Come calcolare il TFR netto

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Cos'è il TFR Netto e il calcolo della liquidazione. Il TFR è l'acronimo di  "Indennità di fine rapporto", una somma corrisposta ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Si tratta di un compenso differito, che si aggiunge alla retribuzione mensile del dipendente e viene corrisposto al termine del rapporto di lavoro.  Di seguito una guida sul calcolo esatto di questa indennità.

 

Il trattamento di fine rapporto (TFR) è la liquidazione, la buona uscita, che spetta a ogni lavoratore a conclusione del rapporto lavorativo con il datore di lavoro. Il rapporto si può concludere per fine contratto, licenziamento, dimissioni o pensionamento, la buonuscita spetta comunque. È possibile fare il calcolo del TRF netto in modo da quantificare quanto sarà la liquidazione che andrà in tasca al lavoratore tolte le tasse. Vediamo come si fa a calcolare il TFR netto.

tfr nettoPer prima cosa si guarda quanto è il TFR lordo, ovvero quanto il datore di lavoro ha accantonato nel corso del rapporto di lavoro, ogni anno, a favore del suo dipendente. È facile fare questo calcolo, si fa la somma di tutte le retribuzioni lorde mensili (senza tassazione) e si divide per 13,5 (si toglie lo 0.5% come diritto di rivalsa del datore di lavoro). In questo modo si ottiene la quota di TFR accantonata dal datore di lavoro.

La quota maturata ogni anno è pari al 6,91% della RAL (Retribuzione Annua Lorda)  per i dipendenti pubblici e al 7,41% per i privati. Il TFR si rivaluta poi annualmente in base all'inflazione ISTAT e ad un tasso fisso dell'1,5%.


Buonuscita lavoroIl TFR può essere:

- Mantenuto in azienda e liquidato alla fine del rapporto lavorativo;
- Versato in un fondo pensione, godendo di una tassazione agevolata al 15%;
- Richiesto in parte come anticipo durante il rapporto di lavoro, a determinate condizioni;

L'anticipo TFR fino al 30% dell'importo maturato è concesso dopo 8 anni di servizio. Percentuali superiori richiedono specifici motivi, come acquisto prima casa o spese mediche, con tassazioni variabili.

Alla liquidazione finale, il TFR viene tassato separatamente dal resto delle competenze di fine rapporto, mediando le aliquote IRPEF degli anni lavorati.

Per gestire al meglio aspettative pensionistiche e obiettivi di risparmio, è opportuno che il lavoratore conosca importi maturati e dinamiche di rivalutazione, anticipazione e tassazione del proprio TFR.

 

SOMMA DEGLI STIPENDI DI 1 ANNO / 13.5

 

Anno scorso, ad esempio... ho ricevuto stipendi lordi per 20.000 euro

farò 20.000 / 13,5 = 1481,48 

1.481,48 - 0.5% (rivalsa datore di lavoro) = 1.481,48 - 7,41

1.474,07‬ = euro quota di TFR accantonata 

 

Si deve poi fare questo calcolo per tutti gli anni di lavoro per poi fare la somma di tutte le quote di TFR accantonate durante tutto il rapporto di lavoro. Supponiamo, nel nostro caso, di aver lavorato 20 anni e di aver maturato un TFR lordo di 40.000 euro totali in tutti questi anni. Per arrivare al netto dal lordo si toglie la tassazione IRPEF, che è diversa a seconda degli scaglioni previsti dalla legge.

Il TFR è soggetto a tassazione separata e l'aliquota fiscale dipende dalle scelte effettuate dal dipendente. Se il TFR viene lasciato al datore di lavoro, è soggetto a un'aliquota fiscale del 17%, che può superare il 23% nelle aziende con più di 50 dipendenti. Se il dipendente sceglie di investire il TFR in fondi pensione, l'aliquota fiscale è al massimo del 15%. Sono inoltre previste disposizioni per il ritiro anticipato del TFR a determinate condizioni, con aliquote fiscali diverse a seconda della finalità del ritiro.

Gli scaglioni Irpef attuali ad esempio sono:

Reddito imponibile

Aliquota

Imposta dovuta sui redditi intermedi (per scaglioni) compresi negli scaglioni

fino a 15.000 euro

23%

23% del reddito

da 15.001 fino a 28.000 euro

27%

3.450,00 + 27% sulla parte oltre i 15.000,00 euro

da 28.001 fino a 55.000 euro

38%

6.960,00 + 38% sulla parte oltre i 28.000,00 euro

da 55.001 fino a 75.000 euro

41%

17.220,00 + 41% sulla parte oltre i 55.000,00 euro

oltre 75.000 euro

43%

25.420,00 + 43% sulla parte oltre i 75.000,00 euro

 

Nota: non ci sono tasse per  reddito fino a 8174 euro.
Partendo dal mio TFR di 40.000 euro accantonato in 20 anni, calcoliamo ora la base imponibile, ovvero la somma sulla quale pagherò le tasse. Per far questo, facciamo:

 

 TFR Lordo e lo moltiplichiamo per un parametro fisso (12) e lo dividiamo per il numero di anni lavorativi, ovvero:

(40.000 x 12) / ANNI LAVORATIVI (20) = 24.000 € 

L'aliquota Irpef da applicare è 27% (secondo scaglione). Ricordate, sui primi 15.000 euro si applicherà l'aliquota del 15% e solo sulla parte eccedente (da 15.000 a 24.000) l'aliquota più alta del 27%.

 

Calcoliamo, applicando gli scaglioni progressivi:

 

15.000,00 euro x 23% = 3.450,00 euro

+

24.000,00 - 15.000,00 = 9.000,00 x 27% =2.430,00 euro

per un totale di imposte di 5.880,00


Per sapere quanto è il netto si toglie dal TFR Lordo, ovvero 40.000 la tassazione appena calcolata:

40.000 – 5880 = TFR Netto 34.120 euro

 

Risultato: nei suoi 20 anni di lavoro il dipendente ha accumulato un TFR lordo di 40mila euro e si vedrà pagare un TFR netto pari a 34.120 euro. 

Altro esempio di calcolo del TFR nel tempo

Prendiamo il caso di Mario Rossi, assunto come impiegato in una società privata dal 1/1/2020 con i seguenti dati:

Retribuzione annua lorda (RAL) al momento dell’assunzione: 28.000 euro
Aliquota TFR annuale per settore privato: 7,41% della RAL
Tasso annuo di rivalutazione TFR: 1,5% fisso + 75% inflazione ISTAT

Calcoliamo il TFR maturato da Mario per i primi 5 anni di lavoro ipotizzando questi livelli di RAL e inflazione ISTAT annua:

ANNO RAL INFL. ISTAT RIVAL. TFR TFR ANNUO TFR MATURATO
2020 28.000 ------------- 2.073,68 2.073,68
2021 30.000 1,20% 1,35% 2.220,30 4.294
2022 32.000 2,00% 2,25% 2.370,32 6.664
2023 34.000 1,70% 1,90% 2.525,79 9.190
2024 36.000 1,60% 1,80% 2.687,96 11.879

Come si può notare, la quota annua accantonata calcolata come percentuale fissa della RAL cresce nel tempo per effetto degli aumenti retributivi.

Il TFR maturato complessivo risulta ancora maggiore grazie alla rivalutazione annuale legata all’inflazione ISTAT, a cui si somma sempre il 1,5% garantito fisso.

Dopo 5 anni Mario ha quindi accantonato un TFR pari a 11.879 euro, che continuerà a rivalutarsi fino all’eventuale liquidazione finale.

Speriamo che questi esempi pratici siano utili a comprendere le modalità di calcolo e rivalutazione progressiva del TFR nel tempo.

 

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