VISITARE
ROVIGO -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Con la sua elegante Piazza Vittorio Emanuele II contornata di
antichi palazzi, Rovigo è una piacevole cittadina veneta da
scoprire passeggiando lungo i qui fiume Adigetto. Ideale per
itinerari tra arte e sapori.
Città del Veneto,
Rovigo
si trova lungo l'Adige
e il Canalbianco, a sud di
Padova
e a soli 40 km dal mare Adriatico. Menzionata come
Rodigo
in un documento del 838, fu governata dalla
famiglia d'Este
fino a quando passò a
Venezia
nel 1482. Dopo il 1797 divenne parte dell'impero
asburgico,
che ne fece una città reale, e nel 1866 legò per
sempre il suo nome all'Italia.
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L'area
è quella del
Polesine, un territorio conosciuto per le sue
caratteristiche acquitrinose e per i corsi inferiori dei fiumi
Adige e
Po, che sfociano nel mare. La città è una delle più
fiorenti del
Veneto, uno sviluppo incominciato con uno
dei tassi di urbanizzazione più alti del dopoguerra in Italia.
Rovigo
è impregnata da un'atmosfera particolare, quella del
Delta del Po. Il fiume, con la sua lenta
sedimentazione ha saputo donare al territorio un proprio
carattere distintivo, unico per molti versi. Il risultato
attuale della gestione delle acque e delle bonifiche hanno
creato un ambiente naturale tra i più belli d'Italia, senza
considerare le vaste aree adibite ad agricoltura, l'interporto
di Rovigo e i canali artificiali che caratterizzano
tutto il territorio. Tra questi, merita menzione il piccolo
fiume dell'Adigetto, un tempo navigabile,
che attraversa l'intera area del Polesine.
La
città conserva diversi punti di riferimento per il turista,
tutti di notevole interesse. L'architettura
porta il timbro dei vicini veneziani, ma anche una
caratteristica
influenza ferrarese. Le attrazioni principali
includono, l'ottagonale
chiesa della Beata Vergine del Soccorso (del 1594), detta
la Rotonda, costruita da
Francesco Zamberlan di Bassano, allievo di
Palladio, e che ospita dei dipinti della
scuola veneziana dei secoli XIV fino al XVIII (in particolare la
chiesa nasceva per ospitare l'immagine di un dipinto ritenuto
miracoloso: la
Madonna col Bambino seduto con in grembo una rosa. Si noti
anche il bel campanile della chiesa, alto 57 metri e costruito
su progetto di
Baldassarre Longhena
(1655-1673). All'interno sono ospitati opere di artisti come
Maffei,
Abriani, il Padovino,
Celesti
e altri ancora.
Il rudere del Castello Estense,
del X secolo (920), di cui restano solo due torri, rimane la
struttura architettonica più antica della città. Nato come
fortificazione nei pressi del naviglio dell'Adigetto, ha subito
nel tempo varie trasformazioni atte a garantire una maggiore
difesa dall'esterno. Le torri (entrambe pendenti) tuttora
esistenti sono la
Torre Donà, alta ben 50 metri, e la
Torre Grimani, in parte crollata. La città conserva
ancora oggi parte delle
antiche mura del XII secolo, ma delle antiche
porte,
San Bortolo,
Arquà,
San Giovanni,
Sant'Agostino,
San Francesco,
Portello, solo la prima e la quarta
rimangono oggi in piedi (tuttavia rifatte rispettivamente nel XV
e nel XVIII secolo).
Tra i diversi palazzi
rinascimentali presenti, si menzionano in particolare il
Palazzo Roncale, realizzato nel 1555 dalla famiglia
bergamasca dei Roncale, il Palazzo Angeli (1780), in
stile neoclassico e realizzato dall'architetto Francesco
Schiavi, il Palazzo Ravenna (XVI secolo) un piccolo
gioiellino architettonico della piazza Garibaldi. Il Palazzo
Venezze è considerato uno dei più importanti della città,
realizzato nel 1715 dall'architetto Agostino Ghiotti, ed
ospita oggi l'Accademia della Musica di Rovigo. Il
Palazzo Roverella, in gran parte ristrutturato, è ancora un
buon esempio di architettura rinascimentale.
La
Cattedrale (il Duomo, intitolato a S. Stefano),
costruita prima del XI secolo e ricostruita nel 1461 e
nuovamente nel 1696, si propone con una semplice architettura,
che denota una facciata incompiuta: una parete a laterizio con
un unico piccolo portale ottocentesco. Affiancato alla chiesa
madre, trovava posto il
Battistero delle Beata Vergine delle Grazie,
edificato intorno all'anno mille e demolito nel XVIII secolo.
Le opere degli interni della cattedrale comprendono una
Resurrezione di Cristo
di Palma il Giovane e diverse altre tele e affreschi,
tra cui il
Santo Stefano che battezza Lucilla
di Tommaso Sciacca e un
crocifisso
con i Santi Giovanni di Matha e Felice di Valois
di Lorenzo Masucci.
La
Chiesa di San Francesco, in stile
gotico-romanico, ma con un intervento estensivo del XIX secolo,
si ammira anche per il suo campanile del 1520. Al suo interno
sono ospitate diverse sculture dei Santi di
Tullio Lombardo
(del 1526). La chiesa attuale è dedicata ai santi Francesco e
Giustina, e prende il posto della originaria demolita nel 1809
per dare posto ad un nuovo piano urbanistico. L'edificio attuale
è il risultato di una ristrutturazione del 1827, che ha
completamente stravolto lo stile dell'edificio originario.
All'interno si notano in particolare la statua di San Lorenzo,
di Giovanni Marchiori, una Pietà di
Tullio Lombardo (1526) e altre opere di pittori come
Domenico Panetti
(1505).
L'Accademia dei Concordi
è una delle più importanti gallerie d'arte del Veneto. Questa
Accademia, sorta nel 1580, ha iniziato a dedicarsi alla pittura
verso la metà del XVIII secolo, ordinando i più importanti
pittori veneziani in una serie straordinaria di ritratti che
rappresentano personaggi famosi di Rovigo e di mecenati
veneziani. Il conte
Giovanni Frascesco Casilini
fu uno dei più grandi collezionisti d'arte del XV secolo: riuscì
a mettere insieme nel suo palazzo quasi duecento opere
lasciandole in eredità alla città. La galleria d'arte vanta oggi
più di 450 opere prevalentemente d'arte veneziana
dal XV al XVIII secolo, alcuni di questi sono dei veri
capolavori conosciuti in tutto il mondo. Contiene dipinti
anche di
Hans Holbein
il Giovane,
Albrecht Dürer, oltre ad una
Madonna
con Bambino e Cristo con la Croce di
Giovanni Bellini, una Flagellazione di Cristo di
Palma il Vecchio, una Venere con lo specchio di
Jan Gossaert, e ritratti di
Tiepolo e
Alessandro Longhi.
Il
Municipio di Rovigo ospita una libreria, fondata
nel 1580, dove sono incluse alcune rare edizioni appartenenti
alla Accademia Concordi e una galleria di foto. É interessante
visitare anche il monastero degli Olivetani, attualmente
sede del Museo Grandi Fiumi e di una mostra di scultura
dedicata allo scultore di Rovigo Virgilio Milani
(1888-1977).
Come in tutto il Veneto, la
Provincia di Rovigo si ammira per la ricca presenza di
ville. Il fenomeno artistico delle Ville Polesine
era strettamente legato all'espansione sulla terraferma della
dominazione veneziana. Per motivi di carattere storico e
ambientale, non ci sono edifici in stile gotico o del primo
Rinascimento, le più antiche ville sono infatti del XVI secolo
(a Canda, a Fratta Polesine
e a Lendinara
sono solo alcuni esempi). Si ammirino in particolare quelle
del XVII e del XVIII secolo a
Baricetta,
Lama di Gavello e
Albarella.
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