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VISITARE
ERFURT - INFORMAZIONI E GUIDA.
La
capitale della Turingia è una delle città più affascinanti e
significative della Germania centrale. Città universitaria, con
una grande impronta culturale, rivaleggia a testa alta con
l'antica capitale a est, Weimar. Una città medievale
meravigliosamente e miracolosamente conservata con chiese
grandiose, piazze acciottolate, musei affascinanti.
L'estate è forse la stagione
più bella per visitare Erfurt, in Germania.
Sarà il caldo, a volte esagerato, che sovrasta il Mediterraneo, e la voglia di
aria più fresca che promuove quel desiderio che si insinua quasi con necessaria
urgenza quando le temperature superano la media stagionale.
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Sarà.
Certo è che una volta arrivati in questa terra, un tempo
parte della Germania dell'Est
e che oggi meglio conosciamo con precisione come Turingia,
diventano ben più numerose le ragioni di una visita. Erfurt
è stata per noi una sorpresa, un tesoro nascosto al grande turismo
di massa (ancora per poco purtroppo), una ridente ed elegante
città dalla grande storia e dall'altrettanto ricca cultura giovanile.
Ad
Erfurt nell'antichità vi passavano i mercanti, che qui
si fermavano durante il duro viaggio che dalla
Russia
li portava nell'Europa più occidentale. Arrivavano in tantissimi,
attraversavano la Via Regia, la grande rotta commerciale
che dall'Est si collegava all'Europa occidentale e che con i
suoi 4500 km, rappresentava il collegamento più lungo in Europa,
collegando città come
Kiev
e arrivando fino alla Spagna e a
Santiago de Compostela.
Il traffico commerciale era
molto intenso (si trasportava in particolare un pigmento utile
nella lavorazione degli arazzi) e per questo la città crebbe
fino a diventare la capitale di quello che ancora oggi è ritornato
ad essere uno dei più importanti Land della Germania,
il Thüringen (durante il periodo sovietico la storica
regione sparì dalle mappe statali). Regnanti e mercanti, pensatori
ed artisti, nessuno escluso: Erfurt per qualche secolo diventò
il centro di gran parte del mondo tedesco, capace di attirare
idee e filosofie tanto innovative da lasciare un'impronta indelebile
nella storia.
Situata
proprio nel cuore centrale della Germania e poco distante da
Francoforte,
Dresda,
Lipsia, Erfurt
è un incanto della storia. Spesso è definita,
insieme a tutto
il contesto naturale ed urbano della Turingia,
il simbolo dei
mille anni più belli della storia della Germania. Una
storia che va oltre la brutalità
del periodo nazista
e dei tempi bui della Germania comunista; una storia
che bensì si concentra nei suoi personaggi più rappresentativi,
come Max Weber, Martin Lutero, Goethe o
Bach. Lo stesso paesaggio
di questa regione evoca
epoche intrise di
Romanticismo, fatto di scenari tanto
vari quanto suggestivi, che docilmente si espandono dagli altopiani
della catena montuosa dell'Harz
(a confine tra i Länder, gli Stati federali della Germania),
alle foreste e fertili pianure della Turingia più tipica.
La
Turingia è una delle regioni storiche della Germania.
Una terra che ha ricevuto numerosi attributi nella sua
storia, "cuore della cultura tedesca", "centro della Riforma",
"dimora della famiglia Bach" o "terra del classicismo".
Conosciuta anche per essere ricca di castelli, chiese e monasteri.
L'esempio più eccellente è il Castello di Wartburg, nei
pressi della città di Eisenach, definito come una delle
fortezze più romantiche della Germania. Da parte sua, Erfurt
a suo tempo era conosciuta come la 'città delle chiese'.
In totale, sono una cinquantina le chiese di Erfurt (di cui
25 in stile gotico); ad esse si aggiungono quasi una trentina
tra monasteri, cappelle e conventi. Già nel XVI secolo, per
via dei sui alti campanili, Martin Lutero,
originario della vicina Eisleben,
si rivolgeva ad Erfurt come la 'città delle torri'.
Altri ne narravano le gesta, urbane e civiche, come una
Roma
della Turingia.
Un
monumento più di tutti è ancora oggi in grado di raccontare
le gesta storiche e architettoniche di Erfurt e della terra
che la ospita: la Cattedrale della Beata Vergine Maria
(Marienkirche), conosciuta anche come Priorale di
Santa Maria di Erfurt. Affiancata ad essa è la chiesa
di San Severo (Severikirche),
sono così vicine da apparire come un'unica struttura. Insieme,
formano un capolavoro eccellente di architettura gotica tedesca.
L'imponenza delle due strutture quasi toglie il fiato, di certo
lascia ammutolito colui che le vede per la prima volta. Lo stupore
iniziale lascia poi spazio ad emozioni culturali ricche di interessanti
connotati; anche il visitatore meno curioso non può che farsi
'rapire' da una così elevata maestria artistica.
La cattedrale
in particolare, è un gioco di glorie stilistiche e luci colorate.
Si avrà modo di ammirare le vetrate interne, del Trecento e
del Quattrocento: polifore gotiche alte quasi 18 metri, con
le quali si compone il ciclo di vetrate più grande della Germania.
Martin Lutero venne ordinato religioso proprio in questa
chiesa, nel 1507, mentre nelle vicinanze, nel monastero agostiniano
di Augustinerkloster, visse da frate per diversi anni seguendo
il cosiddetto ordine religioso dei mendicanti (così chiamato
in quanto l'unico sostentamento consisteva nella raccolta delle
questue, cioè l'elemosina). Le chiese degne di una visita a
Erfurt sono numerose, non si tralasci la seconda più grande
struttura religiosa della città, dopo la cattedrale, la Predigerkirche,
la chiesa dei Domenicani, di credo protestante, oppure la
Allerheiligenkirche (chiesa di Ognissanti), del Duecento,
riconoscibile per il suo alto campanile (il più alto della città),
o ancora la Ägidienkirche (Chiesa di Sant'Egidio), più
antica della precedente.
Molte
delle chiese della città sono rimaste intatte allo scorrere
dei secoli, risparmiate miracolosamente dalle distruzioni della
Seconda guerra mondiale. Lo stesso può dirsi in qualche modo
anche delle aree più antiche di Erfurt, come il quartiere
Andreas (Andreasviertel,
in tedesco), rinomato per i palazzi in graticcio, per le facciate
di quelli rinascimentali e per essere uno degli esempi più emblematici
della transizione avvenuta prima e dopo la Riunificazione
tedesca. Quando migliaia di persone si riversarono nelle
strade della Turingia, nel 1989, a seguito del periodo
che dopo 28 anni di storia si era concluso con la caduta
del muro di Berlino e la Riunificazione delle due Germanie,
la maggiore preoccupazione fu quella di preservare gli edifici
storici delle città. Ciò era vero anche per la città di Erfurt.
Il quartiere di Andreasviertel di Erfurt
nasceva ben oltre mille anni fa, nei pressi del fiume
Gera; è cresciuto tra i confini della collina della cattedrale
(Domhugel) e il Colle di Pietro (il Petersberg)
e si è sviluppato attraverso la popolata Via Regia, la
via mercantile che dal Reno permetteva di arrivare fino alla
Russia. Durante la Riunificazione,i palazzi e i monumenti
antichi non erano solo a rischio di decadenza, visti i decenni
di negligenza architettonica avutisi durante il periodo sovietico.
A causa delle proposte avanzate nel nome di un completo rinnovo
urbano, a quei tempi il rischio era più che altro quello di
una vera e propria demolizione delle precedenti strutture storiche.
Grazie alla determinazione e al volere dei cittadini questo
venne per fortuna evitato e oggi i quartieri più antichi della
città, dopo la dovuta strutturazione, rivivono lo splendore
originario.
Ogni
passo fatto in città, riporta alla mente la storia della Turingia
intera. I monumenti raccontano di un grande centro culturale
e commerciale e di una terra in gran parte dominata da tre dinastie
e dal ruolo da esse giocato attraverso i secoli. Alle città
imperiali di Mühlhausen e Nordhausen, agli elettorati
di
Magonza,
Erfurt e Eichsfeld, si accompagnavano i territori dell'Assia
di Schmalkalden e i territori della casata Albertina
di Naumburg e Langensalza. Tra queste, in
cultura e commercio Erfurt risultava essere la più prominente,
uno dei centri più grandi del Medioevo e questo grazie alla
vasta autonomia acquisita. Dopo essere stata assoggettata all'elettorato
di Magonza, divenne anche sua sede, fino a quando nel 1802 non
entrò a far parte del Regno di Prussia e quindi per qualche
breve anno dell'Impero francese di Napoleone.
La cultura
a Erfurt è visibile in ogni suo angolo urbano. Si prendano i
musei, importanti: dallo Stadtmuseum, che racconta in
particolare della storia medievale di Erfurt, di Martin Lutero
e della storia universitaria della città, all'Angermuseum,
che si concentra in particolare sulle arti grafiche e sull'artigianato
moderno. Seguono il Naturkundemuseum
(museo di scienze naturali), il Deutsches Gartenbaumuseum
(museo di orticoltura), il museo Elektromuseum (di ingegneria
elettrica) o il museo dell'Alte Synagoge. In quest'ultimo
ci vogliamo soffermare un momento in più: la Sinagoga di
Erfurt venne costruita nel 1100 ed è indicata come la più
antica sinagoga meglio preservata in Europa. Al suo interno
è custodito il cosiddetto Tesoro di Erfurt, una collezione
di notevole valore, tra monete, oreficeria e gioielli preziosi.
Un tesoro dalla storia incredibile, segretamente custodito dalla
comunità ebraica nel 1349 durante le devastazioni antisemite
(i cosiddetti Pogrom), conseguenza irragionevole e irrazionale
all'epidemia della peste nera che sconvolse tutta l'Europa
(con particolare riferimento alla Germania, l'epidemia di peste
fu accompagnata dalle tragica persecuzione degli ebrei, a causa
della superstizione dilagante indicati come i veri colpevoli
della catastrofe). Il tesoro di Erfurt fu rinvenuto dopo oltre
cinque secoli di storia (nel 1998, nascosto probabilmente da
un mercante ebreo nel muro di una casa medievale del quartiere
ebraico di Erfurt. Dopo la caduta del Muro di Berlino
la città divenne oggetto di un radicale risanamento urbano,
fu così che proprio durante alcuni lavori di scavo per le nuove
linee telefoniche nella Michaelisstrasse furono rinvenuti con
grande sorpresa i pezzi oggi appartenenti alla collezione in
oggetto.
Tra
i pezzi rinvenuti si nota in particolare una rara fede aschenazita
di origine medievale (aschenazita
era nome con il
quale nel Medioevo veniva indicata la comunità ebraica della
Valle del Reno). Come si nota dalla foto al lato, l'anello è
riccamente lavorato, è in oro ed è ornato in miniatura con una
torre gotica, probabilmente a rappresentare il Tempio di
Gerusalemme, distrutto dai Romani nel I secolo. Nella piccola
miniatura sono incise in ebraico le lettere 'Mazal tov'
(Buona fortuna). Nel complesso, il tesoro include 3000 monete
d'argento, 14 lingotti d'argento e oltre 600 pezzi di gioielleria;
il suo ritrovamento ha permesso agli studiosi di comprendere
il ruolo commerciale ed economico avuto dalla città nella
Germania medievale, con il quartiere ebraico a quel tempo
situato a ridosso delle rive del fiume Gera. Gli ebrei ad
Erfurt coesistettero pacificamente con altri credi religiosi
dal IX secolo e fino al XIV secolo, fino a quando non diventarono
per l'appunto capro espiatorio dei mali che attraversarono tale
periodo storico. Nel 1349, al culmine della peste nera, l'intera
comunità ebraica di Erfurt scomparì, uccisa o espulsa dalla
città. Nel corso dei secoli la Sinagoga fu adibita a diverse
funzioni: divenne un granaio, un ristorante, una sala da ballo,
ma non più luogo di culto. Oggi è ancora lì, con il suo antico
tesoro, nel centro medievale di Erfurt, poco lontano dal Rathaus,
il municipio della città.
L'antico
municipio di Erfurt, il
Rathaus,
è un altro edificio storico di sicuro interesse, apprezzabile
per il suo imponente stile neogotico e custode di interessanti
affreschi che oltre a presentare le leggende tedesche del Faust,
descrivono anche i passi storici più salienti della vita di
Martin Lutero. Con la sua bella facciata si distingue nella
piazza di Fischmarkt, la piazza dell'antico mercato del
pesce, che tra l'altro si circonda anche di altri palazzi e
monumenti storici: lo Haus zum Roten Ochsen (ovvero la
Casa del Bue Rosso), un edificio rinascimentale del XVI
secolo, lo Haus zum Breiten Herd (Casa alla Grande
Stufa), sempre in stile rinascimentale (1584), e la statua
di Rolando, il leggendario cavaliere medievale, spesso
rappresentato in numerose città della Germania (tra tutte si
ricorda in particolare
Brema e il suo Bremen Roland).
Alle
spalle del Rathaus, e poco prima di arrivare nella stessa Michaleisstrasse,
si incontra il famoso Krämerbrücke (il ponte dei Merciai
o anche ponte
dei Droghieri), il più antico della città. I ponti di
Erfurt non sono pochi, se ne contano infatti oltre 200,
tra quelli interni e gli altri situati nei dintorni. Molti di
questi sono pure antichi, come il Lehmannsbrücke ed il
Langebrücke, ma quello di
Krämer rimane comunque
unico in città e nel nord Europa.
É simile al Ponte
Vecchio di
Firenze,
per ruolo e per aspetto: un ponte pedonale bordato ad
entrambi i lati da edifici in legno, che si estendono fino a
toccare ed unire le due rive del fiume Gera, arrivando da
una
parte alla piccola piazza di Benedikplatz e dall'altra
a quella più grande di Wenigemarkt. Ad Erfort il centro
storico è anche conosciuto per la sua Piccola Venezia,
in tedesco chiamata Kleinvenedig. Sono tante le piccole
Venezie al mondo e questa ad ogni modo è una delle più deliziose:
un centro storico ricoperto da una serpentina di corsi d'acqua
suggestivi ed altrettanti ponti.
Il Krämerbrücke è il ponte
più antico della città ed uno dei più antichi in Europa, già
esistente nel XII secolo e ricostruito nel XV dopo il grande
incendio del 1472, con una sessantina di case-bottega per i
droghieri della zona. Proprio all'angolo di una di queste case
(al civico 21), vi sarà possibile scendere fino a giù, attraverso
una scalinata e un passaggio che arriva
fino all'altro lato del fiume e alla chiesa di Ägidienkirche;
dalla riva si ammira la bella architettura in graticcio delle
case che costeggiano il fiume, come il lato posteriore delle
case del ponte Krämerbrücke e tra tutte la Rückseite Häuser.
All'altro lato del fiume e del
Krämerbrücke ci fermiamo
per una bella pausa ed una fresca birra ad uno dei locali della
piazza Wenigemarkt.
La prossima tappa ci porta dall'altra
parte della città: passeremo per l'antica via di Michaelisstrasse
e Pergamentergasse, nuovamente nella Domplatz, affiancando
le due chiese di St Marien (cattedrale) e Severikirche, per
poi arrivare alla Cittadella di Petersberg, un bell'esempio
di architettura storico-militare.
Da
un piccolo negozio lungo la via arriva il dolce profumo della
cannella speziata e dello
zenzero. Fa un po' pensare al Natale,
così come ci anticipa la simpatica commessa all'interno... il
Natale di Erfurt è uno dei più belli della Germania,
ci dice. Qui con i dolci di pan di zenzero, i profumi delle
mandorle arrosto, i presepi, le luci, i canti tipici e i mercatini
di Natale, dicembre diventa un altro periodo ideale per visitare
la città. Un pensiero tra tutti, perché no? I biglietti aerei
se prenotati adesso sono anche più convenienti. Una cosa è certa,
e l'abbiamo capito quasi da subito, Erfurt è da visitare
molto più di una volta all'anno.
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