Aprire un Nido famiglia 

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L'apertura di un nido famiglia può essere una soluzione interessante per chi desidera intraprendere un'attività in ambito educativo e al contempo lavorare da casa. Tuttavia, prima di avviare questa attività è importante conoscere i costi, le normative e le competenze necessarie per offrire un servizio di qualità. In questo articolo esploreremo le principali informazioni utili per chi desidera aprire un nido famiglia.

 

Come si apre un nido famiglia?

Le regole per l'apertura di un nido famiglia variano da regione a regione. Tuttavia, in generale, ci sono alcune linee guida comuni:

Per poter avviare un nido presso la propria abitazione, è necessario possedere una laurea in Scienze dell'Educazione o Scienze della Formazione. In alternativa, è richiesto di frequentare un corso di formazione per diventare una Tagesmutter, che ha una durata variabile tra le 200 e le 400 ore a seconda della regione in cui si vive. Questo corso deve essere organizzato da un ente di formazione riconosciuto e deve prevedere un tirocinio pratico presso nidi domiciliari accreditati, che costituisce circa un quarto o un terzo dell'intero percorso di formazione.

Che tipo di permessi sono necessari per aprire un Nido Famiglia?

Per aprire un Nido Famiglia sono necessari diversi permessi e autorizzazioni da parte delle autorità competenti, tra cui:

- Permesso di costruire o di destinazione urbanistica: se si intende realizzare un nido famiglia in un immobile che non è già destinato ad uso residenziale.

- Autorizzazione sanitaria: rilasciata dalla ASL competente sulla base dei requisiti igienico-sanitari dell'immobile e dell'attrezzatura, nonché della formazione dell'operatore.

- Iscrizione all'Albo comunale delle strutture private per l'infanzia: necessaria per operare legalmente come nido famiglia e garantire il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa in materia di sicurezza e qualità dei servizi.

- Autorizzazione alla pubblicità: necessaria per pubblicizzare l'attività tramite striscioni, insegne o volantini.

- Dichiarazione di inizio attività: necessaria per avviare ufficialmente l'attività presso l'ufficio del Registro delle Imprese.

È importante verificare con attenzione i requisiti specifici richiesti dalle autorità competenti della propria regione o provincia, in quanto possono variare a seconda del luogo di apertura del nido famiglia.

Ma che cos'è una Tagesmutter?

Negli ultimi anni, in Italia è stato introdotto il servizio chiamato "Tagesmutter", che rappresenta un'alternativa a metà strada tra un asilo nido privato e una babysitter affidabile. Tra le principali caratteristiche di questo servizio troviamo un basso numero di bambini, orari flessibili, educatrici professionalmente qualificate e un ambiente familiare.

Tornare al lavoro dopo il congedo di maternità può rappresentare un grande problema per molte madri: a chi affidare il proprio figlio? In genere, le opzioni sono due: affidare il bambino a una persona di fiducia, come una tata o un nonno, o iscriverlo a un asilo nido. Tuttavia, negli ultimi anni, è emersa una terza opzione che rappresenta una via di mezzo: la figura della tagesmutter.

Una tagesmutter è una donna, spesso anche lei madre, qualificata come educatrice, che accoglie un piccolo gruppo di bambini nella propria casa. Questa scelta può rappresentare una valida alternativa per le mamme che desiderano un ambiente familiare e orari flessibili per il proprio bambino, ma allo stesso tempo vogliono affidarlo a una figura professionale.

Qual è il significato del termine "tagesmutter" e come funziona il servizio?

"Tagesmutter" è una parola tedesca che significa "mamma di giorno". Questo servizio è nato nei Paesi del nord Europa e si è diffuso in Italia dal 2004. Il servizio prevede che una persona qualificata come un'educatrice, che spesso è una mamma stessa, ospiti nella propria casa un piccolo gruppo di bambini. La tagesmutter può accogliere al massimo cinque bambini contemporaneamente, e gli orari sono concordati con i genitori in base alle loro esigenze. Si paga solo per le ore utilizzate.

In cosa si differenzia la tagesmutter rispetto al nido e alla tata (o nonni)?

La tagesmutter offre al bambino un ambiente familiare e accogliente come quello di una casa, e il bambino viene seguito da una figura professionale che per lui diventerà un punto di riferimento importante, come una tata o un nonno. Inoltre, il gruppo è molto ristretto, non più di cinque bambini, il che riduce il rischio di malattie e favorisce una maggiore attenzione individualizzata verso ciascun bambino. Il bambino condivide le sue giornate e le attività con altri piccoli, in modo da avere una prima socializzazione.

Un altro aspetto peculiare della tagesmutter è che ogni singolo bambino viene seguito nel rispetto dei suoi tempi e delle sue abitudini, e viene garantita una continuità educativa tra la casa e il servizio, grazie a uno scambio continuo di informazioni tra la tagesmutter e la famiglia. In questo modo, il bambino viene seguito nella sua crescita in modo personalizzato e attento.

I genitori hanno diverse garanzie di qualità quando scelgono il servizio di tagesmutter. Innanzitutto, la tagesmutter non lavora da sola, ma opera in collaborazione con una cooperativa e si sottopone a un contratto che stabilisce i suoi doveri e i diritti dei genitori. Inoltre, ci sono controlli a sorpresa da parte della coordinatrice della cooperativa che verifica la pulizia e gli alimenti offerti ai bambini. Inoltre, la psicopedagogista si incontra mensilmente con la tagesmutter per suggerire e monitorare le attività e per elaborare percorsi educativi individualizzati per ciascun bambino. Infine, tramite la cooperativa, le famiglie hanno accesso a un team di esperti sempre disponibili per qualsiasi necessità.

Come si diventa tagesmutter?

Per diventare tagesmutter è necessario seguire un corso di formazione della durata di 250 ore, suddivise in 200 ore di lezione in aula e 50 ore di tirocinio. È obbligatorio partecipare all'80% delle ore del corso, per poter accedere all'esame finale e ottenere l'attestato di qualifica. L'associazione nazionale che organizza il corso prevede una selezione per l'ammissione al corso. Una volta superata la selezione, si può iniziare il corso di formazione che prevede una serie di lezioni e attività pratiche. Al termine del corso, è previsto un esame finale per ottenere l'attestato di qualifica. Inoltre, durante l'attività di tagesmutter, la cooperativa di riferimento fornisce un supporto costante e un equipe di esperti a disposizione delle famiglie.

Quanto si guadagna aprendo un nido famiglia?

Il guadagno derivante dall'apertura di un nido famiglia può variare notevolmente in base a diversi fattori, come la regione in cui si trova, il numero di bambini accolti, il livello di servizio offerto, le tariffe applicate e le spese di gestione.

In generale, il guadagno mensile può oscillare da alcune centinaia di euro fino a qualche migliaio di euro. Tuttavia, è importante considerare che ci sono anche importanti costi associati all'apertura e alla gestione di un nido famiglia, tra cui spese per l'arredamento e l'attrezzatura, le utenze, le forniture, le assicurazioni e le tasse.
Per avere un'idea più precisa del guadagno potenziale, è consigliabile consultare le tariffe medie dei nidi famiglia nella propria regione, valutare i costi associati alla gestione e fare una stima realistica del numero di bambini che si possono accogliere. In ogni caso, è importante considerare che l'apertura di un nido famiglia richiede un forte impegno, una grande responsabilità e una grande passione per il lavoro con i bambini.

Quanto costa aprire un nido in famiglia?

Il costo per aprire un nido in famiglia può variare notevolmente a seconda di numerosi fattori, tra cui la dimensione del nido, la localizzazione geografica, le normative regionali, le attrezzature e il personale impiegato.

In generale, i costi iniziali per l'apertura di un nido in famiglia includono l'adeguamento degli spazi (ad esempio l'installazione di attrezzature per l'infanzia, la messa a norma degli impianti elettrici, idraulici e di sicurezza), l'acquisto di attrezzature e materiali, la formazione del personale, le spese amministrative e legali.

Secondo alcune stime, i costi per aprire un nido in famiglia possono variare da alcune migliaia di euro a decine di migliaia di euro. In ogni caso, è importante considerare che aprire un nido in famiglia è un'attività che richiede un investimento significativo e che può richiedere del tempo prima di riuscire a coprire i costi e a generare un profitto. È pertanto importante fare un'attenta valutazione dei costi e dei potenziali guadagni prima di avviare l'attività.

L'esperienza di Katiuscia

Ci scrive Katiuscia Levi mamma imprenditrice, con un sogno uscito dal cassetto: creare un nido famiglia. Katiuscia ha realizzato il suo sogno di coniugare famiglia e lavoro e ci descrive come è nato il suo primo nido famiglia e l'associazione Scarabocchiando.

L'associazione nasce grazie alla realizzazione di un sogno reso possibile da una persona speciale: Paolo. Con lui ho raggiunto una dimensione tale che mi ha poi fatto riflettere su quali erano le cose che avrei voluto fare e che fino ad allora mi erano sembrate irrealizzabili.

Ho finalmente cercato di cogliere dalla vita solo il meglio ed anche se l'arrivo delle mie quattro figlie rappresentava per me già il meglio, mi hanno invero impegnato molto e per un periodo importante della mia vita ho messo da parte dunque i miei obiettivi più personali., Ma posso dire con assoluta certezza che non bisogna mai disperare perché si può migliorare, basta volerlo.

Nidi famigliaNoi abbiamo cominciato questa attività offrendo semplicemente un servizio di baby sitting nella nostra casa. Tutto questo subito dopo l'arrivo della nostra quarta figlia. E il risultato è stato sbalorditivo, la richiesta era veramente più alta di quello che ci aspettavamo, e così abbiamo presentato al Comune di Fiumicino il nostro progetto, che è appunto quello di creare una rete di nidi famiglia che permetta a molte mamme come me di gestire il proprio lavoro in maniera autonoma, e nel caso di figli in età da nido, finalmente poter fare a meno di tutto lo stress causato dalle liste d'attesa, senza avere la minima certezza di rientrare nelle graduatorie. Noi l'asilo lo abbiamo fatto in casa: bene! Il progetto è piaciuto e con la collaborazione dello psicologo nonché nostro amico Stefano, della sua compagna la maestra Maria e di altri collaboratori assolutamente indispensabili, come gli organizzatori per la sicurezza sul lavoro, il perito per la certificazione dell'abitabilità dei locali, Riccardo il grafico, Luigi il commercialista e tanti altri ancora, siamo partiti in quello che fino ad oggi si è rivelato essere una ottima alternativa alla soluzione di quelli che ad oggi sono ancora grandi problemi sociali, la mancanza di asili nido e la disoccupazione femminile che questi fenomeni comportano.

Nidi famigliaLa rete " Scarabocchiando a casa di…" nasce dunque nel 2006, dopo anni di studio e gestazione, come risposta delle famiglie alla insufficienza delle strutture pubbliche e private per la prima infanzia 3 mesi 6 anni: ormai una riconosciuta alternativa innovativa e flessibile per le famiglie che, senza sovrapporsi, si affianca alle realtà esistenti. Abbiamo affrontato le problematiche normative, legislative, didattiche, assicurative e sanitarie per il successivo ampliamento della rete stessa. Nel settembre 2007 si dà il via concretamente alla rete con l'inaugurazione della seconda sede ad Aranova e da quel momento la crescita ha portato ad oggi a contare oltre venti nidi famiglia ubicati in diverse regioni d'Italia: nel Lazio (Roma, Fiumicino, Latina, Tivoli), in Campania (Napoli) ed in Sicilia (Modica).

L'associazione garantisce la qualità delle attività svolte grazie all'ausilio dei suoi soci, specialisti dell'infanzia: lo psicologo dell'infanzia, la pedagogista, la specialista del programma musica, i pediatri oltre ad una serie di società di formazione e professionisti di varie estrazioni – amministrative, fiscali e normative - che collaborano con l'associazione in base a delle specifiche esigenze e/o alle varie progettualità definite, adattandosi alle varie realtà locali col principio della filiera corta, a km zero.

Fondamentale restano i percorsi di formazione continua e di monitoraggio delle attività svolte: per questo con cadenza mensile nelle varie sedi regionali dell'associazione " Scarabocchiando a casa di..." si svolgono riunioni ed incontri coi vari professionisti del'infanzia, oltre a momenti formativi/informativi in cui si tirano le somme delle attività svolte, le criticità emerse, e la programmazione delle attività didattiche da intraprendere o nuovi progetti da seguire.

donne e lavoroGratificante ed inaspettati restano gli aspetti dell'imprenditorialità femminile, del reinserimento nel mondo del lavoro e dell'ampliamento della sfera sociale, che vivo insieme alle altre donne e mamme nell'ambito di questi progetto di imprenditoria sociale – terzo settore, che per prima a me ha dato la possibilità di tagliare traguardi che solo cinque anni fa non avrei mai neanche immaginato.

Ad oggi l'Associazione Scarabocchiando conta la partecipazione attiva di quasi duecento famiglie associate, dei quali ognuna a proprio modo cerca di dare un contributo attivo per il raggiungimento dello scopo sociale: nell'ambito delle attività proposte si da ampio spazio alla cooperazione per l'organizzazione di quelle attività di carattere ricreativo ed educativo quali il disegno, la pittura, la musica, la sperimentazione creativa della materia, lo sport, la lettura, la vita in comune e la capacità di apprendere giocando.

Altrettanto importante è l'aspetto occupazionale femminile e di reinserimento al lavoro per le neo-mamme: faccio la mamma ed attivo un nido famiglia, un opportunità unica per conciliare la vita familiare con quella lavorativa; anche in questo caso l'associazione è in prima fila per garantire che i nidi famiglia attivati seguano fin da subito un protocollo in raccolta dati e di informazione/azione, essenziali per l'apertura dell'attività, ma che poi sono continuamente monitorati per essere davvero certi che i requisiti raggiunti inizialmente siano soprattutto costantemente mantenuti.

La preziosa ed esclusiva esperienza specifica nel campo della gestione a rete dei nidi familiari è ora a disposizione anche in progetti ben oltre i confini locali: fattivamente sono in corso progetti e sperimentazioni per lo sviluppo a rete con famiglie, anche di altre etnie, in Sardegna, Umbria, Puglia e Basilicata. Tutto questo per loro, piccoli ma preziosissimi ospiti: i nostri figli!

Fiumicino, Il Presidente Katiuscia Levi

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