Cosa
vedere a Chiusi -20 luoghi interessanti da visitare
Chiusi è un posto speciale.
Quella che sembra a prima vista una piacevole e
sonnolenta cittadina nel sud della Toscana sulla
sommità di un colle, un tempo è stata una delle più
importanti città etrusche in Italia tra il VII e V secolo
a.C. La città che troviamo oggi è un incantevole mix stili
passati: etrusco, romano e longobardo, leggende e storie
mitiche, prima fra tutte quelle del locumone (cioè
re) etrusco Porsenna. Le testimonianze
storiche si ritrovano in tanti particolari nelle
architetture cittadine per le quali si è sempre
riutilizzato il passato per costruire il nuovo. |
|
Di
seguito 20 cose assolutamente da non perdere in città. Se ne
avete la possibilità non mancate una attenta visita a questa
splendida piccola cittadina dalla storia millenaria. Una
delle tante perle che l'Italia può vantare e nessuno può
replicare, ne a Las Vegas, ne in nessun altro luogo nel
mondo e che purtroppo noi italiani non teniamo nella giusta
considerazione che meriterebbero. Se volete potete scriverci
in seguito e dirci le vostre impressioni e come vi siete
trovati. Buona visita.
Centro storico di Chiusi
Prima
di visitare le singole attrazioni o i singoli monumenti di
Chiusi, è consigliato fare una passeggiata a piedi nell'incantevole
centro storico cittadino. Questo reca tracce dell'impianto urbano
dell'insediamento primordiale di matrice etrusca nel
sistema di fortificazione e nella Porta Lavinia. Le vestigia
etrusche, per la quale la città è famosa, oltre ad essere
presenti nel
Museo Nazionale Etrusco, di cui parleremo in
seguito, sono rappresentate anche dalla cosiddetta piscina etrusca, una
cisterna del I secolo
a.C. posta sotto il campanile della
Cattedrale, dai cunicoli
che a questa portano, il cosiddetto Labirinto di Porsenna,
dall'altra parte aperta al pubblico di Chiusi sotterranea, e da
notevoli
tombe monumentali della necropoli, del V secolo a.C.... ma
questo è
solo l'inizio della della vostra visita... non mancano
difatti chiese, come quella di San Francesco e di Santa Maria
Novella, piazze, suggestivi vicoli, enoteche, ottimi
ristoranti
che
offrono la gustosa cucina tipica locale e negozi di buona
fattura dove comprare qualche souvenir del luogo...
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La
città sotterranea
Tutto il sottosuolo di Chiusi possiede una serie
di cunicoli scavati nel tufo di origine etrusca. Queste
gallerie sotterranee,
originariamente usate come riserve d'acqua e acquedotti,
si possono in parte visitare con delle guide mentre in parte
sono ancora tutte da scoprire. Tenete presente che ci
saranno non pochi gradini da fare e che i tunnel sono in
alcuni punti abbastanza stretti ma ne vale davvero la pena! Le gallerie elicoidali sono
scolpite nella pietra e sono davvero suggestive da
attraversare. La guida che abbiamo incontrato, Mirko, è stata molto
disponibile e ci ha illustrato in modo molto competente la
storia della città attraverso i suoi tunnel, narrandoci le
leggende del caso. Le visite guidate partono sia dal Museo
Nazionale Etrusco, sia dal Museo della Cattedrale. Per
maggiori informazioni potete chiedere anche all'ufficio del
turismo di Chiusi che si trova in Piazza della Cattedrale.
Vi assicuriamo che ne vale davvero la pena: ascoltare le
parole di una persona competente e appassionata, renderà la
vostra visita più completa, vi permetterà di apprezzare
meglio il resto della città che scoprirete e potrete anche
avere consigli utili circa dove mangiare o dove comprare
vino o souvenir locali tipici.
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Cattedrale di San
Secondiano
La Cattedrale di Chiusi dedicata a San Secondiano,
una delle chiese più antiche della Toscana, venne
costruita dal vescovo Florentino nella metà del VI
secolo. Il materiale che fu utilizzato venne recuperato da precedenti costruzione
romane. Date un'occhiata alle colonne della facciata... provengono dal
tempio di Venere sull'omonimo colle e provenienza romana
hanno anche le 18 colonne della navata centrale,
tutte diverse fra loro, con capitelli di ordine ionico e
corinzio... continua a leggere sulla
Cattedrale di San Secondiano.
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Torre di San Secondiano
A sinistra della
Cattedrale di Chiusi si trova la
bella e massiccia
Torre di San Secondiano. Fu eretta nei primi anni del secolo XII, con materiale proveniente dalla demolizione di alcuni
edifici preesistenti appartenenti
ai Conti Farolfi e al vescovo Lanfranco, mire
dell'odio popolare al tempoi. Si usarono anche le massicce
pietre dell'ex mura etrusche della città. Nata come torre di vedetta a scopo di difesa,
la costruzione, parte del sistema difensivo cittadino vide
cambiare la sua destinazione molto più tardi. I nemici
possibili della città erano tanti, come le vicine Perugia,
Arezzo e Siena e le scorribande dei tanti eserciti stranieri
diretti verso Roma, una torre di avvistamento era molto
importante per la città ma alla cattedrale mancava un
campanile. E fu così che la torre vide modificare la sua
destinazione... approfondisci la lettura sulla
Torre di San Secondiano.
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Museo
Nazionale Etrusco
La sede del
Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, in stile
neoclassico, si trova a brevissima distanza dalla cattedrale. Istituito nel 1871, fu inaugurato
nel 1901. L'edificio accanto, realizzato nel 1938 come Casa
Littoria, ospita il laboratorio di restauro e la sala per le
mostre temporanee. Il Museo Etrusco conserva numerosi
reperti di pregio, distribuiti sui due piani dell’edificio
ed esposti secondo criteri tematici e cronologici. Alcuni suoi
reperti vanno in prestito periodicamente a grandi musei
come il Louvre o in America. Continua a leggere sul
Museo
Nazionale Etrusco di Chiusi.
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Museo della
Cattedrale
Accanto alla bella Cattedrale di San San Secondiano
si trova il Museo della Cattedrale conosciuto tra le altre
cose per i 22 codici liturgici miniati splendidamente
illustrati e per una preziosa collezione di reperti risalenti
al periodo dal II secolo a.C. al XIX secolo. All'interno del
museo si trova anche l'ingresso ad un labirinto di
passaggi sotterranei chiamato il Labirinto di Porsenna
(dal nome del celebre lucumone, re, etrusco). Si tratta di un
complesso sistema di cunicoli, un tempo parte del sistema idrico di epoca etrusca,
usato come discarica dai romani e riportato alla luce grazie al
lavoro di un gruppo di volontari locali che hanno scavato per 17
anni.. La visita
guidata inclusa nel costo del biglietto permette un
suggestivo e insolito percorso nel ventre della città vedi
l'attrazione successiva o continua
a leggere sul
Museo della Cattedrale di Chiusi.
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Labirinto di Porsenna
Dal
Museo della Cattedrale inizia il percorso sotterraneo noto
come Labirinto di Porsenna che si sviluppa, per circa 120
metri, lungo una porzione della rete di acquedotti di epoca
ellenistica, per poi accedere a una monumentale Cisterna
romana. La visita termina alla Torre campanaria,
uscita del percorso. Sotto tutta la collina si estende un grande
sistema di cunicoli e gallerie scavate in un banco sabbioso,
distribuite su più livelli ed intercalate da molti pozzi
ascendenti...Continua a leggere sul
Labirinto di Porsenna.
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Museo
Civico
Il Museo Civico di Chiusi "La Città Sotterranea"
è allestito nel Palazzo delle Logge, e si snoda attraverso tre
interessanti e particolari sezioni, proponendosi come strumento
didattico e conoscitivo della complessa realtà archeologica,
storica e geografica della città. Le tre sezioni sono quelle del
"Il Labirinto" che continua in via Baldetti 8 con le
sezioni "Attività Produttive? e "Epigrafica". Il percorso inizia
attraverso la sezione "Il Labirinto", che mediante pannelli,
foto, reperti... continua a leggere sul
Museo Civico di Chiusi.
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Parco
I Forti
Percorrendo via Pietriccia, sul fianco sinistro del Duomo si
arriva al Parco I Forti, abbellito con materiali
archeologici, in cui è venuta alla luce una cisterna scavata
nell'arenaria a pianta quadrangolare. Il crollo della volta
di quest'ultima, ha a sua volta svelato i resti di un abitato dell'età
del Bronzo finale. Nel centro cittadino e nel parco si svolge tutti gli anni, verso la
terza settimana di Giugno, la festa medievale Tria
Turris che rievoca le lotte tra fazioni Guelfe e Ghibelline
della città e racconta delle mire dei potenti vicini Siena e Perugia, con
tanto di cena medievale, giocolieri, fuochi d'artificio e il
Palio (Tiro con l’Arco Storico) e a seguire al calcio storico tra Terzieri (meno
cruento di quello fiorentino, ma dove qualche botta ci scappa).
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Piazza
XX Settembre
Da Piazza del Duomo, lungo via della Misericordia, dopo
un'antica casa-torre medievale trasformata in campanile (la
Chiesa di Santa Maria Novella (o della Morte) del XIII secolo, si arriva a
Piazza XX Settembre, dove si ipotizza fosse ubicato l'antico foro
romano. Questa è chiamata anche Piazza del Campo, o piazza del Comune,
poiché vi sorge il Palazzo Comunale (XV secolo
completamente trasformato nell'800). Di fronte, l'ex Ospedale
della Fraternità di Santa Maria con loggiato seicentesco
(oggi istituto scolastico) e la Torre dell'orologio
(rifatta nell'800). Proseguendo a destra lungo via Lavinia
si scende alla porta omonima, aperta nella cinta altomedievale.
Il colpo d'occhio è molto suggestivo con il panorama verde che
si scorge attraverso l'antichissima porta di accesso.
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Cardo
e Decumano della Chiusi romana
Proseguendo sulla destra, lungo via
Lavinia, si arriva alla
Porta omonima, aperta nella cinta altomedievale.
All'impianto etrusco di Chiusi si sovrappose quello romano (IV
a.C. secolo) ma i tracciati del cardo, da Porta San
Pietro a Porta Lavinia (da via Lavinia,
a via Baldetti, al tratto finale sud-ovest di via Porsenna) e
del decumano, da Porta Santa Mustiola alla Rocca (tra le
vie Porsenna e Arunte), confermano gli antichi assi della città
etrusca.
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Chiesa
di San Francesco
La
Chiesa di San Francesco si trova a sinistra della Torre
dell'orologio in Piazza XX Settembre. Fu fondata nel '200,
quando secondo la tradizione San Francesco venne in
visita a Chiusi nel 1212 (Assisi
dista da Chiusi circa 70 km). La chiesa, sorta su
una struttura preesistente dedicata a San Michele, fondata a
sua volta secondo la tradizione su un tempio
etrusco, possiede un portale romanico in
pietra, preceduto da una scala a doppia rampa e fiancheggiato da
due colonne che si fanno risalire al X secolo. L'architrave è un
avanzo di sarcofago romano...Continua a leggere sulla
Chiesa di San Francesco a Chiusi.
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Piazza Vittorio
Veneto
La
Piazza Vittorio Veneto, detta anche il "Prato", si raggiunge
da via Paolozzi. Anche qui siamo di fronte a un altro un giardino pubblico
che è un piccolo museo a cielo aperto poiché è disseminato di ruderi
etruschi e romani. Da qui si può ammirare un vasto panorama
sulla
Valdichiana. Al centro del giardino si trova il Monumento
ai Caduti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale in Marmo
eretto nel 1923.
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Fortezza di Chiusi
In posizione elevata, a occidente, emerge la Fortezza di
Chiusi del XII. La fortezza è,
di proprietà privata (famiglia Paolozzi, c'è anche la via che si
chiama così) ed è circondata da un vasto parco. Nei suoi pressi
scavi recenti hanno portato alla luce tratti della cinta muraria
della città di epoca etrusco-romana (prima metà del III sec.
a.C.). All'esterno è affiorato un muro, in blocchi squadrati di
travertino disposti su due filari, in gran parte spogliato in
occasione della costruzione della sovrastante fortezza romana.
Della fortezza romana si è conservato il lato settentrionale, un
muraglione alto otto metri e lungo ottanta; il resto è stato
inglobato nella cinta muraria di età medievale. Questo lato
della fortificazione è munito di tre torri, quelle laterali
quadrangolari e quella centrale semicilindrica. Tali opere di
fortificazione, sono databili prima metà del I sec. a.C.
Il primo documento che ci parla della Fortezza di Chiusi porta
la data dell’anno 1085. Apparteneva in quel periodo al conte
Bulgaro, della famiglia dei conti Farolfi. La fortezza non è
visitabile, è stato avanzata la proposta di far riacquistare alla città la torre dai
proprietari privati, vedremo in futuro se andrà in porto.
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Colonna Romana con
stemma mediceo
Per
Via Arunte, sull'ipotetico tracciato del decumano, si scende in
Piazza Graziano, antico crocevia dei principali assi viari della
Chiusi etrusca, romana e altomedievale. Al centro vedrete una colonna
di epoca romana con stemma mediceo, collocata qui nel 1581 in
occasione della visita del Granduca Francesco I. Altri
edifici da vedere si trovano in Via Porsenna,
fiancheggiata da bei palazzi, come il quattrocentesco
Palazzo Bonci-Casuccini al n. 43, del '400 e il trecentesco
Palazzo della Ciaja al n. 60, fiancheggiato dall'antica
torre aperta in basso da arcate gotiche e al cinquecentesco
Palazzo Petrozzi al n.74 (restaurato nei '600).
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Teatro Mascagni
Il teatro,
come ricorda la targa posta sulla facciata dell'edificio, è intitolato al maestro e compositore di
Livorno e autore della Cavalleria Rusticana,
Pietro Mascagni. Fu costruito su progetto dei tecnici
locali Cristofano Crociani, Flaminio Betti, Pietro Galeotti
e Alberto Pianigiani e inaugurato nel giugno del 1938.
Il 29 giugno fu messo in scena L'amico Fritz con
lo stesso Pietro Mascagni a dirigere la "Sinfonia delle maschere". La
costruzione, iniziata nel 1927 dall'Accademia dei Filaleti
di Chiusi (fondata nel 1818), fu sospesa per difficoltà finanziarie.
L'Accademia, con deliberazione, nel 1936, decise di
donare il teatro al Comune, a condizione che lo ultimasse
entro tre anni. A distanza di sei anni dalla sua
inaugurazione, tra il 21 e il 22 giugno 1944, il teatro Mascagni fu sede di alcuni degli scontri della cosiddetta
Battaglia di Chiusi, che vide opporsi i soldati tedeschi e
quelli degli alleati (sudafricani) per la liberazione della
città. Alterne vicende hanno successivamente visto la
chiusura del teatro per motivi di inagibilità. Il teatro è stato
recuperato alla sua attività, dopo lunghi restauri, nel 1996
(adeguamento sia strutturale che
dell'impiantistica) su progetto dell'ufficio tecnico comunale, è dato in concessione
all'Istituzione Teatro Pietro Mascagni.
Il
teatro Mascagni, con una sala che arriva a quasi 400 posti,
divisi fra platea, tre ordini di palchi e una galleria,
ospita numerose attività, la più prestigiosa è sicuramente
OrizzontiFestival - Festival delle Nuove Creazioni nelle
Arti Performative. Inoltre propone un'importante
stagione teatrale di prosa, corsi di formazione per attori,
teatro per le scuole, concerti e danza, rassegne musicali.
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Chiesa di Santa Maria Novella
Entrando
nella piccola Chiesa di Santa Maria Novella
originaria del XI secolo (o della Misericordia, o
della Morte, di santa Maria Maddalena o di Santa Marta) si
resta un po' basiti per la porta in alluminio e vetro che
sicuramente ha sostituito il vecchio (e infinitamente più
bello a prescindere dalla condizione) portone in legno.
Questo a parte, la chiesa riserva sorprese e custodisce aneddoti
interessanti da conoscere. Come
detto l'origine della piccola chiesa sembra risalire all'XI
secolo anche se il campanile è di epoca posteriore e dovette
far parte delle mura medievali della città e del
sistema difensivo. Fu trasformata nello stato attuale nel XVII secolo. Nel 1621 vennero chiuse le navate laterali e in
quella di sinistra venne ricavato un ambiente dell'attiguo
Ospedale Vecchio. Fu completamente restaurata nel 1902.
AttuaCentro storico di Chiusinta con un semplice prospetto coronato
da tetto a capanna ed interno ad unica navata con due altari
laterali e l'altare maggiore in stucco dipinto del secolo
XVIII...Continua a leggere sulla
Chiesa di Santa Maria Novella a Chiusi.
Mura della città
Delle mura che un tempo circondavano la città
etrusca rimangono scarsi resti: un breve tratto del lato
settentrionale è in via Garibaldi, costruito in blocchi
regolari, di non certa datazione; di incerta datazione è
anche il tratto scoperto ai margini della città moderna,
lungo la via per Chianciano, ai piedi della Rocca, e rimasto
conservato al di sotto di un grande palazzo. É costruito con
grandi blocchi regolari di calcare disposti a filari
addossati alla collina tagliata perpendicolarmente. Si
trattava sicuramente un muro di terrazzamento ma non è certo
che si tratti di una parte delle mura a difesa dell’abitato.
Le mura di epoca tardorepubblicana.
Le mura del periodo romano tardorepubblicano
si dipanano per circa 100 metri lungo il fianco
settentrionale della “Rocca? sulle quali si addossano,
elevandosi di circa un metro al di sopra del piano di
calpestio di quest’ultima. Si tratta di un’opera cementizia
rivestita di parti di tufo: parte di questo tratta si alza
da una zoccolatura in blocchi di calcare, e vi sporgono due
pseudotorri quadrangolari e una semicircolare. La datazione,
per il tipo di costruzione, e per i frammenti raccolti alla
base, è della prima metà del I sec. a.C.
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Lago di Chiusi
A pochi chilometri di
distanza da Chiusi, dove si trova il confine meridionale della Valdichiana
e anche quello tra Toscana e Umbria, si trova il Lago di Chiusi, uno specchio d'acqua tranquillo,
poco profondo e
incastonato tra colline di uliveti e vigne. Qui si possono praticare pesca sportiva e bird watching,
rilassarsi sulle rive e mangiare negli ottimi e genuini
ristoranti lungolago.
Insieme al vicino lago di Montepulciano i due piccoli specchi
d'acqua sono un ricordo delle paludi che fino alle bonifiche sette-ottocentesche caratterizzarono questo tratto della Valdichiana ad alta presenza malarica. Del resto il nome Chiana
deriva da un termine etrusco che vuol dire proprio
palude...Continua a leggere sul
Lago di Chiusi.
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Le due
torri Beccati Questo e Beccati Quello
Quasi a ricordo delle
cruente lotte che caratterizzarono la storia medievale tra Chiusi e
Siena,
Arezzo e le
vicine
Orvieto e
Perugia, rimangono oggi due piccole
torri (non visitabili) situate lungo un canale che poi si
immette nel lago di Chiusi: le torri Beccati Quello
e Beccati Quello. La Torre Beccati Quello,
abbastanza piccola, è posta sull'alto di una piccola collina già
in territorio umbro. Come nasce il loro nome a dir poco
singolare?...Continua a leggere sulle
Torri Beccati Questo e Beccati Quello.
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La
Valdichiana
La Valdichiana si
estende per circa 100 km dalla conca di
Arezzo, a nord, e la valle del fiume Paglia a
sud e occupa parte di quelle che sono oggi le province di
Arezzo e
Siena.
Anticamente la valle era percorsa dal Chiani (Clanis, da cui
il suo nome odierno) che defluiva verso il Tevere.
Lungo il corso del Clanis sorsero quattro città-stato
etrusche: Arezzo,
Cortona, Chiusi e
Orvieto.
Fenomeni di alluvionamento, favoriti dalla scarsa pendenza
del corso d'acqua, fecero invertire il corso del Chiani,
che versandosi nell’Arno provocò l’impaludamento della
zona.
I comuni più importanti della Valdichiana sono Cetona,
Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano,
San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena in provincia di Siena, Cortona, Castiglion Fiorentino,
Civitella in Valdichiana, Foiano Della Chiana, Lucignano,
Marciano della Chiana, Monte San Savino e Arezzo in
provincia di Arezzo, Castiglione del Lago e Città della Pieve
in provincia di Perugia e Monteleone d’Orvieto e Fabro in
provincia di Terni... Continua a leggere sulla
Valdichiana.
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