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In prevalenza, nella sua collezione formata da più di 800 pezzi figurano oltre a Vermeer dipinti di artisti olandesi tra i quali Jan Steen, Rembrandt, Frans Hals, Paulus Potter, Jacob van Ruisdae ed altri e fiamminghi come Rogier van der Weyden e Rubens. Moltissimi di questi quadri provengono dalle collezioni dei principi di Orange che non erano ovviamente limitate ai pittori olandesi. Fra le storiche presenze straniere può essere segnalato il tedesco Hans Holbein.
Il palazzo in cui ha sede la raccolta, fu costruito per
John Maurice van Nassau-Siegen. Tra
il 1633 e il 1644, fu acquistato dallo Stadhouder (il
Luogotenente delle Sette province unite dei Paesi Bassi) da
Guglielmo V d'Orange nel 1755. Già con il padre di questi, Guglielmo
IV,
Stadhouder dal 1729, alcuni importanti dipinti (Il Toro di
Paulus Potter) erano venuti a
fare parte delle collezioni di famiglia. Tuttavia i maggiori incrementi
risalgono a Guglielmo V che (dalle collezioni Lormier, De Costa,
Neufville
ecc.) comprò numerosi e notevoli capolavori (di Rembrandt, Simeone nel tempio,
Susanna e i vecchi e due Autoritratti; di
Hans Holbein il Giovane, il Ritratto
di Robert Cheseman; di Rubens, quelli di Isabella Brandt e di Helena Fourment;
di Van Dyck, quelli di Pieter Stevens e di Anna Wake).
Fino ad allora
conservate nella casa dei Paggi, le raccolte reali, che annoveravano anche
oggetti artistici e curiosità di varia natura, vennero trasferite nella nuova
sede nel 1821. Guglielmo I compì mediocri acquisti delle Collezioni Rainer
(1821) e quella di Marziale Reghellini (1831-32, discendente di famiglia
benestante di notai e mercanti, grande viaggiatore oltre che
collezionista di Schio in Veneto e morto in miseria assoluta
in un ospizio di
Bruxelles), ma si assicurò anche alcuni capolavori, quali la,
Veduta di Delft di Vermeer (1822) e la La
lezione di anatomia del dottor Nicolaes Tulp di
Rembrandt
(1828).
Dopo una stasi quarantennale dovuta alla scarsità dei
crediti, il museo, riservato all'esposizione delle pitture
(1875), si arricchì con donazioni (1903 fu la volta della
famosa Ragazza con turbante di Vermeer; 1904:
ritratti di Govert Flinck e di Cornelis de Vos)
e con gli acquisti promossi da Abraham Bredius, che ne fu il direttore (1889-1909:
Ritratto di Rembrandt, paesaggi di Jan van Goyen,
ritratti di 11 quadri di Frans Hals). Egli stesso legò
al museo la propria pregevole raccolta di quadri (1946),
che costituì l'ultimo importante incremento delle cospicue collezioni (opere di
Jan van Goyen e di Jan Steen; Natura morta di
Jean-Baptiste-Siméon Chardin; Saul e David, la Madre
dell'artista, Andromeda e Omero, I due giovani neri di Rembrandt).
Il museo ha circa 300 mila presenze ogni anno. Infine una curiosità, il Mauritshuis è stato museo statale fino al 1995, quando è diventato indipendente.
Mauritshuis
Plein 29, 2511 CS Den Haag, Paesi Bassi
Orari:
Aperto tutti i giorni dalle 10?
18 tranne il lunedì (13?
18), il mercoledì
(10?
16:30) e il giovedì (giovedì 10?
20)
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