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Università di Perugia
   
L'Università di Perugia fu fondata nel 1308 con la Bolla di papa
Clemente V, cui seguirono nel 1355 i Diplomi dell'imperatore Carlo IV. Lo "Studium
Generale" nel Trecento gode di vasta e chiara fama ed e' annoverato tra le
Scuole più celebrate d'Italia. Prima della Bolla Clementina il Consiglio
maggiore del Comune di Perugia, con proprie deliberazioni (1275 e 1276),
invitava gli studenti a venire a Perugia ad ascoltare lezioni di diritto, di
diritto, di grammatica, di logica. |
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Nel
quattordicesimo secolo il prestigio dello "Studium" è legato soprattutto ai nomi di
Cino da Pistoia, Bartolo da Sassoferrato e Baldo degli Ubaldi per gli studi giuridici,
Gentile da
Foligno, Bartolomeo da Varignana e Tommaso del Garbo per la Medicina e
Chirurgia.
Proprio a Perugia si forma, con Bartolo e Baldo, una Scuola di Diritto che
sarà poi continuata nei secoli XV e XVI. Non furono trascurati in quest'epoca
gli studi di Medicina: un documento del 1366 dimostra come si praticasse,
già allora, l'osservazione diretta del cadavere. Tale tradizione di studi
anatomici fu ravvivata nel Settecento da Alessandro Pascoli.
Anche per
quanto riguarda l'insegnamento delle Scienze rimangono tracce significative:
nel Quattrocento a Perugia e' docente di Matematica Fra' Luca Pacioli, nel
Seicento Giuseppe Neri, amico di Galileo. Nel settore umanistico va
ricordata l'istituzione delle cattedre di lingua greca e di lingua ebraica.
Nella seconda meta' del Settecento i notevoli rivolgimenti politici e
sociali causano profondi cambiamenti nel pensiero, nella cultura e negli
studi. L'Universita' di Perugia tra il 1799 e il 1814, nel periodo del
regime repubblicano, viene interessata da varie riforme. In seguito agli
eventi napoleonici, la Consulta Straordinaria per gli Stati Romani estende a
Perugia il sistema di studi instaurato in Francia. Il piano della Consulta
organizza l'Universita' in cinque Facolta', tracciando le linee di un
ordinamento che, pur attraverso varie modifiche, si e' tramandato fino ai
nostri giorni.
L'attuale Palazzo del Rettorato e gli Uffici dell'amministrazione centrale
dell'Università di Perugia erano anticamente sede del Monastero degli
Olivetani. Complesso di notevole interesse monumentale, l'ex monastero fu
progettato, unitamente alla chiesa che lo affianca, intorno al 1879 da Luigi Vanvitelli, l'architetto della Reggia di Caserta. L'interpretazione dei
progetti vanvitelliani fu affidata al reatino Carlo Murena, che durante il
soggiorno perugino (1879) disegnò l'altare maggiore della cattedrale.
Il trasferimento dello "Studium" in questa sede (1879) fu approvato, al
momento della restaurazione, da Papa Pio VII. Nel 1842 Leone XII promuove l'Università
di Perugia a Università di Stato.
Sala del Dottorato La Chiesa
Con la riunificazione di perugia all'Italia nel 1879, il Commissario
Generale per l'Umbria, Gioacchino Pepoli, provvide al riordinamento dell'Universita'.
L'antico "Studio" fu dichiarato Universita' libera, amministrata dal Comune
e dai Rettori, abilitati a formulare gli Statuti con l'approvazione del
Governo. Nel 1925, completata la Facolta' di Medicina e Chirurgia, l'Universita'
di Perugia viene regificata. Nel 1927 nasce la Facolta' di Scienze
Politiche. Tra il 1935 e il 1936, con il riordino degli Studi superiori,
torna la Facolta' di Medicina Veterinaria e si arricchisce quella di Agraria
mediante l'aggregazione del Regio Istituto Superiore Agrario, fondato a
Perugia nel 1896. Nel secondo dopoguerra l'Ateneo di Perugia ha avuto uno
sviluppo ancora piu' notevole, che lo ha portato all'attuale assetto con 11
Facolta' e precisamente:
Oltre ai corsi di laurea esistono Scuole Dirette a Fini Speciali, Scuole di
Specializzazione per laureati e Dottorati di Ricerca. Tutte le Scuole sono
fornite di moderni laboratori e di biblioteche. L'assistenza allo studio e'
garantita attraverso il funzionamento di vari servizi. Numerosi sono i
centri di studio sorti in alcune citta' d'arte della regione; tra questi e'
opportuno ricordare il Centro Studi sull'Alto Medioevo di Spoleto, il Centro
Studi Umbri di Gubbio, quello sulla Spiritualità Mediovale di Todi, quello
di Studi Costantiniani di Spello e quelli di Acquasparta e di Assisi per gli
Studi Francescani.
Più recenti il Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale
ed il Centro assisiate del turismo e della promozione turistica. Dal 1976,
la politica di apertura all'esterno dell'Università ha portato a stringere
rapporti sempre piu' costruttivi con la realta' regionale; ne e' prova sia
la creazione di un corso di laurea della Facolta' di Ingegneria a Terni, sia
l'istituzione di un corso di laurea in Scienze Turistiche ad Assisi,
collegato alla Facolta' di Economia e Commercio. Anche l'attivazione di
Diplomi Universitari variamente dislocati nel territorio contribuisce una
fitta rete di contatti con la realta' regionale.
Numerose iniziative a
livello nazionale ed internazionale testimoniano infine la dinamicità di un
Ateneo che vuol vivere al passo con il proprio tempo: si va dal Centro
Interuniversitario di Ricerca sulla Forma del Territorio a quello per
l'Ambiente, dall'Osservatorio Astronomico ai Centri per l'Emostasi e la
Trombosi, e per la Terapia sostitutiva con organi artificiali, al Centro per
la Formazione e l'Aggiornamento Radiotelevisivo. Accanto all'Università per
Stranieri; istituita nel 1925 e nel 1992 riconosciuta come Università
statale, diffonde nel mondo la lingua e la cultura italiana: alla sua sede,
Palazzo Gallenga, affluiscono per corsi invernali ed estivi di ogni
nazionalità.
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