VISITARE
ABBADIA SAN SALVATORE -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Circondato da
montagne e immerso nella natura, Abbadia San Salvatore è un comune situato
nella provincia di Siena che offre molte attrazioni storiche, culturali
e naturali, come l'Abbazia di San Salvatore, la Riserva Naturale Pigelleto e
le Terme di San Filippo. Abbadia San Salvatore è anche una meta ideale per
gli amanti del trekking e dello sci, grazie alla sua posizione ai piedi del
Monte Amiata. Scopri di più su Abbadia San Salvatore e prenota la tua
prossima vacanza in Toscana!
Per un fine settimana all'insegna del relax e della storia consigliamo
Abbadia San Salvatore in provincia di
Siena.
Uno dei borghi medievali meglio conservati della Toscana,
a 822 metri sul livello del mare, situato tra una folta
foresta di castagno e il Monte Amiata, con due distinti nuclei storici, l'abbazia e il castello, composto
quest'ultimo da tre successive cerchie di mura, ancora oggi ben leggibili.
Il Comune come detto si trova in provincia di Siena ed ha da ultimo
censimento 7243 abitanti (CAP 53021, TEL. 0577). Abbadia San Salvatore è
celebre per la storica Abbazia benedettina e la
ricca eredità mineraria della zona. Al giorno
d'oggi, è un prospero centro turistico che conserva
tradizioni legate all'enogastronomia. Dista 77 km da
Siena, 78 km da Grosseto, 94 km da Perugia e 104 km
da Arezzo.
Il paese, posto sul versante orientale del
Monte Amiata, prende il nome
dalla celebre Abbazia di San Salvatore, fondata dal nobile longobardo Rachis intorno alla metà dell'VIII secolo. L'abbazia divenne una delle più
potenti ed importanti della Toscana: nei secoli intorno al 1000 la sua
giurisdizione feudale ed ecclesiale si estendeva su un vasto territorio
posto fra la Toscana meridionale e l'alto Lazio. Nel 1347, dopo una lunga
contesa con
Orvieto, entrò a far parte dei domini senesi e nel 1557 dello Stato
mediceo.
Nel 1782
l'abbazia, che nel 1228 era passata dai
Benedettini ai Cistercensi, fu soppressa nel
quadro delle riforme leopoldine. La
soppressione portò alla dispersione di un
ricco patrimonio di oggetti liturgici e
della biblioteca, ma si salvarono la famosa
Bibbia Amiatina, il più antico codice
con il testo completo della Sacra Scrittura
nella versione latina di San Girolamo, e
l'eccezionale archivio diplomatico. L'antico
monastero fu occupato da famiglie del luogo
e avviato ad una lenta decadenza
architettonica, in parte recuperata negli
ultimi decenni.
Durante l'epoca medievale, tra il 1000 e il
1200, il borgo di Abbadia San Salvatore ha
conosciuto una rapida espansione, portando
il nucleo abitativo a svilupparsi lungo
quattro direttrici parallele: Corso Maggiore
(attualmente via Neri), Corso di Mezzo (via
Maraghini), Corso de' Fabbri (via Garibaldi)
e l'odierna via Mazzini.
La riforme leopoldine portarono
anche all'alienazione della grande
faggeta comunale, ancora sottoposta agli
usi civici medievali. Gli "abbadenghi", come
sono chiamati gli abitanti del luogo, si
organizzarono formando, nel 1788, una
società composta dai capi famiglia per
l'acquisto della faggeta, che rimase di
proprietà comune, e per la fondazione della
Compagnia laicale di San Marco papa, nel
1879, per tenere aperta al culto l'antica
chiesa abbaziale.
Fra la fine del
Settecento e gli inizi dell'Ottocento fu
ingrandita e ricostruita in stile
neoclassico anche la pieve di Santa Croce,
posta all'interno del castello, di
fondazione duecentesca.
Nell'Ottocento le
risorse principali del paese derivavano dai
suoi pascoli e dai suoi estesi boschi,
castagneti e faggete, con numerose attività
artigianali a questi collegate.
Solo all'inizio del 1900, il progresso
raggiunge Abbadia con l'arrivo dell'acqua
potabile, dell'energia elettrica, della rete
telefonica e di nuovi progetti edilizi. Il
problema dello spazio per gli operai viene
affrontato inizialmente con la costruzione
di Oriolo, un villaggio vicino ad Abbadia e
indipendente dal punto di vista strutturale. Nel 1897
venne aperta la miniera di mercurio
(Miniera di Siele)
da parte di industriali tedeschi, che per
decenni fu la più importante del mondo.
Nel XX secolo, l'economia e la società
fecero un salto in avanti proprio grazie
allo sfruttamento delle miniere e alla
costruzione di industrie nella zona. Durante
il fascismo, si verificarono molti
cambiamenti, tra cui la realizzazione della
strada che collega il paese alla vetta del
Monte Amiata, a 1.734 metri di altezza.
Questa iniziativa affrontò la crisi
occupazionale legata alle miniere,
incrementando i posti di lavoro. Nel 1939,
l'abbazia simbolo del luogo, in grave stato
di abbandono, fu riconsegnata ai monaci. Nel
periodo successivo alla Seconda Guerra
Mondiale, il boom economico favorì
l'espansione del paese e la realizzazione di
importanti opere pubbliche, come il nuovo
cimitero, la scuola elementare, l'Istituto
Tecnico Industriale, l'ospedale, un nuovo
acquedotto e rete fognaria, nonché il
potenziamento degli impianti sportivi.
Questi progressi hanno contribuito a rendere
Abbadia San Salvatore una meta turistica di
grande interesse.
A partire dagli anni '70, il monastero e
Abbadia San Salvatore subirono un lento
declino dovuto all'abbandono progressivo
delle attività industriali e minerarie nella
zona. Questa situazione portò a una
riqualificazione e in un certo senso, a una
rinascita del paese e dell'abbazia,
incentrata sul turismo legato al patrimonio
storico e ambientale del territorio. Questo
ha permesso a questo importante centro
senese di diventare uno dei luoghi più
preziosi della Toscana meridionale.
Oltre alla visita dei vari luoghi nel
territorio del borgo e nei pressi dello
stesso ci sono diverse manifestazioni ed
eventi che si svolgono ogni anno ad Abbadia
San Salvatore, tra cui la Festa medievale
a luglio, il Ferra il Bosko la
vigilia di Ferragosto, la Fiera
commerciale il 20 agosto, la Festa
d'Autunno dedicata alla castagna e al
fungo, e le tradizionali Fiaccole di
Natale a dicembre. Per approfondimenti
vi rimandiamo alla pagina dedicata:
Festivals e manifestazioni ad
Abbadia San Salvatore.
Abbadia San Salvatore può essere anche
un'ottima base per visitare gli incantevoli
dintorni nella provincia
di Siena tra cui:
- Monte Amiata: la
montagna più alta della
Toscana, che offre una vista
panoramica mozzafiato sulla
campagna circostante. Qui si
possono fare escursioni,
praticare sport invernali e
visitare antichi borghi come
Santa Fiora e Arcidosso.
- Val d'Orcia: una delle
valli più famose e belle
della Toscana, che comprende
numerose città come
Pienza,
Montepulciano, San Quirico
d'Orcia e Montalcino. La
valle è conosciuta per la
sua bellezza naturale e i
suoi borghi storici.
-
Abbazia di San Galgano:
un'abbazia cistercense del
XII secolo situata a circa
50 km da Abbadia San
Salvatore, famosa per la sua
architettura gotica e la
leggenda della
spada nella roccia.
- Pieve di Santa Maria a
Lamula: una chiesa romanica
situata a pochi chilometri
da Abbadia San Salvatore,
con affreschi del XIII
secolo.
- Terme di San Filippo: un
complesso termale situato a
pochi chilometri da Abbadia
San Salvatore, con sorgenti
naturali di acqua calda e
piscine termali di cui vi
abbiamo parlato nella pagina
dedicata a
Cosa vedere
e fare ad Abbadia San Salvatore.
- Santuario della Madonna
del Bagno: un santuario
situato a pochi chilometri
da Abbadia San Salvatore,
con una chiesa romanica del
XIII secolo e un museo di
arte sacra.
- Riserva Naturale
Pigelleto: una riserva
naturale situata nelle
vicinanze di Abbadia San
Salvatore, che offre
sentieri escursionistici,
cascate e una fauna
selvatica unica.
- Borgo di Radicofani: un
antico borgo medievale
situato a pochi chilometri
da Abbadia San Salvatore,
con un castello e una chiesa
romanica del XIII secolo.
Questi sono solo alcuni
esempi di cosa vedere nei
dintorni di Abbadia San
Salvatore.
Dove si trova?
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