Legge 17 febbraio 1982, n. 46 art. 14

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Legge 17 febbraio 1982, n. 46 art. 14 - Incentivi per l'innovazione tecnologica

 

Acronimo: L.46/82 - FIT

Durata: 2000 - 2010
Ente erogatore: Ministero per le attività produttive
Area: Territorio nazionale
Le domande di finanziamento possono essere presentate, durante l'anno, in ogni momento. DAL 14 GENNAIO 2003: sospesa la presentazione delle domande di agevolazione, fino a successiva riapertura dei termini comunicata con decreto

Di cosa si occupa?

Non è prefissata dal Ministero alcuna specifica tematica di ricerca, è possibile pertanto presentare progetti di ricerca in qualsiasi ambito tecnologico

Quali attività possono essere realizzate?

La L. 46/82 FIT finanzia diverse tipologie di azioni: A) Programmi di ricerca che prevedano preponderanti attività di sviluppo precompetitivo con eventuali attività connesse di ricerca industriale. B) Programmi di ricerca che comprendono attività relative alla realizzazione di nuovi centri di ricerca, l’ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione, riconversione, riattivazione, acquisizione o delocalizzazione di centri già esistenti.

Chi può partecipare?

Possono beneficiare delle agevolazioni del Fondo per l’Innovazione Tecnologica (FIT) i soggetti giuridici aventi stabile organizzazione in Italia e compresi in una delle seguenti tipologie: a)imprese produttrici di beni e servizi, o esercenti attività di trasporto; b)imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale; c)imprese artigiane di produzione di beni; d)centri di ricerca industriale con personalità giuridica autonoma costituiti dai soggetti di cui alle lettere a), b) e c); e)altri soggetti individuati da bandi per programmi di particolare rilevanza. Possono inoltre beneficiare degli interventi i consorzi e le società consortili, costituiti dai soggetti sopra indicati, e altri soggetti pubblici o privati, se la partecipazione delle imprese è superiore al 50% dell’ammontare del fondo consortile o del capitale sociale. Il valore di tale partecipazione finanziaria è fissato al 30% per i consorzi e le società consortili aventi sede nelle aree depresse (obiettivo 1, obiettivo 2, phasing out, zone di cui alla deroga 87,3,c) e in Abruzzo). I soggetti sopraelencati possono presentare Programmi congiuntamente tra di loro. I soggetti beneficiari possono, inoltre, presentare i Programmi congiuntamente con Università, enti di ricerca, ENEA ed ASI (Agenzia Spaziale Italiana) a condizione che le attività dei soggetti di cui sopra abbiano un costo superiore al 50% del costo complessivo del programma (ovvero superiore al 30% ove il programma si svolga nelle aree in obiettivo 1, obiettivo 2, phasing out, zone di cui alla deroga 87,3,c) e in Abruzzo).

Tipo di Finanziamento
Credito agevolato, Contributo in conto interesse
Contributo nella spesa / Cofinanziamento

Come accedere al finanziamento?

La domanda, indirizzata al Ministero delle Attività Produttive, può essere presentata direttamente ad uno dei “gestori concessionari? autorizzati, non oltre 12 mesi e non prima di 6 mesi dell’inizio del Programma. Le domande, redatte utilizzando gli appositi formulari, possono essere trasmesse in qualsiasi momento ai gestori concessionari, i quali provvedono all’istruttoria tecnica dei progetti. Le domande sono sottoposte ad istruttoria. Tale istruttoria è effettuata dal gestore secondo l’ordine cronologico e sulla base della documentazione prodotta dal soggetto richiedente. La relazione istruttoria della banca deve pervenire al Ministero per le Attività Produttive entro il termine di 90 giorni. Se, a seguito dell’iter istruttorio, si evince una preponderanza dell’attività di ricerca industriale, il Ministero provvederà ad inoltrare la domanda completa dell’istruttoria al Ministero della Ricerca, che ne ha in questo caso la competenza, facendo salva la decorrenza delle spese dalla data di presentazione della domanda originaria. Per l’esame degli aspetti tecnici e dei contenuti tecnologici del Programma, il gestore si avvale di esperti esterni, scelti con modalità stabilite dal Ministero. L’esperto prescelto, deve predisporre la relazione tecnica, in tempi compatibili con i termini assegnati al gestore per l’effettuazione dell’istruttoria. Il Ministero, verificato l’esito dell’istruttoria, sottopone il Programma ad un Comitato Tecnico, che esprime il proprio parere sull’ammissibilità della domanda. In caso di esito positivo, il Ministero emana il decreto di concessione delle agevolazioni.

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