VISITARE
FIUGGI
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INFORMAZIONI E GUIDA.
Rinomata in
Italia e all'estero per le sue acque minerali e termali, Fiuggi è una meta
ideale per una vacanza all'insegna del relax e del benessere. Immersa nella
quiete dei Monti Ernici, regala anche panorami naturali di rara bellezza e
angoli storici da scoprire.
Fiuggi,
acqua che fugge! Viene a mente il detto locale se si pensa a questa
notissima piccola località del Lazio, che conosciamo per via delle sue
salutari acque minerali. Pare proprio che il toponimo della
località derivi dalle sue sorgenti, 'fluvius' , ed in effetti prima
dell'annessione al Regno d'Italia, il suo nome era Anticoli
('davanti ai colli'); Fiuggi era infatti riferito solo alla fonte
delle acque.... che scorgano e 'fuggono' libere.
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Con poco
meno di 10.000 abitanti, Fiuggi è oggi una delle più importanti
stazioni termali d'Europa, adatta ad un turismo giovane e meno
giovane, così come alle famiglie in cerca di tranquillità e buona
accoglienza. Per chi ama i centri benessere Fiuggi di sicuro
rappresenta uno dei luoghi più in adatti ed in voga d'Italia.
L'origine
di Fiuggi risale all'epoca pre-romana, un piccolo villaggio
chiamato "Felcia", abitato dalle popolazioni italiche degli
Ernici, che tra battaglie e alleanze, si assoggettarono all'Urbe nel
367 a.C.
Del periodo romano non si hanno moltissime notizie certe, a
parte la già nota proprietà curativa delle acque, sappiamo però che il
nucleo urbano era posta sulla Via Prenestina e che appunto, con il nome
di "Fons Arilla", erano già note le sue acque depurative. Fu però
soltanto nel Medioevo che la città si sviluppò e assunse grande
importanza con il nome di Anticoli di Campagna, denominazione che
conservò per lunghissimo tempo.
Il
piccolo borgo si sviluppò come feudo dei più importanti, e blasonati,
casati romani (in particolare quelli legati allo Stato Pontificio).
Fu proprio nel 1300 che il papa Bonifacio VIII (nato in
Ciociaria, nella vicina
Anagni)
dichiarò che i suoi calcoli renali vennero guariti dalle acque
minerali che sgorgavano in primavera nella vicina Anticoli (egli non
poteva sapere che più tardi quelle stesse fonti sarebbero state
conosciute in tutto il mondo con il nome di Fiuggi). Due secoli dopo,
allorché già esisteva un 'servizio regolare' di trasporto delle acque
benefiche a Roma, Michelangelo parlava del 'mal di pietra'
al nipote Lionardo, con una comunicazione scritta ritrovata negli
archivi vaticani (a furia di maneggiare ed intagliare pietre, nel suo
forte corpo oramai invecchiato dagli anni si era infatti formata una
piccola pietra renale)
"...Lionardo. ?
Io ti scrissi per l'ultima
mia del mio male della pietra, il quale è cosa crudelissima, come sa chi
l'à provato. Di poi sendomi stato dato a bere una certa acqua, m'à fatto
gittar tanta materia grossa e bianca per orina con qualche pezzo della
scorsa della pietra, che io son molto migiorato; e abiàno speranza che
in breve tempo io n'abbi a restar libero". 23 marzo 1549.
Michelangelo Buonarroti
Dopo di lui, il piccolo borgo andò man mano a
farsi conoscere oltre i confini italiani, verso le grandi corti
d'Europa, in Spagna e in Inghilterra. La svolta avvenne tuttavia nel XX
secolo, causa ed effetto di un pellegrinaggio termale senza
precedenti; fu così che Anticoli venne rinominata in onore del suo bene
più prezioso, Fiuggi.
Ancora oggi il borgo medievale,
perfettamente conservato, si offre al turista con l'eleganza di un
tempo. Anticoli è la parte più antica e più alta di Fiuggi (città
Alta) e si distingue dall'area termale (Fiuggi fonte). Nel 1910
fu costruito lo splendido Grand Hotel Città di Fiuggi, che
ospitava in un bel teatro i più importanti spettacoli del circuito
teatrale italiano dell'epoca. Nel frattempo, andava diffondendosi quel
tipico stile liberty (Art Nouveau) del primo Novecento di
molti
palazzi ed alberghi, ancora oggi presente. La città incanta e rapisce il
visitatore, si presenta tutta racchiusa in un perimetro delimitato dalle
mura difensive, tra bastioni e porte, arroccata a 747 metri d'altezza.
Più in basso nella valle, si estende la parte moderna,
cresciuta dopo che nel 1911 la modesta Anticoli di Campagna diventò
Fiuggi.
Il
1911 è una data importante nella storia e nello sviluppo della
città, segna lo spartiacque tra un borgo fino ad allora abitato da
contadini e pastori e la stazione termale nata per la cura ed il
benessere del turista. Passeggiare oggi per le strade di Fiuggi è
come ritornare indietro di un secolo, certo i servizi termali si sono
modernizzati, ma nell'aria c'è sempre la stessa atmosfera, permeata di
eleganza, aria frizzante,natura e senso di benessere.
Un
tempo, nella parte alta si poteva ammirare l'antico castello di
Anticoli, oggi purtroppo scomparso, conosciuto per
l'avvicendarsi di importanti famiglie aristocratiche, come i Caetani
(originari di Gaeta), gli Sforza, i Borgia e i Colonna, che mantennero
il loro potere sulla città fino al 1816, anno in cui rinunciarono al
feudo per il peso delle tasse imposte da papa Pio VII. La città restò
dunque fedele allo Stato pontificio fino all'unità d'Italia, come il
resto della regione. Il territorio di Fiuggi è quello della Ciociaria,
quella parte della regione che vede in Frosinone il suo capoluogo
più rappresentativo. Se non il castello, altri monumenti della città
raccontano tutti una storia più che interessante e molti di loro
conservano ancora oggi importanti documenti, come quelli che
descrivono il 'mal di pietra' di Michelangelo.
Oggi, hanno
accesso alle cure delle acque di Fiuggi circa 25.000 persone: un'acqua
particolare, oligominerale, che unisce alle proprietà diuretiche
anche quelle di "sciogliere" ed espellere i calcoli renali ed a
prevenirne la formazione. Sono pertanto particolarmente indicate per
tutti i tipi di patologie legate al sistema urinario, compresa la
formazione della gotta e la preparazione degli interventi per la
calcolosi urinaria e nei trattamenti post-operatori. A Fiuggi si
curano però anche altri tipi di patologie, si provvede alla
riabilitazione fisica e tubarica. Grazie a degli impianti di
riscaldamento, si può anche effettuare la cura delle acque nei mesi
invernali.
Sono
due gli stabilimenti di distribuzione dell'acqua curativa al
pubblico, ovvero la Fonte Bonifacio VIII e la Fonte Anticolana.
Ad accompagnarli troviamo numerosi hotel e alberghi in stile
primo Novecento e moderno (in totale ben oltre 250 e circa 15.000 posti
letto), e poi ristoranti, pizzerie, pub, discoteche e locali
caratteristici. Tra le attrezzature sportive di Fiuggi,
ricordiamo un moderno centro sportivo polifunzionale,
dotato di un campo di golf a 18 buche (frequentato dagli
appassionati), piscine, campi di bocce, di tennis, un maneggio, e
diverse altre aree attrezzate. Tra le strutture ricreative moderne
spiccano il
Palaterme, che ospita molte manifestazioni culturali, convegni e
congressi politici di risonanza nazionale, il Teatro della Fonte
e il Teatro Comunale di Fiuggi, senza contare poi le numerose
attività organizzate dall'amministrazione comunale.
Fiuggi
è una città circondata da una natura rigogliosa. Non solo ricca di
attrazioni e strutture che diventano ideali per una vacanza in
tutta tranquillità per la cura ed il benessere del corpo. La piccola
cittadina costituisce anche base ideale per visitare altri importanti
centri turistici: Montecassino (a circa 60 km), Subiaco a
pochissimi chilometri, Casamari (a soli 20 km), l'incantevole
Certosa di Trisulti e la monumentale Abbazia di Fossanova.
Roma è altrettanto vicina, facilmente raggiungibile in auto o in
treno.
Fiuggi
è anche folclore e cultura popolare. Gli appuntamenti con gli
eventi e le manifestazioni si concentrano in particolare con
la
Festa delle Stuzze dedicata a San Biagio, che si celebra
il 2 e il 3 febbraio. Secondo la tradizione sembra che nel 1298 fu
proprio questa usanza popolare a salvare la città dall'assedio delle
truppe papaline. I soldati arrivarono di notte alle porte del borgo e,
scambiando i fuochi delle celebrazioni per un mastodontico incendio,
rinunciarono all'assalto e si ritirarono alla svelta. Il giorno dopo la
città, per via del pericolo scongiurato, elesse il san Biagio a patrono.
Durante la sontuosa festa, tra l'altro d'origini pagane, si usava
bruciare le "stuzze", e cioè le stoppie, che man mano sono
diventate tronchi di quercia e capannine di legno coperte da rami di
ginestra costruite appositamente per il rito. La prima domenica di
agosto in città viene riproposta la Festa di San Biagio, così che
anche i turisti possano godere dei festeggiamenti più rappresentativi.
La cucina tradizionale di Fiuggi è
semplice e riflette la cultura di una civiltà pastorale. Si inizia
dai formaggi rappresentati dalla ricotta di pecora e dalle piccole
caciotte ancora prodotte in modo artigianale. La tipica pasta fatta a
mano comprende due specialità locali: gnocchetti, ovvero
minuscoli gnocchi d'acqua e farina, e i cosiddetti 'fini fini',
sottilissimi tagliolini di pasta all'uovo tipici di tutta la Ciociaria e
mangiati con un succulento ragù. Non si manchi di assaporare i salumi
artigianali ed il prosciutto di montagna, le spuntature di
maiale per esempio, servite con la polenta e ricoperte del
famoso pecorino locale, oppure il classico “abbacchio�? (carne di
agnello cucinata al forno). I dolci tradizionali sono
rappresentati da tipici amaretti della zona, le ciambelline,
mentre il vino più importante della Ciociaria è il noto
Cesanese del Piglio, rigorosamente D.O.C. e il bianco Passerina
del Frusinate, da poco elevato al rango di vino a IGT, il Torre
Ercolana di Anagni, il Merlot di S.Elia Fiumerapido, il
Cabernet di Atina, completano la lista.... beh ora ci prendiamo una
'solita' pausa culinaria. A più tardi!
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