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Viva la Befana
Il 6 gennaio si terrà un'altra
edizione del corteo storico folcloristico "Viva la befana – per
riaffermare e tramandare i valori dell'Epifania". Per molti anni
difatti, il 6 gennaio, l'Epifania, non era più stato giorno festivo sul
calendario civile, e l'Epifania veniva per questo festeggiata di
domenica. Questa festività andava insomma sempre più sbiadendo;
si rischiava di perdere sia la tradizione cristiana della
manifestazione di Gesù, sia quella folcloristica della Befana.
Nelle città si respirava un'aria diversa,
un senso di insoddisfazione faceva capolino nelle scuole, nelle
comunità laiche e religiose, finché, un giorno alcune famiglie decisero
di farsi sentire, lamentandosi per la perdita di questa tradizione.
Un autorevole quotidiano romano raccolse queste voci di protesta
e le amplificò, tanto che ad un gruppo di genitori e nonni venne
in mente di ideare un pacifico e commemorativo corteo folcloristico
per sollecitare il ritorno del 6 gennaio a giorno festivo. Vennero
evidenziati quei valori che la maggioranza delle famiglie voleva
conservare e tramandare alle nuove generazioni e che certamente,
in un giorno non lavorativo dedicato avrebbero riavuto il loro giusto
spazio.
Nacque così "VIVA LA BEFANA" e correva
l'anno 1985. Da allora la riscoperta dei valori religiosi
e delle tradizioni popolari legati all'Epifania e tramandate
dalle famiglie italiane, hanno costituito l'ossatura di questa manifestazione
alla quale assistono annualmente circa centomila spettatori e che
è annoverata tra i grandi eventi nazionali.
In ogni edizione, gli organizzatori del Corteo hanno sempre
curato con molta attenzione i vari elementi storici e folcloristici
della festività ispiratrice, contemperando, con coerenza e sobrietà,
sacro e profano, per creare una fantastica esplosione di
colori, di allegorie e di scenografie sempre diverse, che entusiasmano
le famiglie e stimolano l'immaginario dei bambini, facendoli riflettere
su importanti tematiche culturali e sociali.
La "Befana" logo della manifestazione ha le sembianze di una
nonnina, molto differente dalla vecchia strega esposta sulle
bancarelle o disegnata sui poster pubblicitari. Un personaggio
dolce e rassicurante che non fa paura ai bambini, ma con bonario
sorriso li sprona ad "essere buoni" per ricevere la visita della
fiabesca dispensatrice di doni. Una immagine folcloristica, tradizione
nella tradizione che meglio si concilia con la festività cristiana
e non crea contrapposizione.
I doni che la befana porta sono, non
solo i giocattoli, pur necessari, ma anche testimonianze che pervengono
da motivazioni più profonde, come solidarietà, fratellanza, pace,
temi conduttori del corteo che possono dare il piacere di dare o
ricevere un sorriso, il gusto di comunicare agli altri quali sono
le cose che amiamo, quali sono i valori che è giusto riscoprire
e valorizzare in questo giorno fantastico.
Gli oltre millecinquecento figuranti in costume d'epoca che
ogni anno, al seguito dei Re Magi, giungono a Roma da una
diversa località, proprio a rappresentare l'universalità della istituzione
famiglia e gli stessi doni che Essi portano al Papa, dopo l'Angelus,
sono autentica testimonianza dei sentimenti di gratitudine e di
gioia dei partecipanti, che vogliono anche regalare a tutte le famiglie
del mondo storia, cultura tradizioni, prodotti e risorse dei loro
Territori. Un abbraccio simbolico tra le decine di Città, le centinaia
di Paesi, le migliaia di famiglie che in tanti anni si sono avvicendate
come protagoniste del Corteo e che sono fiere di avere contribuito
con il loro lavoro a mantenere vivi i valori, la freschezza e l'ingenuità
di una tradizione popolare cristiana, ricca di contenuti e di stimoli,
capace di dare gioia e serenità sia ai bimbi che agli adulti.
Nel 2015 i tre Re Magi, con al seguito i Sindaci dei
cinque Comuni (Segni, Artena, Carpineto Romano, Gorga,
Montalinico, parte della XVIII Comunità Montana del Monti
Lepini), con 1500 figuranti in costume e cavalli hanno
percorso Via della Conciliazione per arrivare in piazza San
Pietro e portare doni simbolici a Papa Francesco.
2013 Arezzo è stata la protagonista 2013 di Viva la
Befana. Piazza San Pietro.
2012 Pomezia e l'hinterland Pontino protagonisti del
tradizionale corteo storico Folcloristico "VIVA LA BEFANA" 2012.
I Re Magi, accompagnati da centinaia di famiglie ponentine e dal
Sindaco, dopo l'Angelus hanno portato i tradizionali, simbolici
doni alla Casa Pontificia. Oltre mille figuranti in
costumi
d'epoca, hanno rappresentato storia, cultura, tradizioni e prodotti
del territorio, come il più bel dono a tutte le famiglie del
mondo nel giorno dell'Epifania.
Città di Castello e i Territori dell'alta Valle del Tevere, protagonisti del 2011. L'edizione 2011
era ispirata a
Città
di Castello e ai Territori dell'Alta Valle del Tevere. Ogni anno, infatti, i Re Magi arrivano
da diverse località, accompagnati da Sindaci e concittadini in costumi
d'epoca, bande musicali, cavalli e originali scenografie.
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