Royal Pavilion di Brighton

Royal Pavilion di Brighton

La visione straordinaria del Royal Pavilion di Brighton ci porta in luoghi lontani, ad oriente e in atmosfere atipiche. Luoghi esotici e coloniali eppur presenti nel centro di Brighton. Il Pavilion venne costruito come palazzo di piacere per i soggiorni al mare di Giorgio IV (che ricordiamolo, è ricordato come principe reggente e re liberale, stravagante e amante delle arti e della letteratura, e non ultima, con un intensa vita mondana), con un'architettura tipica di Regency grandeur.

Royal Pavillon BrightonNon sono state poche le polemiche ai tempi della sua realizzazione, ma negli anni il bel palazzo è diventato il simbolo architettonico per antonomasia di Brighton. Oggi si ammirano due secoli di creatività di uno dei più grandi (se non il più grande) architetti britannici, John Nash, che riuscì a trasformare un semplice palazzo in una icona tra le più caratteristiche del mondo.

La storia del Royal Pavilion di Brighton si può sintetizzare in alcune righe. Il palazzo venne costruito tra il 1787-1823, in un tripudio di cupole e minareti e con all'interno una stravaganza straordinaria (tra cui una sala banchetti dorata). Certo, è da dire che il suo interno è un riflesso della personalità artistica tipica dell'epoca Regency e il palazzo di per se è stato infatti concepito come un monumento alla raffinatezza, all'eccellenza tecnologica e soprattutto al piacere. Il complesso residenziale venne costruito in tre fasi, dal 1787, subito dopo la visita del Principe di Galles, divenuto poi Giorgio IV, che visitò Brighton nel 1783, all'età di 21. La cittadina di mare era a quei tempi già diventata di moda con il principe Henry (lo zio) e per mezzo secolo continuò ad esserlo, anche dopo la morte di Giorgio IV (avvenuta nel 1830) e con il suo successore (re Guglielmo IV). La Royal Pavillon Brightonregina Victoria, dal canto suo, non seguì la tendenza: ella non amava Brighton infatti, più che altro per la mancanza di privacy che la città aveva, soprattutto da dopo la costruzione della ferrovia nel 1841, in collegamento con Londra (la regina preferiva ritirarsi nella Osborne House nell'Isola di Wight, che divenne con lei residenza estiva della famiglia reale). Dal dopoguerra, grazie all'amministrazione comunale di Brighton, il Pavilion ebbe una importante ristrutturazione di risanamento (durante il periodo bellico il palazzo venne trasformato in un ospedale da campo) e ancor prima, una serie di principi e governanti visitarono ufficialmente il palazzo nei tempi passati: il re del Belgio (nel 1867), l'imperatore francese Napoleone III (nel 1872), l'imperatore del Brasile (nel 1877), un certo numero di dignitari dall'Africa e dall'emisfero orientale, tra cui quelli di Zanzibar (1875), della Cina (1879), dell'India (1883) e lo Scià di Persia (1889).

Royal Pavillon BrightonL'interno del Royal Pavillon di Brighton è ricchissimo in arredi e sorprende di non poco. Il tour inizia quasi sempre dalla elaboratissima Sala banchetti, splendida nella sua teatralità, a ricordo delle vestigia in uso durante le residenze dei re, dei suoi cortigiani ed ospiti. (si dice che le cene arrivavano a vedere distribuite ben 70 pietanze diverse). La sala nasce da un disegno di Robert Jones, un artista di talento dell'epoca, a cui si devono anche gli affreschi decorativi raffiguranti scene domestiche cinesi. Una curiosità: in una delle pareti della sala si nota un uomo decisamente europeo in abito cinese. Chi è costui e come mai gli è stato dedicato questo spazio? Non era un re né tanto meno un nobile aristocratico, ma Frances De Val, che fu primo custode del Pavilion. De Val aveva lavorato al restauro dell'edificio nel 1850, ma Royal Pavillon Brightonvolle prendersi cura ulteriore di questo lavoro: in gioventù aveva lavorato come assistente di uno dei decoratori del Padiglione, nel lavoro di smantellamento degli impianti alla fine del 1840; nella sua nuova posizione, un decennio dopo, capitò che ebbe modo di indagare su ciò che era accaduto agli arredi originali pervenuti qualche anno prima, scoprendo che molti di questi si trovavano addirittura ancora impacchettati. Certo lo scoprì in modo un po' turbolento, niente meno che causando una sorta di esplosione in una parte del complesso, così da accedere ad alcune stanze 'quasi segrete'. La regina Victoria, al tempo, accettò di prestare i pezzi d'arredo ritrovati alla città di Brighton, che a sua volta lì usò per ridecorare nuovamente il padiglione.

Il tour prosegue quindi nella 'Great Kitchen', la cucina del palazzo, che fu completata nel 1818, come parte della ricostruzione di John Nash, ed era conosciuta Royal Pavillon Brightonper il design e la struttura innovativa e moderna per l'epoca (vantava la più recente tecnologia di riscaldamento a vapore, una fornitura costante di acqua pompata, una impressionante ventilazione ed un sistema di illuminazione che arrivava da ben dodici alte finestre). Si prosegue quindi nella 'Music room' e considerando che una delle più grandi passioni di Giorgio IV era la musica, una sala apposita non poteva mancare (qui sono passati personaggi come Handel o Rossini) L'interno è straordinariamente ricco e caratterizzato da nove lampadari a forma di loto, pareti decorate con ricche tele rosse e oro e supportate da draghi dipinti. Le finestre sono arredate da sfarzosi tendaggi blu seta e supportati nuovamente da draghi volanti scolpiti. Il soffitto è a cupola dorata ed è composto da centinaia di decorazioni in gesso. Procedendo nella visita si Royal Pavillon Brightontrovano gli 'appartamenti reali', arredati con una combinazione di mobili dallo stile francese e inglese, tale da creare un'atmosfera di sobria eleganza. Si noterà il letto originale avere un meccanismo di ribaltamento, che serviva ad assistere il re nell'alzarsi, essendo costui in grave sovrappeso e con gotta. Seguono gli 'appartamenti della regina Victoria', che arrivò a Brighton nel 1837, e che rientrò a Londra non tanto entusiasta da " quel posto un po' strano, cinese, sia all'esterno che all'interno". Ritornò a Brighton nel 1842, per un soggiorno più duraturo con il marito Alberto e i due primi figli. Gli appartamenti del piano superiore vennero adattati quindi per ospitare l'intera famiglia. Seguono il bel 'salone centrale', la riccamente decorata 'Long Gallery' (il lungo corridoio centrale che porta ai piani superiori), ricca di arredi esotici e oggetti d'arte, e con raffinate tecniche decorative e specchi accuratamente posizionati, la splendida 'Banqueting Room Gallery', e quindi la 'Music Room Gallery', la 'Prince Regent Galley' e tanto altro fino ad arrivare ai giardini, tra i più interessanti del Paese e gestiti in modo tale da favorire il ritorno della fauna selvatica al centro di Brighton, con farfalle, api e una popolazione considerevole di uccelli.

 

Royal Pavillon BrightonDirezioni e informazioni utili

 

Royal Pavilion Brighton

4/5 Pavilion Buildings,

Brighton (East Sussex) BN1 1EE

Tel +44 (0) 300 029 0900

Orari: Ottobre-Marzo 10:00-17:15 (ultimi biglietti a 16:30)

Aprile-settembre 9:30-17:45 (ultimi biglietti a 17:00)

Chiuso 24 dicembre (dalle 14:30) e per tutto il giorno, il 25 e il 26 dicembre

Ingresso: a pagamento (incluse audio-guide) / sconti e promozioni operativi tutto l'anno.

 

Come arrivare al Royal Pavilion di Brighton

Il Royal Pavilion è situato nel cuore del centro culturale di Brighton, vicino alla Nord Lane e solo cinque minuti a piedi dal mare. Dalla stazione ferroviaria di Brighton dista soli 15 minuti a piedi. Dalla stazione dei pullman dista soli cinque minuti a piedi (per fermate National Express da Londra e dai principali aeroporti della capitale).

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Dove si trova?

 

 

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