VISITARE
JENA - INFORMAZIONI E GUIDA.
Con quasi un abitante su cinque che è uno studente, la seconda città più
grande della Turingia emana un'atmosfera giovane e bohémien, anche se tutta
l'estetica della DDR che permane fuori dal suo centro storico. È meno
turistica delle vicine
Weimar ed Erfurt:
troverete deliziosi quartieri Art Nouveau e
sentieri impegnativi che conducono a gloriosi punti panoramici fuori dal
centro della città.
Situata in
posizione idilliaca sulle rive del fiume Saale,
la fama di Jena è legata
alla sua prestigiosa università
e alla produzione di vetro e di lenti ottiche.
Jena è infatti la città di Carl Zeiss,
colui che inventò e produsse le lenti fotografiche. La prima menzione "ufficiosa" della città risale probabilmente
al IX secolo, quando, tra l'830 e l'850 i nomi Iani e Liztraha
comparvero in un registro dei luoghi soggetti al pagamento di tributi al
Monastero di Hersfeld.
|
|
Sebbene non vi sia un'assoluta certezza, è molto
verosimile che questi due nomi si riferissero appunto a Jena e a Leutra,
paese questo che divenne parte di Jena nel XIV secolo. Invece la prima menzione
"ufficiale" di Jena come città
risale al 1236 ed è questa infatti la data sulla quale si sono basate le
celebrazioni per i 700 e i 750 anni di storia cittadina che si sono tenute rispettivamente nel
1936 e nel 1986.
Tra il 1380 e il 1390 ebbe inizio la costruzione
del Municipio, una delle poche costruzioni antiche giunte fino ai
giorni nostri. Si tratta di un edificio in stile tardo gotico dai
caratteristici tetti ricurvi, trasformato nel 1755 in un edificio in
stile Barocco. Al 1755 risale la torre con l'orologio, oggi uno dei
simboli di Jena, dove si trova "Schnapphans". Si tratta di una figura
in movimento nota anche come "Hans di Jena".
Allo scoccare di ogni
ora Hans cerca di afferrare una palla d'oro posta su un'asta sorretta da un
pellegrino che si erge su di un piedistallo posto a sinistra dell'orologio.
Alla destra di Schnapphans si trova un angelo che regge una campanella e che
si muove allo scoccare di ogni quarto d'ora. Lo Schnapphans che si può
ammirare oggi è una copia e l'originale è conservato al Museo Civico.
Schnapphans è una delle sette meraviglie di Jena, la cui storia ha
un'origine molto antica. Risale infatti al 1558, all'epoca in cui l'università
Alma Mater Jenensis era frequentata da studenti provenienti da mezza
Europa e ai quali venivano svelate sette curiosità della città che
rappresentavano la prova del loro soggiorno a Jena e che dovevano essere
tenute nascoste al pubblico.
Per questo motivo venivano chiamate con nomi in codice, che
non potevano fare intuire a cosa si riferissero. Un
verso in latino di quel periodo recita: "Ara, caput, draco, mons, pons, vulpecula
turris, Weigeliana domus, septem miracula Jenae". Secondo questo verso,
lo Schnapphans era Caput. Di queste sette meraviglie, cinque esistono ancora
oggi. Ara è un passaggio a volta sotto l'altare maggiore della chiesa,
che un tempo era l'unico modo di raggiungere l'antico monastero cistercense
che era stato costruito nel 1301.
Draco, il drago a sette teste, quattro
gambe, due braccia e quattro code venne creato nel XVII secolo,
probabilmente da studenti per divertimento. Il drago è fatto da ossa di
animali, filo e cartapesta e oggi lo si può ammirare nel Museo Civico.
Mons fa riferimento alla montagna più elevata di Jena, lo Jenzig, una
montagna calcarea. Pons è invece il nome che identifica il vecchio
ponte Camsdorfer, creato nel 1480 e che ha dovuto lasciare posto ad un
nuovo ponte nel 1912. Il vecchio ponte Camsdorfer era un ponte in pietra
con nove archi. Sul ponte trovava spazio anche una cappella, e all'epoca
della sua costruzione era uno dei ponti più grandi di tutta la Germania. Il
ponte, danneggiato durante la guerra venne ricostruito con il sostegno dei
russi nel 1946 e ribattezzato “ponte dell'amicizia tedesco-sovietica?.
Tra il 1524 e il 1525 Jena divenne uno dei
centri delle Riforma Protestante. In due occasioni, il 22 agosto 1524
e il 12 ottobre 1529, Martin Lutero fece le sue prediche dal pulpito in
pietra della chiesa tardo gotica di San Michele, al cui interno si può
ammirare una targa commemorativa in suo onore. All'esterno della chiesa si
può ammirare la statua dell'Arcangelo Michele, patrono della chiesa e
della città di Jena. La statua, che risale all'incirca al 1240 si
trovava già nella chiesa tardo romanica preesistente alla Chiesa di San
Michele e rappresenta l'Arcangelo Michele in quella che è l'iconografia
classica, ovvero mentre brandisce la spada e calpesta il drago.
All'interno della chiesa sono particolarmente
interessanti le volte dorate e le finestre del coro, in cui sono
rappresentati i tre Arcangeli Raffaele, Michele e Gabriele. L'Arcangelo
Raffaele viene rappresentato con Tobia, l'Arcangelo Michele con il drago e
l'Arcangelo Gabriele con Maria. Tra di loro sono raffigurati i quattro
evangelisti Matteo, Marco, Luca e Giovanni con i loro rispettivi simboli,
ovvero l'angelo, il leone, il toro e l'aquila.
A metà del XVI secolo venne fondata
l'Università di Jena, ancora oggi una delle più prestigiose di tutta la
Germania. L'epoca d'oro dell'università si ebbe dopo il 1785, sotto il
patronato di Goethe e nel periodo in cui Friedrich Schiller, a cui oggi
l'università è intitolata, era uno degli insegnanti.
Oggi l'edificio principale dell'università si
trova dove un tempo sorgeva il castello municipale. L'edificio venne
costruito tra il 1905 e il 1908 su progetto di Theodor Fischer e al
suo interno si possono ammirare numerose opere d'arte di diversi importanti
artisti tra cui Ludwig von Hofmann, Ferdinand Hodler e Auguste Rodin.
Nella sua lunga storia Jena è stata funestata da
guerre e battaglie. Nel corso della guerra dei Trent'Anni, la guerra che
sconvolse l'Europa dal 1618 al 1648, Jena venne devastata dalla truppe
svedesi e il Ponte Camsdorfer venne distrutto.
Nel 1806 Jena fu teatro della famosa
battaglia di Jena, in cui le truppe francesi guidate da Napoleone
inflissero una pesante sconfitta alle truppe prussiane, sconfitta resa
ancora più drammatica per la Prussia dalla contemporanea sconfitta subita
dalle sue truppe nella battaglia di Auerstädt. Tra le file prussiane
si contarono 20'000 prigionieri e 10'000 vittime. Queste vittorie diedero a
Napoleone Bonaparte il via libero verso Berlino.
Il legame di Jena con la letteratura è molto
forte. L'università di Jena è stato il luogo in cui si sono incontrati i
creatori e teorici del
Romanticismo, che traeva le sue origini dal
movimento dello Sturm und Drang, di cui Goethe e Schiller erano
stati illustri esponenti. I dieci anni che Friedrich Schiller trascorse
a Jena furono tra quelli maggiormente produttivi della sua vita e la sua
casa estiva era il luogo di incontro con Goethe. I due grandi letterati
cominciarono a collaborare attivamente dopo che, al termine di un incontro
alla Società di Scienze Naturali il 20 luglio 1794 iniziarono a disquisire
in merito al fatto se la metamorfosi fosse un'esperienza oppure un'idea. La
casa estiva di Schiller è ancora oggi visitabile, così come il giardino,
dove si può ammirare il tavolo ovale in pietra dove Schiller e Goethe erano
soliti sedersi e conversare.
Oltre che come centro letterario e universitario,
la fama di Jena è legata alla produzione di vetro e di lenti ottiche e
alla figura di Carl Zeiss, un visionario che all'età di trent'anni capì
che l'industria delle lenti ottiche per evolversi aveva bisogno della
collaborazione di validi scienziati. Fondato il primo laboratorio nel 1846
il punto di svolta si ebbe tuttavia solo nel 1863, quando Zeiss iniziò a
collaborare con il fisico Ernst Abbe, affidandogli la creazione del primo
microscopio costruito secondo le pure regole della scienza.
Il Planetario di Jena, il più antico del mondo,
è intitolato a Carl Zeiss e venne inaugurato nel luglio 1926. L'idea di
costruire un planetario venne a Oskar von Miller, fondatore del Deutsches
Museum di Monaco di Baviera. Si tratta di una struttura imponente,
dotata di un'enorme cupola con un diametro di 23 metri sulla cui parte
interna di oltre 1000 metri quadri vengono proiettate le stelle fisse e i
pianeti.
Assolutamente da non perdere sono il museo del
vetro Schott e il museo dell'ottica.
Otto Schott era un chimico e industriale
vetrario vissuto tra il XIX e il XX secolo. Collaborò anch'egli con
Ernst Abbe per studiare la composizione dei vetri ottici e nel 1884 aprì
insieme a Carl Zeiss e ad Abbe il
Glastechnische Laboratorium S. und Genossen,
e il Jenaer Glaswerk,
dove venivano prodotti vetri ottici e apparecchi scientifici.
All'interno del museo del vetro Schott vengono mostrati i prodotti e la
storia tecnologica che li ha caratterizzati.
Semplicemente
stupefacente il museo dell'ottica situato sulla Carl Zeiss Platz,
dove viene raccontata la storia dei tre pionieri dell'industria ottica e del
vetro e dove sono esposti interessanti oggetti che vanno dai precursori
degli occhiali, agli apparecchi per l'oftalmologia, binocoli, microscopi e
fotografie e dove potrete lasciarvi affascinare dagli ologrammi
tridimensionali.
Dopo aver
ammirato le meraviglie della tecnica ci si può far ammaliare dalle bellezze
della natura di cui è ricco il giardino botanico, il secondo più
antico della Germania, con le sue oltre 12'000 piante provenienti da
tutte le diverse aree climatiche della terra. Il giardino botanico ha
origini molto antiche ed è stato allestito nel 1794 quando il professore
di botanica Batsch e Goethe riuscirono a ottenere, dopo lunghe trattative, i
giardini reali per il suo allestimento. La botanica ha origini molto
antiche a Jena, dato che tra il 1586 e il 1833 presso l'università di Jena
esisteva "l'hortus Medicus in Collegio".
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:
Paypal
☕
Dove si trova?
Ostelli Jena
Ostelli Germania
Hotel Jena
Carte
d'Allemagne
Karte von
Deutschland Mapa
Alemania Map of Germany
Carte Iéna
Karte von Jena
Mapa Jena
Map of Jena |