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Energia pulita > Polveri sottili
INQUINAMENTO E
POLVERI SOTTILI: MIGLIAIA DI MORTI OGNI ANNO
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Polveri sottili,
particolato atmosferico, PM10; PM2,5; nomi diversi per indicare un
particolare tipo di inquinamento atmosferico che può essere studiato ed
osservato mediante il microscopio elettronico a scansione. Il killer
invisibile che respiriamo tutti i giorni non viene ne da l'Iraq ne da altre
zone di guerra, ne gli autori di questo massacro sono temibili terroristi
fondamentalisti. Il colpevole è banalmente il nostro modo di vivere, che
spesso consideriamo da occidentali, così progredito e avanzato. Ma le risorse
che accumuliamo in modo competitivo e industrioso, spesso finiscono col
pagare le cure mediche, quelle necessarie per non farci sopraffare dal
nostro stesso progresso. |
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Questo, quando non sia troppo tardi. La sola
mortalità da traffico farebbe, secondo un dato del corriere della sera, 14
morti in Italia al giorno solo nelle grandi città, che sono più di 5000
morti all'anno. Secondo il quotidiano la Repubblica lo smog accorcia la vita
di 8,7 mesi e i morti in Italia salirebbero a 39,000 ogni anno e
310,000 in tutta Europa. Franca Rame e Dario fo ci
suggeriscono che "se in Italia si usasse lo stesso metodo per contare
i morti da inquinamento urbano che si usa in Francia si scoprirebbe che il
loro numero è più vicino agli 80 mila che ai 3 mila ufficiali."
Da un indagine della Comunità Europea più del 90 per cento dei morti da smog
è causato, dalle famigerate polveri sottili, che possono provocare attacchi
cardiaci e che sono emesse dai gas di scarico di auto e ciclomotori (in
particolare dai motori diesel), dalle industrie e dal riscaldamento
domestico. Le altre morti sono dovute a malattie respiratorie causate
dall'ozono. Il rapporto della Commissione europea, che è stato inviato ai
governi dell'Unione, alle industrie e ai gruppi di pressione, è il primo
tentativo di affrontare il problema a livello continentale. Ma bisogna fare
di più. ?come assistere inermi a un massacro che si compie giorno dopo
giorno.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, aggiunge
che oltre il 30% delle morti che si registrano tra i giovani e giovanissimi
europei (da 0 a 19 anni), sono dovute a fattori ambientali, per la precisione
5. Si tratta dell’inquinamento dell’aria, esterno e interno,
dell'inquinamento e della contaminazione delle acque (e della carenza delle
misure igieniche), dell'’inquinamento da piombo, dei traumi e degli incidenti. Così
13.000 morti fra i bambini europei di età 0-4 anni sono attribuibili ogni
anno all’esposizione alle polveri sottili (PM10) .
Cosa fare, perchè bisogna fare qualcosa, è fuori di
dubbio. ?da troppo tempo che le iniziative sono spinte con una forza quasi
inesistente, o sono respinte del tutto. Complice la disinformazione, interessi industriali di parte,
la non curanza dell'opinione pubblica stessa. Possibile che con tutta la
ricchezza e la tecnologia prodotta dall'occidente non si possano avere
alternative valide alle attuali fonti di energia?
Ci sono
macchine come la VW Lupo 3L dove 3 sta per 3 litri per 100 Km che, visto il
prezzo del carburante e l'allarme inquinamento, dovrebbero essere state di
sicuro tra le auto più vendute, tanto è vero che è una City Car piccola e
adatta alle nostre città come può essere una Smart. Ma nonostante questo il
pubblico non l'ha trovata abbastanza attraente per i suoi gusti. Dicevano
che costava troppo (
Il problema dell'inquinamento ha già molte possibili soluzioni tenute
nascoste, celate, a cui non si fa la minima pubblicità. Senza
pubblicità al giorno d'oggi le persone non si fanno convincere. Anche se,
sotto gli occhi di tutti, sono visibili i danni ambientali e umani provocati
dall'inquinamento.
Ogni tanto ci
sono notizie, purtroppo molto vaghe, su vetture che hanno motori
rivoluzionari che non usano combustibili inquinanti e che hanno prestazioni
simili alle vetture che utilizziamo tutti i giorni e che in più sono
silenziose. E allora per un attimo, giusto un attimo, sogniamo, un mondo
pulito e silenzioso. Ma come detto è solo un attimo, poi non si sentirà più
parlare di quella notizia o di quella auto o di quel motore.
L'esempio era la Eolo Car: una
macchina che al di fuori sembrava una delle tante monovolume che girano
nelle nostre città, ma che all'interno nascondeva (o pretendeva di farlo) una grande innovazione, un motore ad aria compresa di 567cc da 25 CV.
Venne detto che
la ricarica dell'aria sarebbe avvenuta in 4 ore tramite un compressore
elettrico montato a bordo del veicolo; la stessa operazione si sarebbe
potuta ripetere poi in stazioni di servizio apposite in soli 3 minuti. L'unico
consumo sarebbe stato quello di energia elettrica (corrente a 220 V). Il costo di un
pieno sarebbe stato di 1.50 Euro. Insomma sarebbe stato un miracolo. Questa
macchina è sparita. Peccato, pare per problemi di finanziamento del
progetto.
Le cose da fare velocemente
sarebbero quelle di imporre limiti tassativi di emissione di inquinanti come
ha fatto la California, pioniera in questo campo. Questo imporrebbe alle
aziende di costruire e realizzare macchine a basso impatto ecologico come
quelle proposte da Honda e Toyota nei motori ibridi. Soluzioni peraltro già
presenti sul mercato, che costano un po' di più ma che offrono anche grossi
risparmi immediati in termini di costi di carburante.
Un'altra cosa
immediata da fare subito, sarebbe l'adozione a tutte le marche di automobili
del Fap, il filtro anti particolato di Peugeot, che riduce di molto le polveri
inquinanti anche per le auto già in commercio e per tutte le auto in
vendita. Oltre a questo sarebbe lecito aspettarsi da tutti un minore
spontaneo utilizzo della propria autovettura e un maggiore ricorso ai
servizi pubblici.
In Italia si può e si deve fare di più. Solo poche
Nazioni europee hanno seguito le indicazioni del
protocollo di Kyoto (riduzione della Co2 di almeno il 5% entro il 2010,
rispetto ai livelli del '90): la Germania le ha abbattute del 19,1%, il
Regno Unito del 12,7%, ma in Italia sono cresciute di oltre il 5% (!)e negli
Stati Uniti addirittura del 22% (!!!!).
Fin qui abbiamo
parlato di inquinamento dovuto a mezzi di trasporto. Forse più
importante di quest'ultimo è l'inquinamento da impianti di riscaldamento. Le
polveri sottili sono dovute in gran parte alla combustione di motori che
usano gasolio. Ora, la maggior parte delle caldaie nei milioni di condomini
italiani, va a gasolio. Purtroppo le leggi non aiutano ad imporre dei limiti
al consumo e allo spreco di energia.
Abbiamo trovato
la seguente tabella sui combustibili a confronto:
|
COMBUSTIBILE |
COSTO |
POTERE CAL. |
|
METANO |
0,62 euro/m3 |
8500 Kcal |
|
GASOLIO |
0,85 euro/l |
8250 Kcal |
|
MAIS |
0,13 euro/Kg |
6180 Kcal |
|
GPL |
0,54 euro/l |
6070 Kcal |
|
PELLETS |
0,19 euro/Kg |
4000 Kcal |
|
LEGNA |
0,11 euro/Kg |
3200 Kcal |
Avete letto bene,
Mais. Ci sono infatti caldaie con tecnologia italiane che vanno a Mais, che
rendono più del GPL, hanno costi di gestione bassissimi e soprattutto non
inquinano. Se volete maggiori informazioni su questo tipo di caldaie,
disponibili adesso e non dopodomani, potete visitare il sito
ecobiocalor.com
Insomma se la concentrazione di PM10 fosse ridotta a 40
mg/m3, valore guida stabilito dall’Unione Europea per il 2005, ogni anno
potrebbero essere salvate fino a 3.217 vite di bambini di età 0-4 anni nei
paesi europei del gruppo B, e fino a 1.788 nei paesi del gruppo C. Senza contare
ovviamente le migliaia di vittime tra le persone anziane che si potrebbero
salvare e fare parte ancora della nostra società. Salviamo la gente ora, senza aspettare.
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