

  6. beni e servizi resi da soggetti che siano stati o siano soci e/o amministratori;

  7. spese di rappresentanza, viaggi …

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