VISITARE
ORVIETO - INFORMAZIONI E GUIDA.
Arroccata su
una rupe di tufo, Orvieto domina la valle del Paglia con la sua maestosa
Cattedrale. Città d'arte che ammalia il visitatore con il centro storico
medievale, le necropoli etrusche e un paesaggio suggestivo.
Orvieto è una bellissima città umbra
di circa 21 mila abitanti che lascia il visitatore che la vede per la prima
volta davvero a bocca aperta. Orvieto è una scoperta inaspettata e
sorprendente, una cittadina irta su una rupe di tufo dalle pareti a picco,
un concentrato di bellezze artistiche e paesaggistiche. La posizione, le
straordinarie bellezze e la qualità del buon vivere fanno di questa illustre
città dell'Umbria, stretta tra il Lazio e la Toscana, un luogo ideale per
piacevoli soggiorni all'insegna del piacere e del relax. |
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La
zona fu abitata fin dal periodo pre-romano quando un vero e proprio
centro nacque in epoca etrusca tra la fine del VII e gli inizi del III
secolo a.C. Successivamente il luogo rimase disabitato, ed anche i reperti
romani ritrovati sono scarsi e poco importanti. Nel alto Medioevo, invece
sembra che la città svolse un ruolo di primo piano durante le invasioni
gotiche. Nell' XI secolo si costituì Comune ribellandosi al Governo
Pontificio ed ebbe numerosi contrasti con
Siena e
Viterbo per ottenere uno
sbocco sul mare. Proverbiali furono le lotte intestine tra Guelfi e
Ghibellini, ricordate anche da Dante. Nel 1354 il Cardinale
Albornoz la sottomise alla Chiesa, ma la città conservò le sue
istituzioni comunali, fino al 1450, quando cedette completamente al dominio
pontificio.
Visitare
Orvieto è come attraversare la storia, perché vi si ritrovano, stratificate
e concentrate, le tracce di ogni epoca per quasi tre millenni. Oltre al
Duomo, monumento e capolavoro massimo del Medioevo italiano ed europeo,
rendono straordinariamente ricco il patrimonio culturale di Orvieto le aree
archeologiche (era una delle più importanti e fiorenti città etrusche), le
chiese degli Ordini Mendicanti, il complesso dei palazzi papali,
il Palazzo del Popolo, il Palazzo dei Sette, gli
edifici cinquecenteschi, il Pozzo di San Patrizio,
l'ottocentesco Teatro Mancinelli, il tutto in stretta simbiosi con il
masso tufaceo che sovrasta la valle del
fiume Paglia, a pochi chilometri dalla sua confluenza nel Tevere.
Il centro della città è
Piazza della Repubblica, che occupa il posto dove probabilmente
sorgeva un tempo il Foro etrusco-romano. Su un lato della piazza si
trova il
Palazzo Comunale del XIII secolo, rinnovato nel ‘500. L'attuale
municipio come lo vedete adesso fu edificato sull'antico palazzo medievale
tra il 1573 e il 1581 su progetto di Ippolito Scalza; tra il palazzo
comunale e la chiesa di Sant'Andrea è collocata la torre campanaria dalla
strana forma dodecagonale, che funge da torre civica e anche da campanile
per l'edificio sacro.
Sull'altro lato si trova la Chiesa di Sant'Andrea, in origine del
secolo VI, ricostruita nel basso Medioevo e nel
Rinascimento
e restaurata agli inizi del secolo. È stata costrita su due precedenti
basiliche, i cui resti si possono ammirare nei sotterranei. All'interno
resti di affreschi della
scuola di Signorelli, un pulpito della scuola di Arnolfo di Cambio.
Lungo il corso Cavour, la principale
arteria della cittadina, sorge la medievale Torre del Moro. Costruita
nel XIII sec. insieme al Palazzo dei Sette, la torre è alta circa 47 metri.
In cima è posta la campana che apparteneva al Palazzo del Capitano del
Popolo. Dalla sommità della Torre, raggiungibile in ascensore, si gode un
fantastico paesaggio di Orvieto e delle valli che la circondano.
Il Duomo splendido e maestoso risale al 1300 quando per ordine di Papa
Niccolò IV si iniziarono i lavori di posa. Ci vollero circa tre secoli per
terminare la costruzione. La facciata è decorata da un bellissimo rosone,
all'interno nella Cappella abbellita da affreschi si ammiri il
Reliquiario smaltato opera di Ugolino di Vieri e nella Cappella di San
Brizio gli affreschi opera di Luca Signorelli. Al fianco del Duomo sorge il
Palazzo Papale, splendida costruzione del sec. XIII che ha però
subito notevoli manomissioni; l'edificio era destinato a diventare sede
papale. All'interno il Museo dell'Opera del Duomo, dove sono
raccolti pitture sculture e arredi sacri. La Chiesa barocca di San Ludovico
conserva al suo interno un bel Cristo morto ligneo a braccia snodate
della fine del '400 e una bella tempera su tela di Andrea di Giovanni
del 1410. Poco più avanti la chiesa di San Giovanni Evangelista, la
cui antica costruzione risale al 916, ricostruita nel 1704 in stile
Barocco - rinascimentale. Il Campanile è del 1929.
La Chiesa di San Giovenale è di origine antichissima, ampliata nel '200.
All'interno le pareti e le colonne sono quasi interamente coperte da
affreschi di scuola orvietana dei secoli XIII-XVI. È una delle chiese più
antiche di Orvieto ed è stata definita "museo vivente della pittura
orvietana". Di notevole interesse l'altare altomedievale con decorazione ad
intreccio. Da non trascurare una visita a Palazzo del Popolo,
nell'omonima piazza, grandiosa e isolata costruzione romanico gotica, con il
colore dorato che il tufo ha acquistato nei secoli che gli conferisce una
particolare bellezza. Il celeberrimo
Pozzo di San Patrizio
fu fatto scavare da Clemente VII (rifugiatosi ad Orvieto durante il sacco di
Roma) allo scopo di provvedere di acqua la città in caso di assedio.
La Chiesa di San Domenico venne costruita nel XII secolo ed è la
prima chiesa dedicata al Santo; al suo interno conserva il monumento funebre
al
Cardinale de Braye, opera attribuita ad Arnolfo di Cambio. Il
Teatro Mancinelli venne edificato nel 1844 per volere della
popolazione che costituì un apposito consorzio. All'interno si possono
ammirare numerosi affreschi di Pietro Angelini e di
Cesare Fracassini, a cui si deve anche lo splendido sipario
raffigurante la
Cacciata dei Goti da Orvieto.
Il Teatro è un capolavoro di acustica ed è uno dei gioielli dell' Umbria.
Una particolarità di Orvieto sono i sotterranei, con i pozzi,
colombari, il frantoio in uso fino al 1600. Fantastico il
Pozzo di San Patrizio, risalente al 1500, profondo oltre 50 metri, largo
12 e circondato da due scalinate elicoidali. Doveva servire in caso di
assedio per rifornire d'acqua gli abitanti della rocca. Per gli amanti
della ceramica, da non perdere la visita della fornace "Marino",
tutta in blocchi di imponente tufo. In mostra una bella collezione di
maioliche.
Agli amanti dell'archeologia è raccomandata la
visita alla Necropoli del Crocefisso del Tufo (necropoli etrusca di
grande suggestione), al Tempio del Belvedere (resti di uno dei
principali templi risalenti al periodo etrusco di Orvieto, quando la città
era chiamata Velzna), al Museo Civico e alla Collezione C.
Faina (al museo troverete una delle più importanti collezioni etrusche
di tutta Italia, notevole è la sezione di numismatica) e alla Chiesa di
San Lorenzo de' Arari.
Nei dintorni da non perdere una visita alla
Fortezza Albornoz e alla Abbazia dei SS. Severo e Martirio.
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