|
Cosa vedere
a Perugia - 24 luoghi Interessanti da non perdere
   
Duomo di Perugia
Intitolata
a San Lorenzo, il Duomo di Perugia fu in gran
parte edificato tra il 1437 e il 1487 sul sito di una precedente
basilica, fondata nel 969 dal vescovo Rugerio. L'austera
facciata principale, incompiuta, è rivolta verso piazza Danti:
rivestite in pietra rosa locale, spicca per il massiccio portale,
opera di Pietro Carattoli del 1729. Il portale in travertino
che si apre sul fianco sinistro, con l'edicola che accoglie
il crocifisso opera di Polidoro Ciburri, è di Ippolito
Scalza del 1568 su progetto di Galeazzo Alessi. Sulla
piazza si affacciano gli archi della loggia di Braccio Fortebracci,
fatta costruire da braccio da montone (nato a Andrea Fortebbraccio
e conosciuto anche come Braccio Fortebraccio) nel 1423. Sulla
destra del portale, si trova il quattrocentesco pulpito
da cui predicò San Bernardino è, sulla sinistra, la statua
bronzea di papa Giulio III, opera di Vincenzo Danti
nel 1555. All'interno della cattedrale, a navate dei partiti,
di stampo gotico, tra le opere si ammirano: la deposizione,
dipinto di Federico Barocci del 1567; la Cappella
del Sacramento, di Galeazzo Alessi, con affreschi di
Marcello Leopardi nel 1795; la Madonna delle grazie,
attribuita a Giannicola di Paolo; la sagrestia affrescata
da Gian Antonio Pandolfi nel 1573; la Cappella del
Santo anello, dove è custodito quello che la leggenda sostiene
essere l'anello nuziale della Madonna
Torna su
Palazzo dei Priori
Con
la sua grandiosa mole dalle severe forme gotiche, tra le migliori
espressioni architettoniche della città medievale italiana,
domina l'area tra piazza IV Novembre e corso Vannucci. L'irregolarità
dell'impianto e le asimmetrie delle facciate, adorne di bifore,
evidenziano la lunga fase costruttiva del palazzo: dal 1293
al 1443 edificio, in travertino locale, era la sede delle funzioni
amministrative e giudiziarie della città. Oggi ospita il comune
e la Galleria Nazionale dell'Umbria. La fronte su piazza
IV Novembre è preceduta da una scalinata a ventaglio del 1902,
che conduce al grande portale, sormontato dalle copie bronzee
del grifo, simbolo di Perugia, e dal leone guelfo
(gli originali sono custoditi all'interno del palazzo, nella
Sala del Consiglio). Dalla scalinata si accede alla
Sala dei Notari, originariamente Sala del Popolo,
realizzata tra il 1293 e 1297. Dal 1582 divenne sede dell'arte
dei Notai, da cui nome odierno. Una sequenza di otto grandi
archi a tutto sesto scandisce la vasta sala rettangolare, che
spicca per le ricche decorazioni pittoriche, opera di maestranze
locali, tra le quali i cosidetti Maestro Espressionista di
Santa Chiara e il Maestro di Farneto entrambi databili
tra i secoli XIII e XIV. Il ciclo riproduce leggende,
storie bibliche e massime, intervallate da stemmi. Sulla parete
di fondo è conservato lo stemma di Braccio Fortebracci da Montano.
Piazza IV Novembre
Tel. 075.5772339
Orari 9-13 e 15-19
Chiuso lunedì
Ingresso gratuito
Torna su
Galleria Nazionale dell'Umbria
Situata
nel Palazzo dei Priori, è la più importante raccolta
museale della regione. fondata nel 1863, contiene la maggiore
raccolta di opere di artisti legati per nascita o per tradizione
di lavoro, alla regione, da '200 fino al Perugino e al
Pinturicchio, ultimi grandi maestri umbri del Rinascimento.
Di recente è stara ampliata. Espone opere dal XIII al XVIII
secolo, capolavori di
Piero della Francesca (Polittico
di San'Antonio), Duccio da Boninsegna (Madonna
con Bambino e Angeli), Beato Angelico (Pala di
San Domenico), Pinturicchio (Pala di Santa Maria
dei Fossi), Perugino (Adorazione dei Magi),
Arnolfo di Cambio (Donna alla Fonte).
Corso Vannucci 19
Tel: 075.5721009
Orari: 8-19
Chiuso il lunedì
Torna su
Collegio della Mercanzia
Da
corso Vannucci, all'interno del palazzo dei priori, si accede
al Collegio della Mercanzia: posto al piano terra, nel
1390 fu concesso dal comune di Perugia alla corporazione dei
mercanti. All'interno, la Sala delle Udienze è rivestita
da pannelli lignei di pino e noce preziosamente intagliati.
Si tratta di un raro esempio di originalità e conservazione
di decorazione lignea a formelle, con minimo ricorso all'oro
e al colore, rivela influssi nordici nell'uso del legno e orientali
nel rigore geometrico. Un luogo unico nel suo genere.
Corso Vannucci 15
Tel. 075.5730366
Orari: dal martedì al sabato 9-13 e 14.30-17.30, domenica e
festivi 9-13
Torna su
Colleggio del Cambio
Accanto
al Collegio della Mercanzia è collocato il Collegio del Cambio
costruito tra il 1452 e il 1457, da Bartolomeo di Mattiolo e
da Lodovico di Antonibo nell'ala nuova del Palazzo dei Priori,
e che fu la sede dei cambiavalute cittadini: l'ambiente, ben
conservato, presenta la Sala delle Udienze con affreschi
di Pietro Vannucci, meglio noto come Perugino e bancali
lignei intarsiati da Domenico del Tasso, uno dei più
grandi esempi di arte rinascimentale. Nell'adiacente Cappella
di San Giovanni la parte lignea è del al Bencivenni
eseguta nel 1509 e le pitture sono di Giannicola di Paolo
eseguite tra il 1513 e il 1529.
Corso Vannucci 25
Tel. 075.5728599
Orari: dal lunedì al sabato 9-13 e 14.30-17.30, domenica e festisti
9-13
Torna su
Chiesa di San Severo
Secondo
la tradizione, la Chiesa fu costruita sulle rovine di un tempio
pagana dell'XI secolo dedicato al dio sole, venne ristrutturata
nelle sue forme attuali nel 1748 e il 1751. La maggior parte
della chiesa è in stile Barocco. Fra le opere d'ammirare all'interno:
il Cristo in gloria di Francesco Appiani della
Madonna con bambino e i santi di Stefano Amadei
del 1632. Nella cappella quattrocentesca è custodito l'affresco
di Raffaello nel 1505 La Trinità e i santi di San
Mauro San Placido e San Benedetto abart (persa la figura
del Padre Eterno): eseguito poco prima che il pittore si trasferisce
a Firenze, fu portato a termine nel 1521 dal Perugino.
Piazza Raffaello
Tel: 075.5733864
Orari: 11-13.30 e 14.30-17
Torna su
Chiesa di San Domenico
Nella
costruzione originale del XV secolo, rimangono solo con i resti
lungo la facciata e nella parte absidale, perché la Chiesa fu
rifatta in stile Barocco nel seicento da Carlo Marderno.
Il complesso che comprendeva la Chiesa di San Domenico e il
convento (oggi sede del Museo Archeologico Nazionale
dell'Umbria) risale al 1234. L'imponente edificio gotico,
con tre navate assale, è stato restaurata è rimaneggiato nel
corso dei secoli, fino alla sua ultima trasformazione a opera
del Maderno, che ricostruì interamente la Chiesa, ora barocca,
dopo il crollo delle navate avvenuto nel 1614. La torre campanaria,
opera di Gasparino di Antonio e del 1464, originariamente
era stata alta 126 m, con tre suore marmoree e stato e che ornavano
la guglia di stile gotico, ma nel 1546 fu mozzato nella parte
superiore per ordine del cardinale Iberio Crispo. Da
visitare l'interno della cappella: la Cappella del Rosario,
con statue di Agostino di Duccio; la vetrata colorata
che riassume le vicende dell'ordine domenicano è tra le poù
grandi d'Italia; il monumento sepolcrale di Benedetto XI,
opera i seguaci di Arnolfo di Cambio.
Piazza Giordano Bruno
Tel: 075.5731568
Orari: 7-12 e 16-19
Torna su
Basilica e Monastero
di San Pietro
La
basilica è monastero benedettino di San Pietro, situata in fondo
al borgo XX Giugno, è uno degli edifici sacri più antichi di
Perugia, con la facciata dalle forme romaniche, e l'interno
a tre navate con decorazioni tardorinascimentali. il complesso
fu edificato a più fasi, protrattesi dal X secolo fino a '700,
su un sito cimiteriale di origine etrusco-romana e su tempio
paleocristiano del VI secolo d.C. il possente campanile, con
la cella campanaria opera di Giovanni di Betto e Puccio
di Paolo tra il 1463 e il 1468 su progetto di Bernardo
Rossellino, domina il cortile d'ingresso. Da una ricco portale
del cinquecento si accede alla basilica. All'interno sono custodite
opere pittoriche di maestri come Guido Reni di cui nella
Cappella Ranieri si può ammirare Gesù nell'orto;
San Pietro e San Paolo del Guercino; e le due tele
del Vasari Il profeta Eliseo e il Miracolo della mensa
fornita San Benedetto. sagrestia sono custodite opere del
perugino (cinque quadretti: San Costanzo, San Pietro
abate, Sant'Ercolano, San Placido, Santa
Scolastica) e il bozzetto di Caravaggio Gesù alla
colonna, su rame. La volta del presbiterio e decorata con
scene evangeliche.
Torna su
Oratorio di San Bernardino
Situato
sulla sinistra della Chiesa di San Francesco al Prato
del XIII secolo (in onore del santo, che si recava spesso a
Perugia per predicare al popolo sul prato davanti alla chiesa
francescana), l'oratorio risale al 1452 ed è vero un capolavoro
della decorazione plastica di Agostino di Duccio. Sulla
facciata si ammirano i bassorilievi policromi, capolavoro del
Rinascimento umbro. All'interno sono custoditi il Gonfalone
di San Bernardino di Benedetto Bonfigli e la tomba
di Braccio Fortebracci da Montone.
Piazza San Francesco al Prato
Tel: 075.5733957
Orari: 8.30-12.30 e 15-17.30
Torna su
Arco Etrusco
Detto
anche Arco di Augusto, risale al III e II secolo a.C.
Era una porta principale nella cinta delle mura etrusche. Ai
lati adduttori sporgenti e, nella parte più alta, un arco cieco
che reca l'iscrizione Augusta Perusia, rifacimento di
epoca posteriore (40 a.C). La piccola loggia sulla torre
di sinistra venne aggiunta nel 500. L'Arco Etrusco è una delle
sette porte delle mura etrusche di Perugia, la meglio conservata
e monumentale delle porte etrusche cittadine.
Torna su
Corso Vannucci
Dedicato
al famoso pittore Pietro Vannucci, da tutti conosciuto
come il Perugino, è da sempre il punto di riferimento e di incontri
degli abitanti della città, animatissimo nelle ore dell'aperitivo
del caffè. I più anziani lo chiamano tuttora "grande piazza".
Ai lati della via si trovano i migliori negozi della città,
ricavati, in molti casi, dagli scantinati degli antichi palazzi,
imponenti e importanti: Palazzo dei Priori, Collegio
del Cambio, Collegio della Mercanzia, Palazzo
dei Notari del XV secolo, Casa di Baldo degli Ubaldi
del XV secolo), la Chiesa di Sant'Isidoro (sconsacrata)
e il Palazzo Donini del 1716.
Torna su
Fontana Maggiore
Costruita
nel XIII secolo (terminata nel 1278 per l'esatezza), la Fontana
Maggiore al centro di piazza IV Novembre, è una delle più
belle fontane medievale a mondo ed è diventata quasi simbolo
della città. Vi lavorarono Giovanni e Nicola Pisano e,
forse, Arnolfo di Cambio e, per la parte idraulica, di
Boninsegna Veneziano. La vasca inferiore e decorate con bassorilievi
che rappresentano i mesi dell'anno, alternati con i segni dello
zodiaco. La fontana evoca, nel suo complesso messaggio iconologico,
il programma politico e culturale del Comune perugino attraverso
la rappresentazione del sapere universale unito alla celebrazione
della mitica fondazione della città e del ruolo di questa nel
territorio: "O passante - si legge nella scritta latina
sul secondo bacino - osserva la vita del fonte giocondo;
se la guarderai attentamente vedrai cose mirabili". Nella
tazza centrale di bronzo si alzano tre ninfe, opera di Giovanni
Pisano. Deterioratasi attraverso i secoli, fu restaurata una
prima volta nel 1948-49 eliminando le aggiunte posteriori e
le incrostazioni delle superfici. Nel marzo 1999 si sono conclusi
i successivi lavori di consolidamento strutturale, di restauro
e di conservazione del monumento.
Piazza IV Novembre
Torna su
Giardino Carducci
Il
Giardino Carducci è il ritrovo preferito dai perugini,
costruito sopra la Rocca Paolina, dietro il Palazzo delle
Provincia, fu dedicato al poeta toscano Giosuè Carducci,
perché ispirò al poeta il Canto dell'amore del 1877.
Girando per i vialetti, si passa davanti e monumenti di Carducci,
del Perugino e di altri personaggi illustri. Dal giardino si
può ammirare un ampio panorama sui colli umbri.
Torna su
Rocca Paolina
La
Rocca Paolina di Perugia fu costruita nel cinquecento
dall'architetto Antonio da Sangallo il Giovane sulle
rovine delle case dei Baglioni, famiglia che aveva capeggiato
la rivolta antipapale e per questo punita, per ordine di papa
Paolo III. Nel bastione orientale venne incorporata la
Porta Marzia, costruzione etrusca del III a.C. barocca
e percorsa da una via sotterranea, la suggestiva via Bagliona,
che si snoda nello scenario delle fondamenta di molti degli
edifici medievali della città di Perugia.
Come accennato poco sopra la Rocca Paolina è celebre per una
delle più famose poesie di Giosuè Carducci dal titolo
Il canto dell'amore:
" Oh bella a' suoi be' dí Rocca Paolina
Co' baluardi lunghi e i sproni a sghembo!
La pensò Paol terzo una mattina
Tra il latin del messale e quel del Bembo.
— Quel gregge perugino in tra i burroni
Troppo volentier— disse — mi si svia.
Per ammonire, il padre eterno ha i tuoni
Io suo vicario avrò l'artiglieria. "
Torna su
Museo Archeologico Nazionale
dell'Umbria
Il
museo ha sede nell'ex convento domenicano costruito nel XV.
E' diviso in due sezioni: una preistorica, che raccoglie
oggetti di varia natura, l'evolversi del "primo artigianato"
dall'età della pietra a quella del ferro; l'altra, etrusco romana,
che riunisce diverse collezioni di urne cinerarie, sarcofaghi,
e un cippo detto "perugino" con iscrizione etrusca, una delle
più lunghe giunte fino a noi.
Piazza Giordano Bruno 10
Tel: 075.5727141
Orari 8.30-19.30, lunedì 10-19.30
Torna su
Palazzo Gallenga-Stuart
Già
Palazzo Antinori del XVIII secolo, è sede dell'Università per
Stranieri di Perugia, ha una bella facciata barocca, disegnata
dall'architetto romano Francesco Bianchi e costruita
da Pietro Carattoli nel 1754. l'edificio, di cui si possono
ammirare elegante vestibolo lo scalone con leggiadre tutti dell'epoca,
ospita dal 1926 studenti provenienti da ogni parte del mondo.
Si dice che non teatrino del palazzo abbia recitato Carlo
Goldoni fanciullo, durante il suo soggiorno a Perugia con
il padre medico nel 1720. Nel 1931 un ricco studente statunitense,
Frederick Thorne Rider, poi divenuto cittadino onorario
di Perugia, elargì un'ingente donazione all'Università, che
consentì di realizzare la facciata posteriore e una nuova ala
del palazzo.
piazza Fortebraccio 4
Torna su
Porta San Pietro
La
Porta San Pietro, una delle porte della città, è un elegante
esempio di architettura rinascimentale, benchè sia rimasta incompiuta.
Vi lavorarono, nella seconda metà del Quattrocento, Bartolomeo
Mattioli e Agostino di Duccio. Comprende due porte:
l'una interna e l'altra esterna con una grande arcata. E' chiamata
anche Porta Romana.
Corso Cavour
Torna su
Tempio di San'Angelo
Questa
caratteristica chiesa, probabilmente edificata su un precedente
tempio romano, è una basilica paleocristiana risalente
alla V-VI secolo, è il più antico tempio cristiano della città.
Interno a una pianta circolare, con navata ad anello retta da
12 colonne romane ed elementi gotici raggiunti nel '300. L'altare
è sorretto da un tronco di colonna militare. Questa chiesa chiamata
anche "Padiglione di Orlando", "Tempio di san Michele
Arcangelo" o "Tempietto", sorge su uno dei punti
più alti della città ed è raggiungibile salendo attraverso corso
Garibaldi e attraversando uno stretto vialetto. La struttura
mantiene caratteristiche tipicamente romane. Le due aree, l'ambulacro
e il presbiterio centrale, sono separate da un cerchio di sedici
colonne corinzie-romane. Le due cappelle adiacenti ai
lati esterni dell'edificio gli conferiscono la forma della croce
greca. Gli appassionati di misteri che passano per Perugia non
possono fare a meno di fare una visita a questo luogo. Vi compaiono
infatti all'interno simboli molto particolari. Sugli stipiti
d'ingresso e al collo della Madonna in uno degli affreschi si
possono intravedere delle croci patenti, rappresentazioni legate
all'universo mistico dei cavalieri Templari, la cui leggendaria
storia è ricca di segreti ed enigmi. A pochi metri dall'ingresso,
inoltre, fa la sua comparsa un pentagramma, simbolo legato la
culto di Venere che nel Medioevo veniva associato alla magia
nera.
Torna su
Chiesa di Santa Giuliana
Questa
Chiesa risale al XIII secolo, ma la facciata, con il tipico
ornamento decorativo quadrellato di marmi policromi bianchi
e rosa è del XIV secolo e un bel portale sormontato da rosone,
conserva al suo interno, a navata unica con capriate lignee,
numerose tracce della decorazione antica.. E' affiancata da
un bel chiostro trecentesco con portico e loggiato a trifore
e sormontata da un'imponente campanile. All'interno si trovano
affreschi del XIII e XIV secolo. Nell'annesso ex convento, chiostro
XIV secolo attribuito a Matteo Gattapone costituisce
uno dei più alti esempi di architettura cistercense in Italia.
La chiesa e l'annesso monastero di Santa Giuliana, venne fondato
nel 1253 dal cardinale Giovanni da Toledo, grande promotore
della riforma cistercense. La chiesa, che presenta facciata
trecentesca con rivestimento geometrico in marmi bianchi e rosa.
L’ex monastero, oggi Scuola di Lingue Estere, si trova a destra
della chiesa. Al suo interno si trova lo splendido chiostro,
caratterizzato da ampie arcate bianche su pilastri ottagonali
a strisce rosse e bianche su capitelli istoriati. Una curiosità:
nel 1567 il monastero ritenuto uno dei complessi di clausura
più dissoluti (e discussi) dell'Umbria fu tolto alla giurisdizione
cistercense e trasferito sotto il vescovo. Da allora cominciò
un periodo di decadenza, fino a quando, dopo le requisizioni
napoleoniche, dopo esser stato spogliato di tutti gli arredi
fu ridotto a granaio.
Torna su
Torre degli Sciri
Percorrendo
la via dei Priori, che prende inizio da una grande arcata
del Palazzo Comunale e attraversa un quartiere medievale, si
arriva alla Torre degli Sciri costruita nel '200 e unica
superstite delle numerosissime torri un tempo dominavano la
città. Come in altre città italiani del centro nord ogni famiglia
importante aveva la sua casa-torre, vere e proprie "isole" nobiliari
entro il tessuto della città vecchia. Da poco questa antica
torre è stata ristrutturata del comune di Perugia per farne
al suo interno alloggi a canone agevolato per giovani coppie.
Non deve essere male il panorama da lassù.
Vecchio Acquedotto
Il
vecchio acquedotto di Perugia attraversa la zona medievale più
caratteristica della città, la conca. Questo "sentiero", sospeso
sopra i tetti di umili case, venne costruito nel 1277 per portare
l'acqua dal Monte Paciano alla Fontana Maggiore. Oggi che non
assolve più alla sua funzione di un tempo, è utilizzato dei
pedoni. Percorrendo via Cesare battisti, si può ammirare l'acquedotto
dall'alto. La struttura dell'acquedotto nelle intenzioni dei
suoi progettisti avrebbe raccolto, in un unico punto, le sorgenti
della zona di Monte Pacciano, tramite lo scavo di una serie
di cunicoli per oltre 500 metri di lunghezza e la costruzione
di una cisterna di raccolta, la Conserva delle vene.
Più a monte, venne costruito un altro serbatoio, il Conservone
Vecchio, per raccogliere l'acqua piovana da utilizzare in
caso di siccità. L'opera fu alquanto complessa. L'acquedotto
attraversava San Marco e Montegrillo, risalendo verso il centro
di Perugia, lungo un percorso con forti dislivelli (ancora ci
si domanda come fu possibile portare l'acqua fin dentro al cuore
di Perugia). I lavori per la sua costruzione subirono alterne
vicende ed interruzioni ma, il 13 febbraio 1280, l'acqua sgorgava
dall'appena ultimata Fontana Maggiore. Nel corso dei secoli
l'acquedotto è stato più volte bersaglio di saccheggi e sabotaggi,
fino all'ultimo, subito nel 1799, in seguito al quale divenne
definitivamente inattivo. I sui begli archi vengono chiamati
gli "arcacci". Ma "arcacci" non sono, anzi. Ricordatevene quando
sentirete il rumore dell'acqua che zampilla dalla Fontana Maggiore.
Torna su
Via delle Volte della
Pace
Fino
a due secoli fa, le vie del centro storico di Perugia erano
delimitate da caratteristiche arcate un esempio tre migliori
era costituito proprio da questa strada, così chiamata perché
vi fu stipulato un trattato alla fine di una nelle tante guerre
combattute fra Perugia e le città vicine. Tuttavia, stretta
e centralissima, tra piazza Matteotti ("piazza piccola" degli
anziani) e via Bontempi, conserva tuttora le arcate, anche se
sopra questi sono stati costruiti dei palazzi. Nella strada
degli artigiani, soprattutto dei fabbri: gli ultimi di una tradizione
un tempo ricchissima.
Torna su
Pozzo Etrusco
Il
Pozzo Etrusco di Perugia è un'impressionante opera idraulica
che risale alla seconda metà del III a.C. Le caratteristiche
costruttive a blocchi squadrati di travertino sono quelle tipiche
delle architetture etrusche. E' percorribile attravverso un
sistema di scale. Detto anche Pozzo Sorbello, dal
nome della nobile famiglia proprietaria del Palazzo sovrastante.
Le dimensioni del pozzo, molto grandi rispetto alle normali
riserve idriche di epoca etrusca, fanno ritenere che fosse stato
concepito più come cisterna.
Piazza Piccinino 1
Tel. 075.5733669
Orari: 11-13:30 e 14:30-17
Chiuso il martedì
Museo delle Porte e
delle Mura di Perugia
Questo
particolare museo si trova all'interno del cassero di Porta
San'Angelo. Ospita un percorso di documentazione sulla storia
delle mura cittadine, dall'epoca etrusco-romana all'età rinascimentale.
Dalla torre è possibile ammirare uno splendido panorama di Perugia.
Da non perdere per tutti gli amanti della storia.
Corso Garibaldi
Tel. 075.41670
Orari: 11-13 e 15-17
Chiuso il martedì
Copyright
© Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale,
in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo
è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e
ti è stata utile a trovare qualche informazione interessante
e a farti risparmiare un po' di tempo, offrici un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ), così ci aiuterai ad andare avanti per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente.:
Paypal
☕
Torna su
Ostelli
Perugia
Ostelli Italia
Carte de Pérouse
Karte von Perugia
Mapa Perugia
Map of Perugia
Carte de
la Ombrie
Karte von Umbrien
Mapa Umbria
Map of Umbria
Carte d'Italie
Karte von Italien
Mapa Italia
Map of Italy
|