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Cosa vedere a Livorno -
Luoghi interessanti da visitare
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Livorno è
una città che ha anche molte storie da raccontare. La memoria
del grande poeta Giosuè Carducci nella frazione di
Bolgheri, la presenza di Napoleone all’isola
Elba durante il suo breve periodo di esilio. È la città che
ha dato i natali allo scrittore Francesco Domenico Guerrazzi,
ai pittori Giovanni Fattori e Amedeo Modigliani ed
al musicista Pietro Mascagni. È anche la città nella
quale si svolse il noto XVII Congresso del Partito
Socialista Italiano nel 1921 dal quale, a seguito di una
scissione interna, nacque il Partito Comunista.
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Livorno è una città
di tradizione di mare, legame sancito dalla presenza della
celeberrima e selettiva Accademia Navale, dalla quale
escono forgiati i futuri ufficiali della Marina Militare
Italiana. Oggi è una vivace località toscana, ricca di un
patrimonio artistico e culturale di rilevanza
internazionale ed è anche una prestigiosa sede
universitaria. Via Grande, rappresenta certamente il
cuore commerciale della città. È fiancheggiata da portici
che ospitano negozi di varia natura, dove è possibile trovare
capi di designer italiani e internazionali. Altro ottimo posto
per lo shopping e via Ricasoli, mentre il famoso
Nuovo Mercatino Americano si trova presso la Stazione
Marittima ed è meta di tantissime persone in cerca
soprattutto di qualche capo di abbigliamento.
Nella città vi sono
anche numerosi ristoranti, trattorie e osterie dove poter
degustare le tipiche e ottime specialità enogastronomiche
della città. La vita notturna di Livorno è invece
scandita dal ritmo delle stagioni. Durante le calde notti estive
i livornesi prediligono i numerosi locali che si trovano presso
lo stupendo ed elegante lungo mare. Nelle temperate notti
invernali invece si riversano nel centro città, dove vi sono
vari locali notturni, pub e discoteche.
La sua storia
La zona dell'attuale
abito di Livorno fu abitata già epoca romana. Citata nel 904 come Liburna
o Livorna, era nel XII secolo un castello donato dalla
contessa Matilde di Canossa al capitolo della cattedrale di Pisa.
Divenne poi un villaggio accanto ad un piccolo porto, che nel
1392 fu fortificato da Pisa. Nel 1405 venne presa da Genova.
Nel 1421 fu comprata da Firenze. Nell’ottobre -
novembre
del 1496 fu assediata dai Pisani sostenuti dagli Imperiali,
mentre era presidiata dai Fiorentini aiutati dai Francesi.
Imperiali e Pisani dovettero ritirarsi. Il cardinale Giulio
de Medici, signore di Firenze, nel 1518 iniziò la
costruzione di nuove fortificazioni che furono portate a termine
dal duca Alessandro Cosimo I che seguì una politica di
potenziamento del porto e dell’arsenale che i Fiorentini avevano
fondato. Nel 1593 fu promulgata dal granduca Ferdinando I
la Costituzione Livornina che favoriva l’immigrazione
aprendone le porte a Ebrei e profughi politici e che quindi rese
possibile un rapido popolamento della zona, mentre si continuava
la costruzione di un nuovo porto mediceo che sarà terminato nel
1618. Ai lavori per la sua realizzazione diede decisivo impulso
l’inglese Robert Dudley. Livorno divenne la
seconda città della Toscana. Nel 1849 aderì al governo liberale
toscano e fu assediata dalle truppe austriache. Dopo il 1860
diventò centro industriale. Durante la seconda guerra mondiale
venne pesantemente bombardata dagli Alleati.
Da vedere
La città di Livorno
è un vero e proprio museo a cielo aperto che conserva integro il
fascino e la struttura impostata dei Medici a cavallo del XV e
XVII secolo, con i suoi bastioni che formano un elegante e
possente pentagono e con le sue fortificazioni circondate da
fossati e corsi d’acqua.
L’Accademia
Navale è certamente uno dei simboli di questa città di
mare. L’accademia venne fondata dal generale Benedetto Brin
nel 1881, con la fusione delle scuole navali di Genova e di
Napoli. Sorge sul luogo dei Lazzaretti di San Iacopo
e di San Leopoldo, che servivano da quarantena per gli
equipaggi delle navi di grosso tonnellaggio. I Bottini
dell’olio erano i grandi magazzini fatti erigere da
Cosimo III de Medici nel 1705 e ampliati da Gian Gastone.
La Chiesa della Madonna del Soccorso fu fatta edificare
nel 1835 per la cessazione del colera.
La Fortezza
Vecchia secondo la tradizione incorporò una torre eretta nel
IX secolo dai marchesi di Toscana. In essa vi avrebbe abitato la
contessa Matilde. Fu poi ampliata prima dai Pisani e poi da
Giulio de Medici. Cosimo I si fece edificare un palazzo nel
perimetro della fortezza. L’imponente fortezza pentagonale
circondata da fossati, costruita nel XVI secolo per difendere il
porto mediceo è circondata da potenti mura rinforzate nel XIX
secolo per ospitare artiglieria. Qui si trova anche la piccola
Chiesa di San Francesco realizzata alla metà del XVI
secolo. Sulla spianata della fortezza fu fucilato nel 1849 dagli
Austriaci il prete G.B. Maggini per aver esortato la
popolazione alla difesa durante l’assedio.
La Chiesa di San
Ferdinando, che si trova alle spalle della Fortezza Vecchia,
ha un meraviglioso interno, dove trionfano le sculture in marmo,
opere barocche realizzate da Giovanni Baratta.
La Fortezza
Nuova fu costruita nel 1590 su progetto di Bernardo
Buontalenti, ed era unita alla fortezza vecchia. Nel 1629 ?
1644 la cortina che univa le due fortezze venne demolita per far
posto ai nuovi quartieri della città. Fu molto danneggiata
durante la seconda guerra mondiale. È una imponente fortezza
poligonale in pietra e mattoni, costruita alla fine del XVI
secolo. La fortezza è completamente circondata dai canali
medicei e domina il quartiere abitato dalla vecchia classe
operaia di Venezia Nuova. Si tratta di un bellissimo esempio di
fortificazione e i suoi cunicoli, le ampie sale a volta e il
camminamenti per le guardie possono essere visitati.
Il Quartiere
Venezia fu creato sul modello delle città lagunare nel 1600
ed è situato nel centro della città. Oggi è un quartiere vivace
che conserva gelosamente i ponti originali, i vicoli, i canali,
le case e i magazzini collegati al porto. Il Lazzaretto di
San Rocco, oggi arsenale Orlando, venne costruito da
Ferdinando I. Serviva per la quarantena delle feluche e
delle barche destinate alla pesca del corallo. La Torre dei
Marzocco fu costruita dai Fiorentini nel 1423 sulle rovine
di una torre eretta dai Pisani. Nel 1496 fu invano assaltata
dall’imperatore Massimiliano. Anche nel 1849 difese egregiamente
la città contro gli Austriaci. Nella Villa Palmeri vi
furono ospiti Dumas padre e Lamartine che vi
compose alcune poesie.
Quattro Mori
è il monumento simbolo di Livorno, situato in Piazza del
Padiglione, di fronte al vecchio molo e il porto mediceo.
Creato da Pietro Tacca fra il 1623 e il 1626 l’opera
scultorea è costituita da una statua di marmo del Granduca
Ferdinando II e da quattro statue di bronzo raffiguranti dei
prigionieri incatenati. I corpi dei quattro musulmani hanno un
grande effetto di movimento che contrasta con l’aspetto
distaccato e freddo con il quale è raffigurato il granduca. Il
monumento ricorda l’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano che
venne fondato nel 1561 da Cosimo I de Medici per liberare dalla
minaccia dei pirati turchi il mar Mediterraneo.
Il Cisternone
è un imponente edificio neoclassico ispirato alle terme romane,
che è stato utilizzato per purificare l’acqua portata in città
dall’acquedotto Colognole. Venne realizzato dall’architetto
Pasquale Poccianti nella prima metà del XIX secolo. Il
portico con otto colonne doriche è sormontato da una nicchia
particolarmente interessante. L’interno è una enorme cisterna di
decantazione che è divisa in navate da pilastri che sono immersi
nell’acqua.
Il Museo Civico
G. Fattori è ospitato all’interno della Villa Mimbelli,
edificio che è risalente al XIX secolo, e si trova nei pressi
della Terrazza Mascagni. Al suo interno è conservata una ricca
collezione di pittori Macchiaioli e Postmacchiaoli,
uno dei fondamentali movimenti dell’arte italiana che si
sviluppò tra il XIX e XX secolo e che ha avuto il suo punto
focale a Livorno.
La Terrazza
Mascagni intitolata al grande compositore Pietro Mascagni,
si trova sul lungomare è ha uno stupendo pavimento a scacchi.
Sulla sua destra c'è l’Acquario di Livorno, mentre sulla
sua sinistra si trovano i famosi Bagni Pancaldi, fondati
nel 1846, e un tempo frequentati dai principi sabaudi e altri
aristocratici.
Piazza della
Repubblica, con la sua caratteristica forma ovale, è in
realtà un grande ponte. La piazza è stata costruita sopra un
tratto di canale che circondava i bastioni della città medicea
per collegare la città vecchia e la città nuova. Da questa
piazza, che si estende per oltre 18.000 metri quadrati, si può
avere una splendida vista sulla Fortezza Nuova, Quartiere
Venezia e Fosso Reale, il canale principale del quartiere.
La Cattedrale di
Livorno, dedicata a San Francesco si trova in
Piazza Grande in pieno centro cittadino. Venne innalzata nel
1594 e fu consacrata nel 1606. Il disegno è opera di
Alessandro Pieroni, mentre fu Antonio Cantagallina a
costruirlo. Il campanile venne eretto nel 1607 mentre il
battistero, il transetto e le cappelle laterali furono aggiunte
nel settecento. La facciata è preceduta da un portico in marmo
con colonne doriche binate ed è sormontato da terrazze.
L’interno si presenta a croce latina con una unica navata. Sono
conservati alcuni preziosi dipinti del XVII secolo e un altare
maggiore particolarmente decorato con pregiati marmi e con due
testine d’angelo ai lati. Invece un crocifisso risalente al
settecento sovrasta l’altare maggiore.
Il Mercato
di Livorno è una maestosa costruzione coperta realizzata alla
fine del XIX secolo in stile neoclassico e Art Nouveau. Una
grande sala si apre nella parte interna, lunga quasi cento
metri, con un ingresso centrale e quattro ingressi laterali. I
Casini di Ardenza si trovano lungo il viale Italia, dopo
l’Ippodromo. Si tratta di un complesso realizzato in
stile neoclassico progettato dall’architetto Giuseppe
Cappellini. La struttura è composta da tredici edifici che
sono disposti a ferro di cavallo, una composizione che ricorda
molto il Royal Crescent di Bath. Furono costruiti per ospitare i
numerosi turisti che scelsero, tra il XIX e il XX secolo, di
trascorrere le loro vacanza a Livorno.
L’Orto
Botanico del Mediterraneo si trova nel parco del Museo di
Storia Naturale. I Fossi Medicei furono realizzati
agli inizi del XVII secolo intorno alle mura della città che era
stata progettata dal Buontalenti mezzo secolo prima. I lavori
iniziarono nel 1601 e furono completati nel giro di pochi anni,
e si andarono ad integrare nel sistema difensivo della città. Il
Museo Ebraico Marini, espone una collezione di mobili e
paramenti sacri, una preziosa collezione di antichi e un Hekhàl
che contiene i rotoli della Torah.
Nel Vecchio
Cimitero degli Inglesi, il più antico cimitero protestante
straniero in Italia, è sepolto il romanziere scozzese Tobias
Smollet, uno dei tanti personaggi famosi che riposano in
pace. L’elegante Lungomare di Livorno si estende per nove
chilometri. Un percorso che dal Porto, affiancato dai
suoi rinomati stabilimenti balneari come ad esempio il celebre
Scoglio della Regina e Pancaldi, che ha ospitato
spesso la famiglia reale e gli Acquaviva, arriva ad Antignano.
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